[SANITARIUM OSPITALIERI] Cure per Okthar (4/4 cure - 0/3 riposi) (****)

Eilantia
00mercoledì 8 aprile 2015 00:16
1 GIOCATA DI CURE PER OKTHAR A SEGUITO DELLE FERITE RICEVUTE IN
QUESTA GIOCATA





APPROVAZIONE
Okthar presenta:
- 3 ferite parallele al ventre verso il fianco destro profonde 3 cm che continuano a sanguinare copiosamente
- 2 ferite al fianco destro e al fianco sinistro, tre punti netti in cui gli artigli sono penetrati per almeno 5 cm squarciandogli i muscolo e schiacciandogli la cassa toracica. Le costole rotte sono, da entrambi lati, quelle fluttuanti che non provocano danni o lesioni interne ma molto dolore. Anche le ferite ai fianchi continuano a sanguinare e l’emorragia deve essere fermata

- Okthar necessita di cure mediche immediate e specializzate (4 role di cure e 3 riposi)
- Okthar perde 260 ps e 50 pf
- Okthar è ora al sanitarium già ricoverato in sala degenze e gli ospitalieri sono stati avvisati.



REGISTRAZIONE

EILANTIA (sala degenza) Ha trascorso il pomeriggio sonnecchiando, tra una poppata e l'altra. L'aver perso la cognizione del tempo, le ha impedito d'accorgersi che non è sorta alba, nè il giorno ha preteso il suo posto nel cielo. Le luci delle candele l'hanno cullata, mentre lei faceva lo stesso a sua figlia. Ha canticchiato dolcemente, e Nemàin ha mangiato e dormito serenamente. Ora che è passato>>
EILANTIA >>qualche giorno è in grado di vedere, finalmente, i colori della sua bambina. La pelle è chiara e nigreo il crine, come i suoi e quelli di Okthar, ma sembra abbia rubato ad entrambi qualcosa, come se al Caos ed all'Equilibrio, volesse strappare un segno di riconoscimento. I lineamenti sembrano cesellati nel marmo, delicati come quelli della madre, dalla forma allungata degli occhi,>
EILANTIA >> al nasino minuto. Il colore delle pupille, invece, ha le sfumature di tempesta di quelle del padre. D'un grigio plumbeo, venato di blu e d'argento, spiccano sul visino pallido, come un oscuro monito. Per il resto, fa quello che fanno tutti gli infanti. Salvo che lei non sarà mai come gli altri bambini, se non altro per eredità. Discordia sospira. Le manca il suo uomo. >
EILANTIA >> Non si rende conto da quanto è assente, ma certamente più d'un giorno. Da quanto tempo è lì? Forse dovrebbe tornare a palazzo, ma con Edave si sente così al sicuro...

EDAVE (H - atrio) E' appena tornata dal bosco oscuro, qualcosa di strano è successo, nemmeno le fitte trame intricate degli alberi sono riuscite a nascondere la mancanza del giorno. E' stata notte, la caccia è stata portata a compimento e così il riposo ma quando il branco ha ripreso forme umane era ancora notte. Gli occhi di tutti si sono levati ad osservare quel cielo in cui le stelle >>
EDAVE hanno continuato a compiere il giro della notte anche quando vi doveva essere il sole. Ha corso il Decano e solo la sua mente razionale le ha impedito di impazzire, le ha impedito di spaventarsi e di gridare in quell'evento così peregrino da colpire i cuori pavidi. La parte di bestia è stata presto cancellata dalla parte di sè in cui ancora è presente la donna, l'umana, ha fatto appello>>
EDAVE a tutte le sue conoscenze per rinsavire e tornare lentamente a casa continuando a gettare occhiate in tralice al cielo che ora si è riempito di una luna morente e triste che la rende fastidiosamente molle e prova di forze. Tra i capelli le foglie del bosco oscuro, indosso l'abito che ha lasciato alla sua tana e a quella di blazen per le occasioni. la mano che apre la porta mentre i sensi si >>
EDAVE tendono a cercare di capire se qualcosa sia cambiato e se tutte stiano bene.

OKTHAR [sala degenze] Il nordico si trova incosciente da quando il Padre in persona lo ha sottratto al campo di battaglia affidandolo alle cure degli Ospitalieri del Sanitarium. Il sonno e l'incoscienza che gli sono state donate non sono però destinate a durare a lungo ed il corpo ferito abbisogna di urgenti cure. Si agita piano in quel sonno comatoso, mormorando parole incomprensibili che forse>>
OKTHAR solo un eventuale spettatore del duello appena concluso potrebbe dotare di un qualche senso.

EILANTIA (sala degenza) Nella penombra delle candele ha vissuto in un ambiente ovattato, ignorando i degenti che sono entrati ed usciti nel frattempo. Tutti, compreso l'unico di cui sarebbe interessata. D'altronde, in mancanza di Edave, Grant si è ben guardato dall'informare l'Apocalisse del sopraggiungere del suo uomo morente. Quale inserviente si prenderebbe una responsabilità del genere? Si >>
EILANTIA >>stiracchia la donna, vestita solo da una lunga camiciola bianca. Del cotone più pregiato e morbida come la seta, con una profonda scollatura, i cui nastri sono quasi sempre lasciati sciolti, per poter meglio allattare Nemàin. Il crine non è stato più acconciato. Lungo e sciolto, le arriva fin sotto la vita. Approfittando del lento respirare della bimba assopita, prova ad alzarsi. I >>
EILANTIA >piedi scalzi toccano il pavimento caldo. Tutto è tepore, in quella stanza. Il camino è sempre acceso, perchè madre e figlia non abbiano a che patire dal freddo. Prova a fare qualche passo. Il ventre è piatto e, con sorpresa, lo nota per la prima volta. Le mani lo carezzano sorprese. Come non fosse accaduto, anche se il dolore nelle viscere glielo rammenta ancora.

DODAIUX (corridoio/sala degenze) l'unica cosa che le è chiara è il dover far presto, il nuovo arrivato non sembra trovarsi in condizioni tali da poter attendere il suo arrivo o quello di qualsiasi altro ospitaliere. intravede Edave, e la saluta sollevando la mandritta, probabilmente la seguirà, e se così non fosse la vedrà più tardi. il carrellino con tutta l'attrezzatura è stato sistemato da Athelstan>
DODAIUX così come gli ha chiesto. stringe più forte il nodo del nastro rosso che tiene fermi i suoi capelli, e si avvicina a passi decisi al letto di okthar, una volta varcata la soglia della sala degenti maschi.

EDAVE (sala degenze donne) Non ha idea alcuna di nulla che non sia la cognizione di ciò che accade all'esterno *Dodaiux* chiamerebbe rincorrendola e passando innanzi alla sala degenze delle donne dove sa esserci Eilantia. La porta è chiusa, il rettore non dice nulla e la sua fretta le fa intuire che ci sia qualcosa che non va nella stanza adiacente a quella dove l'apocalisse riposa con la sua>>
EDAVE bambina. Annuserebbe l'aria, odore di sangue, la lingua che lentamente passa sulle labbra, il respiro che viene trattenuto mentre decide di lasciare, per ora a Dodaiux il compito più arduo. La luna è morente ma ancora è li nel cielo e solo uno spicchio manca e lei non è in grado di trattenere completamente la furia e l'ardore che le attraversano il corpo. sarà la sua mente la diga che >>
EDAVE impedirà al suo lato animale di esplodere nella sua pienezza e di dare inzio ad una dolorosa e faticosa trasformazione (volontà 3 + volontà del mannaro). Con decisione, stringendo le palpebre aprirà la porta della stanza dove Eilantia riposa richiudendola silenziosamente alle spalle per non svegliare l'infanta *Rose* chiamerà in un sussurro lasciando che l'odore materno e la pace di >>
EDAVE quella stanza riempiano i suoi sensi anche se l'udito si tende (senso svuluppato trekindoo) per capire se la situazione oltre la parete richieda la sua attenzione o se Dodaiux abbia chiamato Aranyl o Tyana ad aiutarla. *Come stai?* chiederebbe avvicinandosi alla donna con un sorriso sicuro sul volto *e' iniziata la montata lattea vero?* l'odore di latte materno è palese così come >>
EDAVE il tessuto bagnato della camicia di Discordia i cui seni sono pronti ad accogliere la bocca della figlia.

OKTHAR [sala degenze] Si sveglia alla fine il nordico, riarso da una febbre che non è in grado di dire se reale o avvertita da lui soltanto, proferendo una sola parola con voce roca e spezzata ''Acqua!''. Nel delirio dei suoi pensieri di acqua ne ricorda fin troppa, sul viso e sul corpo e fin nei polmoni e ancora tutto attorno a lui. Eppure sono quelle immagini destinate a sparire, confondendosi con>>
OKTHAR quelle presenti e reali delle mura e dei letti dell'edificio.

EILANTIA (sala degenza) Entra Edave, mentre muove i primi passi. Sorride alla donna, posando entrambe le mani a coppa intorno al petto sin troppo prosperoso. In risposta il tessuto si bagna ancor di più ''Quando dicevo che ero come una vacca non scherzavo...non credevo di poter produrre così tanto latte. E poi la piccola Nemàin mangia come un esercito caotico. Fortuna non ha i denti o mi strapperebbe >>
EILANTIA >>i capezzoli a morsi. E' una mangiona...'' Il tono melodioso è quello d'una madre innamorata del frutto del suo grembo. Così come sono gli occhi nigrei che s'allungano sul fagottino seminudo, che riposa sulle coltri sfatte. Poi riporta lo sguardo su Edave e sussurra lieve ''Non appena rientrerà il padre torneremo a palazzo. Sono stata trattata con premura ed affetto, ma ho bisogno di >>
EILANTIA >tornare a casa mia, e rimettermi in forze per riprendere il mio ruolo e le mie responsabilità....'' Le mani scivolano sul ventre piatto ''Non avrei mai creduto di riprendere la forma con così tanta facilità. Sembra fosse tutta lei ad appesantirmi...''

ARANYL [corridoio- sala degenze maschile]Corre come una pazza. È uscita dalla serra per rientrare rapidamente nel sanitarium scortata da Grant. Si è sistemata come meglio può. Una veste chiara copre le delicate forme della silvana, che porta i lunghi capelli biondi in un'ordinata treccia. Giunge all'ingresso>>
ARANYL >>della sala degenze maschile entrando. Se nulla lo impedisse dovrebbe vedere senza difficoltà Dodaiux un paziente sconosciuto. - Doda, mi hai fatta chiamare?- chiede mentre va a lavarsi e disinfettarsi le mani. Non sa bene cosa stia accadendo, ma è felice di vederla di nuovo al sanitarium.

DODAIUX quanto verificare se abbia ripreso coscienza e riesca a sentire ciò che avviene intorno a lui. Prima di procedere attende quindi cenni di risposta, e solo dopo si sposta per preparare le ciotole con acqua fresca, l�estratto di oppio, e tante pezze pulite. Quindi lo libera di tutti gli indumenti, tagliandoli con le forbici, e procede a pulirlo per constatare l�effettivo stato delle ferite>>>
DODAIUX delle ferite (Trattare ferite 3). Le ferite al ventre verso il fianco destro appaiono subito nette, sono tre e sanguinano copiosamente, così come le due ferite ad entrambi i fianchi che sembrano buchi profondi. A questo punto dovrà prima fermare l�emorragia e poi verificare se vi sono costole rotte o lesioni interne, sperando che i polmoni non siano perforati. Per questo si avvicinerebbe al>>>
DODAIUX volto dell�uomo, così da controllare la presenza di sangue vicino alla bocca o al naso (Trattare ferite 3). Dopo averlo lavato, si preoccuperebbe di fermare le emorragia nelle ferite aperte con le pezze pulite. Confezionerebbe quindi dei tamponi, utilizzando altra stoffa e li sostituirebbe alle pezze poste prima nelle ferite (trattare ferite 3, guarire 3). �si, vieni� la voce della silvana >>>
DODAIUX arriva a rincuorarla, in due potranno occuparsi meglio dell�uomo. �ha bisogno di bere� sorride, e si volta a cercare lo sguardo dell�ospitaliera, facendole cenno di aggiungere all�acqua qualche goccia di sedativo oppiaceo, non tanto da stordirlo, ma quanto basta perché non senta ancora dolore, e si possa rilassare, evitando così di perdere nuovamente coscienza (trattare ferite 3, guarire 3).

EDAVE (sala degenze donne) Il suono delle voci di Dodaiux e Aranyl ora le giunge all'orecchio, sono concitate, di la c'è qualcuno che non sta bene, l'odore, l'odore del sangue, la farebbe sudare freddo ma per camuffare si avvicinerebbe al caminetto poggiandovi la fronte e dando le spalle *Te lo avevo detto che eri bellissima e te lo ripeto ora, sei una donna forte, una madre e non devi temere nulla>>
EDAVE la tua vita scorrerà felice, se vuoi nel giro di un paio di giorni ti farò accompagnare con il carro a palazzo* e si volterebbe ora più rilassata dopo che ha imposto a sè stessa il controllo totale della situazione (volontà 3 + volontà del mannaro 1) *Per ora non ha i denti ma ti assicuro che li proverai addosso* e sorriderebbe facendole cenno di distendersi *Lasciami controllare le tue>>
EDAVE condizioni, se stai bene magari già domani potrai tornare nelle comodità delle tue stanze* non vuole allarmala in alcun modo di ciò che accade di là, non ha idea che sia proprio Okthar essendo appena tornata dal bosco, lo verificherà dopo. Se eilantia si distendesse lascerebbe che le sue mani esperte indaghino il suo ventre con movimenti decisi (ostetricia 2) che controllino lo stato della>>
EDAVE sua pelle, che soppesino i seni pesanti *Ti darò una crema per evitare che ti si formino dei tagli ai capezzoli, dovrai sempre stare attenta che la bambina succhi bene e che non si formino dei tappi , se dovessi sentire i seni duri e caldi devi mandarci a chiamare subito (percepire equilibrio 3) è molto pericoloso* continuerebbe la visita *E' successa una cosa assurda oggi..il giorno non è>
EDAVE sorto e mi sono accorta che è notte sol perchè la una ha compiuto il suo tragitto mostrandosi alta nel cielo..oggi in cielo non vi erano la volta azzurra in cui le nubi si rincorrevano ma le stelle che continuavano a brillare..il sole è sparito*.

OKTHAR [sala degenze] Quello sforzo sembra essere stato troppo per il nordico che, cercando di sollevare il capo ed il busto, si lascia sfuggire un gemito ed una smorfia di dolore ricadendo sul suo giaciglio. ''Acqua...'' sussurra più piano mentre la vista si annebbia e parole lontane riecheggiano nella sua mente. Sbatte le palpebre più di una volta, voltando infine la testa sul lato destro come alla>>
OKTHAR ricerca di qualcosa, cercando di mettere a fuoco le figure che gli si affaccendano attorno, attirato dalle loro voci e da esse riportato al momento presente. ''Dove sono?'' domanda.

ARANYL [sala degenze]Una volta lavate e asciugate le mani, ascolta le istruzioni di Doda e va a preparare quell'acqua �speciale� per Okthar. Si avvicina al paziente e se nulla glie lo impedisse, porterebbe una mano sotto la nuca dell'uomo, per portarla leggermente in avanti, mentre con la mandritta poserebbe sulle>>
ARANYL >>labbra soltanto un piccolo pezzo di tessuto che ha imbevuto nel bicchiere. Ecco. Non vi do da bere molto anche se so che avete molta sete, mi spiace... > passa più volte il panno sulle sue labbra inumidendolo, prima di fargli suggere il lembo di stoffa. Siete al sanitariu, state tranquillo. Io sono Aranyl e qui c'è anche Lady Dodaiux >>
ARANYL >>che si occuperà di voi>. La voce della silvana è calda, piacevole e molto rassicurante. Non grida per niente, accarezzando con la voce toni piacevoli e mai assordanti.

EILANTIA (sala degenza) ''Preferisco attendere Okthar, non c'è fretta....'' risponde serena mentre si riaccomoda sulle coltri. Attende la visita e si rilassa, annuendo a tutte le sue raccomandazioni. Poi ode con curiosità le sue ultime parole e lì l'espressione del volto cambia, irrigidendosi un poco, e lasciando il posto della madre amorevole alla caotica ''Edave...qualcosa sta succedendo. Questo è >>
EILANTIA >>un altro presagio. Come ci fu la tempesta che durò giorni e giorni ed i tuoni accecanti. Vi sono stati altri segnali, che non posso anticiparti, ma sappi che gli stessi maghi concordano sulla possibilità che il Caos possa prendere il sopravvento sull'Equilibrio...e la stessa Dea dell'Isola potrebbe soccombere sotto una Divinità Oscura....'' Fosse quello un'altra prova del Dio del Caos? >>
EILANTIA >>Non è dato sapere. Non per ora, ma di certo la ricerca del Drago Nero si fa ogni giorno più impellente. La bimba si sveglia con un vagito intenso ''Oppure un dono di Morrigan per la nascita di Nemàin Raine...'' Incalza scherzosa, ma non troppo, mentre la prende con tenerezza e la porta verso il seno destro. La piccola, di rimando, non esiterà ad attaccarsi con foga.

DODAIUX (sala degenze) i tamponi vengono sostituiti più volte, per far si che le emorragie si fermino (trattare ferite 3, guarire 3), ora apparirebbero ancora più chiare le tre ferite parallele al ventre, verso il fianco destro, sembrano abbastanza profonde da dover essere quanto meno cucite. Si pulirebbe con cura le mani, le asciugherebbe per poi intingere una garza pulita in una ciotola e verserebbe>>
DODAIUX sopra alla garza il succo d�aloe unito a quello del fico d�india (preparare medicamenti 3, guarire 3) entrambe le piante hanno proprietà cicatrizzante e antibatterica cosa che dovrebbe aiutare l�uomo a guarire e non sentire la garza che verrebbe infilata in ciascuna ferita al fine di constatarne la profondità. Le ferite al ventre sembrano esser profonde circa 3 cm. Quindi passerebbe a quelle>>>
DODAIUX ai fianchi, tre buchi, diversi dalle precedenti, quasi fosse stato artigliato. I buchi sembrano più profondi di almeno 2 cm rispetto alle ferite al ventre, circa 5 cm ciascuno, più larghe sopra e più strette alla fine, proprio come se fossero state procurate da artigli (trattare ferite 3). Il sangue riprenderebbe a scorrere, ma meno fluente rispetto a prima, l�emorragia sembrerebbe fermata,>>>
DODAIUX quanto al dolore, non dovrebbe restare altro che guardare le espressioni dell�uomo e sentire i suoi eventuali lamenti. Nuovi tamponi verrebbero nel frattempo messi sulle ferite, è il momento di verificare la presenza di eventuali emorragie interne e fratture. �Sentite dolore qui?� domanda premendo appena il torace, e intanto cercherebbe la presenza di lividi e tumefazioni. Vorrebbe fosse >>
DODAIUX Aranyl ad occuparsi dell�uomo nei giorni successivi, e tra poco, se dovessero constatare la frattura delle costole, lascerà alla silvana il compito di immobilizzarlo. �Edave sa che siamo qui?� domanda quindi in un sussurro all�elfa. nessun cenno al buio presente dalla sera prima, preferisce non creare ulteriore tensione all'uomo.

EDAVE (sdd) Si siede al suo fianco ascoltandola con attenzione *La ricordo quella tempesta, sembrava non finire mai e poi le nebbie* e scuoterebbe il capo *In queste terre accadono le cose più assurde, se me le avessero detto quando giunsi qui non vi avrei mai creduto ma ora..* e si mordicchierebbe le labbra *a noi non servono gli dei o forse crediamo tutti nella stessa dea ma nemmeno lo>>
EDAVE sappiamo, forse è solo una entità femminile che guida come una madre e che ci lascia compiere i nostri errori, c'è chi la chiama triade, chi morrigan, chi lolth, chi scienza, chi luna...ma è sempre e solo una* e sorriderebbe a sentire il secondo nome della piccola *la hai chiamata raine- sussurrerebbe allungando il dito indice sinistro a infilarsi in uno dei pugnetti chiusi della piccola>>
EDAVE *Era una donna crudele e malvagia, a volte stupida e testarda, idiota e magnifica ma a me manca* e si alzerebbe muovendosi alla finestra e spalancando le imposte per farla vedere fuori *quando la luna sarà nera sarà solo buio, non so se sia caos, se sia un presagio, non so cosa sia ma non mi è mai successo di vedere una cosa del genere* e tenderebbe l'orecchio *Permettimi sento Dodaiux di la>>
EDAVE vado a vedere cosa combina e torno subito da te*.

OKTHAR [sala degenze] Succhia avidamente l'acqua attraverso il tessuto, lasciandosi quindi andare sul suo giaciglio lievemente rinfrancato ''Grazie..'' Mormora passando lo sguardo sull'elfa, senza però riuscire ad ancorarlo per più di qualche breve attimo. Quando il trattamento ha inizio non riesce a reprimere un urlo, improvviso e violento, che scaglia a riecheggiare per le pareti della piccola stanza
OKTHAR >>
OKTHAR . Annuisce quindi, nemmeno servisse più, stringendo i denti fino a mordersi la lingua per ricacciare in gola ogni altra possibile manifestazione di dolore. [//resistenza 1, volontà 3].

ARANYL [sala degenze]Sospira mentre ascolta e osserva attentamente ciò che accade in sala. La domanda di Dodaiux la lascia perplessa. No. Non l'ho nemmeno vista... ero in serra ieri sera ed è ancora buio, ma a me sem
ARANYL >>era da troppo tempo che era buio, no? Prego. So che non è molto e vorreste di più...siete bravo> incoraggia Okthar come può.

EILANTIA (sala degenza) Sorride alle parole di Edave e risponde di rimando ''Raine stessa apprezzerebbe questa descrizione. Era magnifica...e aveva uno spiccato senso dell'umorismo, oltre che dell'ego. Eppure, se dovessi affidarla a qualcuno, preferirei lei morta, che molte altre persone in vita...'' Mentre allatta la piccola, la scuote piano, ritmicamente ''Vai pure, non temere...'' la tranquillizza, >>
EILANTIA >>mentre osserva la luna. Ecco, è notte. Ora lo sa. L'urlo ovattato d'un uomo la desta dalle sue riflessioni. Sempre cullando la piccola, che tutto sembra salvo accennare a smettere di mangiare, riprende a passeggiare. I piedi candidi la portano prima verso l'uscio, rimasto aperto, poi nell'anticamera. Non dovrebbe allontanarsi, ma è annoiata e, per altro, sembra che Nemàin gradisca assai >>
EILANTIA >>la passeggiata. Edave sparisce in un'altra stanza. Non le ha chiesto se deve fermare la bambina, ad un certo punto, o puo' lasciarla ingozzarsi come una porcellina ''Edave...'' avanza, accelerando appena il passo, verso l'altra sala degenze. Un'odore metallico di sangue le brucia le nari appena si trova sull'uscio. Un uomo, almeno così sembra, gravemente ferito, almeno così deduce da tutto>>
EILANTIA >quel sangue, è sotto le cure di Dodaiux e la giovane elfa. Istintivamente copre il capo della piccola con la mancina, quasi volesse proteggerla da quella vista terribile. Il poverino non è riconoscibile, almeno non nel volto, ma il suo braccio è steso, quasi inerme, palesandosi alla sua vista. La mano affusolata, pur sporca di terra e sangue. Le dita lunghe indossano un anello d'oro. >>
EILANTIA >>Un orso cesellato, in una larga fascia di metallo. Discordia stringe la bambina al petto, e per poco non perde i sensi.

DODAIUX (sala degenza) l�urlo arriva chiaro e nitido, il dolore c�è, sicuramente è presente quando verifica la profondità delle ferite, anche se l�oppio assunto grazie ad Aranyl non gli ha permesso di sentire dolore tanto da farlo svenire. La zona toracica appare tumefatta, e la flessione nella voce sembrerebbe far notare dolore anche alla compressione toracica dovuta all�urlo stesso. Continuerebbe
DODAIUX ad esercitare pressione con l�indice della mandritta, e ne controllerebbe il respiro. Le costole sono fratturate. Ma non sembrano esserci lesioni ai polmoni o agli altri organi (trattare ferite 3, percepire equilibrio 3). Inviterebbe Aranyl a dargli altro oppio, e le farebbe segno di immobilizzarne poi il torace. �dovete riposare, ma prima dovrò cucirvi le ferite. Non sentirete altro dolore,>>>
DODAIUX non così forte, almeno�� la voce è calma e rassicurante, e lo sguardo cerca sempre quello dell�altro (persuadere 3). �è buio fuori, non avrete la luce del sole a darvi fastidio� anche questa frase viene pronunciata in modo tale che quella strana situazione non venga percepita come stranezza, ma con un sorriso sulle labbra, per rassicurarlo ulteriormente (persuadere 3). Si allontana di poco, >>>
DODAIUX raggiungendo il carrellino, prenderebbe degli aghi e li metterebbe sul piccolo bruciatore, metterebbe una abbondante dose di aloe e succo di fico d�india sulle ferite quindi infilerebbe il filo di seta in ciascun ago e si avvicinerebbe di nuovo ad Okthar, iniziando a cucire le ferite al ventre, avendo cura di avvicinare i lembi, e controllando eventuali emorragie successive dovute ai punti.>>>
DODAIUX gli stessi sarebbero molto vicini l�uno all�altro e non a croce, per evitare di bucare troppo la pelle stessa (trattare ferite 3, guarire 3). Una ferita alla volta, con calma, senza dar peso a tutti coloro che si stanno avvicendando nella sala, ciò che le interessa è l�uomo, e le cure prestate da lei e Aranyl.

EDAVE (H - SALA DEGENZE UOMINI) Le basta un attimo per rendersi conto che si tratta di Okthar, l'odore del suo sangue la investe, lei sa che lui era andato a fare qualcosa per il nord ma al momento le sfugge. C'è sangue, sangue ovunque, la lingua passa sulle labbra, il cuore inizia a pulsare, l'espressione si fa rigida mentre lotta, lotta contro sè stessa e la sua mente si raccoglie a baluardo>>>
EDAVE (volontà 3 + volontà del mannaro 1) mentre già sente i primi segni di quel richiamo che si fa possente, di quel desiderio che la vuole squarciare, lasciare che i suoi denti affondino in quel corpo, che devastino quelle ferite che si nutrano di quelle carni e che bevano il suo sangue. La bocca si fa prima arida mentre indietreggia, è difficile, è complicato e userà le grida di Eilantia >>
EDAVE come remo per far erigere la parte cosciente, si volgerà di scatto e la vedrà alle sue spalle, pallida in volto e con la figlia stretta al petto. Un unico gesto, uno solo. si ergerà in tutta la sua statura e correrà sino a lei. La mano destra le passerà sotto le ginocchia mentre la sinistra intorno alle spalle e senza sforzo alcuno (potenza +4 + forza medica +3) la solleverà come>>
EDAVE farebbe un bambino con il suo pupazzo. Ma forse è la sua mente che ha immaginato quelle grida, forse solo lei le ha sentite, le ha immaginate. E' stata la bestia a gridare nella sua testa al posto della femmina umana che ha visto il padre di sua figlia moribondo in quel letto. E' scattato qualcosa di irreale dentro di lei che ha fatto in modo che fosse necessario proteggerla e così>>
EDAVE ha fatto *La porto di la* avrebbe detto a Dodaiux in quegli attimo concitati stringendola a sè e cullandola con dolcezza. la voce che si fa bassa e grave, ha perso la sua diplomazia ma non le arti apprese con il mestiere di cerusico *Stai calma, è un guerriero e starà bene, non gli succederà nulla è in mano a due dei migliori guaritori di queste terre e domani sarà al tuo fianco* (persuadere 3)>
EDAVE e la porterebbe nella stanza di fianco cullandola come una bambina e posandola sul letto *Noi ora aspettiamo qui, di li hanno bisogno di pace e di tranquillità* continuerebbe coprendola con le coperte *Dormirò qui con te e veglierò su Okthar portandoti sue notizie..non dovevi seguirmi eilantia...*.

OKTHAR [sala degenze] Stringe i denti ancora, quasi a farli stridere tra loro, assaporando anche sulle labbra il sapore del sangue, il suo. Resiste però il nordico dal gridare ancor, sussultando appena alla pressione insistita dell'ospitaliera. (//resistenza 1). Entrambe le mani si stringono ai bordi del giaciglio sul quale si trova, esercitando la massima pressione a loro possibile, quasi uno >>
OKTHAR spasmo involontario, che vede le nocche di entrambe le mani sbiancare dallo sforzo (//potenza +1). La tensione non aiuta certo i nervi ed i muscoli a rilassarsi, facendo percepire all'uomo ogni pressione sulle sue ferite ed ogni passaggio dell'ago a richiudere le stesse, sensazioni che però sono ovattate dagli unguenti vari e dagli oppiacei somministrati dalle due guaritrici. ''Buio!?'' >>
OKTHAR fa eco alle parole di Dodaiux, visibilmente stordito, ''Quanto tempo è passato?'' Domanda ancora, senza sapere nemmeno lui da cosa, la voce inasprita dalla spossatezza e dal dolore. Non sente le grida di Eilantia, presenti solo nella mente di bestiale di Edave, eppure un odore familiare sembra giungergli fin dai recessi della memoria ''Rose...'' mormora, eppure incapace di vederne la figura >>
OKTHAR celata da quanti si affaccendano al suo capezzale nel tentativo di curarlo.

ARANYL [sala degenze]Quel grido la induce a prendere altro oppiaceo che stavolta cerca di porre direttamente sotto la lingua del paziente per farlo agire il più in fretta possibile. Porta me mani sul torace di lui per tastarlo ma la sua attenzione vien spostata>>
ARANYL >>quando ode dei passi e un grido. Si volta e vede Eilantia con in braccio la nuova nata. Non sa che fra i due vi sia un legame, ma di certo può immaginare che quello non sia un bello spettacolo. - Oh cielo, arwenamin � andate via...GRANT! - non sa che fare, non può muoversi da li. Ma poi vede una figura>>
ARANYL >>nota raggiunger la sala degenza e tira un sospiro di sollievo. La raccoglie. Non sa quanta forza abbia maturato nel tempo Edave e ne rimane quasi sorpresa. La guarda, ringraziandola con il solo sguardo per poi tornare sul paziente. Ascolta le parole di Edave e comprende che fra Eilantia e il guerriero c'è>>
ARANYL >>qualcosa di più (s.sviluppati udito).Se la calma fosse di nuovo tornata, prenderebbe le bende pronta ad applicare un bendaggio non troppo stretto. Tuttavia chiede consiglio. - Ma come faccio per sollevarlo Doda? - teme di fargli male nonostante gli oppiacei inizino a far il loro effetto.

EILANTIA (sala degenza uomini-sala degenza donne) No, non avrebbe dovuto seguirla. E non avrebbe mai permesso ad Edave di portarla via, se non avesse avuto Nemàin tra le braccia, e non avesse sentito le gambe cedere. Accetta quindi d'esser presa come fosse una bimba, dall'ospitaliera inaspettatamente forte. Stupita, ma forse neanche più di tanto, di quanto quel lavoro l'abbia resa vigorosa, accetta >>
EILANTIA >>di rientrare nella sua stanza e di esser messa a letto, con la piccola tra le braccia. Solo allora si rende conto di star tremando ''Salvatelo...'' sussurra piano, trattenendo i singhiozzi, ma sa già che lo faranno. Tutto il possibile per salvarlo, e forse anche più. La piccola smette di ciucciare in quell'istante e lei se l'accoccola sulla spalla, colpendola piano, per farle fare il >>
EILANTIA >>ruttino. Poi si sdraierà accanto ad Edave, con la bimba tra le braccia, cercando di cancellare quell'odore di sangue e la vista straziante di Okthar ferito, dalla sua mente ''Salvatelo...'' Forse ora l'ha pensato soltanto, adesso, e fingerà di dormire finchè Nemàin non si assopirà rilassata, sul suo petto.

DODAIUX (sala degenze) annuisce con cenni del capo alla frase di Edave, sperava ardentemente che Eilantia non scoprisse in questo modo che il suo uomo fosse da loro, li ricorda insieme la prima volta che li ha visti nella stanza in biblioteca; eppure prima di quell�istante non aveva pensato a lei, non aveva pensato a loro come una coppia, si era solo preoccupata di curarlo, come se tutto il passato>>>
DODAIUX non fosse esistito. E per la prima volta il suo pensiero non ha sfiorato la Dea neanche una volta durante quella lunga serata, cosa che ora la farebbe sentire strana, pur sforzandosi di non darvi peso. Sta mettendo l�ultimo punto nell�ultimo buco, ora questo conta. �riposate, tornerò tra poco, mi sistemo qui, nel letto accanto, vi basterà guardarmi se avrete bisogno di me� la voce è serena, e>>>
DODAIUX la mancina carezza lieve il volto dell�uomo. Aranyl si sta preoccupando di immobilizzare il torace, e lo sta facendo bene, alla sua richiesta di aiuto si avvicina per aiutarla a sollevare il busto dell�uomo senza strattonarlo (trattare ferite 3), così che l�ospitaliera possa bendarlo come deve. Una volta terminato, manderebbe via l�ospitaliera e si occuperebbe di radunare ogni cosa, e pulire,>>
DODAIUX l�odore del sangue deve andar via ed esser sostituito con quello della lavanda, così che possa riposare ancor più serenamente. �è notte ormai, parleremo domani� e il suo tono di voce non ammette repliche (persuadere 3), deve dormire anche per riprendere prima le forze, oltre a conceder anche a loro la possibilità di riposare.
[GDR END]

COMMENTO
DA PARTE DEGLI OSPITALIERI
dodaiux
00mercoledì 8 aprile 2015 18:15
CURE PRESTATE
L'uomo viene denudato, il sangue rappreso rimosso, le emorragie tamponate e fermate. Nel frattempo è stato somministrato un medicamento contenente oppio per via orale, così che il dolore venga percepito il meno possibile al fine di evitare shock ulteriori.
Una volta verificata la profondità delle ferite inferte al ventre e ai fianchi, viene posto del cicatrizzante a base di aloe e fico d'india. le ferite vengono ricucite, e viene posto sulle stesse altro cicatrizzante.
Il paziente viene sottoposto a digitopressione e controllo del respiro e dei movimenti al fine di verificare l'eventuale presenza di emorragie interne e la lesione degli organi; esclusa la stessa si procede a bloccare con bendaggio il busto per controllare i movimenti senza comprimere lo stesso e permettere alle costole rotte di saldarsi.
Ulteriore somministrazione di sedativo per favorire il sonno e il riposo.
Eilantia
00giovedì 9 aprile 2015 23:31
2° giocata

ARANYL [sala degenze]Entra nella sala degenze la silvana, cercando di non fare troppo rumore per non svegliare chi sta riposando. É andata a dare un'occhiata ad Okthar, poiché dopo la sera in cui la sua presunta compagna lo ha visto è passata soltanto qualche volta durante la giornata ed ora sembra il suo turno.>>
ARANYL >>Una veste bianca copre le gentili forme dell'Eterna, mentre i lunghi capelli sono disciolti lungo le spalle.

OKTHAR [sala degenze] Dorme il nordico di un sonno inquieto, che gli strappa parole spezzate ed incomprensibili appena sussurrate a fior di labbra. Il colorito è pallido, più del solito, e segni scuri sembrano essere scavati sotto gli occhi. Si agitano piano le membra, di movimenti irriflessi dalla sconosciuta origine. Quasi d'improvviso spalanca gli occhi, sbattendo le palpebre più volte prima di >>
OKTHAR riuscire a mettere a fuoco la sala ed infine proferendo un solo nome, con voce flebile e spezzata. ''Rose.''

EILANTIA (sala degenze donne-sala degenza uomo) Ha resistito. Più di quanto s'aspettasse. Un intero giorno, almeno da quello che la luna le ha fatto dedurre. Alla fine non ha resistito oltre. Abbigliata ancora con la sua veste da camera bianca e scalza, prende uno dei teli che servono ad asciugare i degenti, e con quello lega a sè la bambina. Con un paio di nodi, la piccola si trova appesa sul suo >>
EILANTIA >>petto, proprio all'altezza del cuore, e come sembra gradire la piccola, suo malgrado, anche Discordia, che scopre che questa ingegnosa soluzione, le tiene libere entrambe le mani, permettendole di muoversi agevolmente. Col crine sciolto sul corpo di nuovo agile, esce dalla sua porta, e si ritrova a percorrere a piedi nudi, il breve percorso per l'altra sala degenze. Busserà alla porta, con >>
EILANTIA >>delicatezza, e poi rimarrà in attesa di una risposta.

ARANYL [Sala degenze]Sorride. Gli umani sono così tenere a sua avviso. Anche quando sono in bilico fra vita e morte portano il nome dell'amata sulle labbra. Posa una mano sulla fronte di Okthar per sentire se ha la febbre e comunque per rassicurarlo. Mi spiace, non sono Rose. Sono solo Aranyl...> le parole escono>>
ARANYL >>calde e piacevoli dalle labbra della minuta silvana che solitamente riesce a rassicurare i pazienti.

OKTHAR [sala degenze] All'avvicinarsi dell'elfa un'ombra di preoccupazione transita sul volto di lui fino a trovare rifugio nello sguardo, ancorato sulla figura di lei. Quando ella posa la mano sulla sua fronte cerca quasi di scostarsi, agitandosi maggiormente e cercando di muovere il busto, bloccato però da una fitta di dolore che gli strappa una smorfia. boccheggia qualche momento, nel tentativo>>
OKTHAR resistere alla sofferenza provata, continuando però ad esaminare la figura della silvana fissa china su di lei. Sente i colpi alla porta ma non si azzarda nemmeno a voltarsi in quella direzione. ''Non ti conosco.'' risponde però, ostinatamente, alla silvana. Non troppo rassicurato, a dire il vero.

EILANTIA (sala degenze uomo) Nessuno la invita ad entrare, ma lei ha fatto il suo. Ovvero preavvertire quello che sta per fare. Apre l'uscio con calma, e s'intrufola dentro la stanza. L'elfa è chinata sul suo uomo. In altri frangenti le avrebbe cavato gli occhi, adesso invece le sorride con gentilezza ''Oio naa elealla alasse�, arwenamin Aranyl...'' Il tono melodioso riempie la stanza, pregna di >>
EILANTIA >>sofferenza e di odore di sangue e medicamenti. Si chiede ancora come una figlia delle stelle possa tollerare quel fetore ''Come sta il malato?'' Azzarda mentre s'avvicina a loro. La bambina si sistema meglio, afferrando con le manine minute il petto ed adagiandosi sopra con la testa, vellutata di sottili capelli color notte. Okthar non la vede dal giorno dopo la nascita, alcune albe or sono. >
EILANTIA >almeno finchè ci sono state delle albe. Giunta al fianco dell'uomo resta eretta, bimba a tracolla, osservandolo con angoscia e tacendo.

ARANYL [sala degenze]Se lui avesse compreso che non è Rose che sta parlando e quindi fosse cosciente, si avvicinerebbe dal lato in cui sono posti i punti, ma non può. Lui si agita come un pollo senza testa e lei è costretta ad arretrare un poco. Quel undome arwenamin Rose. Questo malato porta il vostro nome sulle labbra..->>
ARANYL >>sussurra gentilmente. Ora calmatevi messere. Sono un'ospitaliera, devo controllarvi. Ieri sera vi ho dato da bere rammentate?> prova a farlo stare calmo e a ricordargli chi è, ma intanto traffica con un po' di attrezzatura che pone sul carrellino poco distante e prepara delle bende pulite.

OKTHAR [sala degenze] Parole incomprensibili arrivano alle sue orecchie che tuttavia sembrano riportarlo indietro nel tempo e nello spazio. Emette un lungo sospiro, tranquillizzandosi, e chiude gli occhi per qualche istante. ''Ora ricordo.'' Replica ancora in tono incerto, flebile ed affaticato, ''Ricordo chi sei...'' Le parole di lei, però, lo inducono a volgere lo sguardo verso la porta presso la >>
OKTHAR quale già si staglia la figura di Eilantia con Nemai in braccio. Un sorriso delle pallide labbra risponde a quella vista, benché ogni possibile parola venga strozzata in gola. ''Vi ho sognate.'' Sussurra alla fine.

EILANTIA (sala degenza) Il sorriso, che era rimasto sulle labbra finchè si rivolgeva ad Aranyl si spegne, mentre fissa l'uomo. Gli sussurra lieve ''Attenderò che tu ti riprenda...e poi ti ucciderò con le mie mani, incosciente...'' E con quel bentornato piega le ginocchia, finchè riesce a sedersi sui talloni. La bimba, assopita e cullata dal suo battito, non accenna a svegliarsi. Lei pero' sposta un po' >
EILANTIA >>il telo che l'avvolge e lega a lei, perchè il nordico possa goderne il viso perfetto, traslucido, come fosse intagliato nell'alabastro ''Potevi lasciarla orfana...Qualsiasi cosa fosse,,,non poteva attendere?'' Uno sguardo accusatorio ed angosciato al contempo, accompagna le sue parole.

ARANYL [sala degenze]Si avvicina al paziente, con un leggero sorriso. Infine si è ricordato. Poggia appena l'orecchio al petto di Okthar, chiudendo gli occhi per oscultare all'elfica maniera (s.sv. Udito) il petto dell'uomo. Respirate bene, quando non fate sforzi o sentite la fasciatura troppo stretta?> cerca di indagare, mentre>>
ARANYL >>comincia ad eliminare le bende per verificare se i punti siano o meno infetti con molta attenzione e anche calma. Non ascolta i due, lasciandoli alla loro parziale intimità. Controllati i punti si allontana per cercare vari medicamenti. Intanto prepara un ricostituente a base di ortica (con. Naturali liv. 3 � guarire liv. 1).

OKTHAR [sala degenze] Chiude un momento gli occhi alle parole di lei, del tutto comprensibili del resto, rispondendo non appena li riapre. ''Qualsiasi cosa fosse... è finita.'' Ed invero è terminato il suo ruolo nella sfida per la guida del Clan Nordico, ma forse almeno con le sue imprese, il suo coraggio e le ferite riportate si è guadagnato un posto tra i guerrieri del Clan stesso. Poi, mentre Aranyl
OKTHAR lo esamina cerca di rilassarsi, rispondendo quindi alle parole di lei ''Credo di si.'' la voce cerca di essere chiara, nonostante lo sforzo evidenti a sostenerla come sarebbe abituato a fare ''Mi sento debole, però...e affamato.'' Ammette alla fine. Poi torna su Eilantia ''Mi riprenderò presto, e sarò al vostro fianco.''

EILANTIA (sala degenza) ''Finita?'' Le torna il sorriso sulle labbra. E' sarcastico, così come il tono, ma d'altronde entrambi san bene con chi hanno a che fare: l'uno con l'altra. La piccola spalanca gli occhi per un istante, concedendosi di guardare ovunque e da nessuna parte, in effetti, prima di richiuderli e riassopirsi ''Ha i tuoi stessi occhi, ma spero che il temperamento sia diverso....o ci >>
EILANTIA >>toccherà legarla...'' Non abbandona il tono ironico mentre Aranyl lo visita ''Ditemi se disturbo, arwenamin...'' ma intanto allunga la mano, un istante, per sfiorare le dita della mandritta dell'uomo. Un attimo appena, ma in quel gesto vi saranno tutte le parole, che a voce non gli dirà mai. Poi prosegue ''Io mi sono ripresa. Domani tornerò a palazzo. Non abuserò oltre della cortesia di queste
EILANTIA >>dame. Ti verremo a trovare...'' Ovvio, ma lo dice con convinzione.

ARANYL [sala degenze]No rimanete pure! Ieri mi avete spaventata...> Dice sorridendo.Annuisce tornando con in mano il ricostituente a cui ha aggiunto anche un po' di pappa reale. Bevete questo intanto. Provvederò a farvi portare qualcosa di leggero da mettere sotto i denti> il tono di voce della silvana è sempre gentile. Prova a porgere il bicchiere alle labbra dell'uomo e attende>>
ARANYL >>che lui beva. Adesso le mancava soltanto di sostituire le bende e se non avesse accusato altri dolori li avrebbe lasciati insieme. Se fate il bravo faccio in fretta e vi lascio con la vostra Lady, così vi da una strigliata come si deve...> fa l'occhiolino a Eilantia. Ormai aveva preso molte espressioni >>
ARANYL >>umane. Per questo non condivideva il pensiero di Stavrogin e ogni volta le si frantumava l'animo al pensiero di ascoltarlo una seconda volta.

OKTHAR [sala degenze] Cerca di rispondere come può al contatto delle dita di lei, muovendo le sue come nel tentativo di rincorrerle e afferrarle. Troppo debole per fare ciò che vorrebbe, e soltanto per voltarsi, si limita a sfiorarla a sua volta, cercando quindi di trattenerla intrecciando le dita tra le sue mentre la osserva in volto senza proferire parola alcuna. Scivola quindi ad osservare la>>
OKTHAR bambina appena più in basso, sorridendo appena alle parole ironiche di Eilantia. ''Temo sarà anche peggio, essendo frutto di entrambi...'' Un miscuglio pericoloso infatti quello di Discordia e dell'ex Ranger, che non ha mai davvero rinunciato a sé stesso benché si sia allontanato dalla Foresta. ''Mi conosci...'' aggiunge infatti subito dopo ''Vi proteggerò nel modo che ritengo migliore.'' >>
OKTHAR Parole ch'ella, a conoscenza della natura dell'uomo e dei suoi scopi, saprà ben comprendere. ''Ma per tutto il tempo sono sempre e solo vostro.'' Cerca di sollevarsi a sedere, resistendo stoicamente al dolore delle ferite non ancora guarite (//resistenza 1) mentre si affretta a bere la mistura offerta. ''Grazie.'' Dice soltanto ad Aranyl, abbandonandosi con un sopsiro ed un mezzo gemito al suo>>
OKTHAR giaciglio.

EILANTIA (sala degenza) Lo guarda resistere al dolore ed una fitta di dispiacere la coglie in mezzo al petto. Vorrebbe essergli di supporto, ma purtroppo solo le cure ed il tempo gli restituiranno la salute perduta. Almeno è vivo. ''Era...molto grave?'' Domanda all'elfa, già sospettando la risposta ''Lo imboccherò io...'' Si offre, senza indugio, mentre la bambina si accoccola voltando la testolina >>
EILANTIA >>dalla parte opposta. Non allontana le dita, costatando che lui apprezza quel contatto ''Ho trovato un modo pratico di portare in giro Nemàin Raine...potrei lanciare una nuova moda. Mi sembra le piaccia assai stare poggiata sul mio petto. Non è mai stata così serena da quand'è nata.'' China il capo verso la piccola, assodando le sue parole.

ARANYL [sala degenze]Impazzisce l'elfa, come quando ha scacciato quei sudicioni con la scopa dalla cucina. No. Va bene essere coraggiosi ma state giù, se si strappa qualcosa a me strappa la testa Edave. Per favore, niente atti di coraggio.> lo sguardo verde della silvana sembra non ammettere repliche>>
ARANYL >>e posa delicatamente la mano dietro la schiena di lui per cercare di fargli scaricare un po' del peso su di lei. Adesso vi bendo, vi mando Grant con del cibo e state tranquillo. Bevete il ricostituente, da bravo> è più imperativa di una mamma chioccia quando ci si mette. E nonostante non usi toni>>
ARANYL >>alterati cerca in tutti i modi di persuaderlo a stare buono, tranquillo e a non fare l'eroe. Intanto inizia a bendarlo di nuovo con attenzione, senza stringere troppo.

OKTHAR [sala degenze] Redarguito, per quanto gentilmente, dalle parole della silvana il nordico si abbandona alla fine sul suo giaciglio, rilassandosi come da lei intimato. Sorseggia la bevanda però mentre l'elfa lo sostiene, poi risponde ''Starò tranquillo, lo prometto.'' Quegli sforzi, per quanto ridotti, sono stati già troppo per lui, già affaticato quasi dal solo parlare. Ascolta però, quasi >>
OKTHAR rinfrancato da esse le parole di Eilantia. ''Si, sembra serena.'' conviene, osservando la bambina dall'espressione quasi angelica. Poi fa per scuotere appena la testa, sebbene a fatica, cercando di rassicurare la donna ''Meno di quanto sembra, sono solo molto stanco.'' mente ovviamente, ma a fin di bene.

EILANTIA (stanza degenze) Mente ovviamente, ma lei finge di crederci. Con la mano libera carezza il capo della bimba, godendo di quei capelli sottili, così simili al velluto ''Non affaticarti...'' ribadisce, dando peso alle parole dell'elfa, e intanto cerca di supporre quanto tempo dovrà rimanere al sanitarium, sotto le cure attente della donne. ''Dovrai riposare molto per riprenderti. Se seguirai le>>
EILANTIA >>loro indicazioni, presto potrai prendere tua figlia in braccio e portarla a passeggio al...'' Si ferma. Stava per dire sole. Peccato che il sole non ci sia più. Riuscirà mai Nemàin a vederlo? I suoi pensieri, per un istante, volano verso quell'irreale notte. Lo sguardo si sposta su Aranyl, che lo medica con cura ''Ha delle ferite...molto profonde?'' In effetti è altro che vorrebbe chiedere. >>
EILANTIA >>Vorrebbe sapere se resterà invalido. Se potrà combattere ancora. Ma non lo domanderebbe mai in sua presenza.

ARANYL [sala degenze]Finisce di sostituire le bende e lo vede molto stanco. Sorride appena, guardandolo. Si è stancato e lo vede, ma tace. Sì, ma siamo intervenute in fretta. Andrà tutto bene> tranquillizza Rose.>>
ARANYL >>Bene, io qui ho fatto. Più tardi passo, se avete dolore e non riuscite a dormire, vi darò qualcosa> detto questo sorride, rimettendo in ordine tutta l'attrezzatura. Lady rose, è stato un piacere vedervi. Badate alla vostra creatura e al riposo del vostro guerriero, ma senza affaticarvi. Buonanotte> detto questo uscirebbe dalla stanza (end)

OKTHAR [sala degenze] Le voci si fanno sempre più ovattate e al nordico risulta progressivamente più difficile seguire il corso della conversazione, e rispondere adeguatamente. ''Tornerò presto da te, da voi. Tornerò sempre.'' Riesce a ribadire un'ultima volta alternando lo sguardo dalle iridi di Eilantia al volto delicato e paffuto della bambina che porta con sé. Non riesce però a cogliere >>
OKTHAR l'esitazione di lei riguardo al sole, e nel volgere di pochi minuti la stanchezza prenderà il sopravvento su di lui e con essa l'oblio ristoratore del sonno.

EILANTIA (sala degenza) Sempre. Per sempre. Lui si addormenta e lei allontana le dita esili da quelle dell'uomo. Nemàin spalanca gli occhi e stringe con forza il petto della madre iniziando a succhiare la veste di cotone. E' ora della pappa. Discordia si alza e, con discrezione, esce dalla stanza.
aranyl89
00lunedì 13 aprile 2015 12:31
Controllati i punti, cambiata fasciatura, e controllato compressione torace. Dato un infuso a base di ortica e pappa reale, ricostituente vista la perdita di sangue piuttosto importante.
Invitato a riposare.

// se qualcosa non va bene, avvisatemi, che sono una frana con la patente per far casino. [SM=g27838]

Eru Illuvatar
00sabato 18 aprile 2015 13:28
Cure: terzo round
OKTHAR [sala degenze] Migliorano le condizioni del nordico, arrivato al sanitarium in condizioni decisamente critiche, e con esse aumenta l'insofferenza verso quel ricovero forzato. Trascorre il suo tempo tra leggeri pasti e riposo, il benvenuto oblio del sonno, senza più alcuna consapevolezza del trascorre delle ore e dei giorni. Dalle finestre non proviene alcuna illuminazione, non fornendogli>>
OKTHAR alcuna indicazione sul ciclo giorno-notte, lasciandolo solo in balia dei suoi pensieri e dei progetti legati al futuro fuori da quella sala. Cerca di sollevarsi a sedere ora, puntellando i gomiti sul suo giaciglio, così da poter avere una più ampia visione della sala. Stringerebbe i denti all'eventuale dolere delle ferite, cercando di non tradirsi con alcun gemito. (//resistenza 1).
EDAVE (sala degenze) Buio, notte, appena tornata dal bosco, un nuovo compito che grava sulle sue spalle, ma nons i lascia piegare il mannaro. Entra, la sua vitalità spenta dalla luna morente che la rende più umana di quanto sia stata negli ultimi tempi. La porta della sala dove riposa Okthar si apre e fa il suo ingresso il decano. La anticipa il carrellino con i medicamenti e con quanto necessario>>
EDAVE per controllare che il paziente stia bene *Mentis vivacitatem Okthar* un sorriso sul volto pallido mentre si ferma alla sinistra del letto osservandolo *Vedo che riesci a rimanere seduto, cerca di non fare troppi sforzi o le ferite si potrebbero riaprire e i punti potrebbero strapparsi* gli direbbe socchiudendo le palpebre e abbassandosi sul suo lato sinistro per posargli una mano sulla >>
EDAVE fronte per controllargli la temperatura. Lascerebbe che il calore di lui non si confonda con il calore del suo corpo, e si concentrerebbe per evitare che le sue energie si disperdano scivolando via dal suo corpo per scorrere verso di lui (volontà ferrea 3 + volontà del mannaro 1) Si concentrerebbe per comprendere se vi sia ancora un disequilibrio nelle sue carni (percepire equilibrio 3)>>>
EDAVE *Sei febbricitante ma è normale, ti darò una tisana al salice e betulla per aiutarti a combatterla* e si rimetterebbe diritto *Come ti sei ridotto così?* ha un vago ricordo di averli accompagnati ad un albero in un posto oltre la realtà che loro conoscono, qualcosa legato al clan ma lei non si è recata negli antri e la sua nuova razza sta piano piano cancellando quella parte di ricordi umani>>
EDAVE dando loro l'apparenza di sogni. *Non credo sia stata Eilantia, lei era qui dopo aver partorito* e sorriderebbe mostrandogli una chiostra di denti bianchissimi e ponendo le mani sui fianchi.
OKTHAR [sala degenze] Sposta lo sguardo sulla figura del Decano, che accede ora nella sala, guardandola per qualche momento con una smorfia insoddisfatta senza però aggiungere altro. ''Quanto dovrò restare qui ancora?'' Domanda poi, quasi a bruciapelo, tradendo probabilmente un suo chiodo fisso. Ascolta poi le parole di lei, soffocando un sorriso amaro. ''Mi sono ritrovato in una specie di >>
OKTHAR piattaforma in mezzo all'acqua e ho affrontato il Guardiano del luogo. Mi è andata male.'' Spiega brevemente, tralasciando la prima prova affrontata - e superata - e molti altri dettagli. ''Avendoci iniziati tu alla sfida pensavo fossi a conoscenza degli esiti.'' Ammette dopo, lanciandole un'occhiata vagamente perplessa. Poi aggiunge ''Comunque il dolore è sopportabile, almeno per ora.'' Il tono
EDAVE (sala degenze) Sorride scuotendo la testa mentre piano piano lo scopre e gli chiede di posarsi al cuscino comodo per poter iniziare a svolgere le bende, se dovesse scoprire che il sangue si è rappresso e fossero rigide prenderebbe una spugna, la imbeverebbe in un pàò di acqua calda - in ogni sala degenze il buon custode si rpemura di lasciare un braciere con dell'acqua calda per ogni evenienza > OKTHAR torna ad essere progressivamente quello di sempre, sebbene ancora non altrettanto vigoroso, ma ora perfettamente controllato.
EDAVE e necessità - e comincerebbe a tamponarle così da rendere il sangue secco meno duro e da non provocare dolore. lavorerebbe china con entrambe le mani (ambidestria medica 3) mentre la sua mente macina una risposta e lasciando che la sua mente colga gli indizi dalle parole di lui mantendendosi calma e concentrata 8volontò 3 + volontà del mannaro ) *Io conoscevo l'inizio, l'albero a cui >>
EDAVE eravate appesi, ciò che è venuto dopo era solo per i guerrieri ed io non sono tale* non mente, e non le serve nemmeno usare l'arte in cui è signora per rendersi credibile, la verità è insita nelle sue parole *Il vostri ritorno vittoriosi, morti, perdenti o feriti è la risposta ai miei quesiti* ecco perchè Variniel la aveva scelta come diplomatica e perchè gildor la vuole al suo fianco come >>
EDAVE Vicegovernatore, proprio per queste sue capacità dialettiche e per la risposta pronta in ogni occasione *Tu stesso mi hai dato l'esito della tua battaglia* e una volta che le bende fossero morbide gli farebbe cenno di staccare la schiena dal cuscino quel che basta per permetterle di svolgerle e liberare le ferite sui fianchi e sul ventre.
OKTHAR [sala degenze] Annuisce appena alle sue parole, senza più rispondere, e lasciandosi esaminare dalle esperte mani del Decano. ''Era un nemico davvero formidabile, non ero abbastanza preparato, ma è stato un bello scontro.'' Spiega non senza una traccia di postuma soddisfazione, consapevole dell'aver tenuto testa al Mostro al meglio delle sue attuali capacità. Poi aggiunge ''Eilantia comprende >>
EDAVE (sala degenze) Lo ascolterebbe dandogli le spalle, verserebbe l'acqua calda in un catino e vi aggiungerebbe bergamotto e limone. Torna il Decano verso il letto, si siede posando l'acqua a dividerli. Si intinge e si bagna la pezzuola e le sue mani delicate iniziarebbero a ripulire la ferita cn una delicatezza che se qualcuno conoscesse la sua vera natura potrebbe pensare inadeguata (Trattare>> OKTHAR ma non approva, e non mi avrebbe mai perdonato...'' In futuro sarà peggio, il nordico ne è certo, ma non potrà mai tirarsi indietro. Alza lo sguardo quindi, cercando direttamente quello del mannaro ''Quanto la conosci? Personalmente.'' Domanda senza mezzi termini, ritrovando in quello sguardo la consueta fierezza e determinazione (//volontà 1)
EDAVE malattie/ferite 3) lavorerebbe a capo chino ma non per evitare il suo sguardo ma per non fargli del male *Non abbiamo una conoscenza così profonda, viviamo nella stessa città da molto tempo, so che è caotica so che è una eccellente bibliotecaria, so che spesso a Palazzo del Governatore si sentiva risuonare la musica che le sue mani delicate traevano dall'arpa* e scuoterebbe il capo >>
EDAVE ripulendo la pezzuola nell'acqua e continuando la sua opera su tutte le ferite che il mostro ha lasciato sul corpo di Okthar *Spesso le donne come noi fanno della dialettica la loro arma migliore* e solleverebbe gli occhi verdi come una foresta decisi e determinati a fissarsi nei suoi *E non vi è nulla di più pericoloso di una donna intelligente, scaltra, determinata e con la capacità della>>
EDAVE retorica* e lascerebbe la mano a mezz'aria finita la sua opera e rimanendo seduta *Ora so che è madre di tua figlia e che ti ama o, perlomeno è ciò che ho intuito l'altra sera quando ho dovuto portarla via di qui di peso dopo che ti aveva visto ferito*.
OKTHAR [sala degenze] Annuisce ancora, restando a lungo in silenzio mentre Edave si affaccenda sulle sue ferite. Solo dopo un lungo silenzio riprende la parola, decisamente serio ''Esclusa lei non ho molti legami qui in città...'' rivela, apparentemente senza problemi di mostrarsi fin troppo sinceramente al Decano ''Quindi lo chiedo direttamente a te... '' nuovamente cerca il suo volto ''L'apprezzi >>
EDAVE (sala degenze) Si chinerebbe mentre lui parla, annuserebbe le ferite a fianchi e ventre, dopo aver controllato di averle pulite bene. Le annuserebbe socchiudendo le palpebre per essere certa che l'odore sia quello della guarigione e non quello della decomposizione, poi l'esame sarebbe visivo e tattile. Gli occhi controllerebbero i punti uno ad uno e le dita li seguirebbero. La pellè>> OKTHAR abbastanza da prenderti carico di lei se servisse?'' Lascia molto, troppo forse, di non detto, aspettando la risposta della donna per aggiungere eventualmente altro. O così sembrerebbe voler fare inizialmente, perche poi aggiunge, quasi improvvisamente, *Mi aspetta forse di peggio che la prova che mi ha ridotto cosi, e ho bisogno di saperla al sicuro e protetta. Lei e Nemain.*
EDAVE è tumefatta, rossa e gonfia, i punti tirano molto in fase di guarigione. Soffierebbe per vedere se la pelle intorno ai punti ricuciti sia sensibile (percepire equilibrio 3) e solo una volta che fosse certa al 100 che il processo di guarigione in corso procedesse perfettamente solleverebbe gli occhi a puntarli in quelli di lui socchiuidendo le palpebre. Non le sarebbe sfuggita nella voce>>
EDAVE quella nota di preoccupazione che lui non ha potuto nascondere e nemmeno il velo di ansia sottile e febbrile che è passato sul suo volto (empatia 3) ma sarebbe, nuovamente, un sorriso e un annuire con il capo la sua risposta *Io la apprezzo e mi prenderò cura insieme agli ospitalieri fratelli e sorelle di lei e della bambina se a te dovesse succedere qualcosa. La terrò qui al sanitarium>>
EDAVE potrebbero vivere con noi senza che nessuno le cacci e nessuno oserebbe sfiorarle e se ciò fosse ti assicuro che saprei ripagare chi avrebbe anche solo pensato di farlo* non vi è rabbia alcuna nella voce della mannara ma solo calma determinazione, la luna morente e il suo carattere forte stanno domando la bestia prima del tempo (volontà 3 + volontà mannaro 1) *Ma dimmi e lo devi fare con >>
OKTHAR [sala degenze] Alle prime parole della donna scuote appena la testa ''Non credo accetterebbe di vivere qui, nemmeno ne andasse della sua vita...'' Un sorriso quasi divertito, amaramente però, al pensiero della reazione eventuale della Rosa Nera ad una simile proposta, o peggio imposizione. Le successive azioni di Edave, che esamina le sue ferite, gli provocano un po' di fastidio, a seguito del > EDAVE sincerità e io ti prometto che non ne parlerò con anima viva* e si alzerebbe per muoversi verso il carrello sempre osservandolo *cosa è il peggio che ti aspetta?*.
OKTHAR quale è costretto ad interrompere il discorso almeno finché lei non abbia finito. Poi riprende ''Un non morto. Ho scoperto il suo covo e intendo distruggerlo.'' rivela quindi senza far mistero delle sue intenzioni ''Non ho trovato alleati per affrontarlo, ma sono pronto a farlo anche da solo, anche così, ed anche senza conoscere la sua reale forza.'' Spiega il suo scopo, senza però addurre>>
EDAVE (sala degenze) torna verso il letto e si ridiede il Decano. tra le mani un vasetto contenente una pomata di achillea millefoglie e malva e con mano delicata inizierebbe a spalmarla sopra ogni punto (guarire 3 + trattare ferite 3) *Quando qualcosa è necessario lo si fa, ma ovunque deciderà di vivere sarà sempre e costantemente controllata, ho occhi per vedere anche in luoghi dove tu non >>> OKTHAR alcuna motivazione.
EDAVE immagini* direbbe con una calma interiore assoluta e sollevando appena il sopracciglio sinistro *Un non morto..un vampiro? uno zombie? o il Sire sena corona?* ormai non trema più al pensiero dello spettro, di tempo ne è passato anche se è uno dei suoi ricordi da umana che più vividi rimangono scolpiti nel suo cuorer *In questi giorni di Grande Buio vi sono esseri che il bosco oscuro >>
EDAVE ha vomitato a frotte, esseri morti ma che continuano a muoversi, esseri stupidi ma pericolosi, non so molto di loro* affermerebbe continuando il suo lavoro *Se si tratta di un vampiro le sirene tempo fa cantarono raccontandoci di loro e dei loro punti deboli, il fuoco se non ricordo male è uno di questi, lo temono così come il sire senza corona che è uno spettro* e si alzerebbe terminato di >>
EDAVE spalmare per prendere nuove bende che poi rimetterà a coprire le ferite. *Se hai battuto un mostro perchè non credi di poterne battere un altro?* gli domanderebbe con sicurezza una volta bendato e ricoperto il suo corpo con le coltri e sedendosi al suo fianco *a volte il migliore alleato siamo noi stessi, se credi posso metterti in contatto con Blazen, il mio uomo, è un ottimo combattente >>
EDAVE e di certo sarebbe entusiasta di affiancarsi a te in questa impresa* e preparerebbe una tisana, coem preannunciato all'inizio, di salice e betulla lasciandola in infusione vicino a lui *Credi che la cosa possa interessarti?*.
OKTHAR [sala degenze] Ascolta attentamente le parole di Edave, inaspettatamente ben informata di una questione sulla quale ormai da tempo indaga il nordico ed altrettanto disponibile. ''L'ho già incontrato una volta e non sembrava né stupido, né lento.'' risponde al Decano, continuando dopo una brevissima pausa ''Si nasconde al Cimitero e, da quello che ho potuto apprendere, potrebbe essere una >>
OKTHAR [sala degenze] Ascolta attentamente le parole di Edave, inaspettatamente ben informata di una questione sulla quale ormai da tempo indaga il nordico ed altrettanto disponibile. ''L'ho già incontrato una volta e non sembrava né stupido, né lento.'' risponde al Decano, continuando dopo una brevissima pausa ''Si nasconde al Cimitero e, da quello che ho potuto apprendere, potrebbe essere una >>
OKTHAR creatura delle peggiori, forse proprio un Vampiro.''Grande Buio? Di che parli?'' Solo voci e sussurri ha sentito all'interno del Sanitarium e, perdendo la cognizione del tempo a causa delle ferite, non gli è affatto chiara la situazione. ''Non l'ho battuto quel mostro, altrimenti non sarei qui.'' puntualizza però senza battere ciglio, quasi le fornisse una mera informazione a lei sfuggita, >>
EDAVE 8sala degenze) gli passerebbe la tisana dopo aver spento abbastanza candele così che rimangano nella penombra a prepararsi per il riposo che presto verrà, la stufa caricata per scaldare ma per non essere soffocante. Prenderebbe posto su una poltroncina in fondo al letto *da alcuni giorni il sole non sorge più, Avalon e Barringhon sono immersi in una notte eterna che non sembra avere fine.>> OKTHAR senza alcun trasporto emotivo (//sangue freddo 3). ''Chi è lui? Che interesse avrebbe nell'aiutarmi?'' domanda, palesemente diffidente.
EDAVE Si comprende lo scorrere del tempo solo perchè la luna continua a sorgere e tramontare ma non così il giorno, non si sa ancora nulla di come mai succeda questo. Ti ho detto delle orde di esseri che sono usciti dal bosco, gli zombie, perchè insieme al grande buio sono giunti anche loro e stanno sciamando in città, per questo teniamo porte e finestre il più possibile sbarrate, per evitare >>
EDAVE irruzioni non desiderate e per questo il nostro custode è armato e anche i nostri ospiti* e gli farebbe cenno di vedere alla sua sinistra dove una spada è pronta a portata di mano se lui dovesse difendersi *Blazen è il mio compagno, un uomo alto e ben piazzato, un combattente serio e determinato, ti aiuterebbe per il puro gusto di combattere e per dimostrare a sè stesso di essere un bravo >>
EDAVE combattente* spiegherebbe con un sorriso alzandosi e avvicinandosi *In ogni caso tu mi hai chiesto di prendermi cura di Eilantia e della piccola e io lo faccio anche consigliandoti di non andare da solo a combattere al cimitero, ho già iniziato vedi* e scuoterebbe il capo *Non vi sono secondi fini non temere e invero il mostro non lo avrai vinto ma gli hai tenuto testa o non saresti vivo* >>
EDAVE e attenderebbe solo di capire se lui voglia comealleato in quella impresa Blazen *Se desideri lo manderò qui, vive al piano superiore con me, basta che gli spieghi di scendere qui e parlare con te, ora me ne devo andare, la notte cala anche per me*.
EDAVE (sala degenze - uscita) *Glielo dirò, vedrai che non ti pentirai dopo averlo incontrato* sorriderebbe appena spegnendo l'ultima candela e lasciandolo nella semioscurità vivacizzata dal fuoco nella stufa *Riposa ora, bevi la tisana che ti ho lasciato sopra il comodino, da domani con calma cerca di alzarti e di fare qualche passo, non uscire dal sanitarium ma passeggia, recati anche in giardino>>
EDAVE ti farà bene muoverti un pò* le ultime raccomandazioni prima di chiudersi la porta alle spalle e di muoversi sospingendo il carrello per lasciarlo alla sala visite prima di salire al piano superiore. Blazen è di sopra, gli riferirà subito e avranno modo i due di conoscersi e di decidere se allerarsi e aiutarsi in questa impresa.

Commento e Riassunto: ad opera di chi di dovere.
Eru Illuvatar
00mercoledì 29 aprile 2015 01:32
Cure 4/4 (Edave, Okthar, Eilantia)
EDAVE (sala degenze) Veloce si è mosso il Decano stanotte, il tempo della lunga degenza di okthar è finito. Ha mandato Grant a chiamare Eilantia, che si porti via il suo amore ormai in fase di guarigione. Passi veloci si susseguono mentre entrerà nella stanza *E' ora di togliere i punti e levarsi dai piedi* è lievemente agitata, la luna cresce, cresce e chiama, la nevrosi inizia a farsi >>
EDAVE sentire e non vuole avere nessuno tra i piedi che non conosca abbastanza da evitarle di ammazzarlo se dovesse sfuggirle la situazione di mano. La mente contiene gli effetti ma di certo non è semplice, resta pur sempre un cucciolo (volontà 3 + volontà mannaro 1) *L'ultima cura e poi potrai andare a svernare a casa tua per la degenza* borbotterebbe dandoglio le spalle e affannandosi intorno ad>>
EDAVE un catino pieno di acqua tiepida ein cui verserebbe la saponaria e immergendosi le braccia sino al gomito.

EILANTIA (esterno-sala degenza) Finalmente il padre di sua figlia torna a casa. E' passato lungo tempo da quando ha trovato salvezza al sanitarium, ma adesso è giunta l'ora di riprendere la strada del palazzo. Giunge con la bambina a tracolla, come sempre, avvolta nel morbido scialle di seta e posata sul cuore, con le manine che le afferrano il petto. Sopra l'abito nero, di seta e cotone pesante, >>
EILANTIA >indossa un manto nigreo, col cappuccio alzato. Nemàin trova rassicurante il manto, tanto da essersi addormentata durante il tragitto. Bussa all'ampio portone dopo una breve passeggiata. E' in forze, bellissima, con la sua piccola che la fa sentire al centro del mondo ''Adesso portiamo a casa papà'' Sussurra suadente alla piccola. Ed attende che qualcuno le venga ad aprire l'uscio.

OKTHAR [sala degenze] Decisamente annoiato e insoddisfatto è ormai da parecchio intento ad osservare il soffitto, mandando a memoria tutte le sue crepe e le sue macchie. ''Interessante architettura...'' mormora tra sé con amara ironia, colto da un accesso di solitudine, finché non viene riscosso dall'arrivo del Decano. ''Non aspettavo altro.'' risponde prontamente al mannaro, tirandosi su lentamente a
OKTHAR sedere nel tentativo di nascondere il suo stato piuttosto larvale. ''Meglio i libri degli ammalati, ho scoperto.'' risponde con gelida ironia, attendendo quindi che il medico si avvicini per fare il suo dovere. Poi però domanda ''Quanto tempo ancora mi ci vorrà per riprendere pienamente le forze...?''

EDAVE (sala degenze) Sarà quel gran gnocco di Grant ad aprire ad Eilantia salutandol'arciduchessa con un grazioso inchino e un sorriso *Sono in sala degenze, sapete dove si trovi o volete che vi ci scorti?* domanderebbe richiudendo la porta dietro di loro. Mentre Okthar, in realtà, osserva un bel soffitto appena calcinato e nuovo di zecca essendo il sanitarium sorto da soli tre mesi e non essendosi >>
EDAVE ancora abbattuto alcun terremoto e/o altra catastrofe a renderlo assolutamente incivile, è sorto per magia e solo per questo è da considerarsi perfetto *Un paio di giorni di riposo e poi potrai riprendere la tua vita normale* spiegherebbe la trekindoo volgendosi con le mani ancora gocciolanti e trovando un panno pulito nel quale asciugarsi. recupererebbe quanto necessario dal carrello>>
EDAVE trainerebbe una sedia vicino al letto di Okthar, lato sinisto e lo osserverebbe *Ora mettiti seduto, piedi a terra, le mani posate con i palmi sulle cosce* così che lapelle sia più rilassata quando dovrà togliere i punti. Piano, se lui si fosse mosso e posizionato come indicato, iniziarebbe a svolgere le bende attorno al suo costato, lentamente (trattare ferite 3) *I libri sono fra le migliori >
EDAVE compagnie che esistano, peccato che per averlisia necessario sborsare troppi soldi, ma io spenderei sino all'ultimo centesimo per mettere le mani su ogni pergamena vergata nel mondo* sorriderebbe continuanado a concentrarsi, glu ululati dei lupi dal vicino bosco oscuro si fanno vicini e sono quasi dolorosi.

EILANTIA (sala degenza) ''Grant, buonasera...vado da sola, conosco la strada'' Risponde melodiosa all'uomo, aprendosi il manto e lasciando che cada dietro le spalle ''Guardate che splendore...'' E sposterà lo scialle di seta, abbassandolo appena, per mostrargli la testolina della piccola assopita. Poi riprenderà a camminare, raggiungendo con pochi passi, la sala degenze degli uomini. La sua entrata forse
EILANTIA >>non passerà inosservata. Un piccolo vagito si udrà non appena entrerà nella stanza, quasi la bambina percepisse, pur assopita, la presenza del padre. Anche il cappuccio verrà lasciato cadere all'indietro mostrando il crine acconciato con una miriade di treccine arrotolate e raccolte con ametiste e filigrana. Acconciature che ora deve fare con più attenzione, visto che ogni treccina caduta>>
EILANTIA >diventa masticata. ''Mors vobis...come sta il padre di Nemàin?'' Domanda cortese, non appena incontra con lo sguardo Edave ''Ben trovata..mia cara...'' E subito dopo, sarà su di lui che poserà lo sguardo nigreo.

OKTHAR [sala degenze] Annuisce soltanto alla risposta di Edave il nordico, rispondendo laconico ''Bene.'' Subito dopo andrà a fare quanto raccomandato dal medico, ruotando verso la sua destra per mettersi più comodamente a sedere e poggiare i piedi sul pavimento. Le mani andrebbero a posarsi ove indicato - sulle sue cosce, ovviamente - in attesa del medicamento che lo aspetta. ''Se la biblioteca è >>
OKTHAR aperta per uno come me, certo non verrà rifiutata a voi accoglienza.'' risponde sincero, presentandosi come non proprio il genere di uomo che si trova troppo a suo agio con troppe pergamene. Complice l'arrivo di Eilantia, quindi, cercherebbe di non mostrare la minima reazione alle eventuali operazioni del Decano, predisponendosi a soffocare qualunque gemito o sussulto di dolore con tutto >>
OKTHAR l'impegno della sua volontà e della sua tempra. (sangue freddo 3 + resistenza 1). ''Sempre meglio.'' risponde poi lui per primo alle parole di Eilantia, abbozzando un sorriso che si allrgherebbe maggiormente nel vedere la neonata assopita che porta in grembo.

EDAVE (sd -h) Si volgerebbe appena all'ingresso di Eilantia, sapevas di lei non solo per la voce con cui ha risposto a Grant ma per l'odore di madre che porta addosso. Le madri profumano di latte e di amore e anche lei ha questa caratteristiche *Mia cara, come state, sedetevi, vi vedo in ottima forma, vi rimando a casa il vostro amato uomo, lo potrete nuovamente frustare se vi aggrada* e >>
EDAVE sorriderebbe allungando la mano a prendere un bisturi e una pinzetta *Stai fermo mi raccomando* direbbe a Okthar chinandosi verso di lui iniziando dal lato sinistro. La pinzetta si infilerebbe lesta sotto il primo punto, lo solleverebbe quel che basta per riuscire a far passare il bisturi e con un movimento preciso il primo punto sarebbe reciso (ambidestria medica 3 + trattare ferite 3) D certo>
EDAVE Okthar sentirà lapelle tremare e tirare *E' ancora arrossato ma decisamente bene* mormorerbbe la rossa continuando la sua opera e il suo lavoro sul suo corpo senza distrarsi.


EILANTIA (stanza degenza) S'allarga il sorriso, vedendo l'uomo decisamente rimesso. S'avvicina di qualche passo, lasciando che lui riesca a vedere la testolina mora della piccola. Col passare del tempo il colore del crine e la carnagione chiara sono sempre più simili a quelli dei genitori. Per il resto gli occhietti sono chiusi. L'unica prova certa di quella paternità. Ridacchia alle parole di Edave>>>
EILANTIA >>sussurrando di rimando ''Non occorro io...sembra che riesca benissimo a farsi male anche da solo. Quando torneremo a casa mi dovrà raccontare come s'è ridotto così e comunque...come ben sai, questo è appena l'inizio. Ho parlato con Gildor. C'è molto da fare in città, e nessuno potrà esimersi, anche dal difenderla...soprattutto da ciò che sta arrivando ora dal bosco.'' Presumibilmente la >>
EILANTIA >>donna, visto il ruolo che ricoprirà, sa di cosa sta parlando. Poi tona con l'attenzione su Okthar ''Cerca di rimetterti presto. Hai una figlia da crescere...'' E si metterà di fronte a lui.

EDAVE (h - sdt) Continuerebbe la sua opera un punto dopo l'altro con deliberata lentezza per non falro ferire *Il nostro governo ha intenzione di cambiare l'abito a questa cittadina* risponderebbe a Eilantia senza osservarla, non per maleducazione ma per continuare la sua opera e non ferire Okthar *Credo sia cosa nota che Gildor è il nuovo Governatore e che mi abbia chiesto di ricoprire la >>
EDAVE carica di Vicegovernnatore, vi sono molte cose che debbono essere sistemate e molte situazioni che dovranno trovare la loro soluzione, voi eilantia e la vostra favella sono indispensabili per la sopravvivenza dei nostri intenti e tu Okthar, non temere, il sopvraintendente verrà a cercarti e ti chiederà se vuoi unirti alle schiere dei difensori della città* il lato sinistro sarebbe >>
EDAVE ora pulito e sistemato e si sposterebbe al destro iniziando a compiere la stessa operazione *Vorrei che la biblioteca fosse incrementata e che si diffondesse la cultura, non ne ho ancora parlato con Gildor ma credo che una scuola per i nostri figli potrebbe essere una buona idea, fino ad ora ci siamo affidarti ai precettori privati ma far vivere ai piccoli l'esperienza di studio comune >>
EDAVE potrebbe invogliergli* il suo lavoro e le sue idee hanno allontanato il pensiero della luna, si lascia trasportare dalla sua mente e dalle sue idee e lascia che il lato animale taccia per ora.

EILANTIA (stanza degenza) Molte sono le cose che stanno per cambiare. Molte sono già mutate. Okthar neanche immagina. Annuisce col capo alle parole di Edave. Vi è stata una riunione con la vecchia guardia...diciamo..e ser Henz, il nuovo capo della Guardia Governativa. Ser Gildor ha già manifestato il desìo di avere Oktahr tra i suoi, Hanno avuto modo di conoscersi. Per quanto riguarda l'istruzione>>
EILANTIA >>concordo appieno con la tua idea, e ne abbiamo già discusso con Gildor. La biblioteca diverrà luogo nevralgico per la diffusione del sapere, e anche della cultura, nel suo senso più ludico. Concerti, lettura di sonetti. Avrò da fare nel contattare artisti e sapienti, ma nel mio piccolo, sono un po' entrambe...e ne sarò ben lieta'' Lo dice soddisfatta, come se la nuova prospettiva, assieme>>
EILANTIA >alla maternità, la illuminasse. Devo incontrare una studiosa a giorni. La scuola sarà uno dei progetti prioritari''

OKTHAR [sala degenze] Ascolta le due donne parlare, osservando però solo una di esse, senza inizialmente intervenire, godendosi al contrario l'espressione di profonda pace dipinta sul delicato viso della figlia. ''L'ho già fatto.'' Risponde quindi ad Edave, laconico, quasi più a beneficio della Rosa Nera che del Decano stesso che forse non potrà capire ciò che le sue parole non dicono. ''Quell'uomo in>
OKTHAR biblioteca, vero?!'' commenta le parole di Eilantia, aggiungendo subito dopo ''Sono ansioso di incontrarlo, e conoscere le sue intenzioni. Al precedente Governo non avevo fatto una buona impressione.'' conclude poi, con amara ironia. Impaziente del termine delle operazioni di medicamento stringe comunque i denti e attende (resistenza 1)

EDAVE (h - s delle degenze) Finisce di togliere tutti i punt presenti sul corpo dell'uomo e poi sollevata si rimetterebbe diritta *direi che ora stai bene, ti darò solo una pomata alla achillea da spalmare sulle cicatrici per aiutare la pelle a riprendersi* direbbe passandogli un barattolo e invitandolo a cominciare sin da ora a spalmarsi da solo *Per me ora sei libero, mi raccomando solo alcuni >>
EDAVE giorni ancora di riposo e di non sforzare* e si avvicinerebbe a eilantia scoprendo la testa della piccolina e osservandola *Gli studiosi con cui deve avvenire l'incontro chi sono?* chiederebbe curiosa anche se già teme la risposta che potrebbe giungere alle sue orecchie *Sono in molti che ultimamente si spacciano come tali ma che non sono in grado nemmeno di declinare un verbo in latino >>
EDAVE figuriamoci di insegnare a far di conti a questa bella pupetta* e si sposterebbe dando i vestiti a Oktjar così che possa rivestirsi *So che saprete essere un buon giudice, ascoltate e meditate con attenzione e non temete se ne avrete necessità io sarò al vostro fianco*.

EILANTIA (stanza degenza) ''Per ora una fanciulla caldeggiata da ser Henz. Vedremo un po' se meritevole di tale raccomandazione...'' Risponde sorridente alla donna ''Poi sarà mia cura confrontarmi coi nuovi conoscitori arcani, Sono tornati in città, credo sia doveroso far loro visita'' Ascolta le raccomandazioni di Edave per Okthar e non interviene. Abbassa invece il volto sul capo della piccola >>
EILANTIA >>assopita, per poi tornare sull'uomo ''Riesci a camminare? Non ho portato un calesse con me, Se occorre chiederò di procacciarmene uno. Dimmi tu...'' Ed attende di capire quali siano veramente le condizioni dell'uomo, prima di riportarlo a palazzo.

OKTHAR [sala degenze] Annuisce appena ad Edave ''Riposerò quanto necessario, non preoccuparti.'' Lungi da lui procurarsi stupide complicazioni affrettandosi prima del tempo, e del resto deciso a sfruttare il tempo di tranquillità forzata godendosi sua figlia. Non interviene quindi nelle loro discussioni dotte, cose che non lo riguadano affatto, andando nel frattempo ad alzarsi in piedi seppure con>>
OKTHAR una certa cautela. ''Posso camminare, non preoccuparti.'' Risponde quindi ad Eilantia, cercando di mostrarsi anche più in forze di quanto in effetti non sia (resistenza 1) per poi avviarsi, seuppur lentamente, in sua compagnia verso il palazzo.
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