Reira83
00venerdì 4 novembre 2005 00:40
Ed è quasi tormento questa notte solitaria;
questo vagar di pensieri uniti,
disordinati,
illogici.
Trame di vita, intrecci di passato e
presente tessono un futuro vago di speranza.
Ci sei tu ad attendermi e tendo la mano
più lungamente possibile
e piango al suo schiantarsi su di un rosso
ed invisibile vetro.
Mi tormento cercando l’allegria che regalo,
sorrido ai tormenti quotidiani e li violento di
ferma volontà.
Ad un passo da quell’ alto muro, invalicabile ma
non infrangibile; zelante ogni mattone
lacererò ed esulterò vedendo a poco a poco
quel che da dietro appare.
E pervaderà la mia anima piano,
come un sole che sorge dal mare
a riscaldare la notturna spiaggia.
Serenamente allora chiuderò gli occhi e
dormirò fra respiri di rose e mimose dorate.
Francesca
oryvero
00martedì 8 novembre 2005 23:55
ma come è brava lei
Reira83
00mercoledì 9 novembre 2005 00:27