Argomento: "Di lui una sola cosa è certa: morì!" con queste parole Carter si riferì al re la cui tomba, forse la più famosa di tutta la storia dell’archeologia, aveva scoperta nel 1922.
Ma se la tomba è famosa, non così è per il suo occupante il cui nome, tanto spesso pronunciato, è divenuto il simbolo stesso dell’Egitto, antico o moderno che sia, e la cui immagine è stata svilita a semplice detentore di una delle tombe più ricche del mondo.
Eppure, a ben guardare, tutto è avvolto nel mistero più assoluto. Chi era Tutankhamon, chi i suoi genitori, quale il complesso mondo in cui visse, quali interessi potevano girare attorno alla sua persona, ed ancor più all’eresia amarniana del suo predecessore Akhenaton.
Salito al trono a nove anni, morto a diciotto, forse venti, Tutankhamon è di per se un mistero dacché di lui, come scrisse lo scopritore della sua tomba, è solo certo che sia morto!
"Complotti a Tebe" vuole essere, aldilà del "romanzo" in se, un omaggio non solo a lui, ma anche al suo tempo pieno di vita al contrario di quel che le vestigia archeologiche oggi fanno supporre: un Re che tenta di instaurare, anzitempo e prematuramente, una religione monoteista di amore universale e la cui avventura non può che portare, inevitabilmente, alle soglie del disastro politico-economico cui, necessariamente, si deve porre rimedio restaurando gli antichi culti.
A chi questa enorme incombenza? Ad un giovanissimo Principe, dapprima semplice marionetta nelle mani dei potenti del suo tempo, poi, forse, sempre più conscio dei risvolti politici del suo regno e della sua funzione per il ristabilimento di quella Maat, l’ordine universale, la giustizia, da sempre patrona e padrona delle Due Terre.
Nasce così il tentativo di far rivivere quel mondo, quell’aria, quella vitalità, dando voce ad autentici personaggi che si muovono in un autentico antico Egitto in cui, per ben precisa scelta, si è cercato di condurre il lettore non dandogli alcuno dei riferimenti moderni per calarlo quanto più possibile nella realtà di oltre 3000 anni fa.
Con questo romanzo, basato comunque su evidenze storico archeologiche esatte e riscontrabili, e dotato di un apparato di note storico e dei personaggi di tutto rispetto, l’autore cerca di far luce su uno dei più grandi misteri della storia e dell’archeologia: Tutankhamon fu assassinato? E se si da chi?
Circondano il Faraone fanciullo le misteriose figure del precettore Ay, del Generale Horemhab, di Aanen, Primo Profeta di Amon, delle splendide Regine Nefertiti ed Ankhesenamon e del Faraone eretico, Akhenaton, con il suo sogno spezzato di una religione d’amore universale.
E se fosse successo davvero tutto quello che viene ipotizzato in questo libro?
[Modificato da -Kiya- 14/11/2006 13.07]