[ESTERO]Scontri in Grecia, studenti in piazza

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Lpoz
00lunedì 8 dicembre 2008 14:53


Nuovi incidenti sono in corso a Salonicco, nel nord della Grecia, dove circa 300 studenti hanno distrutto automobili e vetrine di negozi per protestare contro l’uccisione del 15enne Andreas Grigoropoulos, freddato dalla pistola di un poliziotto sabato sera. Altri manifestanti restano barricati dentro due campus di Atene, mentre i giovani bloccano due importanti vie della capitale e un’arteria ferroviaria. Violenze anche in una cittadina del centro del paese, Trikala, dove un poliziotto è rimasto ferito negli scontri.

Il municipio di Atene ha cancellato tutte le celebrazioni ufficiali previste per il Natale, il premier Costas Karamanlis ha convocato ieri sera un vertice di sicurezza con il ministro dell’Interno Prokopis Pavlopoulos e il sottosegretario responsabile per la polizia Panayotis Hinofotis. Pavlopoulos ha assicurato che il governo è addolorato per la morte del giovane, che ha già portato all’arresto dell’agente che lo ha ucciso, e che sarà fatta piena giustizia. Ma, ha aggiunto, «è deciso a far rispettare la legge» denunciando le gravi violenze che hanno provocato grandi distruzioni, diversi feriti e fermati ad Atene, Patrasso, Salonicco, Creta. In tutto il paese, si sono riproposte sequenze di vetri rotti sparsi a terra, fumo dei lacrimogeni, automobili in fiamme. Incendiati, presi a sassate o svaligiati sedi di banche, concessionarie di automobili, supermercati, negozi. Alcuni manifestanti si sono fermati a dormire nelle università occupate.

Il Regno Unito e l’Australia hanno chiesto ai loro turisti di restare vigili di fronte al rischio di nuove violenze nella capitale Atene. Tutto è iniziato con una delle tanti manifestazioni studentesche contro la contestata riforma universitaria. Quando è stato ucciso, Grigoropoulos si trovava con una trentina di altri ragazzi nel suo quartiere, Exarchia, il più popoloso e malfamato della capitale ellenica, improvvisando una mini-protesta. Una volante è intervenuta e ci è scappato il morto. Gli agenti sostengono che la banda abbia aggredito a pietrate la loro auto durante il turno di pattuglia ma testimoni oculari parlano soltanto di ingiurie dei manifestanti contro la polizia. L’adolescente è caduto a terra colpito da un proiettile al petto ed è spirato prima che l’ambulanza lo portasse all’ospedale.

Le manifestazioni sono nate come moto di rabbia dopo l’uccisione del ragazzo ma esprimono un importante movimento d’opposizione al governo di centrodestra che si è insediato nel 2004. Fra le chiamate a scendere in piazza, oggi, sono arrivate quelle del Partito Comunista greco e dei socialisti del Pasok che ha sostenuto in un comunicato la necessità di «una risposta di massa e pacifica alle politiche dell’esecutivo». Giorgio Papandreou, leader del Pasok, ha denunciato «le pratiche arbitrarie» delle forze dell’ordine che aumentano la «barbarie», mentre la gioventù del partito ha invitato a dimostrare nelle strade in modo pacifico. Un appello a proteste pacifiche e di massa è arrivato anche dal partito di estrema sinistra Syriza, tra i principali organizzatori della manifestazione di ieri ad Atene.

Anche il partito comunista Kke ha annunciato una nuova mobilitazione. Manifestano anche i professori, che hanno decretato uno sciopero di tre giorni a partire da oggi. Il partito di estrema destra Laos chiede una commissione parlamentare d’inchiesta, per fare luce sulle continue provocazioni e violenze urbane di «sedicenti anarchici e delle altre forze collegate». Stando al bilancio delle forze dell’ordine, nel primo giorno di manifestazioni ci sono stati 24 poliziotti feriti, di cui uno in gravi condizioni, e 31 negozi, nove banche e 25 auto danneggiati o bruciati. Sei dimostranti sono stati fermati, fra cui uno in possesso di armi. Il premier Karamanlis ha scritto ai genitori di Andreas Grigoropoulos esprimendo il suo profondo rincrescimento per l’accaduto. Il ministro degli Interni Pavlopoulos e il suo vice hanno presentato le proprie dimissioni, che sono state però respinte.



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