Le particelle elementari - la critica

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vanni-merlin
00domenica 30 aprile 2006 13:57
Le particelle elementari




Autore: Alessandra Levantesi - Testata: La Stampa
(...) Se va dato atto a Roehler di aver attenuato il lato sadico e parapornografico del romanzo, bisogna pur dire che ne ha annacquato fino quasi a cancellarli i contenuti filosofici, limitandosi a corredare l’intreccio melodrammatico con qualche fantasticheria di tipo biologico. Efficacemente costruito e recitato, Le particelle elementari ha avuto in Germania buon riscontro, ma Houellebecq, insoddisfatto della chiave di lettura, ha dichiarato che il prossimo film se lo dirigerà da sé.

Autore: Mariarosa Mancuso - Testata: Il Foglio
(...) abbiamo da tempo il sospetto che i libri di Houellebecq sono più chiacchierati che letti, e la stessa cosa accadrà molto probabilmente con questo film. Roehler rimane fedele ai personaggi – l’insegnante Bruno e il biologo molecolare Michael – ma taglia drasticamente le scene di sesso, gli scambismi da camping, l’ossessione masturbatoria dietro la cattedra. Il che da una parte è un bene (anche nel romanzo, tutte quelle ammucchiate depressive alla fine vanno di traverso), ma dall’altra parte toglie a Houllebecq una delle sue bandiere. Toglie di mezzo anche gli spizzichi di filosofia neo-esistenzialista. E il messaggio: quando gli uomini riusciranno a riprodursi senza il sesso avranno risolto tutti i loro problemi. Restano le storie parallele di due sfigati e delle loro fidanzate, contro il destino crudele.(...)

Autore: Maurizio Cabona - Testata: il Giornale
(...) Nonostante evochi Huxley, Le particelle somiglia - in chiave più disperata - a Bianca di Moretti. Ma lì talora ci si divertiva: Le particelle invece sono noia pura.

Autore: Maurizio Porro - Testata: Il corriere della sera
(...) bellissimo film (...). Non è il mezzo scandalo la promessa del film, ma l’analisi spietata delle contraddizioni nel campo affettivo e un pessimismo cosmico che non risulta mai gratuito per l’ellittica espressiva narrazione.

Autore: Antonello Catacchio - Testata: Ciak
(...) Nella trasposizione si è dissolto l'erotismo al limite della pornografia e alcune esasperazioni, oltre al finale. Ma paradossalmente è rimasto integro lo spirito di un racconto spiazzante e imprevedibile. (...)




da: www.capital.it/trovacinema/scheda_critica.jsp?idConten...

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