[Rubrica] [In corso] Guerra: armi e tecnologie.

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_Thomas88_
00martedì 16 febbraio 2010 11:49
Munizioni
Terminata la classificazione degli aerei, inizio quella delle munizioni che questi velivoli utilizzano in battaglia e che, più in generale, fanno parte dell'armamentario dell'aviazione USA (in anticipo, non vi assicuro con certezza che questa lista sia completa, quindi ben vengano completamenti, aggiunte e correzioni).
AGM-65 Maverick: missile tattico aria-terra progettato per il supporto aereo ravvicinato, interdizione e soppressione delle difese aeree; per questo motivo, può colpire una grande varietà di obiettivi tra cui mezzi corazzati, veicoli da trasporto, depositi, magazzini, ecc.
AGM-150 JAASM: Joint Air-to-Surface Standoff Missile, è un missile da crociera, destinato ad essere portato in combattimento da tutti i velivoli USAF escluso l'F-22.
AIM-9 Sidewinder: missile aria-aria a corto raggio, a ricerca infrarossa di calore, utilizzato dall'USAF nell'ultima versione AIM-9X.
AIM-120 AMRAAM: Advanced Medium-Range Air-to-Air Missile, missile aria-aria a medio raggio dotato di guida radar attiva e con capacità ognitempo diurna e notturna.

(continua...)

Nella foto, un AIM-120 installato all'estremità alare di un F-16.
AURORA PILOT
00martedì 16 febbraio 2010 18:32
Quando parlerai del "Phoenix" godrò come un riccio...mi piace troppo quel missille!!!
_Thomas88_
00mercoledì 17 febbraio 2010 11:31
AIM-54 Phoenix (parentesi per Aurora)
Eccoti una piccola parentesi fuori programma solo per la tua richiesta e per non farti attendere più del dovuto.
L'AIM-54 è un missile aria-aria a lungo raggio, con sistema di guida radar, progettato per difendere la flotta navale da missili da crociera ed aerei nemici come i Mig-25.
Sviluppato alla fine degli anni '60 per essere utilizzato dall'F-6 e dall'F-111, con il fallimento di questi due velivoli l'F-14 Tomcat, che ne poteva portare fino ad un massino di 6, ne fu il principale vettore, oltre che l'unico caccia intercettore ad averlo in uso dal 1974.
Il punto forte di questo missile era la sua lunga gittata, 130km, con una tangenza massima di 25km circa. La produzione di questa arma cessò nel 1990, ma nel frattempo ne vennero prodotti circa 5000 esemplari, di cui più della metà nella versione C. Questa nacque nel 1982 ed era dotata di un nuovo sistema di guida, con il pilota automatico e i software interni migliorati rispetto alle versioni precedenti. Anche il motore era più potente e garantiva una maggiore velocità che, unita all'introduzione di una nuova spoletta, rendevano il Phoenix ancora più temibile e letale. Successivamente, la testata venne cambiata con una più efficace.
L'AIM-54 venne radiato nel 2004 a causa della mancanza della minaccia che era stato chiamato a scongiurare, ed alla sua radiazione seguì anche quella del Tomcat nel 2006; il primo venne sostituito dall'AIM-120 AMRAAM ed il secondo dal McDonnell Douglas F/A-18 Hornet.
Alcuni esemplari del Phoenix sono ancora usati in Iran in una nuova variante, ma la loro operatività è molto dubbia dato che dal 1979 gli USA non gli riforniscono più i pezzi di ricambio necessari.
Comunque, nonostante le sue elevate e vantate prestazioni, il Phoenix fu usato pochissime volte in battaglia con solamente due lanci confermati e nessun bersaglio affondato.

Nella foto, un AIM-54 Phoenix caricato su un pilone subalare di un F-14, ancora senza le alette anteriori.
_Thomas88_
00mercoledì 17 febbraio 2010 12:37
Munizioni parte 2
BLU-109: Bomb Live Unit, si tratta di una bomba da penetrazione entrata in servizio nel 1985. Il suo compito è quello di sfondare rifugi ed edifici in calcestruzzo prima di esplodere. In questo modo, l'esplosiove si avrà all'interno della struttura e non nella parte esterna. Ha un peso di 874kg e può essere sganciata dagli F-15 Strike Eagle e dagli F-16.
BLU-116: bomba da penetrazione utilizzata la prima volta nel 1980. Il suo compito è quello di penetrare in profondità nella roccia, nel cemento e di distruggere bersagli corazzati. E' uguale per forma, dimensione e peso alla BLU-109. Il nucleo penetratore è composto da metalli pesanti, come il tungsteno, ma ne esiste una variante (di cui non se ne conosce il possibile utilizzo) con un nucleo composto da uranio impoverito.

(continua...)

Nella foto, una BLU-109 "a bordo" di un F-15 Strike Eagle.
_Thomas88_
00giovedì 18 febbraio 2010 14:46
Munizioni parte 3
CBU-87: Cluster Bomb Unit, è una bomba a grappolo introdotta nel 1986 per sostituire le precedenti bombe a grappolo utilizzate in Vietnam; il costo unitario è di 14000$. Il funzionamento è questo: una volta sganciata la bomba, ad una certa altitudine, questa si separa in tante bombe più piccole (202 pezzi) le quli riescono a coprire una zona più ampia rispetto ad una bomba classica. Per questo, vengono utilizzate per distruggere bersagli multipli in una sola volta e non vengono usate per attacchi di precisione. La CBU può essere sganciata a qualsiasi altezza e velocità e non ha bisogno di ulteriori comandi una volta lasciata cadere. Durante l'Operazione Desert Storm, di questo tipo di bomba ne sono state lanciate 10035.
CBU-89: bomba a grappolo contenente 72 mine anticarro e 22 mine antiuomo, dal peso di 450kg. Il funzionamento è identico a quello della CBU-87 ma lo scopo è un'altro e, soprattutto, la CBU-89 deve essere sganciata ad altezze e velocità specifiche: il fulcro di quest'arma è il sistema di mine GATOR in cui ci sono sia mine anticarro che antiuomo. Queste possono essere azionate prima del lancio in modo da farle esplodere al contatto con il suolo oppure possono essere programmate per farle esplodere dopo 4 ore, 15 ore o 15 giorni; dopo 40 giorni le batterie si scaricano, lasciando le submuizioni inesplose.
Il contenitore CBU si apre ad una altezza compresa tra i 90 ed i 900m (dipende poi dall'altezza a cui vola l'aereo). Lo scopo di quest'arma è quello di creare velocemente dei campi minati per deviare o immobilizzare le forze nemiche a terra. Le mine sganciate sono di tipo BLU-91 quelle anticarro e di tipo BLU-92 quelle antiuomo. Durante la guerra del Golfo l'USAF sganciò 1105 CBU-89 soprattutto per immobilizzare gli SCUD.
CBU-97: bomba a grappolo dal peso di 450kg. Come le altre CBU, è a caduta libera e contiene 10 submunizioni le quali, traminte i sensori, scansionano il terreno alla ricerca dell'obiettivo che, se non viene trovato, aziona l'autodistruzione delle capsule a 15m dal suolo. Queste corpono il primo tratto della loro caduta con un paracadute mentre il secondo spinte da un razzo. Vanno sganciate ad una velocità compresa tra i 460 ed i 1200km/h, ad altezze minime che sono 60m sul livello del terreno e 6100m sul livello del mare.
Le CBU-97 vennero usate la prima volta nel 2003 in Iraq.

Le bombe a grappolo sono osteggiate da molti paesi, tra cui l'Italia, ed il primo agosto 2010 entrerà in vigore una convenzione ONU per la messa al bando dell'utilizzo di questo tipo di arma, convenzione a cui gli USA non hanno aderito.

Video di una CBU-87 che colpisce un aereo fermo a terra durante un test.

Video di una CBU-89 che distrugge un Mig-29 durante un'azione di bombardamento.

(continua...)
_Thomas88_
00venerdì 19 febbraio 2010 12:30
Munizioni parte 4
GBU-12 Paveway II: bomba laser-guidata statunitense dal peso di 227kg e dal costo unitario di 19000$, entrata in servizio nel 1976. Vengono utilizzate dall'US Navy, dall'USAF, dall'US Marine Corp, dall'aviazione colombiana e da alcuni paesi NATO. Le GBU-12 vengono prodotte dalla Lockheed Martin e Raytheo. Il sensore laser si trova sul muso della bomba e le alette posteriori servono a stabilizzarla durante la caduta.
GBU-24 Paveway III: bomba laser-guidata dal peso di 1066kg e dal costo unitario più elevato rispetto alla GBU-12 perchè il kit di orientamento è più sofisticato ed efficiente. E' entrata in servizio nel 1983 e non è un'arma alimentata, cioè non ha propulsione, quindi la sua caduta verso il bersaglio dipende dalla velocità del velivolo che l'ha sganciata, dalla velocità del vento e dall'altitudine.
Può essere portata in battaglia dagli F-15 e dagli F-16 (velivoli USAF).
GBU-27 Paveway III: bomba laser-guidata anti-bunker (in grado di penetrare bersagli corazzati o sotterranei) dal peso di 900kg; non è altro che una GBU-24 modificata per essere sganciata dai bombardieri F-117.
GBU-28: bomba laser-guidata anti-bunker dal peso di 2268kg; possono penetrare 30m di terreno o 6m di calcestruzzo.

Nella foto, una GBU-24 colpisce il proprio bersaglio durante un'esercitazione.
AURORA PILOT
00lunedì 22 febbraio 2010 10:04
Grazie Thomas per la parentesi personalizzata sul "Phoenix", mi ricordo che sulla cassetta "take-off" dell'F14 c'è un lancio simultaneo di tutti e 6 i missili "phoenix" contro bersagli telecomandati volanti...i missili vanno tutti a segno!

Scusa se ti ho seguito un po' meno, ma a stare dietro a tutta la burocrazia nell'aviazione si diveta PAZZI!!!

Anche la Paveway è spettacolare, anche per questa ho visto una foto di una bomba che entra dal finestrino di un camion...precisione assurda!
_Thomas88_
00lunedì 22 febbraio 2010 20:52
LGM-30 Minuteman III
Nell'arsenale USAF troviamo anche gli LGM-30. La L sta ad indicare che il missile è destinato ad attaccare bersagli sulla superficie, la G indica che è guidato, la M che è un missile. Sono ICBM, cioè missili balistici intercontinentali capaci di trasportare testate nucleari fino alla distanza massima di quasi 10000 chilometri. Costruito dagli USA, è l'unico missile ICBM lanciato da terra ed è contenuto in grandi silos di cemento rinforzati e collegati ai siti di comando tramite cavi corazzati per resistere ad un eventuale attacco atomico. Oggi, e dal 1992, tali missili sono gestiti dall'Air Force Space Command. In caso di distruzione dei siti di comando, due aerei EC-135 fanno da comando volante per garantire continuità. In teoria, dovrebbero rimanere in servizio fino al 2010 ma, se aggiornati, lo rimarrano teoricamente fino al 2040. Ad oggi nell'arsenale USAF troviamo 500 missili, divisi tra le basi di lancio in Wyoming, Montata e North Dakota.
Il missile, come detto, è di tipo guidato a guida inerziale con 3 stadi a propellente solido ed il modulo di rientro principale ha un motore con propellente liquido con la possibilità di correggere la traiettoria.
Esistono tre tipi di Minuteman, di cui solo l'ultimo è ancora in servizio:
Minuteman I: entrato in servizio nel 1962, è stato ritirato nel 1997;
Minuteman II: sviluppato nel 1962, la produzione cominciò nel 1965. Era il miglioramento del Minuteman I. Ne vennero prodotti 450 ed era un missile a 4 stadi;
Minuteman III: iniziato nel 1966, rimpiazzò completamente i Minuteman II negli anni '80 e, rispetto al suo predecessore, aveva una maggiore capacità di carico ed una maggiore capacità di sopravvivenza ad un attacco nucleare. E' rimasto l'unico Minuteman ancora in servizio e lo sarà per molti altri anni grazie alla sua capacità di essere aggiornato.
Di seguito riporto la sequenza di lancio di un missile Minuteman III:
Sequenza di lancio di un missile Minuteman-III MIRV:
1. Il missile viene espulso dal silo attraverso la spinta del 1° stadio.
2. Circa 60 secondi dopo il lancio il 1° stadio si sgancia e si accende il motore del 2° stadio. La protezione del missile viene espulsa.
3. Circa 120 secondi dopo il lancio, si accende il motore del 3° stadio e si separa dal 2° stadio.
4. Circa 180 secondi dopo il lancio, il 3° stadio termina la sua spinta e il modulo di rientro principale si separa dal razzo per andare in orbita.
5. Il modulo di rientro principale autoguidato inizia a scendere posizionandosi sulla traiettoria di rilascio della testate.
6. Il veicolo principale, man mano che scende rilascia le testate nucleari che contiene al suo interno.
7. Le testate nucleari autonomamente si dirigono per colpire i bersagli prestabiliti dal computer
8. Le testate nucleari detonano o nell'aria o al suolo.

Nella foto, un Minuteman III nel proprio silo.
_Thomas88_
00martedì 23 febbraio 2010 10:58
Armamenti
Di seguito riporto la lista degli armamenti di cui dispongono i velivoli USAF al di fuori dei missili e delle bombe:
GAU-8 Avenger: utilizzato dall'A-10. Si tratta di un cannone Gatling calibro 30mm di enorme potenza ma anche molto pesante ed ingombrante, tanto da aver influito enormemente e compromesso la progettazione del suo unico possessore (l'A-10 appunto). Possiede sette canne rotanti, azionate da due motori esterni che gli permettono di sparare 2100 o 4200 colpi al minuto. Il serbatoio delle munizioni, corazzato, ne contiene 1350, a cui se ne aggiungono altre 1350 del nastro alimentatore. Il peso totale del cannone è di 1350kg per una lunghezza di 2,5m. Spara proiettili esplosivi di potenza 5,4 volte superiore a quelli da 20mm del Vulcan, ma può sparare anche proiettili perforanti anticarro di potenza superiore dalle 6 alle 12 volte di quelli del Vulcan.
GAU-12: utilizzato dagli AC-130. Si tratta di un cannone Gatling calibro 25mm con cinque canne rotanti. La cadenza di fuoco è di 3600 o 4200 colpi al minuto. Il peso complessivo dell'arma è di 120kg.
M61 Vulcan: utilizzato dagli F-15, dagli F-16 e dagli F-22. Si tratta di un cannone Gatling calibro 20mm con sei canne rotanti. Azionato da un motore esterno, spara proiettili molto veloci e leggeri, con una traiettoria tesa, ideali per un tiro aria-aria ma sconsigliati per un attacco al suolo, soprattutto contro mezzi corazzati. Il peso dell'arma è di 120kg e la cadenza di tiro di 4000 o 6000 colpi al minuto. Ne esistono tre varianti.
GAU-15/GAU-16/GAU-18: utilizzati dagli UH-1 e dagli HH-60. Si tratta di tre versioni alleggerite della mitragliatrice pesante M2. Il GAU-16 è un miglioramento del GAU-15 e vi si differenzia in alcuni particolari, come l'impugnatura. Sono armi difensive.
GAU-17: utilizzata dagli UH-1 e dagli HH-60. Si tratta di un minigun a canne rotanti calibro 7,62mm, dalla cadenza di tiro massima di 6000 colpi al minuto, abbassata poi a 4000 senza riscaldarsi.
M240: utilizzata dagli UH-1. Si tratta di una mitragliatrice media caricata a nastro calibro 7,62mm. Nasce come arma d'appoggio e su questo velivolo ha uno scopo prevalentemente difensivo. Ha una cadenza di tiro da 650/900 colpi al minuto.
cannone Bofors L70: utilizzato dagli AC-130. Si tratta di un cannone svedese calibro 40mm.
M102: utilizzato dagli AC-130. Si tratta di un obice con calibro da 105mm, che spara proiettili da 15kg con una gittata massima di oltre 10km.

A tutti questi armamenti, montati sui velivoli, vanno ad aggiungersi le armi standard del personale, cioè il fucile d'assalto M4 e la pistola semiautomatica M9.

Nella foto, un M61 Vulcan.
_Thomas88_
00mercoledì 24 febbraio 2010 12:15
R-11 Refueler
Mi stavo dimenticando di questo veicolo. L'R-11 Refueler è il principale veicolo di rifornimento carburante in servizio nell'USAF. Ha sostituito l'R-9 ed, attualmente, ne esistono tre modelli.
Il primo è stato consegnato nel 1989 dal Oshkosh Truck Corporation ed è chiamato Oshkosh R-11. L'Air Force ne ha acquistati 1.250 tra il 1989 e il 1991.
Le consegne del secondo modello sono iniziate nel 1994. Il contratto per questo modello è stato assegnato al Kovatch Corporation ed il pompaggio e i sistemi di distribuzione sono montati su un veicolo Volvo. Questi modelli sono comunemente denominati Kovatch-Volvo R-11.
Le consegne del terzo modello sono iniziate nel 2004. Il contratto per questo modello è stato assegnato di nuovo al Kovatch Corporation ed il pompaggio e sistemi di distribuzione sono montati su un telaio internazionale. Questo modello è comunemente denominato Kovatch-International R-11.
Il cisterna dell'R-11 ha una capacità massima di 6.000 galloni ed il veicolo è in grado di emettere 600 galloni di carburante per minuto.

Nella foto, un R-11 Refueler.
_Thomas88_
00mercoledì 24 febbraio 2010 16:50
USAF Thunderbirds
Ho deciso di chiudere l'argomento USAF oggi visto che questa sera partirò per stare via quattro giorni, lasciando momentaneamente da parte il progetto spaziale che l'Air Force americana gestisce.
Voglio chiudere l'argomento parlando dei Thunderbirds, la pattuglia di volo acrobatico dell'aviazione statunitense. Lo squadrone ha sede nella Nellis Air Force Base, in Nevada, ed esegue spettacoli sia negli Stati Uniti che nei più importanti air show nel resto del mondo, per un totale che non va mai oltre le 88 esibizioni annue.
Utilizzano 8 caccia F-16 Fighting Falcons che, se necessario, possono essere integrati rapidamente in unità operative per partecipare ad un eventuale conflitto; 6 di questi sono nella versione C, 2 nella versione D. Prima degli F-16 e fino al 1982 venivano utilizzati i T-38 Talon da addestramento avanzato.

Nella foto, i Thunderbirds al memorial dell'USAF del 14 ottobre 2006.
AURORA PILOT
00mercoledì 24 febbraio 2010 17:28
Bellina la curiosità del Refueller R11, anche queste sono particolarità che rendono grande l'USAF!
_Thomas88_
00mercoledì 24 febbraio 2010 19:22
Giusto Aurora! Anche i "piccoli dettagli" contano... [SM=g27811]
_Thomas88_
00lunedì 1 marzo 2010 13:39
CornerShot
Lasciamo l'argomento USAF per ritornare a quello delle armi.
Oggi parlo del CornerShot, una speciale arma che può sparare dietro gli angoli, la quale permette all'operatore di vedere il proprio obiettivo attraverso una telecamera e di attaccarlo senza doversi esporre. E' stata progettata in Israele da parte di investitori americani nei primi anni 2000 per le squadre SWAT e le forze speciali, soprattutto per affrontare situazioni che coinvolgono ostaggi e terroristi, ed è entrata in servizio nel 2009.
Ne esistono diverse varianti: quella standard, qualla con un lanciagranate, una ARP ed una anticarro .
L'arma è divisa praticamente in due parti, quella con il calcio, lo schermo e l'impugnatura (la più grande) che rimane fissa e quella mobile, su cui sono montati la telecamera e l'arma, collegata alla prima parte tramite una cerniera in acciaio e che può variare la propria angolatura fino a 60°. Può montare pistole calibro 40 e 45 da 9mm ed essere efficace nei primi 100m o montare pistole calibro 5.7mm ed essere efficace nei primi 200m. Il dispositivo monta ottimamente la Beretta 92, la Glock e la SIG. Oltre all'arma e alla telecamera, questa parte può anche essere equipaggiata con laser, dispositivi audio, torce, telecamera ad infrarossi.
Le versioni future del CornerShot saranno moltabili anche su M-16 ed altri fucili d'assalto.
Versione standard: monta una normale pistola semi-automatica.
Versione con lancia granate: monta un lanciagranate da 40mm che può sparare proiettili a frammentazione, lacrimogeni, proiettili di gomma.
Versione ARP: Assault Rifle Pistol, monta una pistola modificata per sparare cartucce di fucile.
Versione anticarro: ha debuttato alla fiera delle armi di Parigi nel 2004 e può sparare razzi anti-carro.
Il CornerShot viene utilizzato dall'US Army, dalle forze israeliane, dai corpi speciali Meccicani, e da quelli di molte altre nazioni tra cui Corea del Sud, Pakistan, Russia e India.

Nella foto, un CornerShot.
_Thomas88_
00martedì 2 marzo 2010 10:29
Eccovi un video tratto dal programma Future Weapons in onda su Discovery Channel che parla del CornerShot.

Ed eccovi una variante dell'arma..."felina"! I gatti non sono mai stati così pericolosi... [SM=x708816]
AURORA PILOT
00giovedì 4 marzo 2010 08:13
Thomas ieri sera c'era su History la storia dell'F14, credo che la rimandino in onda a rotazione...fatta molto bene!

_Thomas88_
00giovedì 4 marzo 2010 10:48
Re:
AURORA PILOT, 04/03/2010 8.13:

Thomas ieri sera c'era su History la storia dell'F14, credo che la rimandino in onda a rotazione...fatta molto bene!





[SM=g27824] Grazie mille Aurora! Cercherò di ribeccarlo e guardarmelo...
Di solito faccio tutte le sere un giro sui canali Discovery ma di certo non il mercoledi perchè ho già la serata occupata con Lost e Dirty Jobs (Lavori Sporchi)...
_Thomas88_
00giovedì 4 marzo 2010 13:22
IMI Uzi
E' forse una delle armi da fuoco più famose. Gli Uzi sono armi automatiche appartenenti alla seconda generazione delle pistole mitragliatrici. Sono nati in Israele nella seconda metà degli anni '40.
La loro caratteristica principale è la manegevolezza d'uso mentre il il loro difetto più grande è la scarsa capienza del caricatore. L'arma è una calibro 9mm, con cadenza di fuoco di 600 colpi al minuto. Il peso è contenuto, circa 3.5kg, e le dimensioni ridotte. Come altre armi automatiche, tende ad impennarsi quando si effettuano raffiche prolungate.
Gli Uzi sono usati in moltissimi Paesi, soprattutto in ambito militare; anche la United States Secret Service, l'agenzia dei servizi segreti incaricata della protezione del Presidente USA, utilizzò quest'arma per un lungo periodo.
Di quest'arma sono state fatte molte varianti:
Mini-Uzi: versione più piccola di quella standard introdotta nel 1980, con canna più corta (197mm) e cadenza di tiro maggiore (950 colpi al minuto);
Micro-Uzi: versione ancora più piccola introdotta nel 1986, con una lunghezza della canna ridotta a 134mm.
Carabina Uzi: versione civile adattata alla vendita negli USA di cui esistono due versioni, Modello A e Modello B;
Carabina Mini-Uzi: standardizzazione civile della Mini-Uzi militare;
Pistola Uzi: arma semi-automatica, simile ad una pistola ma con le caratteristiche di fuoco della famiglia Uzi.

Nella foto, un soldato nigeriano con una mitragliatore Uzi.
_Thomas88_
00giovedì 4 marzo 2010 20:32
Le armi dei trafficanti di droga messicani
In Messico è in atto una vera e propria guerra che si svolge quotidianamente tra i cartelli della droga che si fronteggiano tra loro o che affrontano le forze dell'ordine. Nessuno ne parla ma dall'inizio dell'anno queste battaglie hanno già provocato migliaia di morti.
In quest'ultimo periodo la situazione si è aggravata ancora di più con la separazione del Cartello del Golfo, uno dei maggiori e dei più pericolosi, dal gruppo armato dei Los Zetas con in quale collaborava. La polizia non può quasi nulla contro queste persone e lo Stato da anni affronta i trafficanti di droga con l'esercito.
Notizie di sparatorie o ritrovamenti di cadaveri arrivano quotidianamente. Visto l'enorme schieramento di soldati, qualche risultato viene ottenuto: vengono arrestati capi e persone affiliate ai gruppi, sequestrati mezzi blindati, auto, armi, munizioni e partite di droga.
Ecco una foto (tratta da un'operazione dei militari che ha avuto successo) che vi fa capire che questi tizi non girano per strada armati di un coltellino a serramanico o di un revolver a 5 colpi.
[SM=g27831] ...Si possono vedere M16A2 con e senza lanciagrante, pistole, fucili, bombe a mano...
_Thomas88_
00martedì 9 marzo 2010 12:10
IAV Stryker
L’IAV Stryker è un veicolo corazzato munito di otto ruote motrici, prodotto dalla General Dynamics Land System ed utilizzato dall’U.S. Army e dalle forze dell’Esercito Canadese.
E’ basato sul veicolo corazzato leggero canadese LAV III. Lo Stryker, entrato in servizio nel 2002, è stato il primo veicolo corazzato ad essere adottato dall’U.S. Army dopo l’M2/M3 Bradley entrato in servizio negli anni 80’.
Il motore è un Caterpillar C7 diesel, che ha sostituito il precedente con cui ha parecchi elementi in comune. Questo, insieme alla trasmissione, può essere smontato e rimontato in circa due ore.
Le strumentazioni di bordo sono molto sofisticate:
un computer permette di stilare una griglia del campo di battaglia ed individuare mezzi nemici e amici per ridurre il rischio di fuoco amico;
una telecamera termica permette al conducente una visione ottimale sia diurna che notturna;
il conducente ed il comandante del veicolo hanno dei periscopi per vedere fuori dal veicolo senza doversi esporre al fuoco nemico. Il primo ha una visione di 90°, il secondo di quasi 360°;
i software di bordo possono essere aggiornati molto facilmente.
L’armatura è di tipo MOWAG capace di fermare colpi di artiglieria da 14.5mm. E’ presente un impianto antincendio che si attiva automaticamente o manualmente ed una “catchers’ mask”, una griglia metallica distanziata dalla corazzuta e che impedisce alle granate di esplodervi al di sotto di una certa distanza minima.
Altri sistemi di sicurezza dello Stryker sono i serbatoi di carburante che si trovano esternamente allo scafo, il CBRN (sistema che mantiene il mezzo isolato dall’esterno e pressurizzato per proteggarlo da attacchi chimici, biologici, radiologici e nucleari) e si prevede di installare prossimamente un sistema anti-RPG.
Il veicolo può muoversi praticamente su ogni tipo di terreno, dall’asfalto al fango, dalla neve alla sabbia, grazie alla capacità di alterare la pressione di ogni singola ruota indipendentemente l’una dall’altra. Questa capacità si applica automaticamente quando il mezzo supera una certa velocità su un certo tipo di terreno. Per di più, se una gomma si fora può camminare ancora per chilometri prima di distruggersi completamente.
A differenza di molti altri veicoli blindati moderni, lo Stryker non è anfibio e può immergersi solo fino alle ruote, e non può essere trasportato da elicotteri perché troppo pesante.
Il costo unitario era di circa 3 milioni di dollari (nell’anno 2002) ma entro il 2003 è stato abbassato a 1.42 milioni.
Rispetto all’M2/M3 Bradley, lo Stryker è meno corazzato ma più funzionale dal punto di vista logistico e più veloce, adatto quindi ad operare su un campo di battaglia più vasto. Il suo armamento è composto da un mitragliatore M2, a volte sostituito da un lancia-granate da 40mm MK19.
Lo Stryker è stato e viene tutt’ora largamente impiegato in Afghanistan e Iraq, in tutte le sue numerose varianti:
M1126 ICV: variante da infiltrazione ed appoggio delle truppe di terra che può trasportare 9 soldati più i due dell’equiapaggio, dal peso di 19 tonnellate;
M1127 RV: variante per la ricognizione;
M1128 MGS: variante armata con un cannone M68A1E4 da 105mm;
M1129 MC: variante armata con un mortaio da 120mm o 81mm;
M1130 CV: variante attrezzata per l’acquisizione, l’analisi e l’elaborazione dei dati della missione e per la comunicazione di questi agli altri veicoli. Per questo può essere messo in comunicazione anche con gli aerei attraverso una potente antenna;
M1131 FSV: variante a supporto del fuoco alleato, che fornisce sorveglianza, acquisizione del bersaglio con relativa identificazione e posizione;
M1132 ESV: variante munita di una pala anteriore che può facilmente eliminare ostacoli fisici da strade e persorsi, liberando il passaggio agli altri veicolo;
M1133 MEV: variante per l’evacuazione medica;
M1134 ATGM: variante anticarro armata con missili TOW;
M1135 NBC RV: variante utilizzata per l’individuazione e l’acquisizione di dati relativi all’utilizzo sul campo di battaglia di armi chimiche, biologie e nucleari.

Nella foto, un M1126 ICV Stryker.
AURORA PILOT
00mercoledì 10 marzo 2010 08:22
Seondo te è meglio il nostro autoblindo o questo degli USA, sentivo dire che i nostri blindati sono ottimi, forse i migliori in circolazione?!
_Thomas88_
00mercoledì 10 marzo 2010 12:44
Re:
AURORA PILOT, 10/03/2010 8.22:

Seondo te è meglio il nostro autoblindo o questo degli USA, sentivo dire che i nostri blindati sono ottimi, forse i migliori in circolazione?!




[SM=x708805] Vuoi che ti faccia una sfida è?
Allora Aurora, so per certo che lo Stryker è uno se non il migliore mezzo del suo genere in circolazione. Poi dipende da chi lo hai sentito dire tu che i nostri sono i migliori perché se lo dicono esperti militari ci credo, io sono solo un appassionato e non saprei dirne di più.
Su una classifica stilata dei nuovi mezzi e delle nuove armi da combattimento che hanno di più rivoluzionato il modo di combattere, lo Stryker era al 5 posto, prima dell’Abrams addirittura (al primo posto c’era il sistema di lancio MLRS ed al secondo posto l’obice semovente svedese Archer).
Ho trovato l’equivalente italiano dello Stryker nel B1 Centauro e nel VBM Freccia. Quest’ultimo si tratta di un veicolo blindato medio, derivato dal blindato Centauro, quindi lo prenderò in esame nel paragone. E’ dotato di torretta OTO Melara Hitfist Plus (montata anche sugli IFV Dardo) servostabilizzata, in cui l’armamento primario è un cannone Oerlikon KBA da 25mm e quello secondario una mitragliatrice coassiale calibro 7.62mm munita anche di otto lanciafumogeni.
Il Freccia può portare 1 o 2 membri dell’equipaggio più altri otto elementi equipaggiati. Ha otto ruote ed è alimentato da un motore diesel da 560 cavalli che deve muovere il mezzo da 26 tonnellate alla velocità massima di 110km/h (la velocità massima dello Stryker è di circa 100km/h) ed il suo motore sprigiona 350 cavalli (bisogna dire che lo Stryker pesa nella sua versione più pesante circa 19 tonnellate, molto meno del Freccia). La corazzatura è in acciaio balistico con pannelli ceramici.
Lo sviluppo del mezzo italiano iniziò nel 1998 per sostituire i vecchi M113 e la sua produzione iniziò nel 2008. Il primo lotto prevede 54 veicoli, di cui 50 in versione base sopra descritta, uno in versione Combat controcarro armato con due missili Rafael Spike LR e dotato di un’ottica panoramica, due in versione Posto Comando ed uno in versione porta mortaio, armato con un mortaio TDA 2R2m da 120mm. In futuro, sono previste versioni speciali per evacuazione medica e per il genio.
Si capisce subito che anche il Freccia è un veicolo molto duttile, di cui ne esistono molte varianti, quindi paragonabile perfettamente con lo Stryker. Il mezzo italiano ha un motore più potente ed è più pesante di quello americano. Nelle loro versioni base sono armati differentemente ma il loro scopo è lo stesso: supporto alle truppe di fanteria e trasporto uomini sul campo di battaglia. Sono certamente due veicoli ottimi, in cima alla classifica dei migliori nel loro genere.
Adesso, se ti devo dire qualìè il migliore, voto per lo Stryker soprattutto perché lo si vede da più tempo del Freccia in azione e se ne conoscono bene i pregi ed i punti forti.
Non voglio finire come quando Richard mi chiese chi era migliore tra il T-90 russo e l’M1 Abrams: feci un grande paragone, con dati tecnici ed altri elementi, ed arrivai a dire che erano praticamente alla pari (anche se molti esperti di armi, ed io ora la penso come loro, reputano l’Abrams il migliore carro armato moderno in circolazione) e che, come mi hai insegnato tu (Aurora), la differenza sul campo di battaglia l’avrebbero fatta l’addestramento e l’esperienza l’equipaggio, più piccoli elementi elettronici super tecnologici nelle attrezzature di bordo di cui sicuramente l’Abrams ne ha di più del T-90.
Io ti ho descritto il Freccia, che metto tra i migliori come detto, ma non penso che riesca a spodestare lo Stryker.

Nella foto, un Freccia alla parata a Roma della Festa della Repubblica.
FrankNet
00giovedì 11 marzo 2010 08:27
Non capisco perchè non capiscono !
Poi le persone si lamentano per il diritto di informazione dei cittadini che viene violato dallo stato stesso non informandolo su tematiche tecnologiche o di vario genere, se il governo oscuro americano un giorno deciderebbe di rivelare tale informazioni allora davvero sarà la fine dei tempi, con la mentalità che ha l'uomo oggi e per la sua anatomia psichica e proprio incoerente fornirgli tali tecnologie nelle sue mani, in poco tempo mi immagino una distruzione di massa o da parte di pazzi terroristi o da pazzi americani che sono più pazzi degli stessi terroristi, poi tale tecnologia per loro non ci è nemmeno necessaria, poichè non è reale il fatto che il pianeta si trovi in crisi ambientale provocata dall'inquinamento, poichà sono quindici anni che non si hanno prove sugli scioglimenti dei ghiacciai e poi attraverso il progetto haarp e quello delle scie chimiche gli americano hanno provveduto a raffreddare il pianeta cosi da evitare l'effetto serra, per questo per chi si aspetta qualche rivelazione dalla loro parte lo dimentichi, almeno non in quesi decenni, per adesso le reazioni chimiche e il petrolio ci va bene e poi loro sono i primi a guadagnarci, vi siete mai domandati perchè gli americani assediano sempre i paesi più ricchi in risorse minerali?
Comunque per me meglio tenere tutto al segreto l'uomo oscilla ancora dalla parte animale.
_Thomas88_
00giovedì 11 marzo 2010 15:28
Re: Non capisco perchè non capiscono !
FrankNet, 11/03/2010 8.27:

Poi le persone si lamentano per il diritto di informazione dei cittadini che viene violato dallo stato stesso non informandolo su tematiche tecnologiche o di vario genere, se il governo oscuro americano un giorno deciderebbe di rivelare tale informazioni allora davvero sarà la fine dei tempi, con la mentalità che ha l'uomo oggi e per la sua anatomia psichica e proprio incoerente fornirgli tali tecnologie nelle sue mani, in poco tempo mi immagino una distruzione di massa o da parte di pazzi terroristi o da pazzi americani che sono più pazzi degli stessi terroristi, poi tale tecnologia per loro non ci è nemmeno necessaria, poichè non è reale il fatto che il pianeta si trovi in crisi ambientale provocata dall'inquinamento, poichà sono quindici anni che non si hanno prove sugli scioglimenti dei ghiacciai e poi attraverso il progetto haarp e quello delle scie chimiche gli americano hanno provveduto a raffreddare il pianeta cosi da evitare l'effetto serra, per questo per chi si aspetta qualche rivelazione dalla loro parte lo dimentichi, almeno non in quesi decenni, per adesso le reazioni chimiche e il petrolio ci va bene e poi loro sono i primi a guadagnarci, vi siete mai domandati perchè gli americani assediano sempre i paesi più ricchi in risorse minerali?
Comunque per me meglio tenere tutto al segreto l'uomo oscilla ancora dalla parte animale.




Da come ho potuto leggere nel tuo piccolo sfogo, mi sembra di aver capito che sei contento che la tecnologia militare, almeno quella più potente e pericolosa, non sia accessibile ai più...e sia di utilizzo limitato! Sinceramente, anche io penso che molte delle persone, se avessero nelle proprie mani armi militari, farebbero proprio un bel casino... [SM=x708808]
FrankNet
00giovedì 11 marzo 2010 15:33
Grazie per la tua attenzione vedo che condividi con me questo pensiero, ma non parlo della semplice tecnologia militare ma di quella che nemmeno tutti i militari hanno.
_Thomas88_
00giovedì 11 marzo 2010 19:14
Re:
FrankNet, 11/03/2010 15.33:

Grazie per la tua attenzione vedo che condividi con me questo pensiero, ma non parlo della semplice tecnologia militare ma di quella che nemmeno tutti i militari hanno.




...lo avevo capito che intendevi soprattutto quel tipo di tecnologia, eheh. Quindi rimango della mia posizione, continuando a pensarla come te ancora più di prima. [SM=x708800]
FrankNet
00venerdì 12 marzo 2010 08:02
Allora visita il forum Risorse e Link e cerca la Frank Group, poi fammi sapere se ti và di collaborare.
_Thomas88_
00lunedì 15 marzo 2010 13:15
Area 51: la storia della base dal solo punto di vista militare

(foto satellitare dell’Area 51 sulla sponda meridionale del Groom Lake)
L’Area 51 è il nome dato ad una base militare situata nel sud dello stato del Nevada, 133km a nord-ovest dal centro di Las Vegas e a 1360m sul livello del mare. Si erge sulla riva meridionale del Groom Lake, una distesa pianeggiante di sale che un tempo era un lago salato. E’ un grande aeroporto militare segreto di cui l’obiettivo primario è quello di supportare lo sviluppo e i test di velivoli sperimentali e nuovi sistemi di armamento.
La base si trova all’interno del vastissimo Nevada Test and Training Range gestito dall’USAF, per la precisione dal 99th Air Base Wing di stanza alla Nellis AFB. Tutto l’impianto di Groom Lake sembra essere un completamento dell’AFFTC (Air Force Flight Test Center) della Edwards AFB, nel Deserto del Mojave, a circa 300km a sud-ovest del bacino salato.
Area 51 non è l’unico nome dato a questa base militare: ci sono anche Dreamland, Paradise Ranch, Home Base, Watertown Strip, Groom Lake e più recentemente Homey Airport.
Lo spazio aereo interdetto al volo tutt’intorno all’Area 51 è denominato R-4808N ed è conosciuto dai piloti con il nome ”The Box” o “Il contenitore”.
La segretezza totale che circondava la base (in passato il governo degli Stati Uniti ne negava perfino l’esistenza) e che è rimasta ancora molto elevata ai giorni nostri ha alimentato moltissime teorie che la vogliono al centro di complotti e storie di avvistamenti di ufo.

L’Area 51 confina con la regione dello Yucca Flat, la quale fa parte del Nevada Test Site e dove sono stati svolti 739 test nucleari dei 928 totali svolti dallo US Department of Energy nel NTS.
Il perimetro originaledella base di Groom Lake era di 6x10 miglia, diventati poi 23x25,3 con il “The Box”.La strada esterna e non sotto il controllo militare più vicina è la State Route 375, chiamata Extraterrestrial Highway, passante a sud di Rachel.

Come detto, l’Area 51 non è una base convenzionale, che funge da appoggio a tutte quelle unità dispiegate nelle altre basi dell’Air Force. Viene usata per lo sviluppo e la sperimentazione di nuovi velivoli, con il relativo addestramento dell’equipaggio che ci dovrà salire a bordo. Questi mezzi vengono commissionati dall’USAF o da agenzie dei servizi segreti come la CIA. Durante la Guerra Fredda, i satelliti spia sovietici furono i primi a fotografare dall’alto la base, seguiti poi da altri satelliti, anche civili, che hanno fornito immagini sempre più dettagliate delle strutture presenti all’interno del perimetro ma, nonostante questo, i confini della base restano pressochè indefinibili e quello che si vede è solo quel poco che è costruito in superficie: edifici per gli uffici, piste di atterraggio e decollo, hangar, parcheggi e strade asfaltate o di terra battuta. Esistono infatti testimonianze di ex funzionari militari che vi ci hanno lavorato che parlano di molti livelli sotterranei, di cui quello più in profondità con accesso limitato a solo pochissimi uomini.

Programma U-2
Groom Lake fu utilizzato durante la Seconda Guerra Mondiale per testare l’artiglieria dell’esercito ma poi fu abbandonato fino al 1955, quando la Lockheed Martin lo scelse per testarci il nuovo aereo spia U-2.
Fu scelto questo luogo per diversi motivi: la disponibilità di un’ampia zona pianeggiante su cui costruire una pista più lunga delle altre convenzionali su cui effettuare i testi di atterraggio e decollo, per il fatto che era riparata da alte montagne che avrebbero tenuto il sito di prova lontano da occhi indiscreti ed, infine, perchè si trovava nel perimetro del NTS.
I tecnici della Lockheed costruirono una paio di rifugi ed un laboratorio, i quali, insieme a delle roulotte, formarono il Sito II o “Il Ranch” dove avrebbero alloggiato e lavorato la squadra.
In soli 3 mesi venne costruita una pista dalla lunghezza di 5000 piedi, resa utilizzabile nel luglio del 1955, quando vi arrivò il primo U-2 trasportato a bordo di un aereo cargo C-124 Globemaster II, accompagnato da un Douglas DC-3 sul quale viaggiavano i tecnici. Il 4 agosto dello stesso anno il primo U-2 decollò dalla base, iniziando il lavoro di ricognizione e acquisizione delle immagini del territorio sovietico l’anno successivo.
Durante questo periodo, il NTS continuò i suoi test nucleari che causarono, nel 1957, non pochi problemi alle operazioni degli U-2, soprattutto la serie di test chiamata Plumbbob con la quale vennero eseguiti più di 24 test. Uno di questo, il 5 luglio, sparse detriti radioattivi anche su Groom Lake causandone l’evacuazione forzata del personale.

Programma OXCART
Ancora prima di terminare lo sviluppo dell’U-2, la Lockheed avviò i lavori per il suo successore attraverso il progetto della CIA denominato OXCART, “carro di buoi”, che avrebbe portato allo sviluppo dell’A-12, un aereo da ricognizione capace di volare a quote molto elevate ad una velocità massima di Mach3 (molto più famoso dell’A-12 è una sua successiva variante, l’SR-71 Blackbird).
Lo sviluppo di questo velivolo richiese l’aggiunta di nuove infrastrutture a Groom Lake ed il prolungamento della pista esistente dai 5000 piedi agli 8500 piedi (da 1500m a 2600m) nel 1960.
All’inizio del 1962 la base si preparò ad accogliere l’A-12: la FAA (Federal Aviation Administration) chiuse lo spazio aereo intorno a Groom Lake, la sicurezza venne notevolmente migliorata e la piccola miniera nel bacino del lago venne chiusa.
Nell’impianto arrivarono otto F-101S e due T-33S per l’addestramento, un C-130 per il trasporto merci, un U-3° per scopi amministrativi, un elicottero per la ricerca ed il soccorso, un Cessna-180 per il collegamento logistico con le altre basi ed un caccia F-104.
Nel febbraio 1962 arrivò segretamente alla base il primo OXCART che venne poi montato e che fece il suo primo volo nell’aprile dello stesso anno. In quel periodo nella base lavoravano 1000 uomini e c’erano magazzini pieni di rifornimenti, una torre di controllo ed un campo da Baseball.
Qui avvennero tutti i primi voli delle principali varianti del Blackbird: l’A-12, l’YF-12 (variante intercettore di cui vennero costruiti tre esemplari nella versione A ma che poi fallì a causa della mancanza di fondi e per il fatto che non era più necessario un velivolo di questo genere) ed il D-21 (drone da ricognizione progettato per essere lanciato dal retro di un A-12).

(il drone D-21 posto sopra il retro del velivolo A-12)
Gli A-12 rimasero nella base di Groom Lake fino al 1968 ed, occasionalmente, vennero impiegati in basi USAF d’oltremare. L’SR-71 Blackbird, la variante dell’A-12 che tutti conoscono, fece il suo primo volo da Palmdale, in California, nel dicembre del 1964.

Programma Have Blue/F-117
Il prototipo di un caccia con caratteristiche stealth “Have Blue” della Lockheed (era un esemplare più piccolo del modello che poi verrà chiamato F-117) fece il suo primo volo a Groom Lake nel 1977. I testi di questi velivoli segreti continuarono fino al 1981, quando si passò alla sperimentazione dell’F-117. Vennero testati i loro profili radar, provate le armi che avrebbero dovuto portare a bordo e vennero addestrati i piloti. Successivamente, i velivoli ancora altamente classificati entrarono in servizio e vennero trasferiti prima nel Tonopah Test Range Airport, sempre nel Nevada, ed infine nella Holloman AFB nel New Mexico.

Con il programma di sviluppo dell’F-117 la base rimase in attività fino al 1983. Vennero costruiti nuovi edifici e nuove piste. Nel 1995, il governo ampliò il perimetro della base comprendendo anche le vicine montagne, proibendo l’accesso ad altri 3972 acri di terreno.
I dipendenti vi ci arrivavano tramite un autobus e alloggiavano in piccoli centri abitati fuori dal perimetro dell’NTS.
Nella base si possono osservare 7 piste: quella denominata 14R/32L, che sembra essere chiusa, è la più lunga e misura 23000 piedi (7100m); le due piste asfaltate sono la 14L/32R con una lunghezza di 12.000 piedi (3700 m) e la 12/30 con una lunghezza di 5.400 piedi (1600 m); le altre quattro piste si trovano sul lago di sale e sono la 09L/27R e la 09R/27L, che misurano entrambe circa 11.450 piedi (3490 m), la 03L/21R e la 03R/21L che sono di circa 10.000 piedi (3.000 m). La base dispone anche di un eliporto.
Nel 2007, a causa di un rilascio accidentale di dati, l’aeroporto di Groom Lake apparve nei sistemi di navigazione degli aerei civili come possibile destinazione dei voli ma, dopo una consultazione tra l’Associazione dei Piloti e i proprietari degli aerei, venne deciso di non considerarla ne come punto di passaggio ne come destinazione.

Il governo federale ammise, in vai documenti e direttive presentate nei tribunali, l’esistenza di una base operativa dell’USAF nei pressi di Groom Lake ma senza dichiarare ulteriori informazioni.
La differenza dell’Area 51 con le altre basi militari è che la zona circostante Groom Lake è permanente interdetta al volo sia per velivoli civili che militari. I piloti di quest’ultimi rischiano un’azione disciplinare molto pesante contro di loro se, accidentalmente, entrano nel “The Box”. Molte stazioni radar proteggono questo spazio aereo ed il personale non autorizzato viene velocemente espulso. Il perimetro di sicurezza viene controllato da guardie private che lavorano per la EG&G, una ditta di sicurezza subappaltata dalla Wackenhut. Queste si muovono nel deserto su Jeep Cherokees e Humvees (o HMMWV, High Mobility Multipurpose Wheeled Vehicle, veicoli militari basati sul mezzo che tutti conosciamo come Hummer) e più recentemente su pickup Ford F-105 e Chevrolet 2500. Sono armati con fucili M16 ma non sono mai stati riportati scontri violenti con gli osservatori al di fuori dell’Area 51; infatti, nella maggior parte dei casi le guardie si limitano a seguire gli osservatori lungo il perimetro e ad avvertire via radio lo Sceriffo della contea di Lincoln.
L’uso della forza è autorizzato qual’ora qualcuno di questi visitatori tentasse di violare il perimetro di sicurezza e non ascoltasse gli ordini di fermarsi. Si sono verificati arresti sul suolo pubblico di curiosi che avevano con se strumentazioni fotografiche. Sono previste multe di 600$ (non so se per coloro che oltrepassano il perimetro o per chi viene colto dallo Sceriffo a fotografare la base o stazionarvi esternamente) ma giornalisti e comuni visitatori hanno riferito di aver ricevuto visite presso le loro abitazioni da parte di agenti dell’FBI. Appena internamente alle recinzioni perimetrali vi sono numerosi sensori di movimento.
La base non appare sulle mappe pubbliche del governo degli USA. La cartina topografica USGS mostra solo il Groom Lake come una distesa di sale; un grafico dell’aviazione civile, pubblicato dalla Nevada Department of Trasportation, mostra un’area interdetta al volo come parte dello spazio aereo limitato della Nellis AFB; le carte aeronautiche omettono le strutture aeroportuali; anche l’atlante nazionale che mostra i territori federali dello Stato del Nevada non fa distinzione tra il blocco di Groom Lake e quello della base di Nellis.

(un montaggio satellitare USGS mostra la zona del NTS e l’area circostante ma la Nellis AFB e Groom Lake sono state rimosse)
Alcuni anni fa, le immagini satellitari che riprendevano la base venivano ancora cancellate dai siti internet o oscurate, come nel 2004 dal server di Microsoft chiamato “Terraserver”, questo nonostante le leggi di libera informazione. Comunque, immagini più recenti provenienti da satelliti ad alta risoluzione come quello russo IKONOS sono disponibili e mostrano molto accuratamente i dettagli della base.
Visto il crescente interesse verso la base da parte di sempre più numerose persone, lo stato del Nevada decise di sfruttare questo aspetto per trarne vantaggio attraverso una forma di turismo: la State Route 375 venne chiamata “The Extraterrestrial Highway” e vennero sparse lungo tutta la sua lunghezza fantasiose decorazioni a tema Ufologico.
Nonostante la proprietà federale all’interno della base è esente da tasse locali e statali, le strutture di proprietà di imprenditori locali non lo sono e, a tale proposito, un ricercatore dell’Area 51 di nome Glen Campbell, nel 2004, dichiarò che il valore imponibile dichiarato dalla base era di 2 milioni di dollari ma che il perito fiscale della Contea di Lincoln non poteva accertarlo perché gli era proibito di entrarvi per eseguire una valutazione accurata.

Nel 1994, cinque appaltatori anonimi e le vedove di Walter Kasza e Robert Frost citarono a giudizio l’USAF e lo US Environmental Protection Agency. Rappresentati dal professore di diritto Jonathan Turley della George Washington University, affermarono che grandi quantità di sostanze tossiche sconosciute erano state bruciate in buche aperte e fossati nella zona di Groom Lake. Vennero analizzati dei campioni biologici e chimici prelevati dai signori Kasza e Frost, già malati, che vennero analizzati presso l’Università di Rutgers; nel loro grasso corporeo vennero riscontrati livelli elevati di diossina, dibenzofurano e tricloroetilene. A causa del loro lavoro nelle dirette vicinanze dei luoghi di smaltimento delle sostanze tossiche, Frost e Kasza avevano riportato danni e lesioni alla pelle, al fegato e alle vie respiratorie, fattori che poi li portarono alla morte. L'accusa chiese un risarcimento per le due famiglie, sostenendo che l'USAF aveva gestito illegalmente materiali tossici e che l'EPA aveva fallito nel suo dovere di far rispettare la Resource Conservation and Recovery Act (che disciplina la gestione di materiali pericolosi). Si cercò anche di ottenere informazioni riguardo le sostanze tossiche smaltite per facilitare la cura dei sopravvissuti ma questo tentativo non ebbe successo poiché, a detta del congressista Lee H. Hamilton, tutte le informazioni riguardanti l’Area 51 erano classificate al fine di proteggere l’Air Force da qualsiasi tentativo di fargli causa.
Citando lo State Secrets Privilege, il governo fece una petizione per chiedere al giudice che aveva presieduto l’udienza, Philip Pro, di non divulgare le informazioni classificate esaminate e le informazioni riguardo i testimoni segreti chiamati in causa poiché tali informazioni avrebbero potuto minacciare la sicurezza nazionale. Il giudice respinse la petizione ed il Presidente Clinton scese in campo, emandando una Presidential Determination in cui veniva esonerato l’operato dell’USAF nei pressi di Groom Lake dalle normali leggi per la protezione dell’ambiente. Il giudice Pro respinse non poté continuare a procedere per mancanza di prove e, così, Turley si rivolse alla US Cort of Appeals for the Ninth Circuit (Corte d’Appello del Nono Circuito) basandosi sul fatto che il governo stava abusando del suo potere per classificare il materiale sotto esame. Il Segretario dell’USAF dichiarò che la divulgazione dei materiali presenti nell’aria, nell’acqua e nella terra nei pressi della base di Groom Lake avrebbe potuto rivelare le capacità operative militari o la natura delle operazioni classificate. La Corte d’Appello respinse il ricorso di Turley e la Corte Suprema degli Stati Uniti rifiutò di continuare, ponendo fine al caso.
Il Presidente continuò a rilasciare ogni anno (e non so se questo continua tutt’ora) una determinazione riguardo l’area di Groom Lake, mai citandola con un nome militare ufficiale. Questo, più altri termini simili usati in documenti governativi di comunicazione, è un modo formale del governo per dire che Groom Lake non è altro che una semplice parte del complesso della base di Nellis e non un base a se, vera e propria.
Nel 2005 venne pubblicata una nota riguardante i materiali usati nel progetto F-117, gli stessi materiali tirati in causa nel processo del 1994 e di cui erano state chieste informazioni specifiche (che risultavano essere classificate). Questa nota non circolò per molto e venne subito rimossa non appena i giornalisti ne vennero a conoscenza.

(cartello tipico della linea di confine della base, in cui è scritto che le fotografie sono proibite; dietro, in cima alla collinetta, un fuoristrada degli agenti di sicurezza della base)

L’incidente fotografico dello Skylab, 1974
Nel gennaio del 2006, lo storico Dwayne A. Day pubblicò un articolo nella rivista on-line “The Space Review” intitolato “Astronauti e Area 51: l’incidente dello Skylab”.
L’articolo era basato su una nota scritta diretta al Direttore della CIA William Colby da parte di un agente della stessa agenzia. Sulla nota c’era scritto che gli astronauti a bordo dello Skylab 4 (quarta missione del programma Skylab, terza ed ultima con astronauti sulla stazione spaziale, iniziata nel novembre 1973 e durata 84 giorni), come parte di un programma più ampio, avevano fotografato inavvertitamente una località di cui sulla nota era specificato:
“C’erano le istruzioni specifiche di non farlo…è stata l’unica località che aveva avuto una tale istruzione.”
Il nome era stato oscurato ma il contesto portò Day a pensare che la località in oggetto era Groom Lake ed annotò:
“ In altre parole, la CIA non ritiene nessun altro luogo sulla Terra sensibile come Groom Lake.”
Sulla nota scritta si parlava anche dello scontro in atto tra il Dipartimento della Difesa, che intendeva mantenere le immagini classificate, e la NASA ed il Dipartimento di Stato, che invece volevano renderle pubbliche. Si parlava anche di rendere quelle immagini ancora non classificate immediatamente classificate. La risposta di Colby alla nota fu:
“ Il Dipartimento di Stato è stato invocato fortemente per questa decisione ma ha deciso di lasciare a me, DCI (Colby), la risposta (riguardo alle immagini) sulla necessità di proteggerla (se tali foto fossero state rese pubbliche, i problemi sarebbero stati):
1 l’URSS ha satelliti spia propri;
2 potrebbero rivelare cosa è effettivamente (la base)?;
3 verrebbero rivelate le attività classificate che l’USAF ci svolge?
I documenti declassificati in futuro non rivelarono l’esito del dibattito riguardante le immagini Skylab ma le foto compromettenti, apparse insieme a tutte le altre del progetto Skylab 4 nel federal government’s archive of satellite imagery, non vennero notate da nessuno fino al 2007,quando venenro ricondotte all’Area 51.

L’Area 51 nella cultura popolare
Viste le storie ed i racconti che la vogliono al centro di teorie del complotto, alieni ed ufo, la base ha riscosso un elevato successo soprattutto nell’ambito della fantascienza. Decine di film, proprammi televisivi e giochi si ispirano o trattano eventi collegati all’Area 51:
nel film del 1996 Indipence Day si vede che all’interno della base scienziati e militari stanno lavorando ad un velivolo alieno recuperato nel 1947 a Roswell e che, in una sezione della base, vengono conservati i corpi di esseri alieni di cui uno ancora in vita. In uno dei dialoghi tra i protagonisti viene detto che la base non compare in nessuna mappa dello Stato del Nevada;
la serie televisiva Seven Days è ambiata in gran parte dentro la base, in cui si dice che l’NSA sta coprendo un dispositivo capace di viaggare nel tempo creato da studi di retroingegneria svolti su un velivolo alieno recuperato nell’incidente di Roswell del 1947;
nel videogioco Tomb Raider 3, Lara Croft deve entrare nell’Area 51 e trovare una pietra speciale chiamata “Elemento 115”;
nel videogioco Perfect Dark, la protagonista deve entrare nella base ed incontrare un agente segreto, trovare un laboratorio dove è stata eseguita l’autopsia di un essere chiamato “Elvis” ed uscire con successo;
all’inizio di Indiana Jones e il regno del teschio di cristallo, l’Hangar 51 si rivela essere la posizione del magazzino governativo dove è stata racchiusa l’Arca dell’Alleanza recuperata in uno dei film precedenti e dove il KGB pensa di recuperare l’alieno di Roswell, che poi si rivelerà essere un alieno interdimensionale con uno scheletro di cristallo. Il numero 51 è chiaramente riferito alla base Area 51;
nella serie Stargate SG-1, la base è usata per lo stoccaggio e lo studio della tecnologia extraterrestre portata sulla Terra da altri pianeti;
nella serie Metal Gear, nella base agisce un gruppo chiamato Patriots che manipola segretamente tutti gli aspetti del mondo, una specie di Governo Ombra;
nel fumetto Superman: Red Son, il corpo di un personaggio è conservato nell’Area 51 per ordine di J. Edgar Hoover;
il finale della seconda serie UFO Hunters è stato incentrato tutto sull’Area 51, con filmati girati in alta risoluzione;
nel 2005 è stato rilasciato un gioco chiamato Area 51;
il film Groom Lake del 2002 è incentrato tutto sulla base di Groom Lake.
FrankNet
00martedì 16 marzo 2010 14:05
Thomas non mi hai risposto! [SM=x708800]
_Thomas88_
00martedì 16 marzo 2010 16:15
Re:
FrankNet, 16/03/2010 14.05:

Thomas non mi hai risposto! [SM=x708800]




Si, scusa... [SM=g1950693]
E' che di tempo ne ho già poco per stare su questo forum, trovarne altro è cosa ardua...
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