Hillary lascia, toto nomi sulla squadra di Obama

Aveva detto di "voler lasciare" dopo il primo mandato e di voler "tornare alla vita civile". E a quanto pare è quel che farà. Hillary Clinton non sarà il capo del Dipartimento di Stato nel secondo mandato di Barack Obama. La coppia, nata in modo un po' forzato dopo la vittoria delle primate di partito da parte di Obama a scapito di Hillary, in questi quattro anni è apparsa abbastanza affiatata. In poll position per ricoprire il ruolo della diplomazia Usa ci sono John Kerry e Susan Rice, attuale ambasciatrice degli Stati uniti all'Onu che però non ha brillato dopo la crisi di Bengasi dell'11 settembre 2012.

Resta invece il vice Biden, fedele braccio destro di Obama. Ed è punto iterrogativo su chi siederà nel centrale posto del Tesoro.

L'elezione di Obama limita i timori sul successore del presidente della Fed, Ben Bernanke, in scadenza nel gennaio 2014. Con un'amministrazione Obama alla Casa Bianca è improbabile che anche senza Bernanke ci sia un'inversione di tendenza nella politica monetaria. Uno dei papabili sostituti dell'attuale numero uno della Fed potrebbe essere Lawrence Summers, segretario al Tesoro sotto Bill Clinton e direttore del National Economic Council di Obama.

Per il posto di Geithner la lista dei papabili include, invece, l'amministratore delegato di BlackRock, Lawrence Fink, il presidente di Evercore Partners, Roger Altman, e il numero uno di American Express, Kenneth Chenault.
In corsa potrebbero anche esserci Jacob Lew, il capo dello staff della Casa Bianca, il sottosegretario al Tesoro per gli Affari Internazionali, Lael Brainard, e Dan Doctoroff, amministratore delegato di Bloomberg. Improbabile invece la scelta dell'amministratore di JPMorgan, Jamie Dimon, dopo le maxi-perdite del gruppo, o del chief operating officer di Facebook, Sheryl Sandberg, dopo il flop dell'ipo.