Orsù! Inaugurerò la stagione delle recensioni!
Oggi voglio proporvi un racconto che mi ha particolarmente colpito su diversi versanti. Vediamo di cosa si tratta.
Creazione:
Benediction
Mente creatrice:
Love_in_idleness
Genere: L'autrice lo definisce "generale, malinconico". Essendo una storia a capitoli non ancora conclusa, preferisco lasciare questa dicitura.
Per chi è?: G
Istruzioni per l'uso: Notare che si tratta di una slash ^^
Completa: No, postati 2 capitoli finora.
Cosa ne dice Inv
Anzitutto, voglio premettere che raramente mi trovo a leggere nella sezione "introspettivo" racconti romantici che non tradiscano i propositi di una sezione che si dice amante dell'introspezione. Insomma, tanti sbaciucchiamenti, qualche lacrimuccia e poca introspezione.
Oh, ecco, la nostra autrice, invece riesce a coniugare le due cose in modo molto abile e sapiente. Credetemi, non è affatto facile.
Ma esaminiamo da vicino la vicenda. Il primo capitolo inizia con la descrizione del ritorno a casa di uno dei due personaggi, mentre fuori imperversa l'acquazzone. I due personaggi maschili sono caratterizzati con una sansibilità decisamente femminile, ma senza essere per questo snaturati. Pochi gesti, pochissime parole, soltanto impercettibili movimenti e sguardi dominano la scena. Il primo capitolo copre un lasso di tempo brevissimo descrivendolo attraverso l'emotività del personaggio e attraverso i suoi pensieri. E' davvero tensione quella che si avverte leggendo la descrizione di attimi così solenni eppure sfuggenti.
Il secondo capitolo vede invece la descrizione di un giardino.
Mi è parsa delicata e rarefatta, misurata e quasi sussurrata attraverso le parole dell'autrice. Come ricordi d'infanzia da tempo dimenticati ma ancora vivi con colori ed odori. Come è stato osservato da altri, è una descrizione quasi romantica - òetterariamente parolando- ed in questo senso la citazione da Byron è un piccolo sfizio che l'autrice ha fatto bene a concedersi.
Stile!
L'autrice non rifugge il puro senso dell'estetica ed ama soffermarsi sul particolare. Questo però, non determina pesantezza nella lettura. La sua tecnica descrittiva risulta abbastanza delicata da risultare sempre piacevole. I dialoghi sono molto essenziali ed incisivi, i personaggi parlano con gli occhi e con i pensieri.
Un piccolo appunto: le citazioni filosofiche. quando l'autrice ne fa uso esse sono calzanti, ma si ha l'impressione che siano usate in modo troppo sistematico e scolastico. Questo però, non smentisce quanto detto sopra.
Insomma, perchè ce la consigli?
E' un racconto dove l'introspezione sembra sposarsi bene con la storia sentimentale. Lo stile dell'autrice mi sembra decisamente sopra la media e pur amando l'estetica non cade mai nell'eccesso. E' una storia giunta solo al suo 2° capitolo, ma credo valga assolutamente la pena di seguirla fino all'ultimo.
Andate e leggete, fratelli.
[Modificato da invader 13/03/2005 21.55]
[Modificato da Referenti del Comitato 07/10/2006 23.56]