ISRAELE: 'CARO ATTIVISTA' DIMOSTRA IN SIRIA E IRAN
Con una ironica lettera di 'Benvenuto', le autorità israeliane solleciteranno gli attivisti filo-palestinesi in arrivo oggi a Tel Aviv nel contesto del 'Flotyilla Day' (Benvenuti in Palestina) a dedicare le loro energie a cause umanitarie a loro parere più urgenti: in Siria, Iran e Gaza. Nel messaggio - indirizzato al 'Caro attivista' - si afferma che quanti lottano per la difesa diritti umani potrebbero scegliere piuttosto di protestare "contro le stragi quotidiane perpetrate dal regime siriano nei confronti del suo stesso popolo... o contro la repressione violenta messa in atto dal regime iraniano verso i suoi oppositori... o contro il regime di Hamas a Gaza che si macchia due volte di crimini di guerra quando spara contro civili (israeliani) facendosi scudo di altri civili (palestinesi)". Nel messaggio viene poi espresso stupore che come obiettivo della protesta sia stato scelto invece Israele, "unica democrazia del Medio-Oriente, dove le donne beneficiano di eguali diritti, dove la stampa è libera di criticare il governo, dove le organizzazioni umanitarie sono libere di agire, dove viene garantita libertà di culto e dove le minoranze non vivono nella paura". Le autorità israeliane consigliano dunque a questi attivisti di "risolvere prima i veri problemi" della Regione e quindi di tornare in Israele per riferire della loro esperienza.