[Rubrica] [In corso] Guerra: armi e tecnologie.

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_Thomas88_
00mercoledì 29 febbraio 2012 13:50
Re:
bambino_69, 28/02/2012 21.34:

bello questo elicottero senza equipaggio.
la trovo una bella idea. per la sorveglianza è una idea vincente. poi magari qualcuno avrà anche l'idea di armarlo e di usarlo come "piccolo" velivolo di attacco




Be, nell'articolo che ho scritto lo dico. [SM=g8320]
Leggi bene la parte riguardante la versione MQ-8B...nelle sue ali possono essere agganciati armamenti. [SM=g2201354]
_Thomas88_
00giovedì 1 marzo 2012 14:05
RQ-7 Shadow


L’RQ-7 Shadow è un UAV da ricognizione tattica. Lanciato da una catapulta pneumatica a carrello, viene recuperato all’atterraggio con un cavo di arresto simile a quello che aiuta i caccia ad atterrare sulle portaerei.
Sviluppato inizialmente solo per le forze armate americane, negli Stati Uniti l’addestramento per utilizzare questo velivolo viene svolto a Fort Huachuca, in Arizona.

Dati tecnici.
Primo volo – 1991
Entrata in servizio – 2003
Lunghezza – 3.4m
Apertura alare – 4.3m
Altezza – 1.00m
Peso a vuoto – 84kg
Peso max – 170kg
Motore – Wankel 741 da 38hp di potenza
Velocità max – 135km/h
Velocità di crociera – 103km/h
Raggio d’azione – 109km
Autonomia – 6h
Tangenza – 4570m

Descrizione.
L’RQ-7 è un UAV ad ala alta, è alimentato da un motore AR741-1101 Wankel da 28kW costruito dalla UAV Engines Ltd. I sistemi elettrici di bordo sono alimentati da un generatore GEC/Plessey da 2000 watt di potenza.
Il pacchetto di sensori più installato, quello più utilizzato, è il POP300 prodotto dall’Isreaeli Aircraft Industries e composto da una fotocamera ad infrarossi, una telecamera diurna con un filtro infrarosso selezionabile ed un puntatore laser.
Il carrello d’atterraggio dell’UAV ha tre ruote. La catapulta pneumatica a carrello fa raggiungere al velivolo una velocità di 130km/h in 15m. Gli atterraggi sono guidati da un sistema automatico sviluppato dalla Sierra Nevada Corporation, che utilizza radar terrestri ed un trasponder installato sul velivolo. Una volta a terra, un gancio di coda montato sull’UAV intercetta un filo d’arresto collegato a due freni a disco che arrestano lo Shadow in meno di 52m.
Tutto l’occorrente per lanciare questo UAV è stato adattato per essere trasportato da un mezzo HUMVEE.
Un RQ-7 necessita di 22 soldati per essere azionato e le parti più impegnative sono il decollo e l’atterraggio.

Sviluppo.
L’RQ-7 Shadow nacque dopo una serie di ricerche condotte dall’US Army per trovare un valido sostituto al RQ-6 Outrider che non vide mai la luce a causa della cancellazione del programma.
I requisiti dell’esercito erano: motore a benzina, pacchetto di sensori elettro-ottici/infrarossi, raggio d’azione di 50km e la capacità di atterrare in una porzione di terreno pari a quella di un campo d’atletica.
L’AAI Corporation, seguendo il progetto dell’RQ-2 Pioneer, creò lo Shadow e alla fine del 1999 lo US Army lo scelse come UAV tattico.

RQ-7A Shadow.
Questa era la versione base sviluppata dall’AAI. I primi esemplari vennero consegnati all’esercito nel 2002 mentre quelli prodotti su vasta scala arrivarono nel 2003. Era lungo 3.40m ed aveva un’apertura alare di 3.89m con un peso massimo al decollo di 148kg. Il motore era un AR741-1100 mentre il pacchetto di sensori era del tipo POP200.

RQ-7B Shadow.
Questa versione migliorata entrò in servizio nell’estate 2004. L’apertura alare è aumentata rispetto alla versione base, come anche la capacità di carico utile. I sistemi d’avionica sono stati notevolmente migliorati.
Questa versione monta un motore AR741-1101 più affidabile e dal consumo minore rispetto al motore della versione RQ-7A.
Il pacchetto di sensori è stato sostituito con quello più recente del tipo POP300.
Lo Shadow ha anche ricevuto un permesso di volo speciale dalla FAA, il primo nella storia, che autorizza ad utilizzarlo al Benson Municipal Airport in Arizona, un aeroporto civile.
Nel febbraio 2010 l’AAI ha iniziato un programma di aggiornamento per migliorare lo Shadow. Questi miglioramenti riguarderanno il motore, il pacchetto di sensori e le ali, che aumenteranno di lunghezza e verranno dotate di piloni per trasportare armamenti.
L’US Army e l’US Marine Corps hanno unito gli sforzi per creare un dispositivo di disturbo elettronico da installare sullo Shadow e per aumentare la sua capacità di visualizzazione, fino a portarla a 4x4km da un’altezza di 12000 piedi. Questo velivolo viene testato a Yuma.
Nell’agosto 2011 l’US Marine Corps ha ricevuto in nulla osta ufficiale per sperimentare la versione armata dell’RQ-7B ed ha chiesto all’AAI di selezionare un armamento adatto a questo velivolo.

Shadow 600.
Altra versione sviluppata dall’AAI, ricorda molto il Pioneer se non per delle modifiche alle ali ed al motore Wankel EL 801 da 39kW di potenza. Questa versione è utilizzata da diversi paesi, tra cui la Romania.

SR/C Shadow.
Si tratta di una versione sperimentale, il cui sviluppo viene portato avanti dall’AAI in collaborazione con la Textron. L’SR/C dovrebbe montare un rotore Carter sulla parte superiore per il decollo e l’atterraggio verticale. Questo eliminerebbe il sistema di lancio e l’attrezzatura di recupero, ed allo stesso tempo ne aumenterebbe il carico utile e la resistenza.

Impiego operativo.
L’RQ-7 Shadow non venne utilizzato nei primi anni della campagna americana in Afghanistan ma ebbe il battesimo del fuoco durante l’invasione dell’Iraq nel 2003. Lo Shadow, all’inizio, ebbe molti problemi a causa delle difficili condizioni climatiche irachene. La sabbia e il caldo eccessivo causarono diversi fallimenti.
Comunque, questo UAV volò per più di 100000 ore sopra i cieli iracheni a sostegno delle operazioni di terra.
Nel 2007 l’US Marine Corps iniziò la transazione dall’RQ-2 Pioneer all’RQ-7 Shadow.
Anche l’US Navy partecipò all’utilizzo dello Shadow durante la guerra d’Iraq.
Nell’aprile 2008 lo Shadow superò le 300000 ore di volo, con 37000 missioni portate a compimento a sostegno delle operazioni in Iraq ed Afghanistan condotte dall’US Army e dalle altre forze armate americane. Gli ultimi dati mostrano che l’RQ-7 ha superato largamente le 400000 ore di volo.


Incidenti.
Il 15 agosto 2011 un RQ-7 e un C-130 si sono scontrati sull’Afghanistan orientale. Il C-130 è stato costretto ad un atterraggio d’emergenza ed ha riportato pochi danni mentre lo Shadow si è schiantato al suolo.

Operatori.
L’RQ-7 viene utilizzato da molti paesi. In ordine cronologico sono:
Australia - l’esercito australiano ne ha acquistati 18 esemplari per rinforzare la propria flotta UAV;
Italia - l’Esecito Italiano ha ordinato 4 esemplari nel luglio 2010:
Pakistan - la Pakistani Air Force ne ha ordinati 12 esemplari;
Romania - l’aeronautica militare rumena ha in servizio 11 Shadow 600, alcuni dei quali sono stati utilizzati a sostegno delle truppe polacche in Iraq;
Svezia - l’esercito svedese ne ha ordinati 8 esemplari che sono stati consegnati all’inizio del 2011. Tuttavia, queste unità verranno poi modificate da SAAB per creare un sistema UAV più adatto agli usi svedesi. Questa versione verrà denominata UAV03 Ornen;
Stati Uniti - lo Shadow viene utilizzato dall’US Army, dall’US Navy e dall’US Marine Corps per un totale che si aggira intorno ai 116 esemplari.

Fonte: Wikipedia
en.wikipedia.org/wiki/AAI_RQ-7_Shadow
_Thomas88_
00venerdì 2 marzo 2012 15:12
USA: Caccia in Kenya alla vedova del terrorista
Questa notizia ci dimostra ancora una volta che la guerra al terrorismo non ha confini politici...


I servizi segreti sulle tracce di Samantha Lewthwaite, 27 anni, moglie di Jermaine Lindsay, qaedista morto nella strage di Londra.

Una donna con tre bambini che non sa dove andare o una «vedova nera» pronta ad agire? Dipende dalle fonti. Di certo c’è che la stanno cercando in tutto il Kenya. Al centro di questo caso controverso Samantha Lewthwaite, 27 anni, vedova di Jermaine Lindsay, uno dei terroristi morti nell’attacco qaedista al metrò di Londra nel luglio 2005.
La ricercata - Figlia di un militare, la ragazza ha avuto un’infanzia sofferta a causa della separazione dei suoi genitori e all’età di 15 anni si è convertita all’Islam. In seguito, attraverso Internet, ha conosciuto il futuro marito, Jermaine. «Volevo un marito musulmano e vivere tranquilla. Era fantastico quando eravamo insieme», ha raccontato in una intervista. In realtà sembra che l’unione non fosse cosi’ forte ma Samantha, almeno in pubblico ha sempre difeso il suo compagno. Subito dopo l’attentato ha negato che il cadavere fosse quello di Jermaine, poi si è dovuta arrendere alla realtà quando la scientifica le ha mostrato i referti. Allora ha contestato l’immagine del terrorista pronto a tutto: «Gli hanno fatto il lavaggio del cervello», ha sostenuto, addossando la colpa a «cattivi maestri».
Kenya - La donna è stata segnalata in Kenya e potrebbe essere in contatto con terroristi legati agli Shebab somali. E per questo alle ricerche parteciperebbero anche agenti inglesi e americani, da mesi impegnati nel fronteggiare gli estremisti in Corno d’Africa. La polizia e’ quasi certa che Samantha sia arrivata, in gennaio, a Mombasa usando un passaporto sudafricano intestato a Natalie Faye Webb. Ma si tratta di un furto di identità. La vera Natalie è casa con i suoi, nell’Essex. In base alle informazioni raccolte non è escluso che la vedova abbia contatti con una rete terroristica presente nella zona di Mombasa: alcuni dei possibili complici sono stati arrestati prima che potessero passare all’azione. E durante le successive indagini e’ emersa una traccia che ha portato proprio a Samantha. Anche se il fatto che la ragazza usi molte identità ha indotto gli investigatori ad una certa cautela. La crisi in Somalia, con il movimento Shebab sulla difensiva ma in grado di colpire, ha avuto contraccolpi in Kenya. Le autorità temono infatti che gli estremisti possano organizzare attentati all’interno del territorio kenyota. Mosse sponsorizzate dagli Shebab, che hanno appena annunciato la fusione con Al Qaeda, e attuate da un braccio armato presente nel paese. Per il padre di Samantha, invece, l’intera storia non sta in piedi. A suo giudizio è impossibile che la figlia possa partecipare ad attività criminose dovendo badare a tre bambini piccoli. Però ha ammesso di aver non avere più contatti da anni e dunque la sua sarebbe una supposizione.

Guido Olimpio.

Fonte: Corriere della sera.it
www.corriere.it/esteri/12_marzo_02/vedova-in-fuga-guido-olimpio_04a2b566-6437-11e1-9522-b1c79df94a...
_Thomas88_
00lunedì 5 marzo 2012 15:27
Salma Bin Laden non in mare ma in USA?
Il punto di domanda è d'obbligo in una notizia del genere...


Lo scriveva il vicepresidente dell'agenzia d'intelligence.

Il corpo di Osama Bin Laden, ucciso da un commando americano ad Abbottabad in Pakistan il 2 maggio scorso, non è stato gettato in mare, come riferito dagli Stati Uniti, ma è stato trasferito all'Istituto di Patologia delle Forze armate Usa a Bethesda, nel Maryland.

Lo scrive Fred Burton, vicepresidente di Stratfor, l'agenzia privata di intelligence, in una serie di email nelle ore immediatamente successive all'uccisione del leader di Al Qaida, pubblicate da Wikileaks.

Fonte: Ansa.It
www.ansa.it/web/notizie/rubriche/mondo/2012/03/05/visualizza_new.html_127406...


Mmm, io non credo molto a quest'ipotesi... [SM=g8297]
Legion37
00lunedì 5 marzo 2012 19:46
Re: Salma Bin Laden non in mare ma in USA?
_Thomas88_, 05/03/2012 15.27:



Mmm, io non credo molto a quest'ipotesi... [SM=g8297]




Ipotesi non da scartare.
Se fosse vera la notizia, qualcuno rivendicherà, ( Al Qaeda), quel corpo e per gli Usa saranno di nuovo [SM=g2201341]

bambino_69
00lunedì 5 marzo 2012 21:37
non so perchè ma ho sempre pensato all'ipotesi che gli usa non avessero buttato in mare il corpo.

se avessero detto che ce l'avevano in usa, qualcuno avrebbe rivendicato la salma, con le buone o con le cattive. perciò l'idea di averlo buttato a mare dopo il funerale, ha sicuramente "calmato" le acque.

certo: dire il perchè, eventualmente, gli usa lo tengano custodito, ... mi sfugge
_Thomas88_
00martedì 6 marzo 2012 13:05
Re:
bambino_69, 05/03/2012 21.37:

certo: dire il perchè, eventualmente, gli usa lo tengano custodito, ... mi sfugge




Esatto, secondo me non avrebbe senso tenere la salma...può recare solo danni. [SM=g2201354]
_Thomas88_
00martedì 6 marzo 2012 14:33
T-20 Arcturus
Il T-20 Arcturus è un UAV tattico. Lanciabile con una catapulta portatile, trasporta un pacchetto di sensori composto da una videocamera EO/IR che trasmette in tempo reale.
Il T-20 non richiede un campo d’aviazione per operare e può decollare ed atterrare su terreni sporchi o ricoperti d’erba, su strade di ghiaia e superfici pianeggianti desertiche. La fusoliera è interamente composita.
Il sistema T-20 comprende due velivoli, una stazione di terra, una catapulta portatile e l’equipaggiamento necessario al personale per attivare l’UAV.


Dati tecnici.
Primo volo – 2008
Entrata in servizio – 2009
Lunghezza – 2.8m
Apertura alare – 5.2m
Altezza – 1m
Peso a vuoto – 36kg
Peso max – 75kg
Motore – Aviation Gasoline Avgas 110 LL
Velocità max – 167km/h
Raggio d’azione – 805km
Autonomia – 16 ore
Tangenza max – 15000 piedi

Sviluppo.
Il T-20 Arcturus è stato sviluppato privatamente nei tardi anni 2000 dall’Arcturus-UAV LLC a Rohnert Park, in California. Il T-20 nasce come UAV tattico, con capacità di carico utile per un pacchetto di sensori principalmente composto da una videocamera.
I primi test vennero svolti alla Edwards AFB nel tardo 2008 ed all’inizio del 2009.
Attualmente sono in sviluppo alcune varianti dell’Arcturus, come il T-20R ed il T-20A.


Fonte: Wikipedia
www.microsofttranslator.com/bv.aspx?mkt=it-it&Ref=WLButton&a=http://en.wikipedia.org/wiki/Arctu...
_Thomas88_
00mercoledì 7 marzo 2012 14:02
Afghanistan: morti 6 soldati inglesi

Un'esplosione ha investito il loro automezzo nella provincia di Helmand.

Sei soldati britannici risultano dispersi, "presumibilmente morti", dopo l'esplosione che ha coinvolto il mezzo su cui si trovavano in Helmand, la travagliata regione del sud dell'Afghanistan considerata una roccaforte dei talebani.
Lo afferma il ministero della Difesa di Londra, citato dalla BBC.
Cinque soldati erano del terzo battaglione del reggimento Yorkshire, uno del primo battaglione Duke of Lancaster: l'esplosione, di natura ancora imprecisata, ha investito l'automezzo su cui si trovavano a bordo, mentre svolgevano una operazione di pattugliamento.
"Questo tragico incidente ci fa capire i pericoli che le nostre forze armate corrono quotidianamente in Afghanistan", ha affermato il ministro della Difesa, Philip Hammond.
Se i decessi venissero confermati, salirebbe a 404 il numero di militari britannici uccisi in Afghanistan dal 2001.

Fonte: Ansa.it
www.ansa.it/web/notizie/rubriche/mondo/2012/03/07/visualizza_new.html_128328...
Trigomo
00mercoledì 7 marzo 2012 23:12
Bell Boeing V-22 Osprey
Credo che questo sia il posto giusto dove tenere questa splendida foto postata oggi da Insider, di questo mezzo che non conoscevo!!




Il Bell Boeing V-22 Osprey (falco pescatore) è un convertiplano medio ad uso militare prodotto dalla Bell, per le forze armate statunitensi. Questo velivolo è il risultato del programma JVX (Joint Vertical-lift Experimental) avviato nel dicembre 1981, varato dall'allora Segretario alla Difesa degli Stati Uniti, Frank Carlucci. L'incarico venne assegnato tra Bell Helicopter Textron e Boeing Vertol. La richiesta, di un velivolo di tali capacità, fu formulata dalla US Navy e dall' US Army, che chiedevano la trasportabilità di 24 soldati equipaggiati a 370 km di distanza. Il primo prototipo del V-22 Osprey uscì ufficialmente ad Arlington (Texas), il 23 maggio 1988[1]. Il 1 dicembre 1989 il Segretario alla Difesa, Dick Cheney decretò la sospensione dell'intero programma, a causa dell'aumento dei costi di produzione. Il programma è stato in seguito riattivato e il 2 maggio 2008 si è avuta la prima missione di combattimento in Iraq[2] dopo un semestre di impiego operativo prevalentemente nel ruolo di trasporto.

Caratteristiche

Questo velivolo è basato sulla tecnologia e sulle esperienze della Bell con il velivolo sperimentale XV-15 del 1977. I suoi motori basculanti lo rendono in grado di effettuare collegamenti da piazzole di atterraggio per elicottero o anche parcheggi, con la velocità di trasferimento di un aereo ad elica convenzionale.

I requisiti iniziali erano per un mezzo da assalto anfibio in grado di trasportare truppe, equipaggiamento e rifornimenti da navi da sbarco e navi terrestri. Il futuro V-22 era descritto come "un mezzo bimotore, con doppio pilota, auto-dispiegabile[3], con capacità di trasporto media, decollo ed atterraggio verticale (VTOL) a rotori basculanti progettato per il combattimento, il supporto al combattimento e le missioni di operazioni speciali su scala mondiale". La necessità operativa era quella di rimpiazzare i CH-46E e CH-53D, in fase di obsolescenza. I costi in crescita e l'allungamento dei tempi di sviluppo hanno in realtà fatto in modo che le cose andassero diversamente.

Fonte Wikipedia
_Thomas88_
00giovedì 8 marzo 2012 12:19
Bravo Trigomo, hai postato nel posto giusto!

Bellissima la foto del V-22.
Lo conosco bene questo mezzo e mi piace un sacco!
_Thomas88_
00giovedì 8 marzo 2012 15:10
RQ-14 Dragon Eye
L’RQ-14 Dragon Eye è un piccolo UAV telecomandato da ricognizione tattica sviluppato dal Naval Research Laboratory e dal Marine Corps Warfighting Laboratory per l’US Marine Corps.

Dati tecnici.
Primo volo – giugno 2001
Entrata in servizio – 2002
Lunghezza – 0.9m
Apertura alare – 1.1m
Peso – 2.7kg
Velocità di crociera – 65km/h
Autonomia – 1ora
Raggio d’azione – 5km

Descrizione.
Il Dragon Eye ha un’ala rettangolare ed è stato progettato per essere trasportato in uno zaino.
Può essere lanciato manualmente o tramite un apposito meccanismo di lancio.
L’operatore utilizza e controlla questo UAV tramite appositi occhiali collegati ad un computer portatile. Questo sistema di controllo pesa circa 5.4kg.
Il Dragon Eye monta una fotocamera ed un sistema GPS-INS basato sul sistema di navigazione “waypoint”.
Il Dragon Eye viene utilizzato principalmente per la ricognizione in aeree urbane.

Storia.
Il contratto di produzione di questo UAV venne assegnato all’AeroVironment nel 2003 e da quell’anno ne vennero prodotti più di 1000 esemplari, i quali vennero usati soprattutto in Iraq.

Fonte: Wikipedia


Nell'immagine vediamo un Dragon Eye in preparazione per il lancio.
_Thomas88_
00venerdì 9 marzo 2012 15:34
Nigeria: blitz di liberazione finisce male; uccisi i due ostaggi, uno inglese e l'altro italiano

La notizia del fallimento del blitz è arrivata nel tardo pomeriggio di ieri.
Quello che segue è l'articolo di oggi dell'Ansa.


Ministro della difesa inglese: "Azione spiegabilissima."
Gran Bretagna: "L'Italia è stata informata poco prima del blitz."

L'ordine di David Cameron di far partire l'attacco per la liberazione fallita dei due ostaggi Franco Lamolinara e Chris McManus è partito ieri alle otto, ora di Londra (le 9 in Italia), dopo una riunione del Cobra, il comitato britannico di emergenza. Lo scrive oggi il Daily Telegraph in una ricostruzione del blitz in cui i due uomini hanno trovato la morte.
Franco Lamolinara e Chris McManus sono stati uccisi dai rapitori "con un colpo ravvicinato alla testa" una volta cominciato il raid delle forze speciali. Lo scrive oggi il Daily Telegraph.
Il giornale britannico cita una fonte di sicurezza nigeriana: "Sono stati uccisi prima ancora che le SBS entrassero nel compound".
Nel blitz di ieri a Sokoto sono stati coinvolti una quarantina di uomini delle forze speciali britanniche che si trovavano da due settimane in Nigeria. Secondo una ricostruzione del Daily Telegraph, le SBS, Special Boat Service composte quasi esclusivamente di Royal Marines, sono state scelte perché erano l'unità in stand by per operazioni di antiterrorismo. Il posto si alterna con le SAS ogni sei mesi. Le SBS erano arrivate in Nigeria viaggiando in borghese su aerei civili, le armi e attrezzature spedite in grandi valige diplomatiche. Il loro comandante aveva installato il posto di comando della task force presso l'ambasciata britannica a Lagos. Le SBS avevano accesso a intercettazioni di cellulari ottenute dalle forze di intelligence nigeriane che avevano localizzato gli ostaggi a Sokoto, e di altri dati dal GCHQ, il servizio di ascolto dei servizi segreti britannici. Avevano accesso anche a video della casa dove venivano tenuti McManus e Lamolinara ottenute da un aereo che aveva sorvolato la città. Le immagini venivano ritrasmesse al comando SBS a Lagos e a Londra, sul monitor della sala del Cobra, il comitato di emergenza britannico. Dopo giorni di ascolto ieri si era aperta una "finestra di opportunita": le intercettazioni lasciavano capire che i terroristi stavano per spostarsi e poi avrebbero ucciso gli ostaggi. Il direttore delle SBS informò il capo delle Forze Speciali a Londra, un generale dell'Esercito e un amico personale di David Cameron, che giudicò che bisognava attaccare. Questo giudizio fu avallato da Cameron che alle 8 di Londra autorizzò il blitz.
Secondo i media britannici non è chiaro perché le SBS hanno attaccato di giorno la casa dove Chris McManus e Franco Lamolinara venivano tenuti ostaggio. In casi 'normali' un blitz del genere si sarebbe svolto di notte preferibilmente prima dell'alba, scrive oggi il Daily Telegraph ma "per ragioni che restano non chiare le SBS sono state costrette a fare un attacco in pieno giorno". In un segno di fretta, hanno detto fonti al giornale, i soldati hanno posto in atto un piano di "risposta di emergenza" invece del più coordinato piano di "risposta deliberata". Le squadre speciali britanniche si sono avvicinate in camion vicino alla casa. Il raid, autorizzato dal primo ministro David Cameron alle otto ora di Londra, è cominciato alle undici, ora di Lagos (a Londra era mezzogiorno).
Napolitano, inspiegabile comportamento inglese - "E' inspiegabile il comportamento del Governo inglese per non aver informato e consultato l'Italia", ha detto il capo dello Stato parlando con i giornalisti alla Camera. Napolitano ha riferito di aver parlato di ciò con il premier Mario Monti che ieri da Belgrado gli ha riferito della vicenda.
Napolitano, chiarimento politico-diplomatico - "E' necessario un chiarimento sul piano politico-diplomatico" sulla vicenda. Lo ha detto il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano parlando con i giornalisti del blitz anglo-nigeriano di ieri che ha provocato la morte dell'italiano Franco Lamolinara.
Fini, piena fiducia in ministro Terzi e servizi - Il presidente della Camera, Gianfranco Fini, ha "piena fiducia nell'operato del ministro degli Esteri, Giulio Terzi, e dei nostri servizi segreti". E' quanto si apprende in ambienti della presidenza di Montecitorio.
Hague, Italia informata a operazione avviata - L'Italia è stata informata "ad operazione avviata" del blitz per la liberazione degli ostaggi in Nigeria. Lo ha detto il ministro degli Esteri britannico, William Hague, rispondendo ad una domanda dell'ANSA a Copenaghen.
Downing Street, non uccisi da fuoco amico incrociato - Chris McManus e Franco Lamolinara non sono rimasti vittima di fuoco incrociato. Lo ha detto oggi il portavoce di Downing Street sul blitz in Nigeria.
GB a Napolitano, azione spiegabilissima - "Inspiegabile? No, è spiegabilissimo per quanto doloroso". Lo ha detto il ministro della Difesa Phil Hammond replicando al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.

Fonte: www.ansa.it/web/notizie/rubriche/mondo/2012/03/08/visualizza_new.html_129252...
bambino_69
00venerdì 9 marzo 2012 21:32
faccio una riflessione:
e se il blitz lo faceva l'italia e andava male ? cioè stesso risultato del blitz inglese ?

ancora non è chiaro se è stato fuoco amico o li hanno uccisi i rapitori. forse un mix delle due cose. aspettiamo gli eventuali chiarimenti "ufficiali".

purtroppo è stata una tragedia. chissà, forse a non fare il blitz si otteneva prima o poi la liberazione. o forse il blitz è stato fatto perchè oramai non c'era più speranza per i rapiti.
_Thomas88_
00sabato 10 marzo 2012 13:54
Be bambino, ci sono molti punti oscuri...

Perchè il blitz non è stato condotto di notte, ad esempio?
Forse perchè i rapitori avevano intenzione di spostarsi proprio di notte e i reparti speciali inglesi sono dovuti intervenire subito...
Gli SBS non sono dilettanti. Sanno quello che fanno.

Quello che non capisco è perchè abbiano agito senza consultarci...
I reparti speciali inglesi erano sul posto oramai da tempo. Perchè quelli italiani no? Potevano attuare un'operazione congiunta.

Altro punto non chiaro è che forse gli SBS hanno sottovalutato l'avversario, o forse lo credevano in minor numero, generando uno scontro a fuoco prolungato (cosa da evitare in missioni di questo genere).

Attendiamo sviluppi...
AlessandroCacciatore
00sabato 10 marzo 2012 14:02
Avete mai sentito parlare dei cosiddetti "Tier one operator"? Queste informazioni le conoscono in pochi, anche tra quelli più ricchi di conoscenze in ambito militare e di intelligence.

Forse non tutti sanno che al di sopra delle forze speciali ci sono degli ulteriori gruppi, piccole unità formate da operatori di incredibile profilo tecnico-professionale eccezionale. I Tier one operator sono la punta di diamante delle forze speciali. Fondamentalmente sono membri sempre delle forze speciali, ma sono i migliori tra questi. I primi della classe insomma, per così meglio dire, vengono scelti nei bacini di vari corpi speciali, e inseriti in team di altissimo livello qualitativo e operativo, specializzati nelle operazioni in tutti i teatri del mondo.

"Tier" dall' inglese significa livello. Il sistema di primo livello si riferisce a operazioni speciali delle Forze con funzionalità diverse, all'interno delle forze armate degli Stati Uniti e possono essere applicate anche alle Forze Speciali controparti in altre nazioni che possono o non possono avere lo stesso insieme di abilità / livello di abilità, ma che non occupano la stessa nicchia. Nella dottrina militare statunitense più il numero è basso e più il livello è alto, ciò significa che l'operatore è più addestrato, specializzato, più finanziato e meglio equipaggiato. Quasi tutti i paesi della NATO adottano il sistema di riferimento Tier. Negli Stati Uniti ci sono 3 livelli:

- Tier 3: fanno parte tutti quei reparti addestrati all'attuare assalti classici (del tipo pesante con un gran numero di operatori) quindi a portare avanti operazioni militari in ambito di guerra ordinaria.

US ARMY 10 Divisione da Montagna, 82 Divisione Aviotrasportata e 101 Divisione Aviotrasportata.

In italia: Truppe Alpine dell'esercito EI (eccetto il 4° reggimento alpini paracadutisti Ranger appartenente al rango delle FOS), 10 Divisione da Montagna; i reggimenti 8° 183° 186° 187° della Brigata Paracadutisti Folgore EI. 82 Divisione Aviotrasportata e 101 Divisione Aviotrasportata.

- Tier 2: fanno parte tutti i reparti che appartengono al rango delle Forze Speciali (FS) e Forze per Operazioni Speciali (FOS):

Negli USA

FS: US ARMY Green Berets (Berretti Verdi), US NAVY Seals.

FOS: US ARMY 75th Ranger Regiment, USMC United States Marine Corps Forces Special Operations Command (MARSOC), Special Amphibious Reconnaissance Corpsmen (SARC) formato da US Navy Reconnaissance Force e USMC Reconnaissance Force, USAF 24th Special Tactics Squadron dello United States Air Force Special Operations Command (AFSOC).

In Italia

FS: Marina militare Gruppo Operativo Incursori - GOI (chiamati anche ARDITI INCURSORI), Esercito Italiano 9° Reggimento d'Assalto Incursori Paracadutisti COL MOSCHIN (chiamato anche IL NONO) (della Brigata Folgore ma appartenente al rango delle FS), Aeronautica Militare 17° Stormo Incursori, Corpo dei Carabinieri Gruppo Intervento Speciale - GIS.
FOS: 4° Reggimento Alpini Paracadutisti RANGERS, 185° Reggimento Ricognizione Acquisizione Obbiettivi - RAO (della Brigata Folgore ma appartenente al rango delle FOS).

- Tier 1: sono la punta di diamante delle sole Forze Speciali. Vi sono oltre due milioni di persone nelle forze armate statunitensi suddivisi tra avieri soldati, marinai e marines. Di questi militari, circa 50 mila fanno parte dello Special Operations Command (SOCOM), il comando operazioni speciali. E di questi ultimi solo i migliori fanno parte dei reparti classificati Tier 1.

Negli USA:

US ARMY 1st Special Forces Operational Detachment-Delta (1st SFOD-D) conosciuto meglio come DELTA FORCE, US NAVY DEVGRU inquadrata come Sael Team 6 (United States Naval Special Warfare Development Group-NSWDG). it.wikipedia.org/wiki/United_States_Naval_Special_Warfare_Developme...

La differenza tra loro è che la Delta Force è un reparto a se, mentre il Seal Team 6 è appunto uno dei team dei Seal; il reparto dei Seal Va dal Taem 1 al Taem 10 (il seal team 9 non esiste) ognuno specializzato per operare in determinati tipi di territori, quindi ogni team ha una sua area del mondo di competenza; il seal team 6 invece è addestrato a operare in ogni parte del mondo.

In italia:

Nella Marina Militare e più precisamente nel GOI - Gruppo Operativo Incursori tra i team c'è il "TEAM TORRE" noto anche come Team di Dispiegamento Immediato-TDI (in inglese Immediate Deployment Team-IDT); nell'Esercito Italiano, nel Col Moschin c'è la "Squadra di Schieramento Veloce"-SSV (in inglese Rapid Array Group-RAG). Di questi due reparti non si sa assolutamente niente, eccetto che delle pochissime foto scattate 20-30 anni fa durante un esercitazione.

Gli operatori delle Forze Speciali a livello 1 (Tier 1) svolgono missione sotto copertura classficate, ad altissimo rischio, queste missioni non sono rese publiche non solo nei detegli ma anche nel nome stesso e il governo ne smentisce l'esistenza: praticamente il governo non ne parla e se non saltano fuori sui giornali allora nessuno non verra mai a saperne niente.
AlessandroCacciatore
00sabato 10 marzo 2012 14:15
Forse non tutti sanno che nel videogioco Medal of Honor, i programmatori hanno realmente collaborato con degli operatori del Tier 1....La prova?

_Thomas88_
00sabato 10 marzo 2012 14:21
Wow...
Grande Alessandro...

Questi soldati fanno parte del meglio del meglio, sono delle vere e proprie macchine nate per combattere.
Dove li metti, in qualunque scenario, loro sanno cosa fare e ti portano a termine la missione.
AlessandroCacciatore
00sabato 10 marzo 2012 14:24
Calcola che i due team del Tear 1 italiano, sono ancora più segreti di quelli americani. Quelli con più informazioni (ma è comunque un eufemismo) sono i Delta Force, mentre i due nostri italiani, GOI e Col Moschin, sono i più segreti che ci siano. Successivamente viene il Seal team six, altrettanto classificatissimo.

Sono davvero delle macchine da guerra, roba da fumetti proprio...veri Rambo, ma esistono sul serio.
_Thomas88_
00sabato 10 marzo 2012 14:56
Re:
AlessandroCacciatore, 10/03/2012 14.24:

Sono davvero delle macchine da guerra, roba da fumetti proprio...veri Rambo, ma esistono sul serio.




Eggià, una squadra di Rambo in carne ed ossa [SM=g8180]
Roba da fartela fare nelle mutande se sei uno dei loro nemici [SM=g6112]
AlessandroCacciatore
00sabato 10 marzo 2012 15:01
Ma il bello sai cos'è, è il comportamento del governo americano, che nega l'esistenza del Tier 1, anche se ormai sul Wikipedia inglese ci sono ottime informazioni, anche se pochissime, giustamente. Beh, il fatto che neghi l'evidenza è un classico comportamento, però...non esageriamo. Il governo Italiano almeno non ti prende in giro, non sono mai trapelate informazioni sul team torre o su quello del Nono.
_Thomas88_
00sabato 10 marzo 2012 18:36
Russia vs Giappone
Ci risiamo. Aerei da guerra russi, caccia e bombardieri, che si avvicinano pericolosamente allo spazio aereo di un altro paese. E questa volta è toccato al Giappone.

Una cosa simile era successa alla Gran Bretagna e alla Norvegia diversi anni fa.
freeforumzone.leonardo.it/lofi/Caccia-russi-verso-l-39-Inghilterra-Esplode-la-crisi-Londra-Mosca/D1554...

La notizia non è di adesso. Il fatto si è svolo a metà febbraio.


Il Giappone fa decollare aerei da combattimento per intercettare bombardieri russi.

La Forza di Autodifesa Aerea giapponese ha dovuto far decollare i caccia in risposta a voli di velivoli militari russi in prossimità dello spazio aereo giapponese mercoledì, lo ha riferito l’agenzia di stampa Kyodo giovedì, citando il ministero della Difesa.
Secondo il ministero, un totale di cinque aerei russi, tra cui due bombardieri strategici Tu-95 Bear, due velivoli da ricognizione Su-24 e un A-50 Mainstay di allerta rapido e di controllo aeromobili aviotrasportato, costeggiavano il territorio giapponese mercoledì.
“Hanno sorvolato l’Oceano Pacifico e il Mar del Giappone al lango di Hokkaido e della regione di Tohoku nel nord-est del Giappone,” lo hanno dichiarato dei funzionari giapponesi, aggiungendo che era la prima volta veniva avvistato un aereo AWACS (Sistema di Allerta e Controllo Aviotrasportato) russo vicino al Giappone.
La Russia ha ripreso i voli di ricognizione dei bombardieri strategici sopra gli oceani Pacifico, Atlantico e Artico, nel mese di agosto 2007.
I voli di ieri da parte di aerei della Forza Aerea Russa in prossimità delle coste del Giappone sono stati eseguiti rigorosamente in conformità delle norme internazionali e hanno avuto luogo in acque internazionali, lo ha affermato giovedì il portavoce della Forza Aerea [Russa], il colonnello Vladimir Drik.
“Tutti i voli effettuati da aeromobili della Forza Aerea sono stati eseguiti e vengono svolti in stretta conformità con le norme internazionali in materia di uso dello spazio aereo sopra acque internazionali, e non violando i confini di altri Stati“, ha detto.
“Sono stati scortati nei loro voli da caccia F-15 e F-16 delle Forze Giapponesi dell’Autodifesa Aerea“, ha detto Drik.

Fonte:http://gilguysparks.wordpress.com/2012/02/10/il-giappone-fa-decollare-aerei-da-combattimento-per-intercettare-bombardieri-russi/
_Thomas88_
00lunedì 12 marzo 2012 21:15
Afghanistan, rabbia Parlamento e talebani dopo il massacro compiuto dal soldato USA
Sale tensione tra Afghanistan e USA all'indomani del massacro di 16 civili compiuto da un marine.

Esplode la rabbia del Parlamento afghano che condanna il massacro ieri di 16 civili, tra cui nove bambini, da parte di un soldato Usa (secondo testimoni locali accompagnato da altri militari ubriachi), mentre i talebani annunciano vendetta. La Casa Bianca assicura che continua la partnership con Kabul, ma si moltiplicano le condanne su quanto accaduto con Hillary Clinton che si dice "scioccata" e "rattristata". Intanto in una visita a sorpresa alle truppe tedesche a Mazar-i-Sharif, la cancelliera tedesca Angela Merkel esprime dubbi sul ritiro delle truppe entro il 2014. Ancora una volta gli afghani hanno esaurito la pazienza sulle azioni "arbitrarie" delle truppe straniere, sostiene il Parlamento di Kabul che chiede al governo americano di "punire i colpevoli in un processo pubblico davanti al popolo afghano". Da Washington replica il Pentagono che scarta tale ipotesi affermando che il soldato sarà giudicato dalla giustizia militare americana. La Casa Bianca rassicura Kabul che i negoziati proseguiranno sulla futura partnership e sulla riduzione delle forze Usa in Afghanistan.
"Continueremo ad avere negoziati molto diretti e importanti con il governo afghano", afferma il portavoce Jay Carney. Nonostante la piazza rimanga insolitamente tranquilla, preoccupano le parole di fuoco dei talebani, che da un loro sito web minacciano di "vendicare" ogni "martire ucciso selvaggiamente dagli invasori". I fondamentalisti descrivono le forze Usa come "selvaggi malati di mente" che saranno "punite per le loro azioni barbare", scrive il settimanale 'Time', secondo il quale le truppe di Washington dislocate in Afghanistan, sono in stato di allerta per possibili ritorsioni. I capi tribù locali della provincia di Kandahar, teatro del massacro, provano a rassicurare, e lanciano un appello alla calma, provando a sedare sentimenti anti-americani tra la popolazione. Per il momento sembrano esserci riusciti, poche settimane dopo il polverone provocato dai corani bruciati dai militari Usa, e i massacri che ne sono seguiti. Intanto in una visita a sorpresa alle truppe tedesche dislocate a Masar-i-Sharif, la cancelliera Merkel si dice scettica sul ritiro delle truppe entro il 2014. La situazione attuale non permette di dire che possiamo ritirarci oggi. E non possiamo neanche dire che ci riusciremo entro il 2013-14, chiosa la Merkel, convinta che il processo di riconciliazione politica, soprattutto con i talebani, ha registrato qualche progresso ma non ancora al punto di poter ritirare le truppe dell'Isaf. Mosca esprime profondo shock per il massacro dei civili e si augura che i colpevoli siano puniti severamente. Da Londra un portavoce del premier britannico David Cameron definisce il massacro un "evento tragico". "I nostri pensieri e le nostre condoglianze vanno ai familiari di chi è morto. Ma rispetteremo i piani", aggiunge la stessa fonte.
"Sono scioccata e rattristata per il massacro di civili innocenti" afferma dal canto suo la Clinton, al Palazzo di Vetro Dalle pagine del New York Times un ufficiale Usa sostiene che l'episodio di ieri sommato a quello dei Corani bruciati potrebbe rendere vani gli sforzi per un tavolo negoziale con i talebani: "la paura - sostiene l'ufficiale - è che questi incidenti possano fare irrigidire la visione che i fondamentalisti hanno di noi e del nostro modo di trattare gli afghani e la loro religione". Ed è ancora sconosciuta l'identità del soldato Usa. Il Pentagono infatti non intende per il momento rendere noto il nome del militare autore del massacro. Secondo un ufficiale statunitense - scrive il 'Wall Street Journal' online -, si tratterebbe di un sergente di una trentina d'anni che ha prestato servizio per tre volte in Iraq, è sposato e ha due figli. In Afghanistan sarebbe arrivato a dicembre.

Fonte: Ansa.It
www.ansa.it/web/notizie/rubriche/mondo/2012/03/11/visualizza_new.html_130210...


Intanto la tensione continua ad essere altissima in Siria.


Orrore e sangue a Homs, corpi di bimbi mutilati.

Famiglie decimate a Homs, con quasi 50 vittime, migliaia di persone in fuga dopo il massacro. Lasciata a se stessa, la Siria scivola verso il baratro di violenze a sfondo confessionale alimentate da un'incessante repressione del regime, sempre più identificato dagli oppositori con la minoranza sciito-alawita a cui appartengono i clan al potere da quarant'anni. su questo sfondo si è consumato nella notte tra domenica e lunedì un nuovo massacro contro civili innocenti a Homs, nel centro del Paese, dagli attivisti attribuito alle milizie lealiste e dal governo imputato a terroristi finanziati da Arabia Saudita e Qatar. Le vittime sono almeno 47 tra donne e bambini, intere famiglie dei quartieri a maggioranza sunnita di Karm az Zeitun e Adawi. I loro corpi mutilati sono stati mostrati da video amatoriali pubblicati su Internet da attivisti anti-regime. In uno dei filmati si mostrano corpi con crani spaccati, con occhi aperti, oppure con un'occhio solo perché dall'altro è fuoriuscita materia celebrale. Alcune salme presentano segni di bruciature estese, altre hanno tagli alla gola o fori di pallottole in fronte.

Per l'articolo completo:
www.ansa.it/web/notizie/rubriche/mondo/2012/03/12/visualizza_new.html_130950...


E continua a salire la tensione nella striscia di Gaza.


Raid su Gaza, ragazzo ucciso da drone israeliano.

Si chiamava Tamer Azzam, aveva 15 anni. Feriti cinque suoi compagni.

Sale il numero dei morti nella Striscia di Gaza, si allunga la gittata dei missili palestinesi in territorio israeliano. Non conosce per ora tregua, nonostante gli appelli della comunità internazionale, la nuova spirale di violenze al confine fra lo stato ebraico e l'enclave controllata da Hamas: teatro oggi del quarto giorno consecutivo di scontri, sullo sfondo di un incessante botta e risposta fra lanci di razzi e raid aerei e di un crescendo di paura che coinvolge sui due lati del fronte centinaia di migliaia di persone. Innescata venerdì dalla 'esecuzione mirata' dello sceicco Zuheir al-Kaisy, capo della fazione iper-oltranzista dei Comitati di resistenza popolare (e sospettato dall'intelligence israeliana di ordire un attacco terroristico in grande stile attraverso il Sinai egiziano) l'escalation ha fatto registrare nelle ultime ore il picco di intensità più alto dalla offensiva militare Piombo Fuso (dicembre 2008 - gennaio 2009).

Per l'articolo completo:
www.ansa.it/web/notizie/rubriche/mondo/2012/03/12/visualizza_new.html_130950...

_Thomas88_
00martedì 13 marzo 2012 14:57
L'aviazione navale italiana
Aviazione navale italiana.


L’Aviazione Navale nasce l’1 agosto 1956 con la formazione del 1° Gruppo elicotteri dotato degli elicotteri AB-47G che con il tempo vennero affiancati dagli AB-47J-3.
La nave Luigi Rizzo della classe Carlo Bergamini servì per effettuare i test operativi.
Nel marzo 1959, dopo il Mutual Defense Assistance Program stipulato con gli USA, arrivarono gli elicotteri SH-34.
Lo stesso programma fece arrivare 24 bombardieri Curtiss S2C-5 Helldiver equipaggiati per la lotta antisommergibile.

L’Aviazione Navale attualmente ha in dotazione i seguenti velivoli:
AV-8B Harrier Plus;
Piaggio P180 Avanti;
Agusta-Bell AB 212 ASW;
Sikorsky SH-3D Sea King;
AgustaWestland AW101.


AV-8B Harrier Plus.

Il McDonnell Douglas AV-8B Harrier II è un caccia da attacco al suolo VSTOL (Vertical Short Take-Off Landing).


Descrizione tecnica.
L’Harrier effettuò il privo volo nel 1978 ed entrò in servizio nel 1985. L’equipaggio è composto dal solo pilota. L’aereo è lungo 14.12m, ha un’apertura alare di 9.25m ed un’altezza di 3.55m. Il suo peso a vuoto è di 6340kg, carico di 10410kg, mentre il suo peso massimo al decollo è di 14100kg.
Monta un motore turboventola Rolls-Royce F402-RR-408.
La sua velocità massima è pari a 0.89 Mach. Ha un’autonomia di 2200km, un raggio d’azione di 485km e può raggiungere una quota di volo di 15000m.
L’armamento è composto da un cannone GAU-12 da 25mm. Nei sei piloni sub-alari può portare bombe Mk 82 da 500lb e Mk 83 da 750lb, missili aria-aria AIM-9 Sidewinder e AIM-120 AMRAAM, missili aria-terra AGM-64 Maverick e AGM-88 HARM, missili antinave AGM-84 Harpoon, razzi CRV7 da 70mm.

L’AV-8 Harrier nella Marina Militare Italiana.
In forza al GRUPAER, Gruppo Aerei imbarcati, di MARISTAER-Grottaglie, gli AV-8 Harrier sono imbarcati sia sulla portaerei Cavour sia sulla portaeromobili Garibaldi.
Nel febbraio 1995 gli Harrier imbarcati sulla portaeromobili Garibaldi ebbero il loro primo impegno operativo partecipando all’Operazione United Shield in Somalia. Tre AV-8B effettuarono numerose missioni di ricognizione e supporto allo sbarco anfibio dei Marines e del Reggimento San Marco.
Dal marzo al giugno 1997 il Gruppo partecipò all’Operazione Alba Neo, con gli aerei armati che decollarono giornalmente per operazioni di scramble.
Dall’aprile al giugno 1999 gli Harrier imbarcati sulla Garibaldi impiegarono per la prima volta i loro armamenti partecipando all’intervento NATO in Kosovo, nel corso dell’Operazione Allied Force.
Dal novembre 2001 al marzo 2002 il Gruppo partecipò all’Operazione Enduring Freedom. Con la Garibaldi dislocata nell’Oceano Indiano, gli Harrier effettuarono un totale di 800 ore di volo in missioni di combattimento.
Dall’agosto all’ottobre 2006 il Gruppo partecipò all’Operazione Leonte in Libano, effettuando missioni di ricognizione sul traffico mercantile.


Piaggio P180 Avanti.

Il Piaggio P180 Avanti è un aereo da trasporto executive da 6/9 passeggeri progettato e costruito dalla Piaggio Aero.

Descrizione tecnica.
L’equipaggio può essere composto da uno o due persone. Il P180 Avanti ha volato per la prima volta nel 1986. L’aereo è lungo 14.40m, ha un’apertura alare di 14.03m ed un’altezza di 3.98m.
Il suo peso ha vuoto è di 3400kg mentre il peso massimo al decollo è pari a 5466kg.
L’aereo è spinto da due turboeliche Pratt & Whitney Canada PT6A-66.
La sua velocità massima è di 754km/h, la sua velocità di crociera di 6444km/h e può raggiungere la tangenza si 12400m. Con sei passeggeri a bordo ha un’autonomia di 2400km.
La Marina Militare Italiana ha in servizio tre esemplari del Piaggio P180 Avanti, denominati P180M Maritime Avanti II.


Agusta-Bell AB 212.

L’AB 212 è un elicottero multiruolo biturbina con rotore a due pale. Progettato dalla Bell, in Italia è costruito sotto licenza dall’AgustaWestland.


Descrizione tecnica.
L’AB 212 è lungo 17.43m, largo 14.64m ed alto 3.83m. Il rotore ha un diametro di 14.mm circa ed il peso massimo al decollo è di 5080kg. Può trasportare 14 passeggeri, più l’equipaggio (1 o 2 piloti). Il motore è un Pratt & Whitney Canada PT6T-3, o 3B, a due turbine da 1342kW di potenza totali.
La sua velocità massima è di 223km/h, la velocità di crociera di 186km/h. L’autonomia si aggira intorno alle 2 ore e mezza. Il raggio d’azione è di 439km mentre la tangenza di 5305m.

L’AB 212 nella Marina Militare Italiana.
Dal 1973 la Marina Militare Italiana ha acquistato 67 elicotteri di questo tipo, che utilizza sia per compiti antisommergibile, armati di siluri e sonar, sia per la ricerca e salvataggio.
Le dimensioni medie dell’elicottero gli consentono di operare dai ponti delle fregate e dei cacciatorpedinieri, oltre che da quelli delle unità maggiori.
All’inizio gli AB 212 formavano il reparto di volo degli incrociatori classe Doria, che ne potevano imbarcare quattro, e poi del Vittorio Veneto, che ne potevano imbarcare fino a nove.
Attualmente la Marina Militare dispone degli AB 212 in due versioni: ASW-ASuW e NLA.
ASW-ASuW – questa versione ha una struttura irrobustita per la protezione contro la salsedine, per l’impiego prolungato a bordo delle unità navali. L’AB 212 ASW-ASuW è dotato di sensori e armamento per compiti antinave e antisommergibile. I sensori sono il radar APS-705, il sonar ASQ-13B e il FLIR (Forward Looking Infra-Red) “STAR SAFIRE II” e, a volte, è presente un apparato LINK/TG-2 per la guida dei missili superficie-superficie del tipo Teseo. L’armamento standard è composto da due siluri MK-46.
L’elicottero trasporta anche dei galleggianti d’emergenza.
NLA – Il 2 maggio 1994 venne formato il Reparto Eliassalto, inizialmente chiamato Nucleo Lotta Anfibia. Lo scopo era di dotare la Forza Armata di uan componente elicotterista imbarcata specializzata nelle operazioni di supporto alle Forze da Sbarco del Reggimento San Marco.
L’AB 212 NLA dispone di sedili corazzati e di corazzature removibili sul pavimento della cabina. L’elicottero è dotato di illuminazione interna ed esterna compatibile con l’impiego dei visori NVG e di trancia cavi. L’armamento è vario e può essere composto da:
due mitragliatrici pesanti HMP calibro 12.7mm;
due mitragliatrici leggere MG 42/59;
due lanciarazzi HL 19/70.
L’equipaggiamento comprende anche il SIAP, Sistema Integrato di Autoprotezione Passiva, con sensori antimissile e sistema di lancio automatico di chaff e flare.
Il velivolo può trasportare da 2 a 5 operatori del Reggimento San Marco o delle Forze Speciali.


Sikorsky SH-3 Sea King.

Il Sikorsky S-61, o SH-3 Sea King, è un elicottero multiruolo biturbina medio/pesante con rotore a cinque pale, progettato dalla Sikorsky Aircraft Corporetion alla fine degli anni ’50. Viene utilizzato sia per la lotta antisommergibile sia per operazioni di ricerca e soccorso. In Italia viene costruito su licenza dall’Agusta.


Descrizione tecnica.
L’SH-3 ha un equipaggio di 4/6 uomini (2 piloti e 2 specialisti, più eventualmente 2 aerosoccorritori). E’ lungo 22.30m, alto 5.52m ed il rotore principale ha un diametro di 18.90m. Il suo peso a vuoto è di 6200kg mentre il peso massimo al decollo non deve superare i 10000kg.
Il motore è composto da due General Electric T58-GE-5 da 1521 shp.
La sua velocità massima è di 260km/h, la sua autonomia di 750km mentre la sua tangenza di 3500m.

L’SH-3 nella Marina Militare Italiana.
L’SH-3 è entrato in servizio nella nostra marina nel 1969. Generalmente imbarca sulla Portaeromobili Garibaldi, sull’unità Logistica ETNA e sulle unità anfibie.
Il Sea King nella MMI svolge ruoli primari nella lotta antisommergibile ed antinave, grazie al sonar di profondità AQS 18, al radar panoramico ed al sistema di Guerra Elettronica.
L’armamento principale differenzia in base alla configurazione, la quale varia a seconda dall’impiego operativo previsto. Nella configurazione ASW è armato con siluri MK-46 ed è equipaggiato con un sonar di profondità, con un radar di scoperta e sorveglianza e un sistema di guerra elettronica; nella configurazione ASUW è armato con i missili A/N Marte MK-2S; in altri casi può montare mitragliatrici calibro 12.7mm.
Nel recente passato è stato modificato per operare in supporto alle Forze da sbarco, in attività di elitrasporto truppe ed eliassalto, grazie a capacità di autodifese attive e passive e alla possibilità di trasportare 19 persone equipaggiate e fino a 3300kg di carichi esteri. Alcuni esemplari operano in supporto agli Incursori del COMSUBIN.
L’SH-3, comunque, svolge egregiamente anche compiti di ricerca e soccorso in mare.
Il Sea King è presente presso il 3° Gruppo Elicotteristi di Catania nella versione antisommergibile e ASUW, mentre è presente nel 4° Gruppo Elicotteri di Grottaglie nella versione elitrasporto/eliassalto/ operazioni speciali.
Le versioni in cui il Sea King opera nella nostra marina sono:
AS-61A-4, versione da trasporto e ricerca/soccorso;
AS-61N-1 Silver, versione con cabina accorciata;
ASH-3D, versione antisommergibile;
HH-3F, versione SAR, Search and Rescue. E’ la versione più diffusa, presente con 35 esemplari entrati in servizio a partire dal 1977. 20 sono nella versione standard “Alpha”, mentre 15 nella versione “Bravo”, modificati con equipaggiamenti dedicati alle missioni Combat SAR. In seguito, sono stati ulteriormente modificati con equipaggiamenti per il ruolo SMI, Slow Mover Interceptor.

Incidenti dell’HH-3F.
L’HH-3F è stato protagonista di due incidenti.
Il primo avvenne il 7 maggio 2008 nelle acque di fronte l’aeroporto di Pratica di Mare, quando un HH-3F in volo di addestramento notturno in mare impattò contro la superficie dell’acqua; il velivolo si inabissò ma l’equipaggio di 5 persone riuscì a mettersi in salvo.
Il secondo si verificò il 23 ottobre 2008 nelle vicinanze di Strasburgo, quando un HH-3F diretto da Digione a Florennes per il Tactical Leadership Programme precipitò causando la morte dell’intero equipaggio formato da 8 soldati.


AgustaWestland AW101.

L’AgustaWestland AW101 è un elicottero multiruolo a tre turbine nato dalla collaborazione tra l’italiana Agusta e la britannica Westland Aircraft.


Descrizione tecnica.
L’AW101 ha un equipaggio di 4 uomini, 2 piloti e due membri dell’equipaggio. Ha una lunghezza di 22.80m, un’altezza di 6.65m e il rotore principale ha un diametro di 18.60m.
Il suo peso a vuoto è di circa 10500kg mentre il peso massimo al decollo è di circa 14600kg.
L’elicottero può montare tre turbine General Elecrtic T700/T6A o tre turbine Rolls-Royce Turbomeca RTM322.
La sua velocità massima è di 309km/h, la sua autonomia di 1389km e la sua tangenza di 4575m.
Nelle versione antisommergibile o antinave può essere armato con quattro siluri Mk44 o Mk46 e con due missili antinave Marte.

L’AW101 nella Marina Militare Italiana.
La collaborazione tra l’Agusta e la Westland per la creazione di questo elicottero iniziò alla fine degli anni ’70. Lo sviluppo del velivolo fu lungo e il primo volo si ebbe circa dieci anni dopo. Nel 1997 il governo italiano ordinò venti AW101 per la Marina Militare.
Essendo un elicottero multiruolo, l’AW101 può svolgere egregiamente compiti antinave e antisommergibile, compiti di ricerca e salvataggio, compiti di trasporto e di assalto anfibio.
Ai venti esemplari ordinati nel 1997, ne vennero aggiunti altri successivamente. Ora la nostra aviazione navale dispone dei seguenti AW101 in diverse versioni:
10 in versione ASuW/ASW, per compiti antinave ed antisommergibile;
4 in versione AEW, per compiti di sorveglianza;
4 in versione utility;
4 in versione ASH, per compiti di assalto anfibio.
I 22 esemplari di AW101 sono in servizio presso il 1° Gruppo Elicotteri ed il 3° Gruppo Elicotteri (altri due esemplari verranno consegnati a breve).
Nell’ottobre 2010 tre elicotteri del 1° Gruppo Elicotteri della base aerea di Luni Sarzana vennero inviati in Afghanistan a bordo di un C-17 dell’USAF. Questi fanno parte del Task Group Shark che comprende un totale di 67 militari tra equipaggi di volo, tecnici, personale amministrativo, logistico e medico, oltre ai fucilieri del Reggimento San Marco.
I tre AW101, dotati di sistemi di auto protezione e visione notturna, sono impiegati in missioni di sorveglianza, pattugliamento, scorta ed evacuazione medica. Il loro territorio di competenza è l’Afghanistan occidentale e fanno base ad Herat.


Fonte: Wikipedia
it.wikipedia.org/wiki/Aviazione_Navale
_Thomas88_
00venerdì 16 marzo 2012 13:47
Corea del Nord: verso lancio quarto 'satellite', ultimo nel 2009
Esperti: missile a lunga gittata compatibile con testata atomica.

La Corea del Nord si appresta al quarto lancio di un 'satellite' o missile di vario tipo a lunga gittata dopo quelli fatti nel 1998, nel 2006 e nel 2009, cui fece seguito la condanna del Consiglio di sicurezza dell'Onu con tanto di rafforzamento delle sanzioni. Il vettore citato dalla Kcna, il 'Kwangmyongsong-3', e più noto all'estero come 'Taepodong', è stato testato l'ultima volta il 5 aprile 2009 ed è capace di sorprendere vicini, come Giappone e Corea del Sud, nonché gli stessi Stati Uniti, per gli oltre 3.000 km coperti scavalcando il Giappone prima di cadere nelle acque dell'oceano Pacifico. Il razzo è considerato dagli esperti occidentali un missile a lunga gittata, composto da due o tre stadi e capace di montare anche una testata atomica da 500 kg.
Pyongyang, nella circostanza, rivendicò il successo delle operazioni con il satellite mandato in orbita per trasmettere canzoni e musiche rivoluzionarie. Washington e Seul, invece, parlarono di insuccesso, pur con l'innegabile risultato della lunga distanza raggiunta. Un portavoce del Comitato nordcoreano per la Tecnologia spaziale, secondo quanto riferito dalla Kcna, ha detto che il lancio "offrirebbe un'importante occasione per mettere la tecnologia spaziale a scopi pacifici a un livello più alto".
Appena pochi giorni fa, la Corea del Nord ha accettato la moratoria su missili a lunga gittata, test nucleari e arricchimento dell'uranio nel negoziato diretto con Washington allo scopo di strappare aiuti alimentari per 240.000 tonnellate e di cercare di superare la fase di stallo dei colloqui multilaterali sull'abbandono dei programmi atomici.
Seul, lancio satellite è grave provocazione - La Corea del Sud ha espresso "grande preoccupazione" per l'annuncio di Pyongyang sul lancio di un 'satellite' tra il 12 e il 16 aprile, bollando l'iniziativa come "un grave atto e una provocazione". "Se la Corea del Nord lancia il suo satellite, come già reso noto, si tratterà - recita una nota del ministero degli Esteri - di un grave atto provocatorio contro la pace e la stabilità nella penisola coreana e in Estremo Oriente".

Fonte: Ansa.It
www.ansa.it/web/notizie/rubriche/mondo/2012/03/16/visualizza_new.html_132860...
_Thomas88_
00lunedì 19 marzo 2012 13:42
Lo scontro a fuoco
Afghanistan: le immagini di uno scontro a fuoco.

Le riprese fatte da un soldato inglese.


Fonte: Corriere della sera.It
video.corriere.it/afghanistan-immagini-uno-scontro-fuoco/3e6c1a28-711e-11e1-8a4c-5b31...
_Thomas88_
00venerdì 23 marzo 2012 15:49
Il rifornimento in volo
Siamo in Alaska. Il paesaggio sullo sfondo è mozzafiato.
Ma non è questo che interessa a noi. [SM=g6794]

Tre velivoli sono in volo sopra le terre incontaminate di questo stato.
Si tratta di un C-130 dell'Air National Guard e di due HH-60 Pave Hawk dell'USAF.

L'aereo e gli elicotteri stanno svolgendo una delle esercitazioni più comuni, quella del rifornimento in volo.
Il C-130 non è un aerocisterna: l'USAF ha in dotazione a questo scopo i K-10 e i K-135.
Però, il rifornimento in volo può essere eseguito anche tramite l'utilizzo di serbatoi subalari. Ad esempio, un caccia con serbatoi subalari con apposito equipaggiamento può rifornire un altro caccia.

In questo caso, il C-130 rifornisce i due Pave Hawk.





Fonte: Militaryphotos.net
bambino_69
00sabato 24 marzo 2012 20:23
fantastiche queste foto. ci vuole calma e sangue freddo durante il rifornimento. però vabbè chissà quante volte si sono allenati a farlo in simulatore prima di farlo nel reale.

pensavo una cosa: fare il rifornimento in volo agli elicotteri oppure a degli aerei, richiede velocità differenti. probabile che l'aereo cisterna si adatti alle due modalità
_Thomas88_
00domenica 25 marzo 2012 16:43
Re:
bambino_69, 24/03/2012 20.23:

pensavo una cosa: fare il rifornimento in volo agli elicotteri oppure a degli aerei, richiede velocità differenti. probabile che l'aereo cisterna si adatti alle due modalità




...certo, non penso il rifornimento in volo per gli elicotteri e quello per gli aerei si faccia alla stessa velocità.
Cioè, ognuno avrà le sue "condizioni ideali", una velocità di sicurezza che, credo, per gli elicotteri sia inferiore a quella dei jet.

Ma non sono a conoscenza di queste velocità. [SM=g2806961]
_Thomas88_
00lunedì 26 marzo 2012 15:57
Afghanistan, oggi i funerali di Silvestri
Come tutti avrete avuto modo di vedere ai telegiornali o di leggere sui giornali, sabato c'è stato un attacco da parte dei talebani ad una base italiana in Afghanistan. Un soldato, il sergente Michele Silvestri, ha perso la vita, mentre altri 5 nostri soldati sono stati feriti, uno gravemente.

Ecco il link all'articolo che parla dell'attacco:
www.ansa.it/web/notizie/rubriche/mondo/2012/03/24/visualizza_new.html_156098...


La salma del sergente ucciso a colpi di mortaio e' giunta a Roma.


La salma del sergente Michele Silvestri è a Roma. L'aereo che la trasportava, un C-130 dell'aeronautica militare con a bordo il feretro del 33enne militare di Monte di Procida, è atterrato all'aeroporto militare di Ciampino alle ore 11. A rendere gli onori militari sulla pista un picchetto del 21° Genio Gustatori di Caserta insieme con un picchetto interforze.
Il pianto disperato della moglie e della mamma ha segnato la breve mesta cerimonia del rientro dall'Afghanistan della salma del sergente Michele Silvestri. La bara, avvolta nel tricolore, è stata fatta scendere dal C-130 da 6 commilitoni del 21/o Genio Guastatori di Caserta. Davanti al picchetto d'onore la benedizione da parte dell'Ordinario militare, l'arcivescovo Vincenzo Pelvi e l'omaggio del ministro della Difesa Giampaolo Di Paola che ha poggiato le mani sul feretro. Dopo le note del "Silenzio" il corteo ha seguito il feretro fino al carro funebre. Qui i pianti delle due donne del fratello e della sorella si sono fatti irrefrenabili. La mamma Teresa e la moglie Nunzia hanno gridato a più riprese toccando la bara dopo che era stata deposta nel carro funebre. La salma ha quindi lasciato l'aeroporto di Ciampino alle 11.20 diretta all'Istituto di Medicina Legale dove, come da prassi in casi del genere, verrà eseguita l'autopsia.
Le esequie solenni del sergente si svolgeranno alle 18 nella Chiesa Santa Maria degli Angeli di Roma.
Giungerà in tarda serata a Monte di Procida il feretro del sergente dell'Esercito Italiano, Michele Silvestri. La camera ardente, domani mattina, sarà allestita nella sala comunale "Ludovico Quandcel" e resterà aperta dalle 8 alle 10. In serata si terrà una veglia di preghiera che sarà guidata da don Antonio Cassaro, della comunità del Buon Consiglio. Successivamente la salma verrà trasferita nella chiesa del Buon Consiglio a Cappella. Il rito funebre, che avrà inizio alle 10,30, sarà presieduto dal vescovo di Pozzuoli, mons. Gennaro Pascarella. Alla cerimonia saranno presenti i rappresentanti delle amministrazioni comunali di Monte di Procida e di Bacoli che hanno proclamato il lutto cittadino. Presenti, naturalmente, anche i commilitoni del sergente Silvestri, che era effettivo al 21mo Genio Guastatori, inquadrato nella brigata 'Garibaldi', di stanza a Caserta.

Fonte: Ansa.It
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