[Originali, Introspettivo] "Ascensore al cloro" di AliceVolevaMorire

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invader
00giovedì 31 marzo 2005 13:30
Autore:AliceVolevaMorire

Titolo:Ascensore al Cloro

Genere: Introspettivo-Psichedelico... Gnam gnam ^-^

Note: Rating generico, nessuna avvertenza.

Completa?: No

Commento
Credo che si tratti di uno dei racconti più innovativi ed interessanti che si vedano su EFP da un po' di tempo a questa parte.
Immaginate personaggi assurdi, che dicono cose assurde, in modo assurdo. Il verbalismo è il primo punto ddi forza di questo racconto; le parole sono suate in sequenza quasi casuale, senza apparente nesso logico i discorsi dei personaggi procedono esclusivamente in forma dialogica. E' facile, inizialmente, rimanere leggermente spaesati di fronte a questa tecnica narrativa. L'autrice ci fa assaporare la nevrosi dei personaggi e della situazione attraverso battute prive di senso, brillanti indovinelli sconclusionati, ed una sensazione generale di totale nonsense. Ma, attenzione, qui non c'è ilarità. Non si trata di un racconto comico. Si tratta di passaggi nevrotici ed allucinati, stravolti e stressati.
Ripetizioni, capitoli che si rieptono uguali ed ugualmente allucinanti. Anafore, suoni sgradevoli.
E' un racconto che non si può non trovare pirandelliano. Specialmente perchè i personaggi si rapportanoe splicitamente alla figura dell'Autore, fino ad arrivare a progettare una rivolta contro di lui. Ed indovinate un po' a chi chiedono gli strumenti per farlo... all'Autore stesso, naturalmente.
Non so se l'autrice avesse una precisa ideologia da epsrimere attraverso questo racconto, ma io vi ho letto molte delle riflessioni del teatro del dubbio di Pirandello. Mi haa ricordato "sei personaggi in cerca di autore". Non tanto nella vicenda, quanto nell'atmosfera che si viene a creare, nelle riflessioni che se ne possono trarre.
Personaggi che, privi di una qualsiasi ragione di esistenza, si lanciano contro un creatore sconosciuto e che resta nell'ombra. Non è questa la condizione dell'uomo nel nostro tempo? Ma possiamo sentirci anche Autori di personaggi impazziti, autori del personaggio che recitiamo ogni giorno. Realtà, finzione? Dove giace la linea che separa questa due cose? Ma soprattutto, siamo personaggi in fuga dal nostro autore, o autori del personaggio di noi stessi che ci sta sfuggendo?
Chissà, magari Alice alla fine ci dirà la sua.
Assolutamente consigliato.

[Modificato da Referenti del Comitato 07/10/2006 23.49]

galadwen
00giovedì 31 marzo 2005 13:49
interessante è interessante...ma credo che aspetterò la fine della storia (se mai ci sarà) per esprimermi =). Indubbiamente ricorda moltissimo Pirandello, però attenzione...questi esperimenti rischiano sempre di cadere, e per ora si sta tenendo sul filo di una lama...
invader
00giovedì 31 marzo 2005 14:32
Re:

Scritto da: galadwen 31/03/2005 13.49
questi esperimenti rischiano sempre di cadere, e per ora si sta tenendo sul filo di una lama...



Immagino che sia per questo che mi è piaciuta particolarmente. Indubbiamente deve fare in modo di dare alla vicenda una compiutezza, così che possa trovare prima o poi una Fine.
Che dire, vedremo ^_^

Shian Tieus
00giovedì 31 marzo 2005 15:00
ottima scelta... ho una venerazione pert quel racconto
Asuka Soryou Langley
00venerdì 1 aprile 2005 22:15
Un paio di domande su questo racconto..
1-In che cosa, precisamente, è pirandelliano ò_o?
2-Al di là della sua peculiarità, cioè l'essere non-sense, c'è un messaggio? Un contenuto?
3-Se non c'è, a che pro scrivere un racconto?
4-Se c'è, qualcuno me lo spiega ._.?
Danke!
elessar-enials
00venerdì 1 aprile 2005 22:23
Questa fic mi ha lasciato a bocca aperta...
L'ho letta 5 volte e ogni volta gli ho dato un senso diverso.
Di sicuro un buon lavoro.
invader
00venerdì 1 aprile 2005 22:27
Re:



1-In che cosa, precisamente, è pirandelliano ò_o?



Nel rapporto tra personaggi ed autore, realtà e finzione.


2-Al di là della sua peculiarità, cioè l'essere non-sense, c'è un messaggio? Un contenuto?



Ho indicato nella recensione alcuni spunti di riflessione ^^


3-Se non c'è, a che pro scrivere un racconto?



Secondo me c'è. E credimi, in ogni caso tanta gente scrive senz avere un messaggio. Io per primo. Però funziona.


4-Se c'è, qualcuno me lo spiega ._.?



Trovarlo da soli è la parte più esaltante! [SM=g27775]


egoio
00sabato 2 aprile 2005 00:59
La mia opinione (non richiesta^^) su questa storia.

C'è davvero tanta maestria, l'autrice è davvero molto brava.

Vorrei solo dire una cosa, però ...
chi non ama il genere 'assurdo' stia alla larga.^^
E' un elegantissimo e bellissimo (per chi lo apprezza) esperimento, e davvero ce ne vuole di bravura a trovare un argomento così originale e riuscire a tirarne fuori uno scritto che abbia una sua indubbia dignità.
Mi si perdoni il paragone (è l'unico che mi viene in mente, data la mia scarsa cultura in materia) ... questa storia mi lascia la stessa sensazione che mi ha lasciato 'Aspettando Godot', di Samuel Beckett.
Cioè, una curiosità minima di scoprire cosa diavolo volesse dire quest'uomo con questa storia ... ma più che altro il fastidio per non riuscire a trovare cose che avessero un senso che si potesse definire tale. E un senso di crescente irritazione proprio per l'assurdità totale del tutto.
Non fraintendetemi, non sto dicendo che questa storia non ha senso (ce l'ha eccome, un mucchio di significati profondi, a volerci riflettere, così come in Aspettando Godot) ... solo che, chi ha certi gusti letterari, non rimarrà affascinato da questa fic.

Quindi, quello che sto cercando di dire non è che questo lavoro non sia oggettivamente apprezzabile e di qualità (lo è) ...
ma che a qualcuno probabilmente non piacerà affatto (come a me).

E non sto cercando nemmeno di criticare la scelta di recensire questa storia, nè una scelta alcuna (chiaramente, va benissimo dire che adoriamo una fanfic se ci ha davvero conquistato).

Metto qui questa opinione solo perché qualcuno, leggendo questa fic e pensando che avrebbe fatto meglio a leggere altro (e questi qualcuno sono di solito coloro che non amano le poesie, guarda caso tipo me ... ), non si stupisca troppo vedendo solo recensioni entusiastiche o quasi.

Perciò, contro questa fanfic non ho nulla (è oggettivamente molto ben fatta e una lode all'autrice; ed avete fatto bene a segnalarla perché è davvero un esempio di qualità) ... ma quando la leggo ho un istintivo senso di repulsione^^ Mi ricorda troppo i testi che dovevo analizzare per compito a scuola ... ben lungi dall'essere un piacere quindi.
Ma ho ben chiaro che è un problema mio.
E va bene così finché riesco a essere obiettiva giudicando la qualità di uno scritto, e lasciando perdere totalmente i miei gusti.




[Modificato da egoio 02/04/2005 1.01]

invader
00sabato 2 aprile 2005 10:33
Sì Erika, trovo che tu abbia perfettamente ragione. Nel genere ho indicato "psichedelico" proprio per far intuire che l'assurdo -solo apparentemente assurdo- è un elemento assai presente in questo racconto.
Asuka Soryou Langley
00domenica 3 aprile 2005 15:47
Sì, ma io l'ho capito che l'assurdo e l'assenza di un senso apparente sono il punto focale del racconto.. non essendo un'appassionata del genere, non mi permetto di giudicare quest'aspetto perché sarei di parte, per così dire.
E' solo che i significati profondi di cui parla Erika proprio non li trovo ._. Inv, dici che dovrei scoprirli da sola, ma non sono capace ;_; ma non per mancata bravura di AliceVolevaMorire, proprio perché non riesco.. spiegatemela T_T almeno quando capirò ciò che voleva dire, potrò cercare di capire se il non-sense è stato ben fatto :P.
egoio
00domenica 3 aprile 2005 20:05
Il significato profondo sta che questa storia porta a farsi delle domande (diverse per ciascuna persona, credo) ...
Esempio mio, sul primo capitolo .... ma c'è davvero bisogno di un senso, perchè esista una storia? Il primo capitolo non avevo un senso, un punto in cui l'autore voleva andare a parare ... eppure si riesce a farla andare avanti, a convenevoli fra i due e a domande che non si capisce da dove saltino fuori.
E poi ... che significa far diventare la parola 'Fine' parte del racconto? Cosa vuol dire rendere protagoniste le fasi stesse della storia?
Cioè, a volte qualcuno fa l'esperimento dei personaggi che vedono l'autore che parla di loro, o entrano in contatto con lui/lei ... qui, addirittura, le fasi stesse della storia parlano di loro stesse. Solitamente, però, esse sono un contenitore per qualche altro contenuto ... qui, volendo, no.

[Modificato da egoio 03/04/2005 20.08]

Asuka Soryou Langley
00lunedì 4 aprile 2005 15:43
D'accordo, porta a farsi domande. Ma per dire.. io potrei dire "Pigna Castoro Arrosto e Piccone", e, dato che ho accostato quattro parole alla cavolo, portare delle persone a farsi domande su ciò che ho scritto.
Oddio, se poi c'era un significato bene.
Ma la scrittura non è comunicazione? Perché complicare il fine ultimo del racconto, mi chiedo?
egoio
00lunedì 4 aprile 2005 16:47

Pigna Castoro Arrosto e Piccone



No, dipende da come lo metti giù^^
E' più difficile di quello che si può pensare, scrivere l'assurdo.
Perchè il nostro cervello tende molto più a dare senso alle cose, che a toglierlo.
Ed è molto più facile che quattro parole buttate giù lì, con l'intenzione di creare l'idea dell'assurdo, vengano giudicate male piuttosto che bene.

Comunque, se hai seguito il mio primo discorso ... l'avevo detto io che c'è qualcuno (di solito, si tratta di persone pratiche^^) che poteva pensare 'questa cosa proprio non ha senso nè scopo, che ne dicano gli altri'^^
Io l'ho pensato, in verità ... però riconosco di essere fortemente condizionata dal mio gusto personale, in ciò.

[Modificato da egoio 04/04/2005 16.48]

Asuka Soryou Langley
00martedì 5 aprile 2005 18:27
No, guarda, ma io apprezzo molto lo sforzo di chi lo fa. Però lo chiamo "esercizio stilistico".
Voglio dire; se ci ha ragionato su, probabilmente ha faticato più di me in qualsiasi mia fic, nello scrivere quel racconto.
Leggendolo come un "non-sense" posso apprezzarlo moltissimo.
Tuttavia ha fatto letteratura. E, ripeto, letteratura è comunicare. Non togliere qualsiasi comunicazione. Je pense.
egoio
00martedì 5 aprile 2005 20:49

Non togliere qualsiasi comunicazione.



Beh, nemmeno a me un lavoro come 'Aspettando Godot' comunicava alcunchè, e quando lo leggevo, a parte qualche sprazzo di tanto in tanto, mi chiedevo perché aveva perso tempo a scrivere una cosa del genere ... e Beckett è universalmente riconosciuto come un autore capace di scrivere il 'non-sense'.
Ed i suoi lavori sono considerati letteratura.
Okay, i suoi lavori non saranno identici a quelli di AliceVolevaMorire (per forza di cose), ma secondo me, l'esempio calza.
Non ti voglio offendere, sto cercando di dire che forse non capisci il valore di questa storia, perché, come me, non comprendi il senso dell'assurdo.

Io, per lo meno, rinuncio a criticare questa storia, perché ritengo che ogni mia critica sia troppo influenzata dal mio gusto personale (e, comunque, sarebbe tutta basata sul fatto che appunto è una storia totalmente assurda che mi dice poco. Ma è l'assurdo in sè che mi dice poco ed è sempre stato così^^).

Poi, magari, per te è diverso, e riesci a essere più obiettiva^^

In ogni caso, le nostre due opinioni serviranno ad arricchire questa recensione ... a dimostrare che qualcuno questa storia l'apprezzerà, e altri la troveranno un'esercizio di stile, a seconda dei gusti.
E, tuttavia, in qualunque modo lo si voglia definire, dietro c'è uno stile che sicuramente è di una certa qualità, sicuramente non comune in un sito come questo.


[Modificato da egoio 05/04/2005 20.50]

suzako
00sabato 14 maggio 2005 12:49
comunicare, già, è importante...ma il non-sense secondo me esiste appunto per questo! è facile dire" non ha senso" perchè in realtà tutto ha un senso, e credo che se questa fic sia di così difficile comprensione, è perchè quel che vule comunicare, non è affatto facile, e usare questo personalissimo stile dell'autrice, è un modo per comunicarlo al meglio...se la storia fosse scritta seguendo un filo logico e chiaramente, non sarebbe la stessa cosa...credo.
Asuka Soryou Langley
00giovedì 2 giugno 2005 17:13

...ma il non-sense secondo me esiste appunto per questo! è facile dire" non ha senso" perchè in realtà tutto ha un senso, e credo che se questa fic sia di così difficile comprensione, è perchè quel che vule comunicare, non è affatto facile



Sì, penso anch'io la stessa cosa del non-sense, ma siccome sono poco acuta chiedo chiarimenti sul difficile senso nascostovi XD solo che non me li danno ._.'
suzako
00venerdì 10 giugno 2005 16:16
questa è una bella domanda! è facile dire "un senso c'è"! ma quando ti chiedono QUALE senso... è un problema! ti conviene interpellare l'Autrice, dato che si può fraintendere una fic del genere... O.o"
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