[Rubrica] [In corso] Guerra: armi e tecnologie.

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_Thomas88_
00domenica 13 dicembre 2009 20:44
Challenger 2
Ritorniamo ai carri armati. Quello di cui vi parlo oggi è l'attuale carro armato di punta dell'esercito britannico, paragonabile all'Abrams statunitense nel ruolo: l'FV 4034 Challenger 2.
Si tratta di una diretta evoluzione del Challenger 1, il suo predecessore ora rimasto in dotazione solamente all'esercito giordano.
Nato da un'iniziativa privata della Vickers, venne adottato dalla British Army che era alla ricerca di un mezzo più innovativo ma con elementi in comune al carro armato già in uso.
Il contratto iniziale del 1991 prevedeva l'acquisto di 127 MBT e 13 per la scuola guida. Lo scafo e il gruppo motopropulsore sono identici a quelli del Challenger 1 ma la trasmissione e le sospensioni idropneumatiche sono migliorate, insieme ad altre componenti tra cui le ruote motrici. La torretta è stata completamente ridisegnata e dotata di una corazzatura Chobham si seconda generazione e con caratteristiche avanzate.
L'arma principale è un cannone da 120mm rigato Charm 1 che spara proiettili APDSDS-T Charm 3 KE con penetratore in uranio impoverito.
Migliori sono anche i sistemi di tiro, con un mirino telescopico rotante per 360° sul cielo della cupola, abbinato ad un telemetro laser utilizzabile sia dal capocarro che dal puntatore. Inoltre, è presente un'avanzata camera termica per il tiro in tutte le condizioni di visibilità che si trova in posizione protetta subito sopra la canna e che fornisce le immagini sia al capocarro che al puntatore.
Le armi secondaririe sono una mitragliatrice coassiale da 7.62mm ed una antiaerea sempre da 7.62mm.
Il peso è identico a quello del Challenger 1 con le 62 tonnellate. Il propulsore è un diesel con sovralimentazione, 12 cilindri a V da 1200HP.
Il mezzo venne consegnato a partire dal 1993 ma solo due anni dopo i mezzi divennero operativi. Nel 1994 ci fu un altro ordine di 259 carri.
Il suo battesimo del fuoco avvenne durante la Seconda guerra del golfo, dove i Challenger 2 si dimostrarono superiori a tutti i mezzi nemici. L'Oman ne ha chiesti 32 per sostituire i Chieftain mentre anche l'Arabia Saudita ha già avanzato degli ordinativi.

Nella foto, un Challenger 2 in addestramento.
AURORA PILOT
00lunedì 14 dicembre 2009 09:13
Belli belli i missili Thomas!
Sicuramente l'AIMX9 è il più funzionale, lo uso sempre nel simulatore per abbattere i russi con il mio F22...ehehe!
_Thomas88_
00lunedì 14 dicembre 2009 10:45
Re:
AURORA PILOT, 14/12/2009 9.13:

Belli belli i missili Thomas!
Sicuramente l'AIMX9 è il più funzionale, lo uso sempre nel simulatore per abbattere i russi con il mio F22...ehehe!




Grande Aurora! insomma nel simulatore hai scelto un aereo "scarso" è? Eheh
_Thomas88_
00lunedì 14 dicembre 2009 11:49
Un M-113...particolare.
L'M-113 è un veicolo trasporto truppe cingolato progettato negli anni '50 con in mente la possibilità di trasportare una squadra di fanti completamente equipaggiata e di proteggerla dal fuoco delle armi leggere o di sostenere nel fuoco ravvicinato le truppe già impegnate nello scontro.
La funzione tattica del veicolo era di trasportare i soldati fino al campo di battaglia e, una volta sul posto designato, di sostenerli con il fuoco delle armi in dotazione al veicolo.
Sullo scafo dell'M-113 fu realizzato un gran numero di veicoli specializzati, con funzioni particolari sul campo di battaglia.
Una sua variante, però, è stata destinata ad un altro uso al di fuori della guerra.
Si tratta di questo M-113 dal colore strano, verniciato con apposite vernici riflettenti per permettere ai tecnici della NASA di accostarsi alle rampe di lancio ancora calde.
AURORA PILOT
00lunedì 14 dicembre 2009 15:21
Sisi ho preso un trabiccolo per distruggere i Mig russi...ehehe!

Senti Thomas qual'è il cannone più potente del mondo, che gittata ha? Intendo sia cannone d'artiglieria, sia quello di un carro armato.

Grazie
_Thomas88_
00lunedì 14 dicembre 2009 17:49
Re:
AURORA PILOT, 14/12/2009 15.21:

Sisi ho preso un trabiccolo per distruggere i Mig russi...ehehe!

Senti Thomas qual'è il cannone più potente del mondo, che gittata ha? Intendo sia cannone d'artiglieria, sia quello di un carro armato.

Grazie




Mi hai chiesto una cosa Aurora...In serata di postero qualcosa sui cannoni dei carri armati ma di dico da subito che bisogna tener conto di una variabile fondamentale per la gittata.
Su quelli di artiglieria, proverò a fare qualcosa ma non ti assicuro niente...( mi hai preso alla sprovvista con questa domanda [SM=x708813] )
AURORA PILOT
00lunedì 14 dicembre 2009 19:00
Eheh vai sereno che sei forte!
_Thomas88_
00lunedì 14 dicembre 2009 19:51
Allora, per risponderti Aurora, di faccio un riepilogone.

Partiamo dai cannoni di artiglieria. Essi hanno avuto il loro sviluppo massimo durante la seconda guerra mondiale ma, dopo il conflitto, persero via via rilevanza tattica in quanto tutti e tre gli impieghi che li avevano caratterizzati ( contraerei, controcarri e artiglieria pesante ) vennero sostituiti, soprattutto negli anni '70, dai missili, dopo lo sviluppo dell'elettronica che permise di teleguidarli a distanza.
Ad oggi, ecco come i vecchi e potenti cannoni d'artiglieria sono stati sostituiti nei loro impieghi o modificati per adattarli ai nuovi modi di interpretare la guerra:
cannoni controcarri= scomparsi totalmente e sostituiti dagli MBT ( Main Battle Tank, carri armati da combattimento ), dai missili controcarri ( Hellfire, Maverick,... ) e dai bazooka;
cannoni contraerei= restano solo quelli di calibro inferiore o uguale ai 30mm. Parte del loro compito è svolto anche dai nuovi sistemi di difesa come il Patriot;
artiglieria pesante= montata su semoventi cingolati con calibri standardizzati, per i cannoni, a 150mm.
Apriamo una parentesi per questo ultimo gruppo:
i semoventi di artiglieria (indicati spesso come cannoni semoventi o solo come semoventi) sono veicoli militari che hanno lo scopo di portare bocche da fuoco che possono sparare senza essere rimosse dal veicolo. Al giorno d'oggi, e ti dico la verità, non so con certezza che mezzi di questa categoria vengano impiegati sul campo da battaglia, anche perchè ci sono state pesanti critiche sui costi di questi mezzi ( superiori ai carri armati che dovevano difendere ) e sui problemi dovuti ad eventuali problemi tecnici che portavano all'impossibilità totale di utilizzo dell'arma anche se il pezzo che si rompeva non riguardava il cannone ( non poteva arrivare sul posto ).
I più famosi, però, sono:
M107, ( USA, Israele, Italia, ecc ), dagli anni '60 fino ai '90, gittata 40km con un proiettile speciale;
M109, USA e NATO, dagli anni '50 ai '90, gittata 21km nella variante più modernizzata;
2S7 "Pion", Russia, altri paesei dell'est, anni '70 fino al 21secolo, gittata 37.5km;
2S19, Russia, il più moderno e quindi in servizio, gittata 24.7;
PzH 2000, Germania, Olanda, Grecia, Italia, mezzo più moderno della sua categoria e quindi in servizio, gittata 40km.

Per i carri armati, la variabile che ti dicevo di cui bisogna tener conto è quella del proiettile utilizzato. Comunque, tutti i carri armati più moderni ( T-90, Ambrams, Challenger 2 ) montano cannoni molti potenti di cui, però, non so tutte le caratteristiche.
Ti do un po' di dati tanto per darti un'idea:
T-90= cannone 2A46M-2 da 125mm, tiro diretto 2120m, tiro indiretto 10000m;
M1 Abrams= cannone M256A1 da 120mm, con proiettili M829 2000m di gittata diretta ( indiretta penso simile a quella del T-90 );
Leclerc= cannone GIAT 120-56 da 120/50mm, con proiettili HEAT 4000m;
Leopard 2= cannone Rheinmetall L/44 da 120mm, con proiettili DM63 4000m, con un altro tipo di proiettili 8000m;
Challenger 2= cannone L30A1 da 120mm, con proiettili HESH 8000m, con altri proiettili 5100m.

Dei dati che ti ho fornito, quelli riguardo alla gittata, il riferimento al tiro diretto o indiretto non ce l'ho escludendo il T-90, quindi prendi gli altri dati in modo indicativo e ragionevole, cercando di adattarli alla possibilità di tiro diretto o indiretto.

_Thomas88_
00martedì 15 dicembre 2009 19:41
Gepard
Il Gepard è un semovente di artiglieria antiaerea tedesco, giudicato il migliore in assoluto. E' dotato di una torretta che ai lati possiede 2 cannoni da 35mm, sul tetto un radar per la ricerca e sulla parte anteriore un radar per il tiro. Lo scafo è quello del Leopard 1.
L'esercito tedesco, dopo gli anni '50 ebbe l'esigenza di sostituire gli M42 Duster americani con nuovi mezzi antiaerei e lanciò una gara, vinta, nel 1966, proprio dal Gepard che entrò in servizio nel 1976.
Il motore è un potente diesel e la corazza è in acciaio saldato. Nella torretta prendono posto il capocarro e l'artigliere. La coppia di cannoni ad alta velocità sono dotati di sensore per la rilevazione della velocità iniziale e la loro cadenza di tiro è di 550 colpi per minuto per arma, quindi 1100 totali; la gittata è di 3500m.
Il Gepard agisce così: acquisisce il bersaglio con il radar per la ricerca, poi passa al radar di tiro ed infine può aprire il fuoco granzie alla punteria automatica del computer di bordo. L'alimentazione è a nastro continuo che non richiede ricariche manuali.
Dopo la sua entrata in servizio, in 4 anni ne vennero prodotti 570: 420 andarono alla Germania Ovest, 95 all'Olanda e 55 al Belgio. Tutt'ora i Gepard vengono aggiornati con piccole modifiche ai computer e agli apparati di mira.

Nella foto, un Gepard.


_Thomas88_
00mercoledì 16 dicembre 2009 14:15
M247 DIVAD
L'M247 DIVAD era un semovente d'artiglieria antiaerea nato negli anni '70 come mezzo, ricavato dallo scafo del Patton, per proteggere le colonne di veicoli corazzati americani. L'armamento principale era costituito da due mitragliere automatiche Bofors L/70 da 40mm da 600 colpi al minuto e con gittata pratica di 4000m, massima di 12000m. I due radar di ricerca e di tiro erano posizionati nella parte posteriore della torretta, squadrata e di grosse dimensioni. Avrebbe dovuto affiancare nei piani gli Abrams e i Bradley sul campo di battaglia. Questo mezzo doveva essere l'equivalente statunitense del Gepard, addirittura il suo sostituto. Non fu affatto così per molti problemi tecnici ( tra cui l'inadeguatezza del radar di ricerca, la minor velocità dei suoi colleghi corazzati, la non più sufficente gittata dei cannoni da 40mm )e di elevati costi.
Il progetto fu cancellato nel 1986. Esso si aggiunse alla lunga lista di costosi sistemi AA di difesa tattica dell'US Army che non ebbero alcun successo operativo (anche quando i test vennero giudicati pienamente positivi, come nel caso dell'ADATS) ovvero all’ADATS, al Mauler e al Roland.

Nella foto, un M247 DIVAD.
predalien
00mercoledì 16 dicembre 2009 14:56
PzH2000


Uno dei più potenti credo sia il PzH-2000 anche per la sua gittata che varia dai 17 ai 20 Km.

Il PzH 2000 è un obice semovente da 155/52 mm, prodotto da un consorzio formato dalle aziende Krauss-Maffei Wegmann e Rheinmetall per l'Esercito Tedesco.

Attualmente è il mezzo più moderno della sua categoria (anche per la cancellazione del Crusader statunitense), potendo disporre di un sistema del controllo del tiro molto sofisticato, che può contare sul navigatore inerziale ed anche sul GPS, e su un meccanismo di caricamento automatico che permette ratei di fuoco molto elevati (3 colpi in 9 secondi, 10 colpi in 56 secondi, e dai 10 ai 13 colpi al minuto continui, a seconda del livello di surriscaldamento della canna).

La massa del mezzo è elevata, anche per la protezione che si è inteso dargli contro le submunizioni. Il mezzo è stato adottato anche dagli eserciti di Olanda, Grecia e Italia, che si è dotata di 70 esemplari costruiti su licenza dal Consorzio Iveco Otomelara (CIO).
AURORA PILOT
00mercoledì 16 dicembre 2009 17:47
Grazie per la rispista Thomas, l'ho letta un po' in ritardo...

Non credevo che si potesse colpire con precisione bersagli molto lontani con un proiettile da terra, un'altra domandina veloce...è possibile centrare con precisione centimetrica il bersaglio anche con i carri armati o si va a precisione metrica.

Nel senso gli aerei sganciano le bombe che entrano dalle finestre o addirittura dentro il finestrino di un camion, è possibile fare ciò con i proiettili di un carro armato? Io credo di no per il fatto della curvatura del tiro, però sei tu l'esperto.
predalien
00mercoledì 16 dicembre 2009 18:10
Re:
AURORA PILOT, 16/12/2009 17.47:

Grazie per la rispista Thomas, l'ho letta un po' in ritardo...

Non credevo che si potesse colpire con precisione bersagli molto lontani con un proiettile da terra, un'altra domandina veloce...è possibile centrare con precisione centimetrica il bersaglio anche con i carri armati o si va a precisione metrica.

Nel senso gli aerei sganciano le bombe che entrano dalle finestre o addirittura dentro il finestrino di un camion, è possibile fare ciò con i proiettili di un carro armato? Io credo di no per il fatto della curvatura del tiro, però sei tu l'esperto.




Provo a risponderti io per quello che so Aurora...
Esistono varie tecniche di agganciamento negli aerei negli elicotteri e nelle artiglierie, dalle tecniche di localizzazione di calore che usano la maggior parte degli elicotteri oppure il sistema radar ad onda continua (in inglese conosciuto anche come CW) che, al contrario dei radar ad impulsi, emettono radiazioni elettromagnetiche in maniera non discontinua nel tempo; la distanza del bersaglio varia in funzione della durata di tempo tra l’ istante di trasmissione e quello di ricezione (ritardo). In pratica, per spiegarti semplicemente, il CW cerca le masse di radiazioni elettromagnetiche che emettono gli altri aerei, però limitando l'agganciamento al punto delle emissioni di elettromagneticità. Perciò per rispondere alla tua domanda, no, credo non sia possibile centrare un bersaglio ''scegliendo'' dove colpirlo come da un finestrino come dicevi te, non credo sia fattibile.
_Thomas88_
00giovedì 17 dicembre 2009 13:37
Re:
AURORA PILOT, 16/12/2009 17.47:



Non credevo che si potesse colpire con precisione bersagli molto lontani con un proiettile da terra, un'altra domandina veloce...è possibile centrare con precisione centimetrica il bersaglio anche con i carri armati o si va a precisione metrica.

Nel senso gli aerei sganciano le bombe che entrano dalle finestre o addirittura dentro il finestrino di un camion, è possibile fare ciò con i proiettili di un carro armato? Io credo di no per il fatto della curvatura del tiro, però sei tu l'esperto.




Allora Aurora, Predalien ti ha dato la risposta. No, precisione centimetrica no, credo sia metrica, comunque minore di quella delle armi aeree.
Con lo sviluppo della tecnologia di attacco, i proiettili, e di difesa, le corazzature, si è arrivati al punto che un proiettile può impattare il suo bersaglio con un certo angolo per colpirlo il più possibile perpendicolarmente, creando il maggior impatto esplosivo.
Ti racconto una perla riguardo ad un tipo di proiettile:
APFSDS ( proiettile perforante, stabilizzato da alette, ad abbandono involucro )è stato un proiettile utilizzatissimo durante l'operazione Desert Storm dai carristi statunitensi e inglesi, quindi sparato da carri armati Abrams e Challenger.
Ebbene, durante questa operazione, sono stati colpiti e distrutti carri armati iracheni nascosti dietro terrapieni sparando questi proiettili attraverso i terrapieni stessi. Altra curiosità, un M1 Abrams sparò un APFSDS contro un T-72 iracheno; il proiettile lo perforò da parte a parte penetrando poi un altro T-72 posizionato dietro al primo, distruggendoli entrambi.

Nella foto, un APFSDS ripreso mentre avviene il distacco dell'involucro esterno.
predalien
00giovedì 17 dicembre 2009 14:19
Esistono però vari tipi di missili.
Dal punto di vista generale, i missili vengono distinti in missili balistici e missili a sostentazione aerodinamica o da crociera. Nei missili balistici, dopo un periodo iniziale di volo propulso (fino alla quota di ca 100 km), il modulo di rientro si distacca dal motore e continua il percorso con una traiettoria balistica (come un proiettile di cannone) sotto l'azione congiunta delle forze di inerzia e di gravità, eccezion fatta per le correzioni impresse dal sistema di guida. I missili a sostentazione aerodinamica o da crociera sono provvisti di ali ridotte e impennaggi che permettono rapide modifiche di rotta e di quota e li rendono capaci di volare a bassissime quote per evitare le difese nemiche. Come sistemi di guida si usano sistemi a programma (in cui gli organi di direzione del missile sono comandati da un programma prestabilito, introdotto prima del lancio), a comando (con guida dalla base di lancio, per es. mediante impulsi radio o radar), a homing (cioè a guida automatica, da parte del missile stesso, munito di apparecchiature sensibili alle radiazioni termiche, acustiche ecc. o agli impulsi radio e radar provenienti dal bersaglio), a TERCOM (Terrain Contour Matching, riconoscimento orografico del terreno), per cui l'immagine del terreno rilevata da bordo viene costantemente confrontata con la rotta precedentemente registrata e inserita nei sistemi di guida. Sistemi di guida sempre più raffinati hanno consentito la realizzazione di missili detti intelligenti (smart) per la loro capacità di essere diretti sul bersaglio con precisione centimetrica. Ulteriore evoluzione sono le armi definite brilliant, in grado di identificare autonomamente il bersaglio e dirigervisi contro con propri mezzi. Altra caratteristica dei missili degli anni '90 è l'integrazione di più sistemi di guida nello stesso missile (inerziale, radar attivo e passivo, laser) da selezionarsi a seconda della situazione tattica o delle diverse fasi del volo.
_Thomas88_
00giovedì 17 dicembre 2009 14:45
M163 Vulcan
Nato a metà degli anni '60, era un M113 dotato di cannone M61 Vulcan in una piccola torretta. Era dotato di telemetro radar, computer balistico e rapidità di azione. Era un mezzo sia da supporto truppe a terra sia antiaereo con, però, in questo ultimo incarico, molti limiti e difetti:
il cannone era una versione di quello terrestre e aveva una cadenza di tiro di 1000 o 3000 colpi invece dei 4000 o 6000, cosa necessaria per non consumare troppo in fretta la canna e le munizioni;
la gittata massima era di soli 1600m e le munizioni di 100g di peso non era molto efficaci contro bersagli aerei;
l'equipaggio era coperto totalmente dalla corazza che, però, era molto sottile e vulnerabile.
Contro bersagli di terra, invece, i Vulcan erano micidiali e devastanti. La logistica non era un problema visto che questo mezzo aveva componenti meccaniche identiche a quelle di un normale M113.
Fino agli anni '80, c'erano 24 Vulcan per divisione, insieme a 24 Chaparral.
Comunque, la loro mancanza più grave era l'assenza di un radar di acquisizione ogni tempo e, quindi, come semoventi antiaerei erano giudicati inferiori ad altri, ad esempio, degli Shilka sovietici.
Una versione speciale doveva essere quella equipaggiata con un cannone GAU-8, quello dell'A-10, per contrastare gli elicotteri d'assalto sovietici, ma non ebbe seguito.

Nella foto, un M163 Vulcan.
predalien
00giovedì 17 dicembre 2009 15:06
Il modello preferito da tutti è il Gatling M-134 (Minigun) che è in pratica il modello ''portatile'' del Vulcan, un vero gioiellino che spara 3000 proiettili al minuto. Una vera potenza di fuoco nel campo di battaglia della fanteria!



(richard)
00giovedì 17 dicembre 2009 17:29
Re:
predalien, 17/12/2009 15.06:

Il modello preferito da tutti è il Gatling M-134 (Minigun) che è in pratica il modello ''portatile'' del Vulcan, un vero gioiellino che spara 3000 proiettili al minuto. Una vera potenza di fuoco nel campo di battaglia della fanteria!




....proprio la stessa del film il "Predator"!! .....una falciatrice o sega tutto!! [SM=x708804]


predalien
00giovedì 17 dicembre 2009 18:33
Re: Re:
(richard), 17/12/2009 17.29:



....proprio la stessa del film il "Predator"!! .....una falciatrice o sega tutto!! [SM=x708804]






Esatto [SM=g27830]

AURORA PILOT
00giovedì 17 dicembre 2009 18:44
Grazie per le risposte Thomas e predalien!

Bella la storiella della doppia perforazione con un solo proiettile!
_Thomas88_
00venerdì 18 dicembre 2009 14:16
MIM-72 Chaparral
Il Chaparral è un missile SAM mobile a corto raggio, sostituto del fallimento Mauler. Entrato in sevizio alla fine degli anni '60, consiste in una rampa di lancio quadrupla con operatore al centro, protetto da uno schermo di plexiglass, e missili derivati dai AIM-9 Sidewinder D, quelli muniti di testata di ricerca IR raffreddata.
Questi missili pesavano circa 80kg ed avevano un raggio di 6km, con velocità massima mach 2. Le schegge d'acciaio lanciate dai 4.5kg di esplosivo potevano perforare 1cm di acciao a 10m.
Lo scafo era quello di un M548, un cingolato non corazzato la cui meccanica derivava da quella dell'M113. L'operatore non doveva far altro che girare la torretta per cercare eventuali aerei nemici, acquisirne la traccia termica e poi lanciare.
Nonostante tutte queste cose positive, il Chaparral aveva anche alcuni gravi difetti:
mancava di capacità di scoperta radar sull'orizzonte;
era un sistema solamente diurno;
i missili erano pochi, troppo pesanti e troppo costosi ( il prezzo di un veicolo con i 4 missili era di 1500000$ ).
Per questi motivi, la produzione si limitò ad alcune centinaia di esemplari e decine di migliaia di missili, parte dei quali esportati soprattutto a Taiwan. Grazie ai fondi e ai progressi della tecnologia, sono stati effettuati degli aggiornamenti che hanno dato vita al MIM-72B dotato di camera termica di ricerca con capacità notturna e di missili migliorati dericati dagli AIM-9L con gittata, manovrabilità e capacità d'ingaggio migliorate.
Tuttavia, terminato l'aggiornamento, nel 1997 i Chaparral furono tolti dalla linea ed accantonati nei depositi della Guardia Nazionale.

Nella foto, un MIM-72 Chaparral.
predalien
00venerdì 18 dicembre 2009 14:40
Il SA-6

Il sistema Kub (codice NATO SA-6 "Gainful"), sviluppato nei primi anni '60 ed entrato in servizio nel 1967, è stato il primo missile a medio raggio mobile del mondo e con un'elevata efficacia operativa. La batteria standard di SA-6 comprende 4 veicoli di lancio, ognuno dei quali trasporta 3 missili a guida semiattiva radar ospitati sopra uno scafo modificato del semovente antiaereo ZSU-23-4 Shilka, un veicolo che trasporta un radar noto come Straight Flush per illuminare il bersaglio, e altri 2 camion 6x6 ZIL-131 che accompagnano la batteria per i rifornimenti. I veicoli di lancio hanno sistemi per il controllo del tiro e protezione NBC. Di questo missile non si sapeva nulla finché non fu usato dagli egiziani nella Guerra del Kippur, cominciando ad abbattere gli aerei israeliani ad un ritmo impressionante. L'ultimo successo di questo missile fu l'abbattimento di un caccia F-16 di 'O Grady sulla ex-Jugoslavia nel 1995. Probabilmente è stato il missile russo per la difesa aerea più venduto, in quanto è in uso in circa 20 paesi tra Europa, Africa e Medio Oriente. L'unico punto debole di questa arma sta nel volume delle batterie usate in battaglia, perciò non è adatta per tecniche militari di sorpresa e tantomeno silenziose.

IL SA-6:




IL radar che fa da supporto operativo alle batterie SA-6:



il veicolo cingolato con radar di tiro Straight Flush, presente in un esemplare per batteria: notare la doppia antenna, quella parabolica per l'illuminazione del bersaglio e sotto, quella di ricerca
_Thomas88_
00domenica 20 dicembre 2009 12:14
Guerra del Golfo: Operazione " Desert Shield " ( parte 1di 3 )
Oggi non voglio parlarvi di mezzi, navi o armamenti: parlerò della prima fase della Guerra del Golfo, conflitto che si può teoricamente dividere in 3 parti ( le altre due le posterò più avanti ed in ordine cronologico ). Questa prima operazione è poco conosciuta rispetto a quella denominata Desert Storm ma fu la prima in ordine di tempo.
Inizio con una frase di Jimmy Carter che, nel 1980, era il Presidente degli Stati Uniti in carica e che fece la seguente dichiarazione a riguardo della sicurezza del golfo Persico:
“…il tentativo di una forza esterna di controllare la regione del golfo Persico sarà considerata come un assalto agli interessi vitali degli Stati Uniti d’America, e come tale, sarà respinto con tutti i mezzi necessari, inclusa la forza militare. “
Nel 1981 il presidente Ronald Reagan illustrò questa politica dichiarando che gli Stati Uniti avrebbero usato la forza per proteggere l’Arabia Saudita, la cui sicurezza era minacciata dalla guerra tra Iran e Iraq.
In base a questo, e alla paure che l’Iraq avrebbe potuto invadere l’Arabia, il presidente George H. W. Bush annunciò che gli Stati Uniti avrebbero intrapreso una missione totalmente difensiva chiamata Operazione “ Desert Shield “ per prevenire una possibile invasione.
L’operazione “ Desert Shield ”, letteralmente Scudo nel Deserto, è stata un’operazione su vasta scala iniziata il 7 agosto 1990 e conclusa a mezzanotte del 16 gennaio 1991. Più convenzionalmente, è anche conosciuta come l’operazione militare che precedette la Guerra del Golfo. Contrariamente a quanto spesso sostenuto dai media comuni negli anni passati, l' Operazione “ Desert Shield “non fu una operazione in tempo di guerra ma la più vasta operazione di posizionamento logistico con fini offensivi-difensivi dalla fine della seconda guerra mondiale. Essa fu l'Operazione di preparazione alla Guerra del Golfo.
La Marina statunitense mobilitò due gruppi navali, le portaerei USS Eisenhower e la USS Indipendence assieme alle loro scorte; 48 F-15 Eagle iniziarono i pattugliamenti sul confine iracheno e le truppe a terra raggiunsero le 500000 unità. Il materiale logistico venne trasportato per via aerea o tramite navi da carico veloci.

Il 2 agosto 1990, dopo settimane di continue minacce diplomatiche, le forze militari irachene su ordine di Saddam Hussein iniziarono, alle prime luci dell’alba, una massiccia offensiva militare contro il Kuwait. In poche ore, i carri armati iracheni conquistarono l’interno territorio del piccolo vicino, terminando la loro rapida operazione a Kuwait City.
Fu subito chiaro che tale atto di guerra era un vero tentativo di annessione territoriale, come da anni ipotizzava Saddam. Le Nazioni Unite condannarono all’unanimità questo atto ed intimarono all’Iraq di ritirarsi entro i propri confini nazionali senza porre condizioni. Nel frattempo, il presidente Bush intraprese una serie di canali diplomatici con più di 60 capi di Stato per creare una coalizione multinazionale da opporre al dittatore iracheno in caso di guerra. Sapendo comunque che Saddam non si sarebbe mai ritirato pacificamente dal Kuwait, Bush ordinò ai suoi capi militari di preparare un piano dettagliato per l’invio di ingenti forze militari nell’area del golfo Persico e, subito dopo, fece in modo di ricevere una formale richiesta di aiuto da parte dell’Arabia Saudita.
La paura più grande ere quella che Saddam avesse potuto invadere l’Arabia, portando sotto il suo controllo più di metà del patrimonio petrolifero mondiale.
Il 7 agosto 1990, dopo una preparazione durata pochi giorni, iniziò ufficialmente l’Operazione Desert Shield.
La prima mossa fu quella di inviare uno stormo di caccia F-15 Eagle dalla Langley Air Force Base, in Virginia, nel golfo Persico. Seguirono gli ingenti spostamenti, per via aerea, terrestre e navale, di centinaia di migliaia di uomini, migliaia di tonnellate di armamenti, viveri, munizioni e mezzi militari.
Nel giro di pochissimo tempo, gli USA ottennero il supporto economico e militare di più di 34 nazioni mondiali. L’intero controllo delle forze della coalizione andò sotto il Capo di Stato Maggiore delle forze armate americane Colin Powell. Le maggiori nazioni che inviarono le proprie forze militari nell’area furono: Argentina, Australia, Bahrein, Bangladesh, Canada, Cecoslovacchia, Danimarca, Egitto, Francia, Grecia, Honduras, Ungheria, Italia, Kuwait, Marocco, Olanda, Nuova Zelanda, Nigeria, Norvegia, Oman, Pakistan, Polonia, Portogallo, Qatar, Arabia Saudita, Senegal, Corea del Sud, Spagna, Siria, Turchia e Gran Bretagna.
Nazioni come il Giappone e la Germania, non potendo partecipare militarmente, contribuirono con fondi monetari.
La mezzanotte del 16 gennaio 1991, l’Operazione Desert Shield venne dichiarata ufficialmente terminata. Il risultato strategico ed organizzativo fu molto soddisfacente: gli sforzi delle 34 nazioni alleate portarono in Arabia Saudita migliaia di carri armati, migliaia di aerei, migliaia di mezzi leggeri, migliaia di tonnellate di rifornimento ed un centinaio tra portaerei, corazzate, incrociatori e sommergibili nucleari.
Dopo la mezzanotte del 16 gennaio, scaduto l’ultimatum imposto dalle Nazioni Unite all’Iraq per il ritiro dal Kuwait, venne dato l’ordine di attacco ed, automaticamente, l’Operazione Desert Shield cessò per lasciare il posto all’Operazione Desert Storm, la vera e propria operazione offensiva.
Iniziò la Guerra del Golfo.

Nella foto, la USS Wisconsin riattivata con l'Operazione " Desert Shield ".
predalien
00domenica 20 dicembre 2009 19:04
Thomas, io più che un "esperto di guerra" sono un appassionato di armi da fanteria e conosco moltissimi tipi di armi, ma volevo chiederti una cosa che magari tu puoi sapere... secondo te qual'è il lanciamissili in uso della fanteria più forte al mondo? Ho sentito dire che quelli che si fanno più valere sono il Javelin e lo Stinger ed io personalmente ho sempre pensato alla supremazia di quest'ultimo. Tu cosa mi puoi dire in merito?


Javelin:



Stinger:
(richard)
00domenica 20 dicembre 2009 19:21
La corazzata USS MISSOURI è conservata come nave museo e "memorial" della guerra del Pacifico.

_Thomas88_
00domenica 20 dicembre 2009 20:41
Re:
predalien, 20/12/2009 19.04:

Thomas, io più che un "esperto di guerra" sono un appassionato di armi da fanteria e conosco moltissimi tipi di armi, ma volevo chiederti una cosa che magari tu puoi sapere... secondo te qual'è il lanciamissili in uso della fanteria più forte al mondo? Ho sentito dire che quelli che si fanno più valere sono il Javelin e lo Stinger ed io personalmente ho sempre pensato alla supremazia di quest'ultimo. Tu cosa mi puoi dire in merito?



Innanzitutto, anche io caro Predalien sono solamente un'appassionato che ha tanta voglia di conoscere il più possibile e non mi reputo un esperto. Anzi, con questa rubrica spero di conoscere molte cose che ancora non so.
Comunque, le due armi che hai menzionato sono due missili terra-aria ( credo che riguardo al Javelin ti riferisci al missile antiaereo visto che lo Stinger è un'arma sua simile, perchè esiste anche il Javelin anticarro e quindi fare un confronto sarebbe impossibile visti i differenti compiti delle due armi. ) e farò un confronto a due come ho fatto in passato con il T-90 e l'Abrams:

Stinger
( missile spalleggiabile a corto raggio statunitense )
sistema di guida infrarossa passiva ( ricerca di calore );
peso 15kg;
gittata 4800m di distanza, tangenza 3800m di altitudine;
velocità mach 2.2

Javelin
( missile spalleggiabile a corto raggio britannico )
sistema di guida SACLOS, semiautomatica all'infrarosso;
peso 24kg (missile e lanciatore);
gittata 4500m di distanza, tangenza 3000m di altitudine;
velocità mach 1.5

I dati che ti ho esposto sono pochi ma significativi. Il Javelin è un'arma molto più efficiente del suo predecessore ( Blowpipe ) ma complicata da usare, pesante ed ingombrante. In più, il missile ha una velocità molto bassa per intercettare i jet moderni.
La conclusione è, che come missile antiaereo, tra questi due è migliore lo Stinger.
( se vuoi saperne di più sul Javelin anticarro, visto che sei un appassionato di armi da fanteria, domani te ne parlerò... [SM=g27811] )

(richard)
00domenica 20 dicembre 2009 20:49
...scusa Thomass qual'è quella corazzata americana semiaffondata a Pearl Harbor cimelio a memoria dell'attacco proditorio giapponese? [SM=x708811] [SM=x708804]
predalien
00domenica 20 dicembre 2009 21:00
Re: Re:
_Thomas88_, 20/12/2009 20.41:

predalien, 20/12/2009 19.04:






Comunque, le due armi che hai menzionato sono due missili terra-aria ( credo che riguardo al Javelin ti riferisci al missile antiaereo visto che lo Stinger è un'arma sua simile, perchè esiste anche il Javelin anticarro e quindi fare un confronto sarebbe impossibile visti i differenti compiti delle due armi. )




sì, certo mi riferivo a quello esattamente! Come quello che si vede in foto.

( se vuoi saperne di più sul Javelin anticarro, visto che sei un appassionato di armi da fanteria, domani te ne parlerò... [SM=g27811] )




Ok grazie Thomas [SM=g27823] sei sempre disponibile ed esaustivo nelle risposte. [SM=g27811]



_Thomas88_
00domenica 20 dicembre 2009 21:03
Re:
(richard), 20/12/2009 20.49:

...scusa Thomass qual'è quella corazzata americana semiaffondata a Pearl Harbor cimelio a memoria dell'attacco proditorio giapponese? [SM=x708811] [SM=x708804]




Si tratta della USS Arizona, divenuta il simbolo di quell'attacco.
Alle 8:06 del 7 dicembre 1941 una bomba colpì la nave sul tribordo creando una falla sullo scafo. La corazzata si adagiò sul fondale a meno di 10m di profondità. Delle 2300 vittime militari statunitensi, più di metà appartenevano all'equipaggio dell'Arizona.
Le autorità americane non recuperarono lo scafo ma costruirono una piattaforma palafittata in direzione trasversale rispetto allo scafo, dove posero lo USS Arizona Memorial, nella foto sottostante.
predalien
00domenica 20 dicembre 2009 21:24
Thomas volevo farti una domanda alquanto sciocca...non so quanti anni hai te ma io ho appena fatto 17 anni e queste non lo so anche perchè non c'ero in quegli anni...ho letto quello che hai scritto sulla guerra del golfo, mi puoi spiegare perchè gli Stati Uniti volevano difendere l'Arabia? Erano forse alleate in quegli anni? C'entrano i soliti profitti economici o c'è qualcos'altro?
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