"La vita è un videogioco": La sfida di Wolfram alla comunità scientifica

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T-Dragon
00martedì 11 novembre 2003 23:11
Mi accingo a descrivere(e spero di avviare un interessante discussione) su quello che è uno degli ambiti dell'attuale ricerca scientifica più interessanti in assoluto(almeno secondo me).
L'ipotesi degli automi cellulari.
Fino a pochi anni fa la comunità scientifica era quasi totalmente in accordo con l'idea che la natura si basasse su leggi matematiche, che ci fosse un equazione a dimostrare qualsiasi fenomeno, ipotesi molto fruttuosa che ci ha regalato tutta la fisica moderna, passando da Galileo, a Newton, ad Einstein.
La teoria degli automi cellulari era stata proposta da John Von Neumann, grandissimo matematico americano della prima metà sdel secolo. Egli ideò vari sistemi software in grado di risolvere vari problemi logici partendo da poche semplici istruzioni(seguendo la via intrapresa pochi anni addietro dall'altrettanto celebre Turing), rendendosi conto della complessità immensa che scaturiva da un limitatissimo set di istruzioni. Tuttavia fino al giorno d'oggi l'argomento era considerato solo uno sterile gioco intelletuale, ma Wolfram propone una teoria che a detta sua rivoluzionerà il mondo scientifico, pubblicata nel suo libro che appunto si chiama "A new kind of science". Wolfram è una figura ambigua, che scuscita pareri contrastanti, ma la sua genialità è indiscussa, e le sue idee, per quanto ambiziose ed azzardate, sono talmente semplici e chiare(e ben provate) che senza dubbio vanno perlomeno prese in considerazione(per quanto mi riguarda Wolfram è un genio, e una delle figure più meritevoli di stima degli ultimi secoli. Le sue idee suscitano in me lo stesso interesse e la stessa passione di quelle di Einstein e i vari padri della quantistica). Wolfram si accorse infatti, che gli automi cellulari erano in grado di riprodurre alla perfezione alcuni eventi naturali.
Nello specifico, osservando un videogioco chiamato "Life"(da qui la provocazione di Wolfram, citata nel titolo del post) scritto da non mi ricordo chi, e l'evoluzione di un set di istruzioni battezzato "regola 30", che con un set di sole 8 istruzioni, producevano risultati estremamente complessi ed apparentemente imprevedibili, e nel secondo caso incredibilmente somiglianti ai disegni che decorano alcune conchiglie.
Ritirandosi quindi dalla vita pubblica e lavorando incessantemente, si dedicò alla pubblicazione del sopracitato libro, trovando durante la sua ricerca vari automi cellulari che si applicavano a un infinità di eventi naturali(farò in seguito qualche esempio).
Dunque questo secolo rivoluzionario per il mondo scientifico culmina con un nuovo e interessante ambito di ricerca.
Agli inizi del secolo la quantistica estese la fisica classica, dimostrando come essa fosse valida solamente in determinate circostanze.
La quantistica poteva spiegare gli eventi in maniera generale, valevoli in tutti i casi, ma comunque limitati.
Per Wolfram è dunque il momento di una nuova espansione.
Nessuna delle equazioni della fisica saprà mai descrivere e prevedere la crescita dei fiocchi di neve,il propogarsi delle crepe in un muro, la crescita di una foglia, il percorso di una goccia d'acqua su una superficie vetrosa, l'andamento meteorologico, o addirittura l'andamento del mercato finanziario.
Gli automi cellulari si.
Introducendo una notevole semplificazione del calcolo inoltre.
Newton descrive benissimo il moto dei pianeti con le sue formule, ma i calcoli sono immensi, e nemmeno il più potente dei computer potrà calcolare la potenza della terra tra un milione di anni con una buona approssimazione. Inoltre non spiega l'origine di tali leggi, nè la situazione iniziale di partenza. Generando quindi un'ipotesi di dubbio(infatti, come già dimostrato dalla quantistica, leggi apparentemente indiscutibili, si dimostrano totalmente false una volta applicate in condizione mai analizzate e impreviste, come la legge di composizione di velocità di Galilei non ha alcun valore quando si prendono in analisi alte velocità, come avviene nei processi atomici).
Gli automi cellulari potrebbero essere in grado di fare tutto questo. L'uscita nel 2002 del testo di Wolfram sta spaccando in due il mondo scientifico. Chi lo considera spazzatura totale(spesso senza obiettare con valide motivazioni tra l'altro), chi invece sostiene che in un centinaio di anni avremo le prime applicazioni pratiche. Cercando di essere obiettivo(dato che avrete ormai capito che idee ho sull'argomento) va detto che nonostante le 1.200 pagine di cui si compone il volume(che tra l'altro non ho potuto leggere, dato che in italia non è uscito e non sono riuscito a trovare la versione originale) Wolfram non offre dimostrazioni reali e inconfutabili della sua teoria, ma si limita a ipotizzare e a fornire esempi di funzionamento degli automi cellulari.
In ogni caso l'autore è ottimista, e stavolta fin troppo forse...
A detta sua entro qualche lustro gli automi cellulari saranno ampiamente riconosciuti, e verranno studiati a scuola.
Inoltre saranno ben presto in grado di riprodurre qualsiasi fenomeno naturale con poche istruzioni. Ebbene sì, QUALSIASI fenomeno.
Secondo Wolfram un fenomeno complesso come il Big Bang, e tutta la successiva evoluzione, potrebbe essere riassunta in una decina di righe di codice in C. "La vita è un videogioco"...
E più semplice anche di un tetris.
Se così dovesse essere sarebbe veramente un brutto colpo per quella parte della comunità scientifica che accetta sempre con maggior fatica la costante de-antropomorfizazione dell'universo.
Se mi si concede di citare una frase da un articolo su focus: "Sarebbe davvero una beffa: dopo aver accettato che il sole non gira intorno alla terra e che l'uomo non è diverso dagli altri animali(e mi sento in dovere di aggiungere, con la teoria dell'IPN di Hebbs nel '58), dovremmo metabolizzare l'umiliante concetto che per progettare l'intero universo è bastato un programma di poche righe".


Spero di essere stato abbastanza chiaro ed esaustivo.
Ora esco a fumare una sigaretta, dopo posto un paio di notizie su Wolfram e Von Neumann.
DeaZy07
00mercoledì 12 novembre 2003 13:46
Si mi ricordo che mi avevi parlato di questo libro...aspetto anche io l'uscita in italia.
Buon lavoro cmq, Dra.
Sk8erWolf
00mercoledì 12 novembre 2003 19:27
complimenti
mi interessa molto questo argomento||!||||!!!!!!
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