2 nota dell'autore.
Nota dell’autore
Cari amici lettori, dalla stesura del primo volume, sono passati ben cinque anni, pubblicazione compresa della nuova edizione. Un periodo intenso, intriso d’eventi straordinari, succeduti velocissimamente. Una divagazione temporale della mia vita, in cui si sono integrati avvenimenti, che mai avrei immaginato di vivere in prima persona:” Veder realizzare entrambi i miei due sogni, custoditi gelosamente dentro la mia anima”. Iniziai timidamente col scrivere i capitoli del primo volume, che pubblicai. In seguito, con il volere di Dio, e grazie al ricavato delle vendite delle copie, costituii l’associazione onlus T.A.T.A A.M.I.C.A. Idea, inizialmente utopica, come profetizzata nel libro, ma resa reale, grazie alla mia caparbietà e determinazione, oltre all’aiuto di tanti amici. Due elementi essenziali, al raggiungimento dell’obiettivo prefissato, a cui va aggiunta la mia grande fede verso Dio e la Sua volontà nell’aiutarmi. Sono certo che il tutto rientra in uno dei Suoi immensi disegni, ove (come disse Santa Teresa “Madre di Calcutta”): noi siamo soltanto, una matita nelle sue mani.
Tra le righe del primo volume, ho voluto rinnovare dei principi morali persi nel tempo. Principalmente, ho sottolineato che la violenza nuda e cruda e gratuita non porta lontano, anzi richiama altra violenza e malvagità, latenti anche nelle persone più mite.
In questo volume, racconto di momenti particolari, dolci o duri, collegati tutti tra loro, da un sottilissimo filo logico, che li accomuna in una unica dimensione: il rapporto tra persone d’età e sesso diverso, di religione, nazione, eccetera, vissute in modo differente al momento in cui si sono trovate a viverli. Non mancano la suspense e momenti tragici, miscelati d’altrettanti istanti dolci e romantici. Lascio a voi, augurandovi una buona lettura, quale possa essere l’altro filo conduttore del romanzo.
Anche questo volume lo dedico alle stesse persone, alle quali dedicai il primo. Le rinomino per ricordarle a tutti : Antonio, Rosa, e mio padre Domenico, scomparsi tutti per un male che accomuna tante persone ancora oggi. Angeli custodi sempre vicino nell’ aiutarmi nella mia avventura di solidarietà verso coloro lottano giornalmente con la morte, sperando di strappargli quante più gocce di vita, dono prezioso di nostro Dio.
Lo dedico inoltre a tutte le vittime del terrorismo e di qualunque altra forma di violenza che non giustifica la morte di un essere vivente. Lo dedico ai parenti delle vittime, soprattutto ai bambini, figli e nipoti, anch’esse vittime indirette nel vedersi strappare affetti nel momento di maggior bisogno della loro tenera vita. Per chi si assume l’impegno di crescerli ed educarli, consapevole di non aver un lavoro facile, in particolar modo quando dovrà spiegargli il perché suo padre non era presente quando compiva gli anni e spegneva le candeline, a condividere la gioia del Natale, sotto l’albero, perché sarà sempre indicato dai compagni, dell’estate passate da solo senza i suoi genitori, della foto della sua prima comunione e dei suoi diciott’anni, senza papà o entrambi, dei suoi primi amori, le prime confidenze alla mamma e papà e tante altre gioie, privategli senza un motivo. Tanti bambini oltre a chiedersi dove siano i loro cari, chiedono anche perché sono senza gambe, braccia, il loro corpi pieni di cicatrici, e che male abbiano fatto, e meritarsi tanto male, essendo ancora dei bambini. Chi glielo sa spiegare che non è Dio a punirli, ma la malvagia stupidità degli adulti ad avergli procurato tanta sofferenza? Chi li proteggerà a non fargli perdere quella sanissima genuinità infantile e la fede verso Dio, e che crescendo, dovranno essere loro, i guerrieri a difesa del loro futuro, dei loro figli? Chi sarà in grado d’avvisarli, che proprio dagli adulti, che dovranno stare in guardia e non diventare mai come loro? Chi avrà il coraggio tra gli adulti della nostra generazione a convincerli invece che dovranno impegnarsi a creare una società migliore, in amore, fratellanza, senza invidia, gelosia, avidità di potere, venalità di soldi, per i loro figli e altri bambini, che a loro volta faranno si di migliorare ancora per una società pulita, prima dentro e poi fuori?
Cari amici, lettori, le domande sono tante e vecchie come il mondo, ma chissà perché prepotentemente sono d’attualità, anche nel nuovo terzo millennio.
Antonio de Lieto Vollaro