"Proteggeremo insieme l'America"

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CARMINE84
00venerdì 5 novembre 2004 01:06
Lo afferma il presidente G. W. Bush
"Proteggeremo insieme l'America". Lo afferma il presidente George W. Bush in una conferenza stampa alla Casa Bianca. Il capo di Stato statunitense ha così posto l'accento sulla necessità di unità fra gli americani. "Tutti i Paesi civilizzati hanno una responsabilità nella guerra contro il terrorismo", ha continuato Bush, sostenendo la sua intenzione di coinvolgere di piu' gli alleati, nel conflitto in Iraq.

L'America vincerà la guerra al terrorismo in nome dei repubblicani, dei democratici e degli indipendenti. Questa la promessa di George W. Bush che "cercherà di ravvicinare i Paesi europei e gli alleati della Nato". "Il modo migliore per farlo - ha detto - è diffondere la libertà e la democrazia". Il presidente ha poi invitato il nuovo Congresso, dove la maggioranza repubblicana è stata rinforzata, a fare la sua parte per rafforzare l'economia approvando altre proposte della sua agenda di politica interna.

"Credo - ha detto - che abbiamo il solenne dovere di proteggere il popolo americano". "Tutto quello che ho fatto l'ho fatto a questo scopo" ha continuato Bush, rispondendo alla domanda di un giornalista che gli chiedeva se la sua strategia di politica internazionale non avesse provocato inimicizia per gli Stati Uniti in Europa.

Anche perché, spiega il presidente statunitense, gli elettori americani "hanno indicato la rotta del Paese per i prossimi quattro anni". Nella dichiarazione introduttiva, Bush si è detto "onorato" dal sostegno dei suoi concittadini e "pronto ad affrontare" il lavoro che l'aspetta, dalla "riforma del codice fiscale" alla questione "del sistema delle pensioni". "Lavoreremo con i democratici del Congresso che condividono alcune delle mie idee. Il compito del presidente è anche quello di dare l'indicazione sulle soluzioni, dopo essere stati eletti. Ci saranno dei costi. Ma il prezzo di non far nulla e' piu' alto di quello delle riforme". Il presidente non ha dato invece indicazioni sulle possibili prossime nomine per la Corte Suprema che potrebbero influenzare il destino di temi importanti come l'aborto, la ricerca staminale e il diritto al matrimonio per le coppie gay. "Non mi lascerò guidare dalla religione nelle mie scelte".

Chiaro anche il suo punto di vista sul Medio Oriente: "Sono d'accordo con il premier britannico Tony Blair, il Medio Oriente è una questione molto importante", ha affermato ribadendo il proprio impegno nella ricerca di una soluzione al conflitto israelo-palestinese basata sui due Stati in coesistenza pacifica.

"Mi sono occupato della questione fin dal primo giorno, e per questo nel 2002 ho delineato una strategia (la Road Map, per la pace, ndr) che prevedeva due Stati: parlavo sul serio quando l'ho annunciata allora, e parlo sul serio adesso", ha concluso Bush. "E' importante per i nostri amici israeliani potere convivere con uno Stato palestinese pacifico, è importante per i palestinesi poter raggiungere un proprio Stato".

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