[POL-PIEMONTE] Vacilla il primo sindaco del partito "No Euro"

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-Giona-
00martedì 12 gennaio 2010 15:08
Vi ricordate il caso di quell'esponente della lista "No Euro" che nel 2007 riuscì ad essere eletto sindaco del piccolo comune di Sambuco, in provincia di Cuneo, con soli 3 voti (su 4 votanti)? Ebbene, sembra che la sua poltrona sia in pericolo.

www.targatocn.it/it/internal.php?news_code=77759&cat_code=7

Accolto il ricorso su ineleggibilità assessori di Sambuco
In prima istanza, il tribunale di Cuneo ha accolto ieri mattina il ricorso presentato da Antonio Borgetto, cittadino ed ex amministratore comunale di Sambuco, relativo alle travagliate elezioni amministrative che nel 2007 portarono alla vittoria del candidato della lista 'Alternativa dei cittadini' Massimo Calleri. Il ‘caso’ del paese dell'alta Valle Stura, figlio anche dell’eliminazione dei presentatori di liste nei Comuni con meno di 1000 abitanti, continua dunque a far discutere e a dar lavoro a giudici ed avvocati. Una vicenda in piedi ormai dal maggio del 2007, quando, in paese, nessuno presentò liste e candidati. Ad impedire il commissariamento fu però la breccia apertasi nel fronte del 'non voto' con le 4 preferenze assegnate a Calleri e, soprattutto, il voto dato a Sabrina Giovine, esponente del Partito dei Pensionati, sufficiente a legittimare l’elezione del detentore della maggioranza (molto) relativa dei voti che, in mancanza di un rivale, avrebbe dovuto invece incassare la fiducia da almeno la metà dei 126 aventi diritto.

Il ricorso presentato da Borgetto insiste sulla candidatura plurima di alcuni esponenti della lista vincitrice ed ora assessori. Si tratta di Domenico Coppola e Mariangela Rizzo, presenti nelle liste elettorali di altri due Comuni. La sentenza è in questo senso analoga a quella già emessa a proposito del ricorso avanzato dall’ex primo cittadino di Sambuco Giovanni Battista Fossati nei confronti del Sindaco Massimo Calleri, candidatosi anche ad Angrogna ed a Castelmagno, e del Consigliere comunale Vincenzo Saturnino, originario di Foggia e candidatosi pure a Cuneo e Pomaro Monferrato. La legge però prevede che non ci si possa candidare contemporaneamente in più di due Comuni quando le consultazioni si svolgono nello stesso giorno.

Sulle stesse fondamenta poggia le basi l’azione giuridica portata avanti da Fossati e che, dopo vari ricorsi, il 28 gennaio approderà alla Corte di Cassazione per la parola definitiva. Nel caso le sue ragioni venissero approvate, come avvenuto in prima istanza di fronte al tribunale di Cuneo, la situazione per Sambuco potrebbe evolversi in senso assai confuso: un sindaco, ma a questo punto buona parte della Giunta, incandidabili e dunque inellegibili, mentre nulli sarebbero gli atti emenati dal 2007 ad oggi.

Piero Lunati
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La notizia mi sembrava simpatica.



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