Francesca Coppola, 03/06/2011 17.59:
molto buona l'idea, mi piace anche come l'hai resa, è molto delicata.
Qui e lì, la renderei più armoniosa con piccolissime variazioni, ti ingrassetto quello che "sento" meno:
la stessa voce asciutta in disincanti
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si parlano e mi sembrano sorelle
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leggere beatitudini d'argento
Io eliminerei quel "mi".
Per il resto, quel "disincanto" ha il sapore di "abusato".
Mentre l'altro verso lo trovo un po' pesante.
Vediamo
Ho bisogno di un tratteggio morbido ma rapido e "disincanti" è esattamente ciò che intendo, proprio perché a un certo punto della vita è molto comune fra le donne.
Riguardo a "leggere beatitudini d'argento" sono parole volute che non saprei sostituire perché scolpiscono esattamente l'idea, ma 'la colpevole', secondo me, è la parola sdrucciola al verso precedente: potrei mettere "si assottiglia \ la lieve beatitudine d'argento", ma ho l'impressione che il plurale sia più evocativo. Dimmi tu.
Vorrei cambiare sicuramente il verso con "
si parlano e
mi sembrano" perché mi sono accorta solo ora che quel "si parlano", anche se bello e confidenziale, è ridondante, essendoci già "
le ascolto" e "
discutono" (benché non perfettamente equivalenti) dunque modificherei l'inizio del verso così "
dai tratti sembrerebbero sorelle" oppure così "
dai tratti quasi sembrano sorelle".
Dimmi se ti convince:
le ascolto e sembra ognuna mi somigli
la stessa voce asciutta in disincanti
uguali braccia tese, e giù dai fianchi
corolle di sottane controvento
con passo di puledre se ne vanno
nella foresta libera dei sogni
o stanno su panchine sotto i tigli
col grembo in mani calde di tramonto
dai tratti sembrerebbero sorelle
discutono dei figli, e se le guardi
negli angoli degli occhi si assottiglia
la lieve beatitudine d'argento
e quando tra comete senza luce
si cercheranno in tasca un amuleto
non troveranno altro che la vita
la tenerezza, il grido e la sua quiete
Che ne dici? Fammi sapere. Ho aggiunto anche un verso alla quarta strofa.
Intanto Francesca ti ringrazio
un
P.S.
x ecat mel:
dopo ti spiegherò