1 GIOCATA DI CURE PER OKTHAR A SEGUITO DELLE FERITE RICEVUTE IN
QUESTA GIOCATA
APPROVAZIONE
Okthar presenta:
- 3 ferite parallele al ventre verso il fianco destro profonde 3 cm che continuano a sanguinare copiosamente
- 2 ferite al fianco destro e al fianco sinistro, tre punti netti in cui gli artigli sono penetrati per almeno 5 cm squarciandogli i muscolo e schiacciandogli la cassa toracica. Le costole rotte sono, da entrambi lati, quelle fluttuanti che non provocano danni o lesioni interne ma molto dolore. Anche le ferite ai fianchi continuano a sanguinare e l’emorragia deve essere fermata
- Okthar necessita di cure mediche immediate e specializzate (4 role di cure e 3 riposi)
- Okthar perde 260 ps e 50 pf
- Okthar è ora al sanitarium già ricoverato in sala degenze e gli ospitalieri sono stati avvisati.
REGISTRAZIONE
EILANTIA (sala degenza) Ha trascorso il pomeriggio sonnecchiando, tra una poppata e l'altra. L'aver perso la cognizione del tempo, le ha impedito d'accorgersi che non è sorta alba, nè il giorno ha preteso il suo posto nel cielo. Le luci delle candele l'hanno cullata, mentre lei faceva lo stesso a sua figlia. Ha canticchiato dolcemente, e Nemàin ha mangiato e dormito serenamente. Ora che è passato>>
EILANTIA >>qualche giorno è in grado di vedere, finalmente, i colori della sua bambina. La pelle è chiara e nigreo il crine, come i suoi e quelli di Okthar, ma sembra abbia rubato ad entrambi qualcosa, come se al Caos ed all'Equilibrio, volesse strappare un segno di riconoscimento. I lineamenti sembrano cesellati nel marmo, delicati come quelli della madre, dalla forma allungata degli occhi,>
EILANTIA >> al nasino minuto. Il colore delle pupille, invece, ha le sfumature di tempesta di quelle del padre. D'un grigio plumbeo, venato di blu e d'argento, spiccano sul visino pallido, come un oscuro monito. Per il resto, fa quello che fanno tutti gli infanti. Salvo che lei non sarà mai come gli altri bambini, se non altro per eredità. Discordia sospira. Le manca il suo uomo. >
EILANTIA >> Non si rende conto da quanto è assente, ma certamente più d'un giorno. Da quanto tempo è lì? Forse dovrebbe tornare a palazzo, ma con Edave si sente così al sicuro...
EDAVE (H - atrio) E' appena tornata dal bosco oscuro, qualcosa di strano è successo, nemmeno le fitte trame intricate degli alberi sono riuscite a nascondere la mancanza del giorno. E' stata notte, la caccia è stata portata a compimento e così il riposo ma quando il branco ha ripreso forme umane era ancora notte. Gli occhi di tutti si sono levati ad osservare quel cielo in cui le stelle >>
EDAVE hanno continuato a compiere il giro della notte anche quando vi doveva essere il sole. Ha corso il Decano e solo la sua mente razionale le ha impedito di impazzire, le ha impedito di spaventarsi e di gridare in quell'evento così peregrino da colpire i cuori pavidi. La parte di bestia è stata presto cancellata dalla parte di sè in cui ancora è presente la donna, l'umana, ha fatto appello>>
EDAVE a tutte le sue conoscenze per rinsavire e tornare lentamente a casa continuando a gettare occhiate in tralice al cielo che ora si è riempito di una luna morente e triste che la rende fastidiosamente molle e prova di forze. Tra i capelli le foglie del bosco oscuro, indosso l'abito che ha lasciato alla sua tana e a quella di blazen per le occasioni. la mano che apre la porta mentre i sensi si >>
EDAVE tendono a cercare di capire se qualcosa sia cambiato e se tutte stiano bene.
OKTHAR [sala degenze] Il nordico si trova incosciente da quando il Padre in persona lo ha sottratto al campo di battaglia affidandolo alle cure degli Ospitalieri del Sanitarium. Il sonno e l'incoscienza che gli sono state donate non sono però destinate a durare a lungo ed il corpo ferito abbisogna di urgenti cure. Si agita piano in quel sonno comatoso, mormorando parole incomprensibili che forse>>
OKTHAR solo un eventuale spettatore del duello appena concluso potrebbe dotare di un qualche senso.
EILANTIA (sala degenza) Nella penombra delle candele ha vissuto in un ambiente ovattato, ignorando i degenti che sono entrati ed usciti nel frattempo. Tutti, compreso l'unico di cui sarebbe interessata. D'altronde, in mancanza di Edave, Grant si è ben guardato dall'informare l'Apocalisse del sopraggiungere del suo uomo morente. Quale inserviente si prenderebbe una responsabilità del genere? Si >>
EILANTIA >>stiracchia la donna, vestita solo da una lunga camiciola bianca. Del cotone più pregiato e morbida come la seta, con una profonda scollatura, i cui nastri sono quasi sempre lasciati sciolti, per poter meglio allattare Nemàin. Il crine non è stato più acconciato. Lungo e sciolto, le arriva fin sotto la vita. Approfittando del lento respirare della bimba assopita, prova ad alzarsi. I >>
EILANTIA >piedi scalzi toccano il pavimento caldo. Tutto è tepore, in quella stanza. Il camino è sempre acceso, perchè madre e figlia non abbiano a che patire dal freddo. Prova a fare qualche passo. Il ventre è piatto e, con sorpresa, lo nota per la prima volta. Le mani lo carezzano sorprese. Come non fosse accaduto, anche se il dolore nelle viscere glielo rammenta ancora.
DODAIUX (corridoio/sala degenze) l'unica cosa che le è chiara è il dover far presto, il nuovo arrivato non sembra trovarsi in condizioni tali da poter attendere il suo arrivo o quello di qualsiasi altro ospitaliere. intravede Edave, e la saluta sollevando la mandritta, probabilmente la seguirà, e se così non fosse la vedrà più tardi. il carrellino con tutta l'attrezzatura è stato sistemato da Athelstan>
DODAIUX così come gli ha chiesto. stringe più forte il nodo del nastro rosso che tiene fermi i suoi capelli, e si avvicina a passi decisi al letto di okthar, una volta varcata la soglia della sala degenti maschi.
EDAVE (sala degenze donne) Non ha idea alcuna di nulla che non sia la cognizione di ciò che accade all'esterno *Dodaiux* chiamerebbe rincorrendola e passando innanzi alla sala degenze delle donne dove sa esserci Eilantia. La porta è chiusa, il rettore non dice nulla e la sua fretta le fa intuire che ci sia qualcosa che non va nella stanza adiacente a quella dove l'apocalisse riposa con la sua>>
EDAVE bambina. Annuserebbe l'aria, odore di sangue, la lingua che lentamente passa sulle labbra, il respiro che viene trattenuto mentre decide di lasciare, per ora a Dodaiux il compito più arduo. La luna è morente ma ancora è li nel cielo e solo uno spicchio manca e lei non è in grado di trattenere completamente la furia e l'ardore che le attraversano il corpo. sarà la sua mente la diga che >>
EDAVE impedirà al suo lato animale di esplodere nella sua pienezza e di dare inzio ad una dolorosa e faticosa trasformazione (volontà 3 + volontà del mannaro). Con decisione, stringendo le palpebre aprirà la porta della stanza dove Eilantia riposa richiudendola silenziosamente alle spalle per non svegliare l'infanta *Rose* chiamerà in un sussurro lasciando che l'odore materno e la pace di >>
EDAVE quella stanza riempiano i suoi sensi anche se l'udito si tende (senso svuluppato trekindoo) per capire se la situazione oltre la parete richieda la sua attenzione o se Dodaiux abbia chiamato Aranyl o Tyana ad aiutarla. *Come stai?* chiederebbe avvicinandosi alla donna con un sorriso sicuro sul volto *e' iniziata la montata lattea vero?* l'odore di latte materno è palese così come >>
EDAVE il tessuto bagnato della camicia di Discordia i cui seni sono pronti ad accogliere la bocca della figlia.
OKTHAR [sala degenze] Si sveglia alla fine il nordico, riarso da una febbre che non è in grado di dire se reale o avvertita da lui soltanto, proferendo una sola parola con voce roca e spezzata ''Acqua!''. Nel delirio dei suoi pensieri di acqua ne ricorda fin troppa, sul viso e sul corpo e fin nei polmoni e ancora tutto attorno a lui. Eppure sono quelle immagini destinate a sparire, confondendosi con>>
OKTHAR quelle presenti e reali delle mura e dei letti dell'edificio.
EILANTIA (sala degenza) Entra Edave, mentre muove i primi passi. Sorride alla donna, posando entrambe le mani a coppa intorno al petto sin troppo prosperoso. In risposta il tessuto si bagna ancor di più ''Quando dicevo che ero come una vacca non scherzavo...non credevo di poter produrre così tanto latte. E poi la piccola Nemàin mangia come un esercito caotico. Fortuna non ha i denti o mi strapperebbe >>
EILANTIA >>i capezzoli a morsi. E' una mangiona...'' Il tono melodioso è quello d'una madre innamorata del frutto del suo grembo. Così come sono gli occhi nigrei che s'allungano sul fagottino seminudo, che riposa sulle coltri sfatte. Poi riporta lo sguardo su Edave e sussurra lieve ''Non appena rientrerà il padre torneremo a palazzo. Sono stata trattata con premura ed affetto, ma ho bisogno di >>
EILANTIA >tornare a casa mia, e rimettermi in forze per riprendere il mio ruolo e le mie responsabilità....'' Le mani scivolano sul ventre piatto ''Non avrei mai creduto di riprendere la forma con così tanta facilità. Sembra fosse tutta lei ad appesantirmi...''
ARANYL [corridoio- sala degenze maschile]Corre come una pazza. È uscita dalla serra per rientrare rapidamente nel sanitarium scortata da Grant. Si è sistemata come meglio può. Una veste chiara copre le delicate forme della silvana, che porta i lunghi capelli biondi in un'ordinata treccia. Giunge all'ingresso>>
ARANYL >>della sala degenze maschile entrando. Se nulla lo impedisse dovrebbe vedere senza difficoltà Dodaiux un paziente sconosciuto. - Doda, mi hai fatta chiamare?- chiede mentre va a lavarsi e disinfettarsi le mani. Non sa bene cosa stia accadendo, ma è felice di vederla di nuovo al sanitarium.
DODAIUX quanto verificare se abbia ripreso coscienza e riesca a sentire ciò che avviene intorno a lui. Prima di procedere attende quindi cenni di risposta, e solo dopo si sposta per preparare le ciotole con acqua fresca, l�estratto di oppio, e tante pezze pulite. Quindi lo libera di tutti gli indumenti, tagliandoli con le forbici, e procede a pulirlo per constatare l�effettivo stato delle ferite>>>
DODAIUX delle ferite (Trattare ferite 3). Le ferite al ventre verso il fianco destro appaiono subito nette, sono tre e sanguinano copiosamente, così come le due ferite ad entrambi i fianchi che sembrano buchi profondi. A questo punto dovrà prima fermare l�emorragia e poi verificare se vi sono costole rotte o lesioni interne, sperando che i polmoni non siano perforati. Per questo si avvicinerebbe al>>>
DODAIUX volto dell�uomo, così da controllare la presenza di sangue vicino alla bocca o al naso (Trattare ferite 3). Dopo averlo lavato, si preoccuperebbe di fermare le emorragia nelle ferite aperte con le pezze pulite. Confezionerebbe quindi dei tamponi, utilizzando altra stoffa e li sostituirebbe alle pezze poste prima nelle ferite (trattare ferite 3, guarire 3). �si, vieni� la voce della silvana >>>
DODAIUX arriva a rincuorarla, in due potranno occuparsi meglio dell�uomo. �ha bisogno di bere� sorride, e si volta a cercare lo sguardo dell�ospitaliera, facendole cenno di aggiungere all�acqua qualche goccia di sedativo oppiaceo, non tanto da stordirlo, ma quanto basta perché non senta ancora dolore, e si possa rilassare, evitando così di perdere nuovamente coscienza (trattare ferite 3, guarire 3).
EDAVE (sala degenze donne) Il suono delle voci di Dodaiux e Aranyl ora le giunge all'orecchio, sono concitate, di la c'è qualcuno che non sta bene, l'odore, l'odore del sangue, la farebbe sudare freddo ma per camuffare si avvicinerebbe al caminetto poggiandovi la fronte e dando le spalle *Te lo avevo detto che eri bellissima e te lo ripeto ora, sei una donna forte, una madre e non devi temere nulla>>
EDAVE la tua vita scorrerà felice, se vuoi nel giro di un paio di giorni ti farò accompagnare con il carro a palazzo* e si volterebbe ora più rilassata dopo che ha imposto a sè stessa il controllo totale della situazione (volontà 3 + volontà del mannaro 1) *Per ora non ha i denti ma ti assicuro che li proverai addosso* e sorriderebbe facendole cenno di distendersi *Lasciami controllare le tue>>
EDAVE condizioni, se stai bene magari già domani potrai tornare nelle comodità delle tue stanze* non vuole allarmala in alcun modo di ciò che accade di là, non ha idea che sia proprio Okthar essendo appena tornata dal bosco, lo verificherà dopo. Se eilantia si distendesse lascerebbe che le sue mani esperte indaghino il suo ventre con movimenti decisi (ostetricia 2) che controllino lo stato della>>
EDAVE sua pelle, che soppesino i seni pesanti *Ti darò una crema per evitare che ti si formino dei tagli ai capezzoli, dovrai sempre stare attenta che la bambina succhi bene e che non si formino dei tappi , se dovessi sentire i seni duri e caldi devi mandarci a chiamare subito (percepire equilibrio 3) è molto pericoloso* continuerebbe la visita *E' successa una cosa assurda oggi..il giorno non è>
EDAVE sorto e mi sono accorta che è notte sol perchè la una ha compiuto il suo tragitto mostrandosi alta nel cielo..oggi in cielo non vi erano la volta azzurra in cui le nubi si rincorrevano ma le stelle che continuavano a brillare..il sole è sparito*.
OKTHAR [sala degenze] Quello sforzo sembra essere stato troppo per il nordico che, cercando di sollevare il capo ed il busto, si lascia sfuggire un gemito ed una smorfia di dolore ricadendo sul suo giaciglio. ''Acqua...'' sussurra più piano mentre la vista si annebbia e parole lontane riecheggiano nella sua mente. Sbatte le palpebre più di una volta, voltando infine la testa sul lato destro come alla>>
OKTHAR ricerca di qualcosa, cercando di mettere a fuoco le figure che gli si affaccendano attorno, attirato dalle loro voci e da esse riportato al momento presente. ''Dove sono?'' domanda.
ARANYL [sala degenze]Una volta lavate e asciugate le mani, ascolta le istruzioni di Doda e va a preparare quell'acqua �speciale� per Okthar. Si avvicina al paziente e se nulla glie lo impedisse, porterebbe una mano sotto la nuca dell'uomo, per portarla leggermente in avanti, mentre con la mandritta poserebbe sulle>>
ARANYL >>labbra soltanto un piccolo pezzo di tessuto che ha imbevuto nel bicchiere. Ecco. Non vi do da bere molto anche se so che avete molta sete, mi spiace... > passa più volte il panno sulle sue labbra inumidendolo, prima di fargli suggere il lembo di stoffa. Siete al sanitariu, state tranquillo. Io sono Aranyl e qui c'è anche Lady Dodaiux >>
ARANYL >>che si occuperà di voi>. La voce della silvana è calda, piacevole e molto rassicurante. Non grida per niente, accarezzando con la voce toni piacevoli e mai assordanti.
EILANTIA (sala degenza) ''Preferisco attendere Okthar, non c'è fretta....'' risponde serena mentre si riaccomoda sulle coltri. Attende la visita e si rilassa, annuendo a tutte le sue raccomandazioni. Poi ode con curiosità le sue ultime parole e lì l'espressione del volto cambia, irrigidendosi un poco, e lasciando il posto della madre amorevole alla caotica ''Edave...qualcosa sta succedendo. Questo è >>
EILANTIA >>un altro presagio. Come ci fu la tempesta che durò giorni e giorni ed i tuoni accecanti. Vi sono stati altri segnali, che non posso anticiparti, ma sappi che gli stessi maghi concordano sulla possibilità che il Caos possa prendere il sopravvento sull'Equilibrio...e la stessa Dea dell'Isola potrebbe soccombere sotto una Divinità Oscura....'' Fosse quello un'altra prova del Dio del Caos? >>
EILANTIA >>Non è dato sapere. Non per ora, ma di certo la ricerca del Drago Nero si fa ogni giorno più impellente. La bimba si sveglia con un vagito intenso ''Oppure un dono di Morrigan per la nascita di Nemàin Raine...'' Incalza scherzosa, ma non troppo, mentre la prende con tenerezza e la porta verso il seno destro. La piccola, di rimando, non esiterà ad attaccarsi con foga.
DODAIUX (sala degenze) i tamponi vengono sostituiti più volte, per far si che le emorragie si fermino (trattare ferite 3, guarire 3), ora apparirebbero ancora più chiare le tre ferite parallele al ventre, verso il fianco destro, sembrano abbastanza profonde da dover essere quanto meno cucite. Si pulirebbe con cura le mani, le asciugherebbe per poi intingere una garza pulita in una ciotola e verserebbe>>
DODAIUX sopra alla garza il succo d�aloe unito a quello del fico d�india (preparare medicamenti 3, guarire 3) entrambe le piante hanno proprietà cicatrizzante e antibatterica cosa che dovrebbe aiutare l�uomo a guarire e non sentire la garza che verrebbe infilata in ciascuna ferita al fine di constatarne la profondità. Le ferite al ventre sembrano esser profonde circa 3 cm. Quindi passerebbe a quelle>>>
DODAIUX ai fianchi, tre buchi, diversi dalle precedenti, quasi fosse stato artigliato. I buchi sembrano più profondi di almeno 2 cm rispetto alle ferite al ventre, circa 5 cm ciascuno, più larghe sopra e più strette alla fine, proprio come se fossero state procurate da artigli (trattare ferite 3). Il sangue riprenderebbe a scorrere, ma meno fluente rispetto a prima, l�emorragia sembrerebbe fermata,>>>
DODAIUX quanto al dolore, non dovrebbe restare altro che guardare le espressioni dell�uomo e sentire i suoi eventuali lamenti. Nuovi tamponi verrebbero nel frattempo messi sulle ferite, è il momento di verificare la presenza di eventuali emorragie interne e fratture. �Sentite dolore qui?� domanda premendo appena il torace, e intanto cercherebbe la presenza di lividi e tumefazioni. Vorrebbe fosse >>
DODAIUX Aranyl ad occuparsi dell�uomo nei giorni successivi, e tra poco, se dovessero constatare la frattura delle costole, lascerà alla silvana il compito di immobilizzarlo. �Edave sa che siamo qui?� domanda quindi in un sussurro all�elfa. nessun cenno al buio presente dalla sera prima, preferisce non creare ulteriore tensione all'uomo.
EDAVE (sdd) Si siede al suo fianco ascoltandola con attenzione *La ricordo quella tempesta, sembrava non finire mai e poi le nebbie* e scuoterebbe il capo *In queste terre accadono le cose più assurde, se me le avessero detto quando giunsi qui non vi avrei mai creduto ma ora..* e si mordicchierebbe le labbra *a noi non servono gli dei o forse crediamo tutti nella stessa dea ma nemmeno lo>>
EDAVE sappiamo, forse è solo una entità femminile che guida come una madre e che ci lascia compiere i nostri errori, c'è chi la chiama triade, chi morrigan, chi lolth, chi scienza, chi luna...ma è sempre e solo una* e sorriderebbe a sentire il secondo nome della piccola *la hai chiamata raine- sussurrerebbe allungando il dito indice sinistro a infilarsi in uno dei pugnetti chiusi della piccola>>
EDAVE *Era una donna crudele e malvagia, a volte stupida e testarda, idiota e magnifica ma a me manca* e si alzerebbe muovendosi alla finestra e spalancando le imposte per farla vedere fuori *quando la luna sarà nera sarà solo buio, non so se sia caos, se sia un presagio, non so cosa sia ma non mi è mai successo di vedere una cosa del genere* e tenderebbe l'orecchio *Permettimi sento Dodaiux di la>>
EDAVE vado a vedere cosa combina e torno subito da te*.
OKTHAR [sala degenze] Succhia avidamente l'acqua attraverso il tessuto, lasciandosi quindi andare sul suo giaciglio lievemente rinfrancato ''Grazie..'' Mormora passando lo sguardo sull'elfa, senza però riuscire ad ancorarlo per più di qualche breve attimo. Quando il trattamento ha inizio non riesce a reprimere un urlo, improvviso e violento, che scaglia a riecheggiare per le pareti della piccola stanza
OKTHAR >>
OKTHAR . Annuisce quindi, nemmeno servisse più, stringendo i denti fino a mordersi la lingua per ricacciare in gola ogni altra possibile manifestazione di dolore. [//resistenza 1, volontà 3].
ARANYL [sala degenze]Sospira mentre ascolta e osserva attentamente ciò che accade in sala. La domanda di Dodaiux la lascia perplessa. No. Non l'ho nemmeno vista... ero in serra ieri sera ed è ancora buio, ma a me sem
ARANYL >>era da troppo tempo che era buio, no? Prego. So che non è molto e vorreste di più...siete bravo> incoraggia Okthar come può.
EILANTIA (sala degenza) Sorride alle parole di Edave e risponde di rimando ''Raine stessa apprezzerebbe questa descrizione. Era magnifica...e aveva uno spiccato senso dell'umorismo, oltre che dell'ego. Eppure, se dovessi affidarla a qualcuno, preferirei lei morta, che molte altre persone in vita...'' Mentre allatta la piccola, la scuote piano, ritmicamente ''Vai pure, non temere...'' la tranquillizza, >>
EILANTIA >>mentre osserva la luna. Ecco, è notte. Ora lo sa. L'urlo ovattato d'un uomo la desta dalle sue riflessioni. Sempre cullando la piccola, che tutto sembra salvo accennare a smettere di mangiare, riprende a passeggiare. I piedi candidi la portano prima verso l'uscio, rimasto aperto, poi nell'anticamera. Non dovrebbe allontanarsi, ma è annoiata e, per altro, sembra che Nemàin gradisca assai >>
EILANTIA >>la passeggiata. Edave sparisce in un'altra stanza. Non le ha chiesto se deve fermare la bambina, ad un certo punto, o puo' lasciarla ingozzarsi come una porcellina ''Edave...'' avanza, accelerando appena il passo, verso l'altra sala degenze. Un'odore metallico di sangue le brucia le nari appena si trova sull'uscio. Un uomo, almeno così sembra, gravemente ferito, almeno così deduce da tutto>>
EILANTIA >quel sangue, è sotto le cure di Dodaiux e la giovane elfa. Istintivamente copre il capo della piccola con la mancina, quasi volesse proteggerla da quella vista terribile. Il poverino non è riconoscibile, almeno non nel volto, ma il suo braccio è steso, quasi inerme, palesandosi alla sua vista. La mano affusolata, pur sporca di terra e sangue. Le dita lunghe indossano un anello d'oro. >>
EILANTIA >>Un orso cesellato, in una larga fascia di metallo. Discordia stringe la bambina al petto, e per poco non perde i sensi.
DODAIUX (sala degenza) l�urlo arriva chiaro e nitido, il dolore c�è, sicuramente è presente quando verifica la profondità delle ferite, anche se l�oppio assunto grazie ad Aranyl non gli ha permesso di sentire dolore tanto da farlo svenire. La zona toracica appare tumefatta, e la flessione nella voce sembrerebbe far notare dolore anche alla compressione toracica dovuta all�urlo stesso. Continuerebbe
DODAIUX ad esercitare pressione con l�indice della mandritta, e ne controllerebbe il respiro. Le costole sono fratturate. Ma non sembrano esserci lesioni ai polmoni o agli altri organi (trattare ferite 3, percepire equilibrio 3). Inviterebbe Aranyl a dargli altro oppio, e le farebbe segno di immobilizzarne poi il torace. �dovete riposare, ma prima dovrò cucirvi le ferite. Non sentirete altro dolore,>>>
DODAIUX non così forte, almeno�� la voce è calma e rassicurante, e lo sguardo cerca sempre quello dell�altro (persuadere 3). �è buio fuori, non avrete la luce del sole a darvi fastidio� anche questa frase viene pronunciata in modo tale che quella strana situazione non venga percepita come stranezza, ma con un sorriso sulle labbra, per rassicurarlo ulteriormente (persuadere 3). Si allontana di poco, >>>
DODAIUX raggiungendo il carrellino, prenderebbe degli aghi e li metterebbe sul piccolo bruciatore, metterebbe una abbondante dose di aloe e succo di fico d�india sulle ferite quindi infilerebbe il filo di seta in ciascun ago e si avvicinerebbe di nuovo ad Okthar, iniziando a cucire le ferite al ventre, avendo cura di avvicinare i lembi, e controllando eventuali emorragie successive dovute ai punti.>>>
DODAIUX gli stessi sarebbero molto vicini l�uno all�altro e non a croce, per evitare di bucare troppo la pelle stessa (trattare ferite 3, guarire 3). Una ferita alla volta, con calma, senza dar peso a tutti coloro che si stanno avvicendando nella sala, ciò che le interessa è l�uomo, e le cure prestate da lei e Aranyl.
EDAVE (H - SALA DEGENZE UOMINI) Le basta un attimo per rendersi conto che si tratta di Okthar, l'odore del suo sangue la investe, lei sa che lui era andato a fare qualcosa per il nord ma al momento le sfugge. C'è sangue, sangue ovunque, la lingua passa sulle labbra, il cuore inizia a pulsare, l'espressione si fa rigida mentre lotta, lotta contro sè stessa e la sua mente si raccoglie a baluardo>>>
EDAVE (volontà 3 + volontà del mannaro 1) mentre già sente i primi segni di quel richiamo che si fa possente, di quel desiderio che la vuole squarciare, lasciare che i suoi denti affondino in quel corpo, che devastino quelle ferite che si nutrano di quelle carni e che bevano il suo sangue. La bocca si fa prima arida mentre indietreggia, è difficile, è complicato e userà le grida di Eilantia >>
EDAVE come remo per far erigere la parte cosciente, si volgerà di scatto e la vedrà alle sue spalle, pallida in volto e con la figlia stretta al petto. Un unico gesto, uno solo. si ergerà in tutta la sua statura e correrà sino a lei. La mano destra le passerà sotto le ginocchia mentre la sinistra intorno alle spalle e senza sforzo alcuno (potenza +4 + forza medica +3) la solleverà come>>
EDAVE farebbe un bambino con il suo pupazzo. Ma forse è la sua mente che ha immaginato quelle grida, forse solo lei le ha sentite, le ha immaginate. E' stata la bestia a gridare nella sua testa al posto della femmina umana che ha visto il padre di sua figlia moribondo in quel letto. E' scattato qualcosa di irreale dentro di lei che ha fatto in modo che fosse necessario proteggerla e così>>
EDAVE ha fatto *La porto di la* avrebbe detto a Dodaiux in quegli attimo concitati stringendola a sè e cullandola con dolcezza. la voce che si fa bassa e grave, ha perso la sua diplomazia ma non le arti apprese con il mestiere di cerusico *Stai calma, è un guerriero e starà bene, non gli succederà nulla è in mano a due dei migliori guaritori di queste terre e domani sarà al tuo fianco* (persuadere 3)>
EDAVE e la porterebbe nella stanza di fianco cullandola come una bambina e posandola sul letto *Noi ora aspettiamo qui, di li hanno bisogno di pace e di tranquillità* continuerebbe coprendola con le coperte *Dormirò qui con te e veglierò su Okthar portandoti sue notizie..non dovevi seguirmi eilantia...*.
OKTHAR [sala degenze] Stringe i denti ancora, quasi a farli stridere tra loro, assaporando anche sulle labbra il sapore del sangue, il suo. Resiste però il nordico dal gridare ancor, sussultando appena alla pressione insistita dell'ospitaliera. (//resistenza 1). Entrambe le mani si stringono ai bordi del giaciglio sul quale si trova, esercitando la massima pressione a loro possibile, quasi uno >>
OKTHAR spasmo involontario, che vede le nocche di entrambe le mani sbiancare dallo sforzo (//potenza +1). La tensione non aiuta certo i nervi ed i muscoli a rilassarsi, facendo percepire all'uomo ogni pressione sulle sue ferite ed ogni passaggio dell'ago a richiudere le stesse, sensazioni che però sono ovattate dagli unguenti vari e dagli oppiacei somministrati dalle due guaritrici. ''Buio!?'' >>
OKTHAR fa eco alle parole di Dodaiux, visibilmente stordito, ''Quanto tempo è passato?'' Domanda ancora, senza sapere nemmeno lui da cosa, la voce inasprita dalla spossatezza e dal dolore. Non sente le grida di Eilantia, presenti solo nella mente di bestiale di Edave, eppure un odore familiare sembra giungergli fin dai recessi della memoria ''Rose...'' mormora, eppure incapace di vederne la figura >>
OKTHAR celata da quanti si affaccendano al suo capezzale nel tentativo di curarlo.
ARANYL [sala degenze]Quel grido la induce a prendere altro oppiaceo che stavolta cerca di porre direttamente sotto la lingua del paziente per farlo agire il più in fretta possibile. Porta me mani sul torace di lui per tastarlo ma la sua attenzione vien spostata>>
ARANYL >>quando ode dei passi e un grido. Si volta e vede Eilantia con in braccio la nuova nata. Non sa che fra i due vi sia un legame, ma di certo può immaginare che quello non sia un bello spettacolo. - Oh cielo, arwenamin � andate via...GRANT! - non sa che fare, non può muoversi da li. Ma poi vede una figura>>
ARANYL >>nota raggiunger la sala degenza e tira un sospiro di sollievo. La raccoglie. Non sa quanta forza abbia maturato nel tempo Edave e ne rimane quasi sorpresa. La guarda, ringraziandola con il solo sguardo per poi tornare sul paziente. Ascolta le parole di Edave e comprende che fra Eilantia e il guerriero c'è>>
ARANYL >>qualcosa di più (s.sviluppati udito).Se la calma fosse di nuovo tornata, prenderebbe le bende pronta ad applicare un bendaggio non troppo stretto. Tuttavia chiede consiglio. - Ma come faccio per sollevarlo Doda? - teme di fargli male nonostante gli oppiacei inizino a far il loro effetto.
EILANTIA (sala degenza uomini-sala degenza donne) No, non avrebbe dovuto seguirla. E non avrebbe mai permesso ad Edave di portarla via, se non avesse avuto Nemàin tra le braccia, e non avesse sentito le gambe cedere. Accetta quindi d'esser presa come fosse una bimba, dall'ospitaliera inaspettatamente forte. Stupita, ma forse neanche più di tanto, di quanto quel lavoro l'abbia resa vigorosa, accetta >>
EILANTIA >>di rientrare nella sua stanza e di esser messa a letto, con la piccola tra le braccia. Solo allora si rende conto di star tremando ''Salvatelo...'' sussurra piano, trattenendo i singhiozzi, ma sa già che lo faranno. Tutto il possibile per salvarlo, e forse anche più. La piccola smette di ciucciare in quell'istante e lei se l'accoccola sulla spalla, colpendola piano, per farle fare il >>
EILANTIA >>ruttino. Poi si sdraierà accanto ad Edave, con la bimba tra le braccia, cercando di cancellare quell'odore di sangue e la vista straziante di Okthar ferito, dalla sua mente ''Salvatelo...'' Forse ora l'ha pensato soltanto, adesso, e fingerà di dormire finchè Nemàin non si assopirà rilassata, sul suo petto.
DODAIUX (sala degenze) annuisce con cenni del capo alla frase di Edave, sperava ardentemente che Eilantia non scoprisse in questo modo che il suo uomo fosse da loro, li ricorda insieme la prima volta che li ha visti nella stanza in biblioteca; eppure prima di quell�istante non aveva pensato a lei, non aveva pensato a loro come una coppia, si era solo preoccupata di curarlo, come se tutto il passato>>>
DODAIUX non fosse esistito. E per la prima volta il suo pensiero non ha sfiorato la Dea neanche una volta durante quella lunga serata, cosa che ora la farebbe sentire strana, pur sforzandosi di non darvi peso. Sta mettendo l�ultimo punto nell�ultimo buco, ora questo conta. �riposate, tornerò tra poco, mi sistemo qui, nel letto accanto, vi basterà guardarmi se avrete bisogno di me� la voce è serena, e>>>
DODAIUX la mancina carezza lieve il volto dell�uomo. Aranyl si sta preoccupando di immobilizzare il torace, e lo sta facendo bene, alla sua richiesta di aiuto si avvicina per aiutarla a sollevare il busto dell�uomo senza strattonarlo (trattare ferite 3), così che l�ospitaliera possa bendarlo come deve. Una volta terminato, manderebbe via l�ospitaliera e si occuperebbe di radunare ogni cosa, e pulire,>>
DODAIUX l�odore del sangue deve andar via ed esser sostituito con quello della lavanda, così che possa riposare ancor più serenamente. �è notte ormai, parleremo domani� e il suo tono di voce non ammette repliche (persuadere 3), deve dormire anche per riprendere prima le forze, oltre a conceder anche a loro la possibilità di riposare.
[GDR END]
COMMENTO
DA PARTE DEGLI OSPITALIERI