"Karnak cafè" di Naguib Mahfuz

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EGIZIA72
00lunedì 1 dicembre 2008 14:14


Titolo: Karnak Café
Autore: Mahfuz Nagib
Prezzo: € 9,90
Dati: 2008, 126 p., brossura
Traduttore: Vatteroni C.
Editore: Newton Compton (collana Nuova narrativa Newton)


In sintesi: L'autore egiziano,premio nobel nel 1988,autore de "Il vicolo del mortaio",narra in questo prezioso romanzo breve gli anni immediatamente successivi alla Guerra dei Sei giorni del 1967 che vide la sconfitta dell'Egitto da parte di Israele e la caduta delle illusioni di quanti avevano sostenuto le istanze di rinnovamento sociale.


Un orologio rotto che attende di essere riparato e un caffè in una popolosa strada del Cairo.Inizia così,tra i tavoli di un locale della capitale egiziana alla fine degli anni '60,Karnak cafè di Naguib Mahfouz.L'orologio rotto appartiene ad un uomo,che mentre aspetta che il suo tempo ritorni ad essere segnato in modo corretto si trova ad entrare in un locale accogliente e spazioso di una strada del centro.Tra i tavoli,i vassoi pieni di tazzine e le lampade colorate,l'uomo riconosce la meravigliosa Qurunfula,un tempo danzatrice del ventre e ora proprietaria del locale.

Da quel momento il fascino del "Karnak cafè",luogo in cui intellettuali e studenti si ritrovano a discutere di politica,e quello della donna,trasformeranno il locale nel luogo in cui l'uomo (il narratore) trascorrerà la maggior parte del tempo.In un momento di profonda incertezza e sconforto politico e sociale causati dalla sconfitta inflitta da Israele all'Egitto nella Guerra dei Sei Giorni,il Karnak smette di essere un semplice locale per diventare ben presto uno spazio in cui discutere della situazione politica del paese,un Egitto che si credeva potesse diventare una grande nazione sotto la guida di Nasser e che invece si vede piegato e incapace di sostenere le istanze di cambiamento.Trai tavoli prendono vita discrsi e dibattiti in cui i giovani studenti parlano di aspettative personali e collettive,della convizione che il futuro possa essere pensato e costruito solo a partire da una visione progressista capace di uno sguardo consapevole e lungimirante.

Ed è proprio ascoltando i racconti e le riflessioni dei clienti abituali del caffè che il narratore inizia a conoscerli (e a farli così conoscere al lettore) uno ad uno, a farsi partecipe delle loro vicende,ad affezionarsi a loro.Fino ad un coinvolgimento personale che diventa totale ed estremo nel momento in cui tre di loro spariscono improvvisamente.Arrestati e torturati,o persino uccisi,come si saprà ,perchè sospettati di aver preso parte ad attività sovversive e antigovernative.

E' a questo punto che il caffè smette di essere semplicemente un luogo di ritrovo,un microcosmo vivo e pulsante,per diventare metafora di una generazione,di una visione sociale e politica:la dimensione quotidiana e cittadina vedono sfumare i propri contorni in un contesto più ampio,quale quello nazionale,che arriva a determinare la sorte delle persone,decretandone vita e morte.E,parallelamente,è in questo momento che Karnak cafè si trasforma da "semplice" romanzo ad affresco corale,a racconto politico forte e tragico,che esce dai confini nazionali e permette all'Occidente di conoscere una parte della soria recente del mondo arabo.

La maestria e il fascino di Mahfouz risiedono nella capacità di narrare vite intere con pennellate accese,di far vivere i personaggi accanto al lettore,di raccontare la multiformità senza inutili complessità:karnak cafè è dunque un piccolo romanzo di grande respiro. [SM=x822725]
-francis-
00lunedì 1 dicembre 2008 18:38
Lo avevo ordinato sul sito IBS ma mi hanno risposto: "Cancellato perche' non reperito presso il distributore autorizzato dall'editore".
Riproverò fra qualche giorno...
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