"Prima delle Piramidi" di Natale Barca

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pizia.
00domenica 14 febbraio 2010 07:46
Vi ricordate una nostra comune amica, conosciuta sul forum come MaatKaRa?
Mi ha scritto per dirmi di questo nuovo libro dell'egittologo Natale Barca, ben conoscendo la mia predilezione per quel periodo della storia egizia.
Anzi, è stato il dott. Barca in persona a scriverle alcune righe di presentazione in quanto la pagina di anteprima sul sito dell'autore non è ancora pronta e lei me le ha inviate per condividerle con voi, ecco:



"PRIMA DELLE PIRAMIDI" è un libro sul Predinastico egiziano, periodo formativo della Civiltà Egizia.
L'argomento trattato, ancora poco conosciuto in Italia, è interessante e ricco di fascino, ed è in grado di riservare sorprese. Può essere inquadrato brevemente come segue.

Le popolazioni umane dell'ansa di Qena (Alto Egitto), nei primi secoli del IV millennio a.C., esprimevano una cultura che era sostanzialmente una continuazione del tardo Neolitico/Calcolitico di Badari.
La formazione di eccedenze alimentari creò le condizioni di un mutamento culturale di grande portata. Nacque l'artigianato, si intensificò lo scambio a lunga distanza, comparve la proprietà privata delle risorse economiche, le comunità si divisero al loro interno fra una ristretta élite di possidenti e la massa di coloro che vivevano del loro lavoro.
La Tribù si trasformò nella Società di Rango, poi quest'ultima si convertì nel Chiefdom, infine si affermò il Protostato, che sostituì il Chiefdom. Si giunse così al fondamentale passaggio dal governo dei capi al governo dei re. Intanto miglioravano le condizioni generali di vita, aumentava la popolazione, alcuni villaggi diventavano centri principali.
Intorno al 3250 a.C. la natura dei tempi divenne incerta a causa della competizione fra le cerchie sociali dominanti. Importanti realtà politiche, sociali ed economiche, come Naqada e Nekhen, entrarono in crisi, per cause diverse. Il processo di semplificazione registrò infine l'emergere del protostato di Tjeni (Abydos).
L'estrema fine del IV millennio a.C. vide l'espansione territoriale di Tjeni, l'omogeneizzazione culturale dell'Alto e del Basso Egitto, e infine l'Unione delle Due Terre, con la formazione dell' "Early State" egiziano, forma iniziale dello Stato Faraonico. Agli inizi del III millennio a.C., sotto i regni della I dinastia, lo Stato Faraonico si consolidò, mentre si formava il Popolo Egizio.
PRIMA DELLE PIRAMIDI può essere un contributo al dibattito sulla formazione dello Stato in Egitto. L'autore, il cui sito web è www.natalebarca.it , suggerisce al riguardo nuovi scenari, legati principalmente al ruolo di due sovrani locali della Dinastia 0.

Cordiali Saluti




Nell'attesa di poter completare la scheda di questo libro come nostra abitudine (confido nell'aiuto di Hat per reperire presto tutte le informazioni) aggiungo qui sotto il link da tenere d'occhio al sito del dott. Natale Barca:

Prima delle piramidi
Merytaton62
00domenica 14 febbraio 2010 08:54
Molto interessante, tantopiù che, da quello che mi è parso di capire visitando il suo sito, l'autore fa opera di divulgazione (i suoi scritti, cioè, dovrebbero essere accessibili anche ai semplici appassionati). [SM=x822715] [SM=x822725]

Ho avuto inoltre la sorpresa di apprendere che il prof. Natale Barca vive a Trieste!Quando il suo libro verrà dato alle stampe, il nostro quotidiano locale gli dedicherà sicuramente qualche riga...
Hatshepsut76
00domenica 14 febbraio 2010 10:28
Interessante, Ivana! Adesso non ho modo di reperire informazioni, ma appena posso non mancherò di integrare le informazioni fornite dal dott. Barca
emilioraffaele
00domenica 14 febbraio 2010 14:19
Molto interessante. Io sono affascinato dal periodo pre dinastico. Spero di saperne di più.
Hatshepsut76
00lunedì 15 febbraio 2010 10:27
Re:
pizia., 14/02/2010 7.46:

Nell'attesa di poter completare la scheda di questo libro come nostra abitudine (confido nell'aiuto di Hat per reperire presto tutte le informazioni)



finora nulla, ma continuerò a scandaglare la rete alla ricerca dei dati per la scheda...


-Kiya-
00lunedì 15 febbraio 2010 13:28
Ringrazio MaatKaRa e il prof. Barca.

Colgo l'occasione, inoltre, per invitare tutti gli interessati a proporre eventuali domande, confidando che (tempo permettendo), il prof. Barca voglia cogliere il nostro invito per rispondere direttamente, con apprezzatissimi approfondimenti sulla sua materia.
emilioraffaele
00lunedì 15 febbraio 2010 14:30
Kiya, qui su Egittophilia?
-Kiya-
00lunedì 15 febbraio 2010 16:44
sì, perchè no?

presto scriverò personalmente al prof. Barca per ringraziarlo di averci sempre in considerazione. Coglierò l'occasione per sottoporgli le vostre domande ;)
-Kiya-
00martedì 16 febbraio 2010 23:00
Colgo l'occasione di questa nuova presentazione per segnalare i precedenti volumi del Dott. Barca, presentati su EgiTToPhiLìa e, di seguito, la discussione relativa al suo sito web:


"Sovrani Predinastici Egizi" - Ed. Ananke, 2006


"Al tempo dei Ramessidi" - Ed. Ananke, 2008


Sito del Dott. Natale Barca
-Kiya-
00giovedì 18 febbraio 2010 13:48
Porgo a tutti voi il cordiale saluto che il Prof. Barca rivolge a tutti i partecipanti ad EgiTToPhiLìa, nonchè i suoi personali complimenti per la divulgazione scientifica operata attraverso questo strumento (parole sue).

Rinnovo i miei ringraziamenti personali al Prof. Barca, che confido di leggere quanto prima su queste pagine.

Kiya
Hatshepsut76
00giovedì 18 febbraio 2010 14:36
Confido anche io in una sua futura comparsa sul forum.
pizia.
00giovedì 18 febbraio 2010 19:08
Non avrei mai sperato tanto, come saprete già tutti il predinastico è un periodo per me estremamente interessante, vorrei porre tantissime domande al dott. Barca e ringraziarlo per la sua preziosa opera divulgativa.
Dopo il primo libro dedicato ai "Sovrani Predinastici Egizi", molto approfondito e ricco di notizie e spunti davvero unici per noi appassionati costretti a rivolgerci all'editoria ordinaria per i nostri studi, non me ne sarei aspettata un'altro su questo argomento generalmente considerato di nicchia, quindi ne sono entusiasta. [SM=g999097]

emilioraffaele
00giovedì 18 febbraio 2010 20:14
Ne ho da leggere!
-Kiya-
00domenica 21 febbraio 2010 23:15
Pubblicato su autorizzazione dell'autore, come si evince in apertura:

Gentile Kiya, le invio, con ringraziamenti, l'intervento che mi ha gentilmente richiesto, autorizzandola a pubblicarlo nel Forum Egittophilia. Con viva cordialità, Natale Barca

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Il primo nucleo di quel complesso di strutture e sviluppi sociali, politici, economici e culturali che noi oggi chiamiamo Civiltà Egizia emerse tra il tardo Predinastico e il primo Dinastico con i suoi caratteri essenziali già formati.

Il fenomeno era d'importanza incalcolabile, perchè quella civiltà avrebbe improntato di sè l'intera storia antica dell'Egitto, avrebbe influenzato pesantemente e per millenni il corso degli eventi nelle aree geografiche contermini, dalla Nubia alla Costa Siriana e all'Eufrate; si sarebbe confrontata con la Civiltà Ittita, sarebbe stata il contraltare africano delle civiltà europee del Mondo Classico.

Va sottolineato che esso non si produsse all'improvviso, ma scaturì da un'elaborazione di idee e strutture durata alcuni millenni. Fra le nebbie di un remoto passato, che era già molto antico al tempo degli Egizi, erano state gettate le fondamenta di un edificio destinato a rimanere in piedi, tra alterne vicende, per 3.700 anni!

Quella costruzione poggiava su tre robusti pilastri: la Religione, il Faraone, lo Stato Faraonico. Essa aveva incominciato a prendere forma nel Periodo Predinastico (primi secoli del IV millennio-primi secoli del III millennio a.C.), ma il cantiere era già stato allestito in precedenza.

Le tradizioni culturali che stavano alla base della Civiltà Egizia, infatti, affondavano le radici nella Trasformazione Neolitica, che era insorta autonomamente nel sud del Deserto Occidentale egiziano e da lì si era propagata alle oasi e alla regione alluvionale del Nilo, mentre analoghi influssi giungevano dalla Palestina.

Nel tardo Predinastico, quelle tradizioni trovarono un punto d'incontro e di osmosi. Ne derivò l'omogeneizzazione culturale dell'Alto e del Basso Egitto, premessa della formazione del Popolo Egizio. Seguì l'Unione delle Due Terre, che forse avvenne due volte e con esiti organizzativi diversi, portando infine alla costituzione dell'Early State egiziano, forma iniziale dello Stato Faraonico.

Quando, intorno al 3050 a.C., quel processo si concluse, maturò in Egitto il passaggio dalla Preistoria alla Storia.

Il successivo Periodo Dinastico vide succedersi i re di trenta dinastie, quasi tutti indigeni, e si concluse quando, nel 343 a.C., il persiano Antaserse III si impadronì con le armi del paese, dando inizio con il proprio ai regni della XXXI dinastia. Seguì l'invasione dell'Egitto ad opera del macedone Alessandro III Magno (332 a.C.), che introdusse il Periodo Macedone.

La regina-faraone Cleopatra VII, ultimo sovrano del Periodo Tolemaico, sfidò la potenza di Roma e rimase travolta. Era il 30 a.C. quando l'Egitto cambiò di nuovo padrone e divenne una delle province più importanti dell'Impero Romano.

E' importante notare che la perdita dell'indipendenza politica subita dallo Stato egiziano sotto il regno di Nectanebo II (360-343 a.C.), ultimo sovrano della XXX dinastia, non segnò affatto la fine della Civiltà Egizia; questa continuò infatti a fiorire per altri 900 anni, recitando una parte da protagonista su un palcoscenico addirittura più ampio del precedente.

La storia dell'Antico Egitto si concluse, a causa della Conquista Islamica, quando, nel 642 a.C., il paese era governato dai Bizantini. Intanto, oltre lo Stato Faraonico e il Faraone, era venuto meno anche il terzo pilastro della Civiltà Egizia: la Religione.

La religione egizia era stata una non-ideologia, cioè un insieme sparso di miti e credenze, disorganico e incoerente, che non aveva mai avuto un testo che l'ordinasse in un sistema, come la Bibbia o il Corano. Uno dei suoi aspetti principali era il politeismo, un altro la zoolatria. La riforma amarniana, intorno al 1350 a.C., aveva introdotto un nuovo indirizzo, ma era stata bollata d'eresia e cancellata.

Le prime due dinastie storiche lavorarono con successo al consolidamento dello Stato. Sotto i regni della III dinastia, l'evoluzione tipologica delle tombe reali registrò il passaggio dalla màstaba al complesso della piramide. E' allora che fu eretta la Piramide a Gradoni di Saqqara (Menfi), elemento culminante del monumento funerario di Djoser, costruito interamente in pietra squadrata.

Fortunatamente l'eterna dimora di Djoser - prova eloquente della grandezza e della potenza raggiunte dallo Stato Faraonico già nei suoi primi secoli di vita - si conserva ancor oggi. Per le sue imponenti dimensioni, per la sua complessa architettura, per la finissima elaborazione concettuale che traspare da quest'ultima, è una realizzazione che lascia stupefatti e ammirati.

I molteplici sviluppi storici e culturali che maturarono in Egitto fra il Neolitico e il primo Dinastico formano l'oggetto di attenti studi e ricerche fin da quando, nel 1894-95, l'egittologo inglese William Matthew Flinders Petrie scoprì nei dintorni di Naqada (ansa di Qena, Alto Egitto) un'associazione di materiali in precedenza sconosciuta.

In principio egli attribuì quei reperti a un nuovo popolo (New Race), non africano, che - a suo avviso - verso la fine del III millennio a.C. sarebbe penetrato da Oriente la Valle del Nilo e avrebbe contribuito al crollo dell'Antico Regno. In seguito si ricredette, poichè appariva ormai chiaro che i suoi scavi di Naqada avevano riportato alla luce qualcosa di assolutamente inedito e di imprevisto: una cultura di oltre mille anni più antica dell'età già stimata, addirittura più antica dell'Unione delle Due Terre. E' allora che il Predinastico egiziano incominciò a uscire dall'oblìo.

L'esplorazione dei siti del Predinastico egiziano è proseguita nel Novecento ed è attualmente in corso ad opera di varie missioni scientifiche, specialmente nella regione del Delta e nel Fayum, ma anche nella Valle del Nilo.

I risultati sono spesso clamorosi: basti citare quelli che sono stati conseguiti dall'Istituto Archeologico Germanico del Cairo a Umm el-Qa'ab (Abydos, Medio Egitto) e quelli della Hierakonpolis Expedition a Nekhen (circa 80 km a sud di Luxor) che riguardano le origini della regalità egiziana (un inizio rispetto al quale vengono talvolta adoperate impropriamente le espressioni "Dinastia 00" e "Dinastia 0").

I maggiori contributi alla comprensione del Predinastico egiziano sono finora stati forniti da studiosi e ricercatori europei e statunitensi. Pure gli Italiani hanno svolto un ruolo importante.

Va peraltro notato che il Predinastico egiziano è oggi conosciuto molto di più all'estero che in Italia. Varrebbe la pena - io credo - che nel nostro Paese se ne parlasse di più, sia tra gli egittologi, sia tra i semplici appassionati di Egittologia.

Si tratta infatti di un argomento molto interessante e pieno di fascino, in grado di sorprendere e di stupire. Lo ha dimostrato, per esempio, la mostra "Kemet: alle sorgenti del tempo. L'antico Egitto dalla preistoria alle piramidi", tenutasi nel 1998 al Museo Nazionale di Ravenna a cura di Anna Maria Donadoni Roveri e Francesco Tiradritti.

Il Predinastico egiziano è inoltre un campo di indagine di fondamentale importanza per la conoscenza della genesi e dei primi sviluppi della Civiltà Egizia, che - ha scritto Christian Jacq - "può essere considerata come una delle esperienze umane in assoluto più ricca di significati".


Natale Barca

emilioraffaele
00lunedì 22 febbraio 2010 16:48
 

Forse, fino a ieri ed ancora oggi, è stata privilegiata la ricerca archeologica in siti sicuramente ricchi di reperti, piuttosto che quella più anonima, ma di pari importanza, tesa alla ricostruzione delle origini della cultura egiziana in luoghi di scavo in zone disagiate, magari in mezzo al deserto, o anche attraverso l'individuazione di “indizi” o di “prove” di diverso genere, come il tipo di pastorizia, o di agricoltura praticate, le migrazioni, i mutamenti del clima, l'espressione figurativa, l'evolversi dell'intelletto umano. Per praticare questo tipo di ricerche credo che ci voglia una passione molto grande ed un sincero amore per il proprio lavoro. Vorrei fare subito delle domande al dott. Barca, ma credo che le relative risposte siano contenute nei suoi libri, debbo pertanto raccogliere le mie idee e domani stesso ordinerò i suoi libri.


-Kiya-
00lunedì 10 gennaio 2011 02:21
Per consultare la scheda del libro e leggere i commenti:

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