[POL-ITA] Risultati amministrative ballottaggi

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princepsoptimus
00martedì 23 giugno 2009 00:37
MILANO - Il Partito democratico tiene nelle roccaforti rosse e non perde la guida di città come Bologna e Firenze o la provincia di Torino. Tuttavia perde la guida della provincia di Venezia e, soprattutto, di quella di Milano: il candidato del centrosinistra, Filippo Penati, ha recuperato terreno sul Pdl rispetto ai risultati del primo turno, ma questo non è stato sufficiente per mantenere la guida dell'ente, strappato cinque anni fa a Ombretta Colli. Il nuovo numero uno di Palazzo Isimbardi è dunque l'ex europarlamentare forzista Guido Podestà, che come primo atto dopo la proclamazione della vittoria ha scelto di dedicare il risultato ottenuto a Silvio Berlusconi.

AFFLUENZA IN PICCHIATA - Intanto dopo la chiusura delle urne si registra un primo dato certo: il drastico calo dell'affluenza, che si è attestata poco sopra il 45% alle provinciali e il 61,3% alle comunali (al primo turno l'affluenza era stata rispettivamente del 70 e del 76%). Di certo ha influito la campagna per l'astensione al referendum elettorale che non ha raggiunto il quorum del 50% dei votanti.

LE PROVINCE - Per la provincia di Milano (dove si è registrata un'affluenza del 44,95%), come detto, la vittoria è andata a Guido Podestà, candidato del centrodestra. Ma non è stato l'unico risultato positivo per il Pdl: anche la provincia di Venezia ha cambiato colore e il presidente uscente, Davide Zoggia, ha dovuto cedere il testimone alla leghista Francesca Zaccariotto (i dati). Alla Provincia di Torino, Antonino Saitta (centrosinistra) ha visto la riconferma riuscendo a vincere su Claudia Porchietto (centrodestra) (i dati). Per la provincia di Parma, Vincenzo Bernazzoli (centrosininstra) conduce su Giampaolo Lavagetto (i dati). Tra gli altri dati significativi il testa a testa per la provincia di Prato, dove lo spoglio ha visto l'alternarsi in vantaggio del candidato del Pdl e quello del Pd (i dati): una vittoria del centrodestra sarebbe considerata storica.

I COMUNI - A Bologna il candidato del centrosinistra, Flavio Delbono, ha avuto la meglio sullo sfidante Alfredo Cazzola (i dati): è stato lo stesso Cazzola a riconoscere la vittoria del suo avversario con una telefonata (il video), attorno alle 19, a spoglio ancora in corso ma con i dati ormai stabilizzati con una distanza di oltre venti punti percentuali, con la quale si congratulava con Delbono per il risultato. Impietoso però il giudizio sui cittadini bolognesi: «L'aver raggiunto e superato il quorum per i referendum - ha detto - è la prova provata che Bologna rimane una città bulgara ferma a prima del 1989». E ancora: «Non c'è proprio speranza, la maggioranza dei bolognesi sarà sempre di un'obbedienza cieca, pronta ed assoluta ai comandi del partito, anche quando si tratta di compiere delle cose insensate come quella di votare nei referendum elettorali».
A Firenze è invece stato eletto Matteo Renzi (centrosinistra) che ha vinto su Giovanni Galli (centrodestra) (i dati). «Congratulazioni a Renzi ma d'ora in avanti io sarò il suo peggior incubo» ha detto Galli intervenendo in diretta su Corriere Tv proprio al fianco del neosindaco del capoluogo toscano. «E' finita una fase della segreteria Franceschini - ha invece commentato Renzi rispondendo ad una domanda del direttore Ferruccio de Bortoli sulla costruzione di un nuovo rapporto con l'Udc -. Così com'è il Pd non vincerà le elezioni politiche, occorre il coraggio di battere nuove strade. E' proprio questo il tema del congresso del Pd».
A Bari ha vinto il sindaco uscente Michele Emiliano, centrosinistra, sullo sfidante del centrodestra Simeone Di Cagno Abbrescia (i dati). A Padova Flavio Zanonato (centrosinistra) ha vinto la sfida con Marco Marin (i dati). Ad Ancona Fiorello Gramillano (centrosinistra) ha prevalso su Giacomo Bugaro (centrosinistra) (i dati). Tra gli altri dati significativi va segnalato il passaggio al centrodestra del comune di Prato (i dati) con l'elezione ormai quasi certa di Roberto Cenni.

fonte. Corriere.it

Allora, ha ragione Frncescini quando dice che la destra è in declino o Berlusconi che afferma che il governo ne è uscito rafforzato? Oppure nessuno dei due??....
-Giona-
00martedì 23 giugno 2009 09:05
Secondo me il bicchiere è mezzo pieno per entrambi. In effetti il centrosinistra ha perso altre amministrazioni locali rispetto a cinque anni fa, ma ha tenuto alcune piazze prestigiose dove alle politiche aveva avuto complessivamente meno voti del centrodestra (Padova, Bari...) e a vincere alcuni ballottaggi dove al primo turno era molto indietro (come alla provincia di Rovigo) oltre alle zone tradizionalmente rosse. D'altronde va anche detto che, in questi luoghi, c'erano dei candidati che godevano di un grande prestigio personale e concretezza programmatica (Rienzi, Zanonato, lo stesso Penati sconfitto) tanto da farli a volte scontrare coi vertici del PD nazionale e apprezzare anche da elettori dello schieramento avverso.
Il centrodestra è riuscito a riprendere la provincia di Milano (qui ogni volta il ballottaggio era stato vinto per un pugno di voti, e stavolta mancava la parte di Monza e della Brianza, andata a PdL+Lega al 1° turno) e altre amministrazioni che in quindici anni non aveva mai conquistato, come la provincia di Venezia e il comune di Cremona; rispetto ai risultati delle politiche e delle europee avrebbe forse potuto puntare a qualcosa di più, ma è stato danneggiato da tre fattori:
1) gli scandali a sfondo sessuale (in particolare a Bari)
2) la propaganda astensinista per far fallire i referendum
3) gli apparentamenti che in molti luoghi l'UdC ha fatto col centrosinistra.
Pilbur
00martedì 23 giugno 2009 10:21
Sono soddisfatto per due semplici motivi:

1 L'elettorato leghista in molti casi ha disertato le urne per invito di astenersi dal referendum
2 L'elettorato del pdl ha preferito il mare

Peccato, se fosse andata più gente a votare prendevamo anche Padova, Rimini e facevamo il botto.
Lpoz
00martedì 23 giugno 2009 17:47
bha..le amministrative secondo me non sono un'ottima piazza per capire l'andamento nazionale..

molti votano il sindaco in base a simpatie e preferenze personali, indipendentemente dal colore politico..
alla fine in città non si discute di politica estera, economia e etica..
Pilbur
00martedì 23 giugno 2009 18:52
No di certo..ma visto che il buon Franceschini parla di declino della destra ho postato le mie considerazioni
DarkWalker
00martedì 23 giugno 2009 20:15
secondo me in generale le amministrative, per il csx, sono andate peggio delle europee, anche volendo considerare l'eccezionale risultato conseguito 4-5 anni fa.
Sono sicuro che coi ballottaggi la sinistra abbia in parte rialzato la testa (anche se arrivare ai ballottaggi a firenze e bologna...), ma bisogna considerare l'astensione leghista condizionata dal referendum e un elettorato che alle politiche magari si rivolgerebbe ad altri partiti. Senza queste premesse dubito che la provincia di Milano sarebbe stata persa di appena 5000 voti, e questo nonostante abbia una ottima reputazione di Penati sia èer come ha amminsitrato sia per le sue posizioni all'interno del pd.
Arvedui
00martedì 23 giugno 2009 21:01
Il risultato della Lega è stato determinante nella maggior parte delle elezioni nel centro nord: senza la Lega col cavolo che il centrodestra si prendeva città come Prato.
Riccardo.cuordileone
00martedì 23 giugno 2009 21:45
I risultati delle europee e delle amministrative sono da prendere sempre con le pinze, i campanili cambiano spesso bandiera a seconda della moda.

Gli aspetti interessanti invece, che vanno considerati, sono il passaggio di alcune roccaforti rosse al centrodestra evento che segnala un cambiamento più profondo di una semplice moda; oltre a questo l'affermarsi della Lega nello scenario politico del Nord ma anche nel centro simbolo di un'Italia che chiede federalismo ma sopratutto più sicurezza e contenimento dell'immigrazione (peccato che non avranno niente di tutto ciò); nonchè simbolo del multipartitismo insito negli italiani e fallimento momentaneo del progetto PdL/PD.
-Kaname-chan
00martedì 23 giugno 2009 21:53
Re:
Arvedui, 23/06/2009 21.01:

Il risultato della Lega è stato determinante nella maggior parte delle elezioni nel centro nord: senza la Lega col cavolo che il centrodestra si prendeva città come Prato.



E senza l'UDC il PD non prendeva la provincia di Torino e Bari [SM=x751545] Cmq Silvio non ha sfondato ma dire che il PDL declina è un po' troppo, alla fine ha pur sempre sostanzialmente vinto le elezioni, sia europee che amministrative, anche se in queste ultime peggio di come avevano fatto precedentemente non potevano fare, praticamente il 90% del governo locale era nelle mani della sinistra
Arvedui
00mercoledì 24 giugno 2009 21:47
Re: Re:
-Kaname-chan, 23/06/2009 21.53:



E senza l'UDC il PD non prendeva la provincia di Torino e Bari [SM=x751545] Cmq Silvio non ha sfondato ma dire che il PDL declina è un po' troppo, alla fine ha pur sempre sostanzialmente vinto le elezioni, sia europee che amministrative, anche se in queste ultime peggio di come avevano fatto precedentemente non potevano fare, praticamente il 90% del governo locale era nelle mani della sinistra



Il pdl sta declinando dopo il picco raggiunto dopo il terremoto in abruzzo. Se le elezioni si fossero tenute un mese e mezzo fa avrebbe ottenuto un risultato notevolmente maggiore. E'stato l'exploit della lega a cancellare la diminuzione del pdl.


Armilio1
00mercoledì 24 giugno 2009 22:09
Ma l'exploit della lega è avvenuta a discapito del pdl...
Arvedui
00giovedì 25 giugno 2009 00:02
Re:
Armilio1, 24/06/2009 22.09:

Ma l'exploit della lega è avvenuta a discapito del pdl...



E il berlusca ingoia, la Lega cresce e comanda. Ora vuole tre governatori per le prossime elezioni regionali, e il nano non ha fiatato. Un travaso di voti dal pdl alla lega è un disastro per il berlusca: sul breve periodo aiuta a vincere certe elezioni (esempio Prato) ma sul lungo termine sarà un disastro. Il nano ha ipotecato il futuro della coalizione alla Lega.
Riccardo.cuordileone
00giovedì 25 giugno 2009 08:53
Re:
Arvedui, 25/06/2009 0.02:


Ora vuole tre governatori per le prossime elezioni regionali, e il nano non ha fiatato.


Non ha fiatato per non affrontare il problema. Personalmente credo che alla fine gli darà solo il Veneto, al limite anche la Lombardia, quello dipende dai candidati che si proporranno tra PdL e Lega, comunque niente di scandaloso visto che in Veneto, ad esempio, c'è solo un 1% di differenza tra i due partiti.


-Giona-
00giovedì 25 giugno 2009 11:23
Re: Re:
Riccardo.cuordileone, 25/06/2009 8.53:


Non ha fiatato per non affrontare il problema. Personalmente credo che alla fine gli darà solo il Veneto, al limite anche la Lombardia, quello dipende dai candidati che si proporranno tra PdL e Lega, comunque niente di scandaloso visto che in Veneto, ad esempio, c'è solo un 1% di differenza tra i due partiti.


A questo proposito c'è un'idea che mi frulla nella testa da un po' di giorni: se per gli scandali e le inchieste giudiziarie l'immagine di Berlusconi si offuscasse eccessivamente, l'anno prossimo potrebbe lasciare la poltrona di presidente del consiglio a Formigoni, che lascerebbe libera la presidenza della Regione Lombardia ad un leghista. Da molti anni il sogno di Formigoni è di far parte del governo nazionale ma, per via dell'elezione diretta del presidente della regione, non ne ha mai potuto far parte, pena la decdenza di tutto il consiglio regionale.
Tra l'altro Formigoni potrebbe essere, per il PdL, anche l'uomo giusto per ricucire
con l'UdC.
Arvedui
00giovedì 25 giugno 2009 13:06
Re: Re:
Riccardo.cuordileone, 25/06/2009 8.53:


Non ha fiatato per non affrontare il problema. Personalmente credo che alla fine gli darà solo il Veneto, al limite anche la Lombardia, quello dipende dai candidati che si proporranno tra PdL e Lega, comunque niente di scandaloso visto che in Veneto, ad esempio, c'è solo un 1% di differenza tra i due partiti.






Infatti anche secondo me non c'è niente di scandaloso in questo: è solo una considerazione pratica. Non posso che essere contento del successo della lega nel nord e del conseguente meridionalizzazione del pdl.
Armilio1
00giovedì 25 giugno 2009 13:31
Re: Re:
Arvedui, 25/06/2009 0.02:



E il berlusca ingoia, la Lega cresce e comanda. Ora vuole tre governatori per le prossime elezioni regionali, e il nano non ha fiatato. Un travaso di voti dal pdl alla lega è un disastro per il berlusca: sul breve periodo aiuta a vincere certe elezioni (esempio Prato) ma sul lungo termine sarà un disastro. Il nano ha ipotecato il futuro della coalizione alla Lega.



Esagerato. Un disastro in che senso? una lega più forte per caso gli farà perdere voti? non penso.
Arvedui
00giovedì 25 giugno 2009 14:25
Re: Re: Re:
Armilio1, 25/06/2009 13.31:



Esagerato. Un disastro in che senso? una lega più forte per caso gli farà perdere voti? non penso.




Certo che gli farà perdere voti: la lega il pdl pescano più o meno nello stesso bacino di voti. E una lega forte non piace affatto alla componente di destra del pdl, cioè agli ex aennini e parte della vecchia forza italia (specie quella meridionalista) cioè la parte più simil fascista che vede i propositi pro settentrione della lega come una minaccia, non solo nel senso di minaccia alla "patria" intesa in modo nazionalistico, ma anche in modo clientelare e parassitario: una lega forte significa meno finanziamenti per il sud, e quindi meno soldi a pioggia da distribuire ad amici ed amici di amici. Per non parlare della questione immigrazione: ormai gli elettori anti immigrati rimasti al pdl si stanno spostando in massa alla lega. Finchè la lega era debole tutto questo non era un problema, ma ora che sta insidiando il primato del pdl al nord negli ambienti di destra del pdl c'è molto nervisismo, e non a caso.
DarkWalker
00giovedì 25 giugno 2009 15:31
Re: Re: Re:
-Giona-, 25/06/2009 11.23:


A questo proposito c'è un'idea che mi frulla nella testa da un po' di giorni: se per gli scandali e le inchieste giudiziarie l'immagine di Berlusconi si offuscasse eccessivamente, l'anno prossimo potrebbe lasciare la poltrona di presidente del consiglio a Formigoni, che lascerebbe libera la presidenza della Regione Lombardia ad un leghista. Da molti anni il sogno di Formigoni è di far parte del governo nazionale ma, per via dell'elezione diretta del presidente della regione, non ne ha mai potuto far parte, pena la decdenza di tutto il consiglio regionale.
Tra l'altro Formigoni potrebbe essere, per il PdL, anche l'uomo giusto per ricucire
con l'UdC.




in effetti non ho mai capito perchè subito dopo le elezioni berlusconi abbia così duramente fustigato formigoni vale a dire cl e affini. Forse lasciando qualche poltrona in più ai formigoniani si sarebbe salvato dagli anatemi dell'avvenire.
Sulla lega forte c'è forse l'unica fortuna della destra italiana: mentre altrove l'estrema destra è estrema destra, tutta lì e tutta assieme, qui in parte è inglobata dall'ex an, in parte dalla lega che cmq ha una parte democratica forte al suo interno. Certo che se però il consenso dei borghezio va a scalfire quello degli ex socialisti siamo punto a capo
Armilio1
00giovedì 25 giugno 2009 16:03
Re: Re: Re: Re:
Arvedui, 25/06/2009 14.25:




Certo che gli farà perdere voti: la lega il pdl pescano più o meno nello stesso bacino di voti. E una lega forte non piace affatto alla componente di destra del pdl, cioè agli ex aennini e parte della vecchia forza italia (specie quella meridionalista) cioè la parte più simil fascista che vede i propositi pro settentrione della lega come una minaccia, non solo nel senso di minaccia alla "patria" intesa in modo nazionalistico, ma anche in modo clientelare e parassitario: una lega forte significa meno finanziamenti per il sud, e quindi meno soldi a pioggia da distribuire ad amici ed amici di amici. Per non parlare della questione immigrazione: ormai gli elettori anti immigrati rimasti al pdl si stanno spostando in massa alla lega. Finchè la lega era debole tutto questo non era un problema, ma ora che sta insidiando il primato del pdl al nord negli ambienti di destra del pdl c'è molto nervisismo, e non a caso.



AN e lega non vanno d'accordo su certe cose ma ormai la lega ha lasciato il folklore padano a Pontida, ed è già diventata una forza nazionale. Io vivo in mezzo ai lumbard e sinceramente sentir parlare un leghista e poi sentire parlare un Aennino non noti grandi differenze, rispetto ai temi che più gli interessano. Il pdl continuerà ad essere il partito più grande d'Italia, formato da ex msi che non potranno mai andare con la lega, e da ex democristiani che non potranno mai andare con la lega. Anche il pdl è duro con gli immigrati. Lo spostamento di voti verso la lega lo vedo più come una cosa momentanea dovuta ai vari scandali, e siccome la lega fa la parte dell'antisistema allinterno della coalizione, ne ha giovato. Ma per ora non vedo nessuna invasione.

Riccardo.cuordileone
00giovedì 25 giugno 2009 16:32
Re:
-Giona-, 25/06/2009 11.23:


A questo proposito c'è un'idea che mi frulla nella testa da un po' di giorni: se per gli scandali e le inchieste giudiziarie l'immagine di Berlusconi si offuscasse eccessivamente, l'anno prossimo potrebbe lasciare la poltrona di presidente del consiglio a Formigoni, che lascerebbe libera la presidenza della Regione Lombardia ad un leghista. Da molti anni il sogno di Formigoni è di far parte del governo nazionale ma, per via dell'elezione diretta del presidente della regione, non ne ha mai potuto far parte, pena la decdenza di tutto il consiglio regionale.
Tra l'altro Formigoni potrebbe essere, per il PdL, anche l'uomo giusto per ricucire
con l'UdC.


Già, anche secondo me Formigoni sarebbe il miglior/più probabile successore di Berlusconi. Fino a qualche tempo fa l'idea era di ricandidarlo in Lombardia grazie ad una legge speciale relativa all'expo, ora però alla luce di questi episodi e alla veneranda età di 73 anni del premier, sarebbe l'ora di cambiare aria.
L'unica speranza per la Lega è quella, anche perchè Maroni sembra deciso a non mollare il ministero e un Castelli, il più probabile candidato leghista, non avrebbe possibilità contro Formigoni.


-Giona-
00venerdì 26 giugno 2009 08:48
Re: Re: Re: Re: Re:
Armilio1, 25/06/2009 16.03:



AN e lega non vanno d'accordo su certe cose ma ormai la lega ha lasciato il folklore padano a Pontida, ed è già diventata una forza nazionale. Io vivo in mezzo ai lumbard e sinceramente sentir parlare un leghista e poi sentire parlare un Aennino non noti grandi differenze, rispetto ai temi che più gli interessano.


Io ho proprio degli amici ex AN che alle europee hanno votato Lega perché contrari allo scioglimento nel PdL egemonizzato da Berlusconi.

Malduin
00venerdì 26 giugno 2009 11:48
Formigoni si ricandidaerà anche nel 2015 per la guida della lombardia (avendo modificato lo statuto può farlo), tenendo saldo il bastione lontano dalle mani leghiste.

L'unica cosa che potrebbe fagli abbandonare il suo feudo sarebbe la poltrona da primo ministro :P

Il piatto "lombardia" è troppo ricco perchè il PDL possa permettersi che la lega ci metta le mani (..le radici ed i tentacoli), anche nel "dopo Formigoni" secondo me cercheranno di far passare uno dei loro...
-Kaname-chan
00venerdì 26 giugno 2009 13:15
Re:
Malduin, 26/06/2009 11.48:

Formigoni si ricandidaerà anche nel 2015 per la guida della lombardia (avendo modificato lo statuto può farlo), tenendo saldo il bastione lontano dalle mani leghiste.

L'unica cosa che potrebbe fagli abbandonare il suo feudo sarebbe la poltrona da primo ministro :P

Il piatto "lombardia" è troppo ricco perchè il PDL possa permettersi che la lega ci metta le mani (..le radici ed i tentacoli), anche nel "dopo Formigoni" secondo me cercheranno di far passare uno dei loro...




Il PDL non darà mai una regione importanet come la Lombardia alla Lega. Nemmeno il Veneto gli darebbe ma lì è costretto dal fatto che la Lega ormai ha lì gli stessi voti del partito di Berlusconi. Se Bossi vuole anche la Lombardia deve continuare ad avere alte percentuali a livello nazionale e raggiungere il PDL a livello locale (come in Veneto insomma)
Arvedui
00venerdì 26 giugno 2009 15:43
Re: Re: Re: Re: Re:
Armilio1, 25/06/2009 16.03:



AN e lega non vanno d'accordo su certe cose ma ormai la lega ha lasciato il folklore padano a Pontida, ed è già diventata una forza nazionale. Io vivo in mezzo ai lumbard e sinceramente sentir parlare un leghista e poi sentire parlare un Aennino non noti grandi differenze, rispetto ai temi che più gli interessano. Il pdl continuerà ad essere il partito più grande d'Italia, formato da ex msi che non potranno mai andare con la lega, e da ex democristiani che non potranno mai andare con la lega. Anche il pdl è duro con gli immigrati. Lo spostamento di voti verso la lega lo vedo più come una cosa momentanea dovuta ai vari scandali, e siccome la lega fa la parte dell'antisistema allinterno della coalizione, ne ha giovato. Ma per ora non vedo nessuna invasione.





Sicuro? ecco un'altro bello scricchiolio. Sono proprio quei pidiellini che parlano come i leghisti a muoversi verso il carroccio, e i leghisti mostrano insofferenza verso il pdl per diverse ragioni. E siamo solo all'inizio.


Centrodestra diviso a Milano: il PDL vuole le dimissioni di Salvini, i leghisti non hanno votato Podestà al ballottaggio


Dopo i risultati elettorali delle due tornate di Giugno, che hanno premiato la Lega più del PDL, molti hanno previsto l’inizio di un’era di tensione tra gli alleati del centrodestra italiano. A giudicare da alcune notizie provenienti da Milano, non si sbagliavano.

Il Consiglio Comunale ha infatti approvato a scrutinio segreto, con 4 voti a favore e 8 astensioni tra le fila del PDL, una mozione del PD che chiedeva le dimissioni di Matteo Salvini, sul banco degli imputati per le sue affermazioni pro-segregazione nei mezzi pubblici di qualche settimana fa.

Secondo Davide Boni della Lega Nord il voto “ha il solo scopo di intimorire la Lega all’indomani della sua innegabile ed indiscutibile affermazione elettorale”. Paradossalmente (ma fino a un certo punto) una cosa molto simile sostiene Edoardo Croci, assessore milanese ai trasporti, di cui proprio Salvini ha chiesto la testa all’indomani delle elezioni: “Le critiche verso di me e verso Ecopass? (..) La Lega si considera in campagna elettorale finche non avrà negoziato i posti in Provincia (..) sta solo alzando il prezzo».

L’affermazione elettorale sembra quindi aver incrementato ancora (se possibile) il livello di litigiosità del centrodestra milanese-lombardo, già abbastanza elevato, se si considera l’infinita querelle Expo (recentemente il leghista Castelli è arrivato addirittura a minacciarne il commissariamento).

Intanto, secondo un sondaggio di SWG, l’affermazione risicata di Podestà in Provincia sarebbe dovuta sì alla scarsa fedeltà degli elettori del PDL (solo il 67% è tornato a votarlo al ballottaggio, contro il 79% dei sostenitori di Penati), ma soprattutto all’ostilità del popolo leghista:

non devono essere servite a molto le sue ultime professioni nel credo padano se il 48% (95 mila persone) degli elettori della Lega Nord si è tenuto alla larga

Dev’ essere dura essere alleati con il più forte partito “di lotta e di governo” d’Italia..
Riccardo.cuordileone
00venerdì 26 giugno 2009 16:33
Re:
Malduin, 26/06/2009 11.48:

Formigoni si ricandidaerà anche nel 2015 per la guida della lombardia (avendo modificato lo statuto può farlo), tenendo saldo il bastione lontano dalle mani leghiste.

L'unica cosa che potrebbe fagli abbandonare il suo feudo sarebbe la poltrona da primo ministro :P


Concordo, difatti già in questi giorni Formigoni ha lasciato dichiarazioni in tal senso "Il candidato alla regione Lombardia sarò ancora io, così potrò portare a termine il lavoro iniziato 14 anni fa. Questo se da qui ad un anno non succederanno rivoluzioni".

Con un Penati candidato alla poltrona del PD e un Formigoni alla finestra, direi che lo scenario politico italiano sembra migliorare, almeno all'orizzonte.


Granduca di Milano
00sabato 27 giugno 2009 08:27
Anche perchè è giunta l'ora di disfarsi dalle mummie presenti in tutti gli schieramenti, in questo caso la più avvantaggiata è la Lega che da parecchi anni stà preparando una classe politica giovane, cosa che negli alri partiti non avviene da parecchio.
DarkWalker
00sabato 27 giugno 2009 19:40
eppure dopo le europee castelli era preoccupato per chia veva votato la serracchiani. Affermava che lui si sarebbe sentito più tranquillo con un vecchio ad amminsitrarlo.
Detto ciò, la elga ha protato molti giovani nella politica almeno a livello nazionale, che però mi sembrano molto yesmen.
Vota DC
00sabato 27 giugno 2009 20:40
I ballottaggi sono andati malissimo,però comunque PDL e Lega hanno vinto perchè partivano avvantaggiati dalle amministrative.Hanno trasformato una vittoria totale in una vittoria modesta.

Tra l'altro a Bologna Guazzaloca ha ottenuto un buon risultato senza l'appoggio di nessun grosso partito,il centrodestra ha puntato sull'inutile Cazzola che ai ballottaggi ha avuto un risultato penoso che dimostra il fatto che là la gente non vota tanto per ideologia e che Guazzaloca aveva vinto soprattutto perchè veniva fuori dalla politica.
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