Re: Re: Cresce schiera artisti che lasciano Siae. Scelta entro il 30/9
(SimonLeBon), 28/09/2016 07.39:
Non so cosa cambia, ma mi sa che io sono stato tra i pochi che hanno pagato i diritti SIAE per la musica suonata al mio matrimonio!
Simon
Simon, la SIAE continuerà a pagarla chi fruisce di musica in Italia, perchè nel nostro paese è la SIAE a gestire i diritti d'autore e non Soundreef piuttosto che ASCAP, BMI, PRS, SAGEM ecc.
FUnziona cosi, io, inglese, mi iscrivo a Soundreef la quale gestisce il mio catalogo e mi distribuisce i relativi proventi.
Ma se io sono italiano e mi iscrivo ad una qualsiasi società di collecting estera, pur se il diritto d'autore all'estero mi viene gestito da loro, in realtà in italia il gestore rimane SIAE. In questo caso SIAE trasmette a SOundreef i rendiconti dei brani utilizzati, assieme alle quote spettanti ai singoli autori DETRATTA la percentuale per la siae del 16% circa.
Inoltre, in Italia, essendo SIAE l'unica società di collecting ogni esercizio commerciale, organizzatore di concerto, ecc, dovrà per forza pagare la SIAE e redigere il relativo borderò con pagamento delle quote. Se ci si pensa bene, funziona cosi da quando è stato inventato il diritto d'autore! ELton John, iscritto BMI/ASCAP, quando suona in Italia compila il borderò SIAE!
Questa disinformazione può generare anche situazioni nelle quali un gestore di un esercizio commerciale che, per scelta, decide di diffondere solo brani tutelati da soundreef (il che è gia di per se assurdo perchè come abbiamo visto in italia è siae che gestisce) e non paga il relativo compenso alla siae, è passibile di multe anche pesanti.
QUindi che i giornalisti informino bene! SOundreef sta pagando anticipi di diritti d'autore per centinaia di migliaia di euro per scippare gli artisti alle vecchie società di collecting!
(poi, dire che GIGIDALESSIO è stato il primo artista (?) a scegliere sound reef già la dice lunga...)