'Flytilla', Israele arresta ed espelle attivisti. Bloccati italiani in partenza da Fiumicino

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(SimonLeBon)
00domenica 15 aprile 2012 16:15
ultimo aggiornamento: 15 aprile, ore 16:03
Tel Aviv - (Adnkronos/Dpa/Ign) - Trenta filo palestinesi di nazionalità straniera arrestati al loro arrivo a Tel Aviv. Tutti saranno rimpatriati dopo essere stati interrogati. Centinaia di persone bloccate prima dell'imbarco negli aeroporti di diverse città europee, fra cui Roma, Parigi, Bruxelles e Ginevra

Tel Aviv, 15 apr. (Adnkronos/Dpa/Ign) - Trenta attivisti filo palestinesi di nazionalità straniera stati arrestati dalla polizia israeliana al loro arrivo a Tel Aviv mentre alcune centinaia di persone sono state bloccate prima dell'imbarco su aerei diretti in Israele in diverse città europee, fra cui Roma, Parigi, Bruxelles e Ginevra. Gli attivisti avrebbero dovuto raggiungere la Cisgiordania per partecipare a 'Flytilla', una manifestazione di protesta contro l'isolamento dei territori palestinesi da parte di Israele.

Le autorità israeliane hanno reso noto che fra le persone fermate all'aeroporto Ben Gurion, dove oggi sono stati schierati 650 agenti, vi sono un portoghese, un canadese e altri stranieri provenienti da Parigi e Ginevra. Tutti saranno rimpatriati dopo essere stati interrogati. Arrestati al Ben Gurion anche quattro attivisti israeliani.
Ad alcuni attivisti italiani, in partenza per Israele, Alitalia ha negato l'imbarco all'aeroporto di Fiumicino su disposizione delle autorità di governo israeliane che avevano comunicato l'elenco dei passeggeri a cui non sarebbe stato consentito l'ingresso nel paese. Attivisti provenienti da tutta Europa si erano dati appuntamento in Israele per raggiungere la Cisgiordania in occasione di 'Welcome to palestine 2012', ma Israele ha preannunciato la sua intenzione di non consentire l'ingresso di quelli che ha definito ''provocatori''.
(SimonLeBon)
00domenica 15 aprile 2012 16:16
ISRAELE: 'CARO ATTIVISTA' DIMOSTRA IN SIRIA E IRAN
Con una ironica lettera di 'Benvenuto', le autorità israeliane solleciteranno gli attivisti filo-palestinesi in arrivo oggi a Tel Aviv nel contesto del 'Flotyilla Day' (Benvenuti in Palestina) a dedicare le loro energie a cause umanitarie a loro parere più urgenti: in Siria, Iran e Gaza. Nel messaggio - indirizzato al 'Caro attivista' - si afferma che quanti lottano per la difesa diritti umani potrebbero scegliere piuttosto di protestare "contro le stragi quotidiane perpetrate dal regime siriano nei confronti del suo stesso popolo... o contro la repressione violenta messa in atto dal regime iraniano verso i suoi oppositori... o contro il regime di Hamas a Gaza che si macchia due volte di crimini di guerra quando spara contro civili (israeliani) facendosi scudo di altri civili (palestinesi)". Nel messaggio viene poi espresso stupore che come obiettivo della protesta sia stato scelto invece Israele, "unica democrazia del Medio-Oriente, dove le donne beneficiano di eguali diritti, dove la stampa è libera di criticare il governo, dove le organizzazioni umanitarie sono libere di agire, dove viene garantita libertà di culto e dove le minoranze non vivono nella paura". Le autorità israeliane consigliano dunque a questi attivisti di "risolvere prima i veri problemi" della Regione e quindi di tornare in Israele per riferire della loro esperienza.
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