CRISI, RISPARMIO SI FA CHIMERA: -1.168 EURO A FAMIGLIA. PRESTITI +50%

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AbbaZuzzU
00domenica 5 giugno 2011 10:30
ROMA - Si riduce la possibilità di mettere qualche soldo da parte per le famiglie italiane. Nell'ultimo biennio, dal 2008 al 2010, la capacità di risparmio si è infatti ridotta da 55,2 a 30,6 miliardi di euro, ovvero 1.168 euro di minor risparmio a famiglia, per un calo del 44%. A sostenerlo sono Adusbef e Federconsumatori, sulla base dei dati contenuti nella relazione del governatore della Banca d'Italia. Il calo tra il 2009 e il 2010 è stato invece del 26,6%, pari a 529 euro a famiglia.
Complessivamente, dal 2002, l'entità del risparmio è crollata del 67,75%, passando da 95 miliardi del 2002 a 30,641 miliardi del 2010. Per le associazioni dei consumatori, la discesa a picco della capacità di risparmio delle famiglie è da imputare da un lato «alla sistematica distruzione del risparmio da parte di banche e società di gestione che hanno frodato con i cattivi consigli gli investimenti loro affidati, vedi i crac Parmalat e Cirio, e dall'altra all'erosione dei redditi delle famiglie che devono essere integrati attingendo ai risparmi messi da parte in precedenza».

Dalle elaborazioni di Adusbef e Federconsumatori emergono anche le difficoltà che si incontrano a ripagare prestiti e mutui contratti con le banche e le società finanziarie: tra il 2010 e il 2005 le sofferenze (le difficoltà a pagare) sui prestiti alle famiglie sono cresciute del 49,4%. Disaggregando i dati delle sofferenze delle famiglie tra banche e società finanziarie per i cinque anni considerati, si evidenzia un aumento medio contenuto per quelle bancarie (+12,2%) e una crescita molto sostenuta per le sofferenze con società finanziarie (+88,8%). A fronte di questa crisi dei risparmi, Adusbef e Federconsumatori tornano a chiedere al governo «sgravi fiscali, un recupero del fiscal drag sui redditi fino a 20.000 euro l'anno e congrue misure economiche a favore delle famiglie, ovvero l'esatto contrario dei provvedimenti 'salvabanchè nel milleproroghe e nel decreto sviluppo che addossano ai consumatori e alle famiglie gli errori dei banchieri che, oltre a determinare costi dei conti correnti più alti della media Ue, hanno ottenuto l'aumento dei tassi soglia sui mutui prima casa con un +80%».

www.leggo.it/articolo.php?id=125437
AbbaZuzzU
00domenica 5 giugno 2011 10:30
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