"No New York"...new-wave americana!!!

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mirkosv@ro
00mercoledì 12 gennaio 2005 21:18

....Suicide, Television, Patti Smith, Pere Ubu, Talking Heads, e via dicendo...

...new-wave di New York e dintorni...qui grazie!

P.S: ho scelto questo titolo monumentale, spero vi piaccia....dedicato ai miei amici disordinatamente ingordi di nuova musica.

[SM=x125585]
VertigoMJ
00mercoledì 12 gennaio 2005 21:34
Eccomi qua![SM=x125585]
Pensa che proprio domattina farò un bell'ordine (oltre a Nico) di new wave americana, da cdbox.it. Ci sono dei dischi che non devono assolutamente mancare sui miei scaffali.
Ecco il primo:

[SM=x125596]
DIROCIAO
00mercoledì 12 gennaio 2005 22:33
voi siete pazzi[SM=x125591]
dollarboy77
00mercoledì 12 gennaio 2005 22:41
Tu guarda chi si risente...Pere Ubu!

Lo ascoltavo da adolescente, ma poi l'ho abbandonato perkè è diventato la caricatura di se stesso, un'artista(presunto tale) finto e finito!

(ogni riferimento è puramente causale)

[SM=x125635] [SM=x125615] [SM=x125626]



[Modificato da dollarboy77 12/01/2005 22.42]

mirkosv@ro
00mercoledì 12 gennaio 2005 23:25
Re:

Scritto da: dollarboy77 12/01/2005 22.41
Tu guarda chi si risente...Pere Ubu!




...hai visto, Dollar... buffo, no?!?...l'avresti mai detto che un giorno a qualcuno sarebbe venuta voglia di parlare seriamente di un disco degli UBU?

VertigoMJ
00giovedì 13 gennaio 2005 10:12
Tra i miei ordini di stamane anche la versione doppia di SUICIDE (1977):

Come poteva mancare sui miei scaffali l'epopea sottoproletaria di Frankie Teardrop, che uccide moglie e figlio e poi si suicida?
Un sound a dir poco unico, una sorta di treno, simile a quello del Weeping Wall di Bowie...
Un binario di pura angoscia che congiunge New York e Berlino...
mirkosv@ro
00giovedì 13 gennaio 2005 10:41
Re:

Scritto da: VertigoMJ 13/01/2005 10.12
Tra i miei ordini di stamane anche la versione doppia di SUICIDE (1977):




..mhnmhn...molto interessante, Alex...che cosa contiene nello specifico questa "versione doppia"??
VertigoMJ
00giovedì 13 gennaio 2005 10:57
Re: Re:

Scritto da: mirkosv@ro 13/01/2005 10.41


..mhnmhn...molto interessante, Alex...che cosa contiene nello specifico questa "versione doppia"??



E' quella uscita nel 2000, la tracklist è questa:

CD1
1. Ghost Rider
2. Rocket U.S.A.
3. Cheree
4. Johnny
5. Girl
6. Frankie Teardrop
7. Ché
8. Cheree [Remix]
9. I Remember
10. Keep Your Dreams

CD2
1. Mr. Ray [Live]
2. Vegas Man [Live]
3. 96 Tears [Live]
4. Keep Your Dreams [Live]
5. I Remember [Live]
6. Harlem [Live]
7. 23 Minutes Over Brussels [Live]

mirkosv@ro
00giovedì 13 gennaio 2005 11:00
...scappo subito a comprarlo! [SM=x125620]
VertigoMJ
00martedì 18 gennaio 2005 21:17
Non ho saputo resistere, ed ho acquistato THE DOWNWARD SPIRAL (1994) dei Nine Inch Nails.



Trovo questo disco davvero straordinario, uno dei più alti esempi di rock industriale, e illustre discendente della dark-wave. Una sorta di "Tempi Moderni" musicale dei nostri giorni, ma disperatamente cupo, la rappresentazione di mondo gelido in cui perfino le macchine implorano pietà.
C'è un pezzo, "A warm place", che mi ricorda tantissimo il Bowie berlinese. Inoltre l'ultimo brano è "Hurt", che i Nine Inch eseguirono proprio col Duca.
[SM=x125585]

ps
Mirko, non riesco a trovare "No New York", in nessun modo.[SM=x125604]
mirkosv@ro
00martedì 18 gennaio 2005 22:42
Re:

Scritto da: VertigoMJ 18/01/2005 21.17
Non ho saputo resistere, ed ho acquistato THE DOWNWARD SPIRAL (1994) dei Nine Inch Nails.
...
Trovo questo disco davvero straordinario, uno dei più alti esempi di rock industriale, e illustre discendente della dark-wave. Una sorta di "Tempi Moderni" musicale dei nostri giorni, ma disperatamente cupo, la rappresentazione di mondo gelido in cui perfino le macchine implorano pietà.
C'è un pezzo, "A warm place", che mi ricorda tantissimo il Bowie berlinese. Inoltre l'ultimo brano è "Hurt", che i Nine Inch eseguirono proprio col Duca.




Earthling soprattutto è figlio del sound industriale dei NIN.
Chiaramente il genere industrial ha forti nessi di parentela con la vecchia wave e le avanguardie elettroniche europee.
Bowie è un ammiratore di Reznor, e Reznor ammira Bowie....soprattutto il Bowie di LOW.
Downward Spiral è uno dei massimi capolavoli degli anni '90 e non dovrebbe mancare mai in nessuna audioteca.
"A warm place" è un esemplare tributo agli esperimenti elettronici del Duca e del fido Eno...ricorda vagamente "Crystal Japan", vero?
[SM=x125591]
..
Reznor è al lavoro per un nuovo album, di cui si attende la pubblicazione forse per il prossimo marzo.
Sono sicuro che sarà un'altra pietra miliare.


Scritto da: VertigoMJ 18/01/2005 21.17

Mirko, non riesco a trovare "No New York", in nessun modo.[SM=x125604]



..non lo trovi perchè ho comprato io tutte le copie in circolazione.
..
scherzo...
..è difficilissimo trovarlo...
...anch'io sono alla disperata ricerca di quel disco.
-Vertigo-
00sabato 22 gennaio 2005 09:00
SUICIDE + PAN SONIC
Sabato 22 al Villaggio Globale, Roma.



18/01/05
I newyorkesi Suicide provenienti dagli anni 70, sono i pionieri della new wave, provocatori di professione con i loro incubi metropolitani a base di elettro-punk, hanno creato un sound innovatico e gettato le basi per una buona fetta del rock di matrice elettronica. I finlandesi Pan Sonic sono una delle più importanti realtà della scena elettronica mondiale e i loro set sono un'esperienza catartica capace di far vibrare attraverso basse frequenze e distorsioni nei territori techno ed electro senza melodia.
Queste due realtà si troveranno gomito a gomito per un concerto speciale in programma il 22 gennaio al Villaggio Globale.

VILLAGGIO GLOBALE
Lungotevere Testaccio
Dalle 22
Ingresso 6€
Info: 0657300329

da www.2night.it
-Vertigo-
00lunedì 24 gennaio 2005 10:40
Talking Heads
Ieri anche FEAR OF MUSIC si è aggiunto alla mia collezione. Lo sto ascoltando insieme a REMAIN IN LIGHT, una vera goduria per l'udito!
Brian Eno cmq è un vero genio.

ps
Ma secondo voi, il testo di "Seeen And Not Seen" a cosa si riferisce?

pps
Emy, hai poi avuto modo di sentire Remain In Light?

[Modificato da -Vertigo- 24/01/2005 10.49]

§Velvet§
00lunedì 24 gennaio 2005 12:20

Scritto da: VertigoMJ 13/01/2005 10.12
Tra i miei ordini di stamane anche la versione doppia di SUICIDE (1977):

Come poteva mancare sui miei scaffali l'epopea sottoproletaria di Frankie Teardrop, che uccide moglie e figlio e poi si suicida?
Un sound a dir poco unico, una sorta di treno, simile a quello del Weeping Wall di Bowie...
Un binario di pura angoscia che congiunge New York e Berlino...



Agghiacciante!!!

specialmente Frankie Teardrop, con quelle urla disumane...
mi aspettavo qualcosa di simile alla New-Wave Europea, ma il sound e la struttura dei Sinth e dei bassi sono totalmente diversi.....
bah ascoltero qualcosa di piu'
§Velvet§
00lunedì 24 gennaio 2005 12:34
Re: Talking Heads

Scritto da: -Vertigo- 24/01/2005 10.40


pps
Emy, hai poi avuto modo di sentire Remain In Light?

[Modificato da -Vertigo- 24/01/2005 10.49]




me lo sono procurato l'altro ieri, ho dato un ascolto veloce ma non ricordo nulla.. devo ancora ascoltarlo, FEAR OF MUSIC invece mi prende sempre di piu', MIND e' FANTASTICA!!!

p.s. ma nel 79 andava di moda creare atmosfere Etniche???[SM=x125591] , solo i Japan ci arrivarono un anno dopo!

[Modificato da §Velvet§ 24/01/2005 12.36]

[Modificato da §Velvet§ 24/01/2005 12.37]

-Vertigo-
00lunedì 24 gennaio 2005 13:32
Re:
SUICIDE è un disco davvero unico, nel senso letterale del termine. Anzi, per me è anche di più di un disco: è l'inquieto fantasma di un disco.

Riguardo a FEAR OF MUSIC, vero, molto bella Mind, con la sua calibrata aria funky ed il particolare modo di cantare (a quanto pare volutamente ispirato al canto indiano)!
Da I Zimbra a Drugs me me le sto gustando una ad una proprio oggi!

[SM=x125585]

mirkosv@ro
00lunedì 24 gennaio 2005 14:22
Re:

Scritto da: §Velvet§ 24/01/2005 12.20
Agghiacciante!!!

specialmente Frankie Teardrop, con quelle urla disumane...
mi aspettavo qualcosa di simile alla New-Wave Europea, ma il sound e la struttura dei Sinth e dei bassi sono totalmente diversi.....




...[SM=x125591] ...mi ricordo la prima volta che ascoltai il vecchio Frankie urlare come un ossesso impazzito...

...quel pezzo mi fa ancora sudare.
-Vertigo-
00lunedì 24 gennaio 2005 14:35
Re: Re:

Scritto da: mirkosv@ro 24/01/2005 14.22


...[SM=x125591] ...mi ricordo la prima volta che ascoltai il vecchio Frankie urlare come un ossesso impazzito...

...quel pezzo mi fa ancora sudare.



Io invece la prima volta che l'ho ascoltato mi sono sentito finalmente a casa.
Scherzo.

-Vertigo-
00lunedì 24 gennaio 2005 21:31
TELEVISION
Continua il mio viaggio lussurioso nella new-wave americana, questo è il disco che ho appena ascoltato:



MARQUEE MOON (1977) è un album che mi ha colpito subito per il l'incredibile gioco di chitarre, che impreziosiscono ogni singolo pezzo del lavoro (non c'è n'è uno in cui non ci sia una certa ricercatezza di riff e/o assoli). Bello cmq anche l'uso batteria.
Da Venus e Friction, a Marquee Moon, Elevation, Torn Curtain, piccoli gioielli trascinanti, che confermano la grande voglia del gruppo di comunicare i loro dilemmi esistenziali.
[SM=x125585]

[Modificato da -Vertigo- 24/01/2005 21.36]

-Vertigo-
00lunedì 24 gennaio 2005 22:43
Ripensando ai Nine Inch Nails: essendo il loro famoso album un punto di arrivo del rock industriale, non poteva certo non avere debiti coi propri "padri"...

Mi sono venuti in mente, ad esempio, i Chrome. Vorrei parlare anche di loro! Prodigiosi![SM=x125589]

[Modificato da -Vertigo- 24/01/2005 22.53]

mirkosv@ro
00lunedì 24 gennaio 2005 23:21
Re: TELEVISION

Scritto da: -Vertigo- 24/01/2005 21.31



MARQUEE MOON (1977) è un album che mi ha colpito subito per il l'incredibile gioco di chitarre, che impreziosiscono ogni singolo pezzo del lavoro (non c'è n'è uno in cui non ci sia una certa ricercatezza di riff e/o assoli).




Qui tocchi la corda più profonda della mia anima.
Quasi mi vergogno a parlare di questo album.
Che Hendrix mi perdoni, se bestemmio.
Ma per me Verlaine è il più grande chitarrista del secolo, il mio n°1
...
mirkosv@ro
00lunedì 24 gennaio 2005 23:25
Re: TELEVISION

Scritto da: -Vertigo- 24/01/2005 21.31








..che annata il '77!
irripetibile.

...cmq anche i successivo "Adventure" è un discone immancabile.
Basta ascoltarsi l'immensa "Fire" e lasciarsi bruciare dalla passione della chitarra di Verlaine....note che non si scordano più.
-Vertigo-
00martedì 25 gennaio 2005 00:20
Re: Re: TELEVISION

Scritto da: mirkosv@ro 24/01/2005 23.25


...cmq anche i successivo "Adventure" è un discone immancabile.
Basta ascoltarsi l'immensa "Fire" e lasciarsi bruciare dalla passione della chitarra di Verlaine....note che non si scordano più.



Grazie, Mirko, sarà uno dei miei prossimi ascolti.[SM=x125595]
-Vertigo-
00martedì 25 gennaio 2005 22:32
Confermo, altro bell'album ADVENTURE, lo sto ascoltando adesso.
[SM=x125607]





Prodigioso Verlaine![SM=x125629]



-Vertigo-
00sabato 29 gennaio 2005 13:24
Re:

Scritto da: VertigoMJ 13/01/2005 10.12
Tra i miei ordini di stamane anche la versione doppia di SUICIDE (1977):

Come poteva mancare sui miei scaffali l'epopea sottoproletaria di Frankie Teardrop, che uccide moglie e figlio e poi si suicida?
Un sound a dir poco unico, una sorta di treno, simile a quello del Weeping Wall di Bowie...
Un binario di pura angoscia che congiunge New York e Berlino...




Più ascolto questo capolavoro e più me ne innamoro.
Dopo vari ascolti si può ormai apprezzare appieno la grandezza di ogni pezzo, che all'inizio può ingannare per un'apparente esiguità musicale: è perchè si tratta non di semplici brani, ma di fantasmi di canzoni, di pezzi che una volta sarebbero stati struggenti o malinconici, o anche romantici, chissà (vedi ad esmpio Cheree), ma che poi sono stati sfigurati, distrutti da quell'asettico muro sonoro dalle sembianze di treno che corre lungo i binari. L'incubo industriale che emerge dal disco è collettivo, il suicidio non è solo quello di Frankie, ma dell'interà umanità.
Interessante il cd 2, che include, fra l'altro, Mr Ray, Las Vegas Man, la terrificante Harlem, e il live 23 Minutes over Brussels.
mirkosv@ro
00mercoledì 2 febbraio 2005 20:48
Re:

Scritto da: -Vertigo- 24/01/2005 22.43

Mi sono venuti in mente, ad esempio, i Chrome. Vorrei parlare anche di loro! Prodigiosi!





Alex, raccontaci qualcosa di questo disco, dai. [SM=x125585]
-Vertigo-
00mercoledì 2 febbraio 2005 21:01
Dopo avere ascoltato quell'immenso, straordinario capolavoro, che è THE MODERN DANCE (1978), non potevo certo abbandonare i Pere Ubu!
Presto vorrei stendere una mia personalissima recensione dell'opera in questione, ma prima vi segnalo i dischi "pereubiani" che ho ascolato in questi giorni (Stralci tratti da Recensioni Altervista):



I lavori che seguirono The Modern Dance accentueranno la cacofonia a scapito della melodia. New Picnic Time, del 1979, è un quasi inintelligibile coacervo di suoni, ora casuali, ora forsennati. La voce di Thomas – contesa fra il grottesco e il disperato – si staglia sempre più accanto a quella di Beefheart, al pari delle composizioni, nelle quali, l’humour goliardico raggiunge livelli di sperimentazione tali da poter essere reputata opera di pura avanguardia. In 49 Guitars & One Girl – il capolavoro nel capolavoro – le frasi musicali si susseguono senza tregua, dominate dal synth; in A Small Dark Cloud si assiste ad una sorta di word-music devoluta e deturpata, mentre 4 è dominata dalla sezione ritmica e dal canto assente, ma, nello stesso tempo onirico di Thomas che si ripresenta puntuale nel brano successivo. E’ difficile riscontrare in altre band la capacità di creare suoni così involuti con una strumentazione così elementare.
One Less Worry costituisce forse la summa delle capacità di canto peculiari di Thomas, che in Make Hay rifiata affidando le mosse alla sezione ritmica ed al synth. In Goodbye, un brano ossianico e claustrofobico si risentono gli echi delle più lamentose litanie di The Modern Dance.





In Art Of Walking, del 1980, si assiste ad un’accentuazione della dissonanza. Sembra di ascoltare un Trout Mask Replica di Captain Beefheart dominato dai sintetizzatori. Go è caratterizzato da frasi più elementari dell’album precedente. Rhapsody In Pink risulta dominata dal pianismo e dai gorgheggi di Thomas, mentre Arabia si snoda con un sound orientaleggiante e non dissimile da un carillon. Misery Goats vede il recupero della vera sezione ritmica della band di Cleveland, che in Rounder da il meglio di se lanciandosi in un pezzo fortemente dissonante. Ormai frastagliato il rumorismo di Birdies fa il paio con il pulsare ininterrotto e tribale di Lost In Art solo in parte smentito dalla discomusic di Horses.





-Vertigo-
00mercoledì 2 febbraio 2005 21:25
Re: Re:

Scritto da: mirkosv@ro 02/02/2005 20.48




Alex, raccontaci qualcosa di questo disco, dai. [SM=x125585]



Un album davvero "esagerato", soprattutto considerando i tempi! [SM=x125589]
Ciò che però è perfettamente azzeccato per i tempi, è che questo disco è uno dei migliori del rock industriale di sempre. La sua innovazione secondo me sta nel prendere la violenza del passato (gli Stooges di Iggy Pop, ad esempio), e trasferirla in questo contesto industriale-apocalittico dove le macchine e l'uomo si stanno mescolando in una oscena osmosi genetica: da essa nascono dissonanze, riff distorti, sonorità deturpate, frammentarietà del disco e all'interno dei brani stessi, toni fortemente apocalittici, e di nuovo, soprattutto, grande carica, violenza espressiva.
I miei gusti personali vanno più verso Pere Ubu e Television, ma è impossibile non inchinarsi di fronte a tanta voglia di comunicare, di stravolgere, colpire, con tutti i mezzi che la musica può dare. Un disco che ancora oggi è "avant", con pezzi che si perdono l'uno nell'altro e si inseguono in un ritmo vorticoso: dai segnali radio di MONDO ANTHEM, agli orrori raccontati nella title-track, al garage-rock deturpato di TV AS EYES e ABSTRACT NIMPHO, un susseguirsi di bizzarrie e sorprese.

Aggiungo come sempre la cosa più banale da dire: divertente. Sul serio, mi sto divertendo un mondo con la new wave americana.
A volte si pensa a questi generi musicali e a questi dischi "cult" come qualcosa di tedioso e angosciante, e soprattutto snob. Dopo l'ascolto di tali dischi, posso permettermi di dire che tedioso e angosciante mi pare il ritrito formato canzone che gira in questo momento nelle radio di tutto il globo pop.


ps
sarei molto interessato a prendere quest'edizione doppia stampata nel '94, che include anche l'album precedente ALIEN SOUNDTRACKS (1977), con la seguente tracklist:
1.tv as eyes
2.zombie warfare (can't let you down)
3.march of the chrome police (can't let you down)
4.you've been duplicated
5.mondo anthem
6.half machine lip moves
7.abstract nympho
8.turned around
9.zero time
10.creature eternal
11.critical mass
12.chromosome damage
13.the monitors
14.all data lost
15.ss cyngi
16.nova feedback
17.pygmies in zee dark
18.slip it to the android
19.pharoah chromium
20.st 37
21.magnetic dwarf reptile

[SM=x125634]

[Modificato da -Vertigo- 02/02/2005 21.51]

-Vertigo-
00giovedì 3 febbraio 2005 23:22


Continuando con i Pere Ubu, stasera ho ascoltato per la prima volta l'interessantissimo DUB HOUSING (1978).
Ho scoperto con grande divertimento un pezzo molto sperimentale e angosciante, fatto di voci subacquee, parlare deformato, grida dall'oltretomba, passi inquietanti... si intitola, udite udite, THRILLER!

Mirko, ma tu l'avevi ascoltato?[SM=x125591]
-Vertigo-
00venerdì 4 febbraio 2005 22:17
Ovviamente la thriller dei Pere Ubu e quella più famosa sono due cose completamente diverse...

Pensavo invece a questo gruppo, i DEVO, che hanno prodotto Q: Are We Not Men? A: We Are Devo.
Su Ondarock ho letto che si tratta di uno dei capolavori della new wave.
Non ho avuto modo di ascoltarlo ancora, anche se me lo sono già procurato, e sono abbastanza incuriosito... ho letto altrove che siano stati molto ispirati anche da Bowie.
Ai prossimi giorni l'ascolto della loro "de-evoluzione"...

[Modificato da -Vertigo- 04/02/2005 22.17]

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