Pechino: l'apocalisse di sabbia

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Zphera
00mercoledì 19 aprile 2006 10:31
PECHINO - Il governo cinese si prepara a "bombardare" chimicamente i cieli per provocare la pioggia: è l'estremo rimedio allo studio, contro l'apocalisse di sabbia e polveri tossiche che si è abbattuta da una settimana su Pechino e tutte le regioni settentrionali del paese. Una miscela esplosiva di inquinamento e intemperie naturali è all'origine dell'emergenza ambientale. [...]
La tempesta di sabbia è solo l'ultimo segnale di un degrado spaventoso degli equilibri ecologici. Normalmente queste tempeste stagionali provenienti dalle regioni desertiche della Mongolia avvengono con una frequenza media di sei all'anno, ma su Pechino se ne sono già abbattute otto dall'inizio del 2006. È un altro prezzo che la Cina sta pagando alla sua formidabile crescita economica.
[..]
Il primo ministro Wen Jiabao, nel piano quinquennale presentato al Congresso il mese scorso, ha indicato la difesa dell'ambiente tra le priorità del suo governo. Ma finora i tentativi di arginare il dissesto ecologico sono insufficienti e inefficaci. Le campagne di riforestazione lanciate per creare dei cordoni di difesa naturale attorno a Pechino sono dei timidi palliativi, mentre la desertificazione avanza insieme con il prosciugamento di fiumi e laghi, nell'emergenza idrica provocata dall'industrializzazione. [...]

da Repubblica

Nota numero uno:
la nuova sede della facoltà di Scienze ambientali dell'università Tsinghua, frutto di una cooperazione italo-cinese che coinvolge il nostro ministero dell'Ambiente, il ministero della Scienza e della Tecnologia della Repubblica popolare, il Politecnico di Milano e lo studio di architettura Mario Cucinella.

Qualche cosa la esportiamo pure noi [SM=x100068]

Questa, unita ad un'altra notizia passata inosservata perchè eravamo in piena campagna elettorale (le grandi lobby americane si sono trovate a favarore del trattato di Kyoto) mi fà sperare e pensare che qualche cosa stia realmente cambiando... dubito fortemente che i cambiamenti derivino da una presa di coscienza (difesa dell'ambiente) anzi, credo dipendano maggiormente dai 72 dollari necessari per comprare un barile di greggio e da dove viene prodotto questo petrolio.
Cmq ... l'unica cosa certa è che se la Cina continua così finirà ad inquinare, da sola, quanto inquiniamo noi (eurpoei e americani) insieme. Da qualche parte si deve iniziare a ridurre ... e non ci si può ne si deve aspettare che si parta dalla Cina. Quindi ben venga l'america in Kyoto e ben venga la nostra architettura biologica (attualmente ancora troppo cara ... ma più riccone ne faranno uso più i prezzi saranno abbordabili per tutti) (Architettura biologica
bentoribeiro
00mercoledì 19 aprile 2006 11:12
poveri cinesini... pure oscurati ora
Zphera
00mercoledì 19 aprile 2006 11:18
Re:

Scritto da: bentoribeiro 19/04/2006 11.12
poveri cinesini... pure oscurati ora



Speriamo solo che la sabbia sia nazionalist e non decida di espatriare e venire in via Paolo Sarpi [SM=g27777]
bentoribeiro
00mercoledì 19 aprile 2006 11:36
tranquillo... la sabbia è NO-GLOBAL [SM=x100068]
MaTheo!
00mercoledì 19 aprile 2006 14:13
Re:

Scritto da: bentoribeiro 19/04/2006 11.36
tranquillo... la sabbia è NO-GLOBAL [SM=x100068]



parrebbe di si... [SM=g27775]



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