“Immagini forti” del territorio

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zsbc08
00martedì 7 aprile 2009 09:33

Provincia: Strategie per la competitività e la coesione

Immagini forti” del territorio

La strategia per la competitività e la coesione della Provincia Regionale di Palermo si articola in quattro documenti: “Piano strategico per la competitività e la coesione del sistema provinciale”; “Piano territoriale Provinciale. Quadro propositivo con valenza strategica”; Valutazione ambientale strategica”; “Programma di sviluppo Economico-Sociale”.

Il piano strategico ha lo scopo di intercettare le vocazioni territoriali cercando di raccogliere, mediante operazioni di selezione e di coordinamento, le istanze di trasformazione provenienti da tutti gli attori e di comporre i bisogni e gli interessi del territorio in modo coerente e sostenibile”, ha dichiarato il vicecapogruppo di maggioranza del consiglio provinciale Vincenzo Randazzo componente della commissione attività produttive, “Il Ptp della Provincia Regionale di Palermo sta entrando nella sua fase operativa. L'obiettivo è quello di produrre immagini forti del territorio capaci di costituire indirizzi duraturi per il futuro”. Immagini forti del territorio, dunque, ed indirizzi duraturi per il futuro, com’è scritto anche nei documenti ufficiali, a detta del consigliere provinciale Randazzo.

In Sicilia, in forza della sua autonomia legislativa, la Provincia in materia di governo del territorio ha per legge regionale n. 9 del 1986, tre domini: l'organizzazione del territorio e la tutela dell'ambiente; lo sviluppo economico del territorio; i servizi sociali e culturali. “E' necessaria una pianificazione integrata di tutti i settori di competenza provinciale”, ha aggiunto Randazzo, “e per far questo la Provincia ha avviato la predisposizione di tre strumenti pianificatori, e cioè il Quadro conoscitivo strutturale, il Quadro propositivo con valenza strategica e il Piano Operativo”.

La pianificazione strategica territoriale ha come primo orizzonte temporale il prossimo quinquennio, in un processo che vuole produrre un meccanismo di co-pianificazione con la Regione in fase di redazione del Piano territoriale urbanistico regionale, da un lato, e con i comuni dall'altro lato. Il Ptp cioè vuole diventare uno “snodo” dei processi di pianificazione regionale verso i comuni e viceversa. Occorre, cioè, creare una nuova Rete Territoriale Provinciale per connettere tra di loro in modo ottimale i piani e i programmi comunali, l'attività programmatica e strategica di sviluppo provinciale e la programmazione socio-economica regionale e per far questo bisogna avere una “visione” di grandi strategie territoriali espresse in termini provinciali, un consenso sociale maturo e capace di “vedere”, una “visione” dinamica aperta e costantemente monitorata. Il tutto, evidentemente, deve iniziare con un processo integrato di valutazione delle componenti socio-economiche e con un processo di interpretazione delle componenti territoriali. Processi che consentano di “leggere” le strutture territoriali individuando gli obiettivi di sviluppo del territorio attraverso la “comprensione” dei punti di forza e dei punti di debolezza che emergono dall'analisi delle componenti endogene e la valutazione dei rischi e delle opportunità che si delineano nell'interazione con le variabili esogene (politiche, piani, progetti, etc.). Nei prossimi numeri approfondiremo meglio e più a fondo questi argomenti perché, insieme al maggiore coordinamento dei Distretti socio-sanitari di Petralia Sottana, di Cefalù e di Termini Imerese, ci sembrano la cornice più appropriata all'interno della quale può trovare un corretto posizionamento la Città a Rete Madonita.

- 7 aprile 2009 -                                                                             Francesco Paolo Pinello

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