[POL-IT]DICO: cosa ne pensate?

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Riccardo.cuordileone
00domenica 11 febbraio 2007 18:34
BERLUSCONI: DICO SONO MATRIMONI DI SERIE B

ROMA - "Da noi nessuna stampella, è un matrimonio di serie B". Il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, in una lunga intervista al Messaggero, boccia senza appello la legge sui diritti di convivenza. Secondo l'ex premier, è stato svilito il significato di famiglia. "Arriveranno alle adozioni gay", prevede Berlusconi che assicura: "Nessun senatore di Forza Italia voterà con il governo", anche se conferma che lascerà libertà di coscienza: "Su temi di questo tipo - dice Berlusconi - in un partito liberale, la libertà di coscienza è doverosa". "Su questa legge - prosegue il leader di centrodestra - l'Unione non riuscirà a mantenersi compatta e accelererà la sua disgregazione". L'ex presidente del Consiglio affronta anche altri temi, come la legge elettorale ("la nostra è una buona legge. E' impossibile riformarla per referendum") e i rapporti all'interno della coalizione ("la Lega non è una "estrema". Non farei mai un accordo senza tutti gli alleati"). Nella lunga intervista non mancano critiche alla politica estera ("Ho stima personale per D'Alema ma fa una politica contraria agli interessi dell'Italia) e alle liberalizzazioni ("Sosteniamo provvedimenti utili al paese, chiunque li proponga. Ma Bersani non fa vere liberalizzazioni").


FINI, E' UN MATRIMONIO DI SERIE B
''E' inaccettabile che per garantire diritti individuali e togliere discriminazioni si dia vita ad un matrimonio di serie B''. Lo ha detto oggi in merito ai
Dico il presidente di An, Gianfranco Fini, intervenendo a Rieti per presentare la candidatura del sindaco uscente Giuseppe Emili alle prossime amministrative. ''Secondo la Costituzione - ha aggiunto Fini - la famiglia e' un'unione fondata sul matrimonio tra un uomo ed una donna e ritengo sia sbagliato non partire invece dalle giovani famiglie cosi' costituite, dando loro la possibilita' di ottenere un'abitazione, ed alle donne di lavorare e di essere madri senza difficolta'''. Secondo Fini, il fenomeno da contrastare e' quello ''dell'invecchiamento della societa' italiana'', puntando ad ottenere una societa' ''piu' prolifica e con piu' occupazione anche per le donne''. ''Il governo, gia' diviso su tutto - ha concluso - solo per alzare una bandiera ideologica ha partorito un disegno di legge che non gode nemmeno della maggioranza delle forze della coalizione''.

AVVENIRE: EQUIPARA GAY A ETERO CONTRO DIRITTO MILLENARIO
Non tanto le "singole norme", quanto lo "spirito" del ddl sulle convivenze preoccupa Avvenire, che nell'editoriale di prima pagina, firmato da Carlo Cardia denuncia "la resa delle legge di fronte ai desideri individuali". Per il quotidiano dei vescovi il disegno di legge presume che famiglie e convivenza siano "facsimili" e "interscambiabili" e, ancora più grave, introduce la "equiparazione di principio dei rapporti eterosessuali ai rapporti omosessuali, fino a ricomprenderli dentro lo stesso orizzonte, la medesima semantica, della convivenza e della famiglia". Secondo Avvenire "la legge non fa una scelta neutra, né interviene per tutelare le parti deboli in un rapporto di fatto; essa interviene per elevare l'omosessualità allo stesso livello dell'eterosessualità".

Dalle norme all'opinione pubblica, al sentire comune, per il quotidiano, si finirà per far trionfare "nell'educazione l'indifferenza assoluta per ogni opzione affettiva e sessuale". "Si può far diversamente", commenta il quotidiano, "se si cambia lo spirito della legge; se si parte dal fatto non per esaltarlo ma per lasciarlo alla autonomia dei privati o per intervenire solo laddove ne derivi la lesione di un diritto". Quindi "l'alternativa, pienamente laica, che è di fronte al legislatore" è quella di scegliere tra un giudizio sulle "singole norme" oppure sul "clima, quell'orizzonte antropologico, che punta al superamento di una tradizione millenaria basata sull'equilibrio di diritti e doveri".

COSSIGA: CATTOLICI ALLO SBANDO PER SILENZIO VESCOVI
Se dopo la presentazione del ddl sui Dico i cattolici italiani si trovano in una situazione di "confusione e sbando", la responsabilità è dei vescovi della Cei, "che avrebbero dovuto dire come la pensavano ma non hanno fatto nulla". Lo sostiene l'ex presidente della Repubblica Francesco Cossiga, annunciando che domani il quotidiano "Il Tempo" pubblicherà una sua lettera aperta al presidente della Cei, card. Camillo Ruini. Una lettera in cui Cossiga addebita appunto a Ruini e al "silenzio dei vescovi" l'attuale confusione dei cattolici e anche delle "violente critiche che si sono scatenate nei confronti del Papa e del Vaticano", e chiede loro "di pronunciarsi". Questo perché, precisa, gli articoli sui giornali non si possono considerare un pronunciamento ufficiale. Un quotidiano come l"Avveniré, si chiede infatti, "sono forse i vescovi?".

GASPARRI: NELL'UNIONE NON C'E' SPAZIO PER CATTOLICI
"La decisione del governo di presentare la proposta di legge sulle famiglie di serie B ha messo in luce la vocazione laicista di questo esecutivo e il forte condizionamento che anche in questo campo esercita la sinistra radicale. Si assiste ad una spaccatura verticale con il mondo cattolico e con una concezione della società e della famiglia definita dalla stessa Costituzione. Al di là della legge, che non sarà mai approvata dal Parlamento, si conferma quanto abbiamo più volte detto: non c'é spazio per i cattolici in una compagine in cui altri dettano le regole e altri sono i valori di fondo". Lo afferma il deputato di An Maurizio Gasparri. "C'é da augurarsi - prosegue il parlamentare di An - che non soltanto qualche singolo parlamentare cattolico del centrosinistra apra gli occhi e voti contro, ma che rivedano le loro posizioni quanti, nel mondo cattolico, hanno portato acqua al mulino sbagliato. Incalzeremo questo moribondo governo sul tema della famiglia ma anche sulla politica estera. In Afghanistan in primavera si combatterà. Diliberto e Giordano lo hanno capito? Parisi lo sa e lo ammette. Il dibattito sul tema sarà un altro momento verità. Così come il confronto delle prossime ore sui servizi segreti, con una legge che tutelerà chi garantisce la sicurezza e disarmerà i magistrati comunisti che tentano di bloccare chi combatte il fondamentalismo".

A parte i permessi di soggiorno facili e la mancanza della clausola "only etero", trovo che gli altri provvedimenti vadano bene.
Malduin
00domenica 11 febbraio 2007 21:28
...io in più trovo che alcune delle altre questioni, effettivamente da risolvere, potessero essere benissimo risolte con modifiche ad altre normative già esistenti senza dover introdurre il "Matrimonio_Light"....

Per chi vuol fare seriamente una famiglia c'è sempre il normale matrimonio.

in più c'è il sospetto che queste cose le voglia particolarmente una certa parte politica che però le considera solo come un tappa intermedia verso il matrimonio senza la clausola "only etero"...paesi popoli nazioni sessi....tutti compagni! [SM=x751621] [SM=x751541]

[Modificato da Malduin 11/02/2007 21.32]

ipercritico
00lunedì 12 febbraio 2007 11:59
sinceramente non saprei cosa dire oltre al fatto che sono contro ( a prescindere) ....
ma in effetti per come è stato fatto mi sembra una manovra del governo per non fare nulla ...
cioè :
ai promotori piace poco ; agli oppositori non piaceva comunque , sembra proposto per essere Bocciato .
così Il governo potrà dire "ci abbiamo provato" ma il parlamento ha democraticamente respinto
=Mimmoxl=
00lunedì 12 febbraio 2007 13:00
Troppo poco spinti, legge poco chiara.

Un passo verso l'innovazione... Ma un passo da zoppi... Piccolissimi passi avanti ed un pò confusi.

Mi piace però il post di apertura... Assoultamente imparziale [SM=x751525]
Riccardo.cuordileone
00lunedì 12 febbraio 2007 13:46
Re:

Scritto da: =Mimmoxl= 12/02/2007 13.00
Mi piace però il post di apertura... Assoultamente imparziale [SM=x751525]


[SM=x751525] [SM=x751525] [SM=x751525]
Veramente la cosa non è voluta, inizialmente non volevo postare nessuna notizia, poi però il topic mi sembrava spoglio e così ho cercato almeno una notizia sui dico, solo che sul sito dell'ansa ho trovato solo queste.
fedeleneisecoli
00lunedì 12 febbraio 2007 20:31
anche io ho gradito l'articolo [SM=x751525]
-Giona-
00martedì 13 febbraio 2007 16:15
Panorama, nonostante sostenga il centrodestra, era favorevole ai PACS. Ritiene in sostanza che questi DICO siano dei PACS "svuotati di contenuti" per renderli accettabili ai cattolici del centrosinistra.

www.panorama.it/italia/capire_politica/articolo/ix1-A0200...

«Dico: nascono le mezze famiglie
di Renzo Rosati
9/2/2007

I singoli provvedimenti, che dovranno affrontare l'esame del Parlamento, facilitano la vita in materia di assistenza sanitaria, affitti, eredità, tutela sul lavoro, obbligo di alimenti. Ma nulla c'è per le pensioni di reversibilità. Il governo salva la famiglia tradizionale, di fatto ne crea una categoria inferiore.



Il disegno di legge sulle unioni di fatto approvato dal governo appare un compromesso un po' al ribasso rispetto agli annunci degli ultimi mesi e alle aspettative dell'ala estrema della maggioranza; una vittoria dell'ala centrista e moderata. L'ala sinistra lo esalta come una svolta, una conquista di civiltà: ma già cominciano i primi mugugni, sia tra i massimalisti comunisti e verdi, sia tra i radicali doc.

SI POTEVA FARE DAVANTI AL NOTAIO
I singoli provvedimenti dei cosiddetti Dico, così si chiamano i Pacs italiani, che dovranno comunque (è bene ricordarlo) affrontare l'esame del Parlamento, rappresentano una serie di agevolazioni e facilitazioni per la vita delle coppie di fatto: in materia di assistenza sanitaria, affitti, eredità, tutela sul lavoro, obbligo di alimenti.
Ma si tratta di norme che molti istituti mutualistici e assicurativi contemplano già da tempo, o che potevano già essere regolate da accordi civili sanciti di fronte a un notaio.
Nulla c'è in fatto di previdenza, in particolare per le pensioni di reversibilità: questo aspetto viene rimandato alla più generale riforma delle pensioni, e comunque l'orientamento dichiarato è che lo Stato non dovrà rimetterci un euro.

MANCA IL RICONOSCIMENTO GIURIDICO
Manca soprattutto il riconoscimento giuridico, anche minimo, della coppia di fatto: sia etero sia omosessuale. Lo status di convivenza è affidato ai certificati anagrafici di residenza e allo scambio reciproco di raccomandate.
Tanto che, a essere maliziosi, forse per stemperare ancora più l'area dei nuovi diritti si parla non solo di legami di tipo sessuale ma anche di parentela, semplice amicizia, solidarietà. Per intenderci, le norme si estendono anche a fratelli e sorelle.

NESSUN RICONOSCIMENTO MATRIMONIALE
Dunque non viene sancito alcun riconoscimento formale, tanto meno matrimoniale, della coppia di fatto etero o gay, neppure a livello locale, dove i comuni che lo vorranno potranno continuare a tenere i loro registri, che continueranno a non avere valore giuridico a livello nazionale.
In questo modo il governo salva la famiglia tradizionale, quella religiosa tutelata dalla Chiesa e anche quella civile tutelata, come la religiosa, dalla Costituzione. Di fatto, però, crea delle mezze famiglie di categoria inferiore.

EREDITÀ «LEGITTIMA» NON INTACCATA
I nuovi diritti non andranno in alcun modo a sovrapporsi o a sostituire i diritti già consolidati. La parte di eredità al convivente non dovrà intaccare la «legittima» per figli precedenti ed eredi diretti. Il convivente, nel caso esista un figlio del defunto, avrà diritto a un terzo dell'eredità dopo almeno nove anni di rapporto continuativo; quota che si riduce a un quarto in presenza di due o più figli.
I benefici sono esclusi nel caso di esistenza di rapporti lavorativi: è stata definita una clausola anti badanti (cioè contro unioni di comodo), ma a ben vedere può servire a evitare l'aggiramento delle nuove imposte sulle successioni e donazioni.

TUTELE SUL LAVORO
In conclusione i benefici veri ci sono là dove si parla di tutele sul lavoro (dopo tre anni di convivenza il datore d lavoro deve tenerne conto in caso di trasferimenti); e per l'obbligo agli alimenti al partner o parente bisognoso dopo la cessazione del rapporto di coppia.
Non c'è molto per le persone di sesso diverso, non molto di più, soprattutto, di quanto fosse già previsto o possibile con le norme vigenti. Per gli omosessuali ci sono alcuni benefici in più. In compenso manca la legalizzazione del rapporto tra gay.

COSA HA OTTENUTO LA CHIESA
La Chiesa sicuramente protesterà, ma in definitiva ha ottenuto parecchio di ciò che voleva. Il governo potrà dire di avere attuato un'altra pagina del programma.
L'opposizione potrà attaccare il governo sostenendo che non sono queste le priorità del Paese (oppure accusandolo di istituire famiglie di serie B).
I centristi alla Francesco Rutelli portano a casa un risultato. Gli altri, stavolta, plaudono senza troppa convinzione.»


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