Ebony: foto, intervista, fatti e aggiornamenti

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mjfan80
00martedì 6 novembre 2007 23:20
Topic commenti: www.freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?c=4761&f=4761&idd...

Topic informazioni per ordinare la vostra copia di Ebony:
www.freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=6940890


La rivista americana EBONY (incentrata sulla cultura afro-americana) dedica il numero di Dicembre per festeggiare i 25° anniversario di Thriller, dedicando la copertina al re del pop, un corposo servizio fotografico e una succosa intervista


Queste che proponiamo qui sotto sono miglioramenti delle scansioni procurate da Sunset Driver, delle foto che troverete in questo fantasmagorico numero (che stiamo cercando di importare in Italia)













Ebony di Dicembre dovrebbe uscire:
- il 12 Novembre 2007 negli USA (già disponibile a New York)
- il 28 Novembre in UK
- mentre arriverà in Italia per i primi di Dicembre (al prezzo di 6€)


Siamo personalmente in contatto con gli editori americani e prevediamo di importare un corposo numero di magazine, offrendoli ai fan ad un prezzo inferiore a quello delle edicole europee (6€) e prima di quando arriverebbe normalmente in Italia

PROMO VIDEO

Teaser dal sito di Ebony
Teaser da Access Hollywood oppure it.youtube.com/watch?v=JUK44iXl-g8 (qui si vede pure MJ!!! [SM=x47927] )

DOWNLOAD TEASER
yousendit/megaupload/rapidshare

VIDEO HQ (grazie a TSColdMan)
Rapidshare o mjjr.net (password: MJJR)


Questa invece la traduzione dell'intervista, effettuata dal nostro moderatore Black°Swordman

TRADUZIONE INTERVISTA:

***
E' vietato copiare tutto o parti di questo testo senza citare MJFS come fonte.
***


Domande e Risposte:

Michael Jackson secondo le sue proprie parole.

by Bryan Monroe

Quando vi trovate seduti su un sofa accanto a Michael Jackson, siete portati velocemente a guardare al di là del suo enigmatico color pallido, quasi traslucido. Capite presto che questa leggenda afroamericana non si riassume in sola apparenza. Più che un uomo di spettacolo, più che un cantante od un ballerino, questo padre di tre bambini si rivela essere un uomo maturo, sicuro di sé e racchiudente creatività.

Michael Joseph Jackson ha fatto tremare la terra nel dicembre 1982 quando é arrivato sulla scena pop con Thriller. Quell'album ricco, ritmato e dall'energia contagiosa ha permesso ai Bianchi di scoprire un talento che i Neri conoscevano da decenni, battendo cosi quasi tutti i records esistenti su questo pianeta. Questo progetto storico era in effetti un altro passo [da giganti] in una carriera nel mondo dello spettacolo cominciata 18 anni prima con i suoi fratelli, i Jackson 5.

Nella sua prima intervista di grande ampiezza accordata ad un magazine americano da 10 anni, e per celebrare il 25° anniversario dell'album Thriller, Jackson ha posato con lo staff di Ebony per un intervista rara, intima ed esclusiva dove si parla della creazione di Thriller, dello stato attuale dell'industria del disco e della "forza" dietro la sua creatività.

Ecco Michael Jackson, secondo le sue proprie parole...

Q: Com'é cominciato tutto?

R: Motown aveva lanciato la produzione di un film, The Wiz... ed accadeva che Quincy Jones si occupava della colonna sonora originale. Avevo già sentito parlare di Quincy Jones prima. Quando abitavo ancora in Indiana, mio padre comprava degli album jazz, e nella mia infanzia, lo conoscevo come un musicista jazz.

Una volta fatto quel film - ci eravamo avvicinati non poco durante le riprese: mi aveva aiutato a capire alcune parole, era come un padre per me - l'ho chiamato, in una maniera veramente sincera - perché sono timido, e particolarmente a quell'epoca, non riuscivo nemmeno a guardare le persone in faccia quando mi parlavano, non scherzo - e gli ho detto: "Sono sul punto di registrare un album. Ti... Potresti raccomandarmi qualcuno che sia interessato da questo progetto e che volesse lavorare con me?". Ha riflettuto qualche secondo e mi ha detto: "Perché non ME?". Mi sono detto: "Mi domando perché non ci avevo pensato.". Forse perché lo vedevo più come un padre, con un lato jazzy. Dopo che mi ha fatto questa proposta, ho risposto "WOW, sarebbe geniale.". Il bello con Quincy é che vi lascia fare il vostro gioco. Non si mette mai in mezzo.

Quindi il primo progetto che gli ho presentato corrisponde a quello che si ritrova su Off The Wall, il primo album che abbiamo registrato insieme. Rod Temperton - questo ragazzino originario di Wurms in Germania - ci ha raggiunti in studio, e c'era questo macello che faceva (imita l'intro di Rock With You), con questo ritornello e questa melodia, la canzone si chiamava Rock With You. Ho fatto: WOW!. Quando ho sentito questo, mi son detto: "OK, devo veramente mettermi al lavoro adesso." Appena Rod presentava un nuovo titolo, lo facevo anch'io. E' diventata una competizione amichevole. Amo lavorare cosi. Avevo letto che durante la realizzazione di Bambi o di un altro progetto, Walt Disney riuniva dei disegnatori. Mettevano un cervo come modello sul suolo. Ogni artista lavorava ed alla fine facevano una vera competizione. E poco importa chi era l'autore, Walt sceglieva il disegno con più stile. Questo tipo di esercizio porta l'artista a fornire più sforzo. Quindi, quando Rod portava una canzone, gli rispondevo, etc... E' cosi che abbiamo creato questo favoloso progetto che é Off The Wall.


Q: Poi, dopo Off The Wall, nella primavera 82, siete tornati in studio per lavorare su Thriller.

R: Dopo l'uscita di Off The Wall, avevamo raccolto tutti quei numero 1 - Don't Stop 'Til You Get Enough, Rock With You - She's Out Of My Life - Working Day And Night - ed avevamo ricevuto una nomina per un Grammy Award. Ma non ero contento della piega degli eventi perché volevo fare di più, dare di più, metterci più anima, più cuore.


Q: Era quindi un periodo di transizione per voi?

R: Una transizione TOTALE. Dalla mia infanzia, studio composizione. E Tchaikovsky resta la mia maggiore influenza. Se prendete un album come SchiacciaNoci, ogni canzone é un massacro [nel senso di fantastica, N.d.T.]. Allora mi sono detto: "Perché non c'é un equivalente Pop?". Le persone avevano l'abitudine di far uscire degli album con una buona canzone, ed il resto Facce B, o canzoni "per albums". Mi sono chiesto perché un album non poteva essere costituito di pezzi che fossero tutti delle hits, in modo che le persone fossero pronti ad acquistarlo se uscissero tutti come singoli.

Ho sempre seguito questo ragionamento, senza demordere. Era il mio obiettivo per l'album seguente. Era l'idea principale. Volevo essere in grado di far uscire qualunque canzone volessimo utilizzare. Ho lavorato duro per questo.


Q: A proposito del processo creativo: pianificate le cose o vi vengono cosi?

R: No, pianificavo alcune cose. Anche se non pochi elementi sono venuti in una o nell'altra maniera, coscientemente, il progetto era già concepito in questo universo, ed una volta che l'alchimia fa la sua entrata, allora non puo' che uscirne della magia. E' obbligato. E' come riunire alcuni elementi in una emisfera e vedere la magia prodursi nell'altro lato. E' della scienza. E ritrovarsi là dentro con persone piene di talento, é semplicemente meraviglioso.

Quincy mi ha dato un soprannome, 'Smelly'. Steven Spielberg mi chiama anche lui cosi. All'epoca, era molto difficile farmi dire delle parolacce. Ci riesco un po' meglio oggi. Allora, quando parlavo di una canzone, dicevo che era 'smelly'. Voleva dire: "E' cosi bella che sei completamente assorbito da lei". Era per questo che mi chiamava 'Smelly'.

Ma, si, lavorare con Quincy era una cosa meravigliosa. Vi lascia sperimentare, fare il vostro gioco, ed ha abbastanza genio da non prendere l'iniziativa sulla musica. Se un ingrediente deve essere aggiunto, lo aggiungerà. E sente tutti questi piccoli dettagli. Per esempio, per Billie Jean, avevo portato la linea dei bassi, la melodia e la composizione globale. Dopo averla ascoltata, ha piazzato un riff di maggiore effetto...

Lavoravamo su una canzone, e poi ci vedevamo da lui. Ascoltavamo il risultato, e diceva: "Smelly, lascia questa traccia parlarti". Rispondevo: "OK", ed aggiungeva: "Se la canzone ha bisogno di qualcosa, te lo dirà. Lasciala parlare". Ho imparato a farlo. Il trucco é che per essere un buon compositore, non bisogna comporre. Bisogna mantenere le distanze. Bisogna lasciare del posto a Dio. E quando scrivo qualcosa e sento che é una buona cosa, mi metto in ginocchio, e dico grazie. Grazie, Jehovah!


Q: Quando avete avuto questa sensazione per l'ultima volta?

R: Bé, recentemente. Scrivo costantemente. Quando sapete che é buono, a volte avete l'impressione che sta per succedere qualcosa. Come una gravidanza, un parto o qualcosa che ci assomiglia. La vostra sensibilità é al massimo, e sentite qualcosa arrivare, e, come per magia, eccolo! E' un'esplosione che produce un effetto cosi meraviglioso, che fate: WOW! E' là! E' cosi che lavora su di voi. E' molto bello. E' un universo che vi mostra dove andare, a partire da quelle dodici note...

[Ascolta una prima versione di Billie Jean, suonata su un iPhone.]

... Quando scrivo, faccio una bozza, per rendermi conto a che punto amo il ritornello. Se funziona su di me quando non é altro che una versione spogliata, allora so che funzionerà... La ascolto, sempre a casa. Poi Janet, Randy e me... Janet ed io facciamo i "Whoo, Whoo... Whoo, Whoo..." Lo faccio ogni volta, per ogni canzone. E' la melodia... La melodia é l'elemento più importante. Se la melodia mi piace, se la versione abbozzata funziona, allora continuo. Generalmente, se suona bene nella mia testa, allora rende bene una volta che la materializzo. L'idea é di mettere su banda la canzone ed i suoni che sentite nella vostra testa.

Se prendete una canzone come Billie Jean, il basso occupa una parte importante. Domina la canzone, é il [protagonista] del pezzo, é il riff principale che salta all'orecchio. Captare la personalità di quel riff e farlo suonare esattamente come lo pensate, richiede molto tempo e lavoro. Ascoltate, ci sono quattro bassi qua dentro, ciascuno che suona con una personalità diversa, ed é questo che dà il personaggio finale. Richiede molto lavoro.


Q: Un altro grande momento resta la vostra prestazione allo show televisivo MOTOWN 25...

R: Stavo lavorando su Beat It, ed é capitato che mi fossi piazzato nello studio Motown - avevo lasciato Motown da molti anni. Si apprestavano a produrre una cerimonia per celebrare i 25 anni di Motown, e Berry Gordy é venuto a chiedermi se volevo farne parte. Gli ho risposto 'NO'. Ho risposto no perché avevo altre idee per Thriller. Berry ha quindi aggiunto: "Ma é per celebrare i 25 anni di Motown...". Ho riflettuto ed ecco che gli ho proposto: "Lo faro', ma ad una sola condizione: voglio cantare una canzone che non fa parte del catalogo Motown". Ha risposto "Quale?", gli ho detto: "Billie Jean". Ha accettatto aggiungendo: "Ok". Ho ripreso: "Mi lascerai veramente fare Billie Jean?" "Si", mi ha risposto.

E' stato allora che ho riunito i miei fratelli per cominciare le ripetizioni. Ci siamo messi a lavorare sul nostro numero, selezionando le canzoni per il medley. Ma non solamente questo: bisognava anche lavorare alle inquadrature delle telecamere. Realizzo e monto tutto quello che faccio. Ogni ripresa che vedete viene da me. Lasciatemi spiegare perché devo lavorare cosi: piazzo 5, no, 6 telecamere. Quando siete sul palco - e poco importa il contesto della performance - se non fate una captazione vostra, le persone non la vedranno. E' il media più egoista al mondo. Filmate QUELLO che volete mostrare al pubblico, QUANDO volete che lo vedano, COME volete che lo vedano, e quale giustapposizione volete che guardino. Create l'integralità del sentimento che vi é presentato, attraverso gli angoli e le riprese. Perché so quello che voglio vedere. So come voglio vedermi sullo schermo. Conosco l'emozione sentita durante questa o quella performance, e cerco di catturarla assicurandomi il montaggio.


Q: Da quanto tempo create tutti questi elementi?

R: Da quando sono piccolo, con i miei fratelli. Mio padre aveva l'abitudine di dire: "Mostragli, Michael, mostragli come si fa".


Q: Erano gelosi di questo?

R: Non l'hanno mai mostrato all'epoca, ma sarà stato difficile, perché non ricevevo mai sculacciate durante le ripetizioni e gli allenamenti. [Risate]. Ma avevo spesso dei problemi dopo. [Risate]. E' vero, era dopo il lavoro che ricevevo delle correzioni. Mio padre ci faceva ripetere con una cintura in mano. Non bisognava fare dei passi falsi. Mia padre era un genio in cio' che riguarda il modo di gestire il palco, di occuparsi del pubblico, di anticipare il prossimo concatenamento, o di mostrare al pubblico che soffrite, o che qualcosa non va. Era incredibile in questo campo.


Q: E' stato cosi che avete acquisito non solamente il vostro senso degli affari, ma anche il controllo di tutti gli aspetti di questo mestiere?

R: Si, assolutamente. Mio padre, l'esperienza; ma ho anche imparato molto da mio padre. Quando era giovane, faceva parte di un gruppo, i Falchi. Venivano a casa e suonavano continuamente. Eravamo sempre immersi nella musica. E' qualche cosa di ancorato, di culturale presso i Neri: spostate i mobili, montate il suono... E quando ricevete ospiti, tutti si mettono al centro della stanza, e dovete mostrargli cosa sapete fare. Lo adoravo.


Q: I vostri bambini fanno questo oggi?

R: Si, ma sono timidi. Lo fanno per me alcune volte.


Q: Parlando del mondo dello spettacolo: MTV non suonava mai nessuno video di artisti neri. A che punto questo era duro per voi?

R: Dicevano che non passavano video di [artisti neri]. Questo mi ha spezzato il cuore, ma allo stesso tempo ha fatto partire qualche cosa in me. Mi dicevo: "Bisogna che io faccia qualcosa... Mi rifiuto di essere ignorato". Allora, si, per Billie Jean, hanno detto che "non l'avrebbero diffusa".

Ma quando l'hanno fatto, gli ha dato un audience record. Dopo questo, mi hanno chiesto TUTTO quello che avevo da proporgli. Erano loro che bussavano alla nostra porta. Poi é arrivato Prince, e MTV gli ha aperto le sue porte, cosi come agli altri artisti neri. All'inizio di questa catena non suonavano che Heavy metal 24h/24. Solo un mix di immagini folli...

Sono venuti a vedermi molte volte nel passato dicendomi: "Michael, senza di te, non ci sarebbe MTV". Me l'hanno ripetuto, senza fine, in privato. Ho concluso che non l'avevano sentito all'epoca... Ma sono sicuro che me l'hanno detto senza alcuna acidità o secondo fine... [Risate].


Q: Questo ha fatto nascere una nuova era più moderna per il video...

R: Ricordo aver guardato gli inizi di MTV. Non dimentichero' mai questo: mio fratello Jackie che mi diceva: "Michael, bisogna che tu guardi questo canale. Mio Dio, é l'idea del secolo. Diffondono della musica 24 h al giorno... 24 ore al giorno!". Gli ho detto: "Guardiamola". Mi siedo, guardo, e mi dico: "Se solamente potessero rendere questi video più divertenti, con una storia, e più danza, sono sicuro che le persone amerebbero ancora di più questo canale". Quindi ci ho riflettuto e mi sono detto che il giorno che avrei fatto qualcosa, questo progetto avrebbe dovuto comportare una storia, con un inizio, un intermezzo ed una fine - perché lo spettatore possa seguirne il filo conduttore. Ce n'é bisogno, in questa maniera, quando guardate quel video, cercate di capire quello che succederà in seguito. E' cosi che ho fatto diverse esperienze con Thriller, The Way You Make Me Feel, BAD e Smooth Criminal, focalizzandomi sulla realizzazione e sulla scrittura.


Q: Cosa pensate dei clips e dell'industria dei dischi oggi?

R: [Questa industria] arriva ad un crocevia. E' in piena trasformazione. Le persone sono un po' perse: cosa ci aspetta, come distribuire e vendere la musica? Penso che Internet ha definitivamente cambiato le variabili. E' cosi potente, ed i ragazzi ne sono pazzi. Il mondo intero si trovano davanti a loro, ad un click di mouse. Tutto quello che desiderano sapere, le persone con cui vogliono comunicare, tutta la musica, tutti i films... In questo momento, tutti i contratti ed accordi con Starbucks e Wal-Mart, non so se é la risposta giusta. Secondo me, la soluzione resta proporre della musica fenomenale. Accontentarsi di toccare il grande pubblico. Penso che le persone continuano a cercare. Non c'é una rivoluzione musicale reale in questo momento. Ma quando arriverà, le persone romperanno un muro per arrivarci. Le persone NON acquistavano dei dischi. Thriller le ha portate dai venditori di dischi. Quindi, quando succede, succede.


Q: Chi vi impressiona?

R: Come artista, mi piace molto quello che fa Ne-Yo. E' molto "Michael Jackson" allo stesso tempo. Ma é quello che mi piace di lui. Penso che quel ragazzo ha capito come funziona la stesura di una canzone.


Q: Lavorate con questi giovani artisti?

R: Certo. Sono del genere a non accordare importanza all'origine di una canzone, che venga da un contadino o dal ragazzo che spazza la panca. Se é una buona canzone, é una buona canzone. La maggior parte delle idee migliori viene dalle persone comuni, che si dicono semplicemente: "Perché non provi questo, o quest'altro?". Chris Brown é una sicurezza, stessa cosa per Akon.

Voglio sempre fare della musica che ispira od influenza un'altra generazione. Volete vedere la vostra opera vivere, che sia una scultura, un quadro, od una canzone. Come diceva Michelangelo: "So che il creatore partirà un giorno, ma la sua operà gli sopravviverà. E' per questo che per sfuggire alla morte, tento di attaccare la mia anima alla mia musica". Penso la stessa cosa. Mi do completamente al mio lavoro. Voglio che la mia opera viva.


Q: Cosa si prova a sapere che avete cambiato la Storia? Ci pensate molto?

R: Si, spesso. Sono felice di vedere che abbiamo aperto delle porte, che questo lavoro ha fatto avanzare delle cose. Partire in tour, nel mondo intero, vedere l'influenza di questa musica negli stadi. Quando guardate da lontano uno volta sul palco, tanto lontano quando ve lo permettono i vostri occhi, é incredibile vedere tutte queste persone. E' un sentimento meraviglioso, ma non é arrivato senza dolore.


Q: In che senso?

R: Quando siete all'apice della vostra arte, il primo nel vostro campo, le persone vengono verso di voi. E' là che succede, poco importa chi si trovi in cima, cercate di avvicinarvi a lui.

Ma sono riconoscente: tutti questi numeri 1, i più grandi albums, tutti questi ricordi. Mi sento sempre riconoscente. Sono qualcuno che aveva l'abitudine di sedersi nel salone per acoltare mio padre suonare Ray Charles. Mia madre mi svegliava alle 3 del mattino, dicendomi: "Sta in televisione, sta in televisione!". Correvo e guardavo James Brown, e mi dicevo: "Ecco cosa voglio fare".


Q: Ci si puo' aspettare di più da Michael Jackson?

R: Scrivo molte cose in questo momento. Sono in studio tutti i giorni. Ho sempre pensato che il rap sarebbe diventato più universale appena si fosse messo ad includere delle melodie, perché tutto il mondo non parla inglese [Risate]. Nel caso contrario, questo vi limita al vostro paese. Ma quando avete una melodia, e tutto il mondo la puo' acoltare, allora tocca tutto il mondo, dalla Francia al Medio Oriente, ovunque! Tutto il mondo deve poterla ascoltare, dal contadino in Irlanda, passando per la donna delle pulizie che pulisce i bagni ad Harlem ai ragazzi che schioccano le dita. Devi essere capace di cantarla.


Q: State per avere 50 anni. Pensate di farlo a 80 anni?

R: In effetti, humm, no. Non come James Brown o Jackie Wilson. Hanno tirato sulla corda, e si sono uccisi. Secondo il mio modesto parere, avrei preferito che James Brown avesse alzato il piede e si fosse riposato un po' di più per apprezzare tutto il suo lavoro.


Q: Ripartirete in tournée?

R: Le lunghe tournées non mi interessano. Ma quello che mi piace nelle tournées, é questa meravigliosa opportunità di affinare la propria abilità e le proprie competenze. E' per questo che amo Broadway, ed é per questo che molti attori puntano verso Broadway, gli permette di perferzionarsi. E' veramente cosi. Ci vogliono anni per diventare un buon [Intrattenitore]. Degli anni. Non potete far uscire un ragazzo dall'ombra cosi e gettarlo sul palco sperando di vederlo misurarsi con un'altra persona. Non funzionerà mai. E il pubblico lo sa. Lo vede. La maniera in cui un artista muove la sua mano, il suo corpo, tiene il suo microfono, la maniera di salutare. Il pubblico lo vede subito.

Stevie Wonder é un profeta della musica. Fa parte delle persone che devo citare. Avevo l'abitudine di dire: "Bisogna che io scriva di più". Ricordo aver osservato tutti questi compositori: Gamble & Huff, Hal Davis & The Corporation. Li guardavo scrivere tutte queste canzoni per i Jackson 5 e volevo veramente studiare questa "anatomia". Ma molto spesso, ci facevano venire quando tutto era pronto, non ci restava che cantare. Questo mi infastidiva perché volevo vederli creare la canzone. Allora mi hanno dato ABC, I Want You Back ou The Love You Save una volta che le canzoni erano terminate, perché potessi studiarle e lavorare.

Stevie Wonder mi lasciava letteralmente sedere come una mosca posata sul muro. Assistevo alle sessioni di Songs In The Key Of Life, cosi come di altre canzoni leggendarie. Stessa cosa con Marvin Gaye... Sono delle persone che venivano a casa per giocare a Basket il week end con i miei fratelli. Eravamo sempre insieme. Quando avete l'occasione di vedere come lavora questa scienza, di studiarne l'anatomia, la struttura e di vedere come tutto questo funziona, é semplicemente meraviglioso.


Q: Voi suonate su una scena internazionale. Come vedete il mondo attuale?

R: Mi sento estremamente interessato dall'impegno contro il riscaldamento del pianeta. So che questo sarebbe successo, ma speravo che i dirigenti sensibilizzassero l'opinione un po' prima. Ma non é mai troppo tardi. Descrivono il fenomeno come un treno lanciato a piena velocità, e che non si puo' arrestare. Bisogna occuparsene oggi. E' quello che ho cercato di fare con canzoni come Earth Song, Heal The World e We Are The World, nell'obiettivo di sensibilizzare le persone. Mi piacerebbe che ascoltassero ogni parola.


Q: Cosa pensate della prossima elezione presidenziale? Hillary, Barack?

R: Per dirvela tutta, non seguo queste cose. Gli uomini non sono là per risolvere i problemi del mondo. Non possono farlo. E' cosi che la vedo. E' al di sopra di noi. Non abbiamo alcun controllo sulle terre, e tremano. Non abbiamo alcun controllo sugli oceani, e abbiamo degli tsunami. Non abbiamo alcun controllo sul cielo, e ci sono delle tempeste. Siamo tutti fra le mani di Dio. Penso che gli uomini debbano tenerne conto. Vorrei che facessero più cose per i bébé ed i bambini, aiutarli di più. Sarebbe geniale, non trovate?


Q: Parlando di bébé, come padre oggi, se ritornaste 25 anni indietro, qual'é la differenza fra il Michael di prima ed il Michael di oggi?

R: E' probabilmente lo stesso Michael. Volevo solamente realizzare alcune cose. Avevo certe cose in testa, come avere dei bambini e crescerli. Mi piace enormemente farlo.


Q: Cosa pensate di tutte queste cose scritte su di voi? Tutte queste cose che leggete, che effetto vi fa?

R: Non ci presto alcuna attenzione. E' dell'ignoranza. E questo non si basa su alcun fatto. Riposa piuttosto su dei miti, vedete. Le persone che non si vedono mai: in ogni quartiere, c'é un vicino che nessuno vede, e tutti quanti ne parlano. Si creano un mucchio di storie su quello che avrebbe fatto o non fatto. Le persone sono pazze!

Io voglio solo creare della buona musica.

Ma per tornare a Motown 25, una delle cose che mi ha più colpito é il momento che ha seguito la mia prestazione su Billie Jean. Non lo dimentichero' mai. Nel backstage, c'era Marvin Gaye, i Temptations, Smokey Robinson ed i miei fratelli. Mi hanno tutti preso tra le braccia per abbracciarmi. Richard Pryor mi si é avvicinato e mi ha detto: "E' semplicemente il miglior numero che abbia mai visto". Era la mia ricompensa. Ammiravo queste persone dalla mia infanzia, e vederli felicitarmi cosi e mostrarmi tutta la loro ammirazione, mi sono sentito onorato. Il giorno dopo, Fred Astaire mi ha chiamato. Mi ha detto:" Ti ho guardato ieri sera, ed ho registrato lo show. L'ho guardato di nuovo stamattina. Sei un gran ballerino! Li hai messi a terra!". Più tardi, quando l'ho visto, ha fatto questo con le dita (mima un moonwalk, le sue due dita che scivolano sul palmo dell'altra mano).

Ricordo molto chiaramente come ho fatto quel numero, e ricordo di essermene voluto perché non assomigliava esattamente a quello che volevo: volevo fare di più. Ma non più una volta che avevo finito. Un piccolo ragazzo ebreo é venuto a vedermi nel backstage. Mi ha guardato e mi ha detto [con un tono sorpreso]: "Chi ti ha imparato a danzare cosi?" [Risate]. Gli ho risposto: "Dio, penso... e le ripetizioni".

Testo: Bryan Monroe

Traduzione: MjFanSquare (http://www.mjj.it)

(C) 2007, EBONY / JET - Traduzione: (C) 2007, MjFanSquare





Black°Swordman
00mercoledì 7 novembre 2007 11:59
Traduzione di due articoli aggiuntivi presenti nel numero di Ebony. Come sempre, é vietata copia parziale o totale del testo senza riferimento al nostro sito.

Il primo articolo riguarda l'idea alla base di questa seance fotografica, il secondo si incentra sui vari rumours che sono circolati negli ultimi tempi su Michael Jackson.


« Chiunque si ricorda della prima volta che ha incontrato Michael Jackson. Mi sono innamorata della sua musica quando ero alla scuola elementare e mentre la canzone ABC comminciava ad essere su tutte le frequenze. Il suono era unico, e per me, il momento lo era anche di più. Questa canzone era il magnete che mi univa a questo giovane ragazzo, il primo a chiedermi di danzare [allusione alle parole della canzone].

Ben oltre 30 anni dopo, stiamo ancora realizzando la copertina del numero di Dicembre del magazine: sono ancora ed ancora innamorata dell'artista, della sua creatività, del suo spirito. Non sono la sola. Tutti i membri dello staff erano felici per l'occasione unica di incontrare un'icona della musica che é anche una delle celebrità più sincera e generosa che si possa incontrare. Michael Jackson ha offerto ad EBONY uno spiraglio intimo del suo processo creativo [vedi intervista]. Michael voleva essere in un museo. Il Brooklyn Museum ha quindi gentilmente srotolato il tappeto rosso! La nostra squadra comprende notoriamente Matthew Rolston, che ha già fotografato MJ e la sua famiglia più volte. Lo stilista delle celebrità, Phillip Bloch, ha scelto i vestiti che andrebbero al Re del Pop. La scultura di Rodin, i dipinti dei maestri della pittura di ogni epoca, le colonne di marmo, che illustrano la bellezza dell'età, erano il quadro adeguato perché lui esprimesse la sua magia.

Ad ogni clic dell'apparecchio fotografico, questo maestro del movimento si sforzava di mostrare un gesto studiato in ogni dettaglio. [...] Oggi, l'artista sta celebrando 25 anni dopo l'enorme successo dell'album Thriller, MJ é tornato! [...]. »

Harriette Cole






MITI E RUMOURS

Da quando Michael Jackson é sull'onda della scena mondiale, é stato l'oggetto di rumours e leggende metropolitane, alcune erano vere, la maggior parte erano false. Dalla vecchia storia che lo descriveva mentre dormiva in una camera iperbarica (falsa) ai recenti rumours annuncianti il suo trasferimento per andare a vivere nel Medio Oriente (ugualmente falsi), lo staff del Re del Pop é sempre stato molto occupato a smentire questi rumours. Ecco gli ultimi diffusi su Internet, veri o falsi? E' quello che cercheremo di sapere:

Rumour: Michael si é segretamente sposato con la tata dei suoi bambini [rumour lanciato dal National Enquirer].

I fatti: secondo la sua portavoce, é falso. I documenti presentati dalla stempa a questo soggetto sono un imbroglio. M. Jackson é stato sposato due volte: prima a Lisa-Marie Presley, poi a Debbie Rowe (la madre dei suoi due bambini).


Rumour: Michael Jackson é volato nel medio Oriente per vivere a Dubaï.

I fatti: E' falso. Anche se Michael Jackson ha visitato Dubai ed il paese del Bahrein, molte volte, ha vissuto quasi un anno e mezzo in una grande proprietà non lontano da Dublino [Irlanda]. Recentemente, é tornato negli USA, e vive attualmente sulla costa Est, secondo la sua portavoce, cerca una residenza secondaria nel Maryland. Prima, ha anche cercato delle case vicino Las Vegas.


Rumour: Michael Jackson é alcolizzato e dipendente dagli analgesici, cosa che ha portato la sua famiglia ad intervenire [rumous lanciato da People Magazine].

I fatti: Ancora falso. In una lettera aperta, Katherine, la madre di Michael, ed i suoi fratelli, Tito, Jermain, Marlon e Jackie, hanno pubblicato questa dichiarazione: « Smentiamo formalmente di aver tentato un giorno di organizzare, od aver partecipato, od ancora aver avuto l'intenzione di farlo. Crediamo fortemente che queste "fonti" ed altre, poco importa quello che hanno, facciano atto di diffamazione, delle dichiarazioni inesatte e false per fare soldi. ».

Black°Swordman
00giovedì 8 novembre 2007 10:20
NBC ha appena diffuso un'intervista alla direttrice artistica di EBONY, Harriette Cole:


In breve, H. Cole racconta la sua prima emozione per l'artista mentre questo cantava ABC. Descrive quindi come si é svolta la sessione fotografica: Michael é arrivato con "un gruppo di circa 10-15 persone".


Ha sottolineato che Michael era molto ben assistito e che aveva uno staff formidabile, di cui il manager generale, Raymone Bain. Confida anche: "Non abbiamo visto i suoi figli, eccetto il più giovane, il cui soprannome é Blanket".

Michael é descritto come un padre completamente normale.

H.Cole evoca anche il sostegno formidabile dei fans di cui beneficia MJ, e racconta anche l'aneddoto di una fan della Slovenia che ha contattato la redazione di EBONY per verificare il rumour secondo cui Michael sarebbe stato in copertina del prossimo numero della rivista.

Infine, interrogata sulla ragione per laquale Michael Jackson avrebbe voluto sostenere questa seance fotografica, H. Cole indica che, sicuramente, voleva celebrare il successo fenomenale di Thriller, un fenomeno unico.

Ma confida anche che questo é legato all'arrivo di un nuovoo album, che non sarebbe più lontano di tanto. In ogni caso, é il suo sentimento personale.

Fonte: MjLegend ; Traduzione MjFsquare. All Rights Reserved (c)
kingofgames
00giovedì 8 novembre 2007 23:41
EBONY su ebay!


Il magazine è già reperibile su Ebay! Alla faccia di chi lo vende a quasi 20 euro comprese le spese di spedizione! [SM=g27829]

fonte: mjlegend.com
mjfan80
00venerdì 9 novembre 2007 11:05
il nostro contatto con ebony se ne è andato dall'ufficio... argh
ritorna il 12
sino al 12 non avremo nuove info purtroppo


ma successivamente potremmo proporlo ad una cifra NETTAMENTE inferiore dei 20 euro (anche comprese le spese di spedizione per l'europa)
kingofgames
00domenica 11 novembre 2007 10:41
Ebony disponibile all'estero
Non vi perdete tra offerte insulse di shop che pompano i prezzi di spedizione per lucrare sui fans, Ebony offre direttamente a tutti coloro che non vivono negli USA la possibilità di acquistare (anche in stock) una copia del magazine:



6 dollari per i residenti USA, 8 dollari per l'estero
kingofgames
00domenica 11 novembre 2007 10:48
Fai una domanda alla redazione di ebony + sorprese in arrivo!
Ebony ti da la possibilità di fare una domanda a Bryan Monroe, Harriette Cole e Joy Bennett. Vuoi sapere come ha trascorso la redazione di Ebony i momenti insieme a MJ? Manda le tue domande (in inglese ovviamente [SM=g27828] )a MJ@ebony.com e Mercoledì 13 Novembre ebonyjet.com rivelerà esclusivi commenti dietro le quinte comments e freschi particolari. E ci potranno essere anche alcune soprese...

fonte: ebonyjet.com
kingofgames
00martedì 13 novembre 2007 10:06
sorprese da Ebony!


Ebony ha dedicato una pagina intera del suo sito web a MJ:

ebonyjet.com/michael%5Fjackson/

nella settimana saranno aggiunti in questa pagina files audio, video e foto esclusive.
Intanto potete già visionarne qualcuno [SM=g27811]
kingofgames
00martedì 13 novembre 2007 18:56
Ebony di Dicembre boicottato in California!
Il numero di dicembre non è stato ordinato nell'area di Santa Maria (CALIFORNIA)
il motivo ufficiale? "Non è adatto per le scuole"...Senza parole.

grazie a kingmikejack
mjfan80
00mercoledì 14 novembre 2007 18:23
sul sito di ebony ( ebonyjet.com/michael_jackson )vengono giornalmente messe online chicche su mj e sul servizio
come questo video

kingofgames
00lunedì 19 novembre 2007 22:34
nuove foto dal sito di ebony!
Cliccate sulle foto per ingrandirle

MJMJMJ   MJMJMJ

grazie a mjlegend.com
kingofgames
00lunedì 19 novembre 2007 22:55
video in buona qualità dal Making di BEAT IT (1983)!
direttamente da ebony!



Precedentemente girava solo questa versione (in qualità peggiore):
youtube.com/watch?v=BcJys5RfJT0

jacksoniana88
00mercoledì 21 novembre 2007 22:01
Trascript e traduzione dell'intervista sul set del video di "Beat It"


Michael: E si stanno unendo per scatenarsi, combattere. E il mio
obiettivo è di dirgli di non combattere di mostrare l'altra guancia, voglio dire, è tuo fratello che stai uccidendo e...

Intervistatore: ah…

Michael: E io lo faccio attraverso un ritmo aggressivo, ballo,
insomma, un pò attraverso tutto.

I: E hai usato una vera gang

Michael: Si, abbiamo dei veri membri di una gang mischiati a dei ballerini.

I: La folla ti preoccupa?

Michael: Non in tour. Beh, non conosco le persone. E mi spavento a volte. E' tutta un'altra vita, che non ho ancora sperimentato. Come l'amicizia, è una cosa che sto iniziando a conoscere adesso. Sono cresicuto sul palco e questo è il posto dove sono più a mio agio. E tutto il resto mi è straniero. Sto iniziando adesso ad imparare di più sulla gente, amicizia, cose così.


I: Allora non hai mai affrontato la vita vera?


Michael: Non ne so niente. Percepisco qualcosa dai film e dalla scuola che abbiamo frequentato. Avevamo dei tutors durante tutti gli anni e scuole private. Quando ero davvero piccolo andai una volta ad una scuola pubblica e poi in un altra ancora per una settimana e andò davvero male. I fans erano entrati in classe e ci circondavano.


I: Allora chi sono i tuoi veri amici?

Michael: Amo i nostri fan. Chiunque compri i nostri album. Dal mio cuore e dal mio lavoro. Apprezzo il fatto che a loro piaccia..

I: Mhm, ma io intendo amici intimi, sono loro per te?

Michael: Quincy Jones è un amico e ce ne sono pochi altri.

I: Sono nello spettacolo?

Michael: Jane Fonda è una buona amica, Diana Ross la cara Diana Ross lei è una persona alla quale posso dire tutto, anche le più intime. E anche lei fa lo stesso con me.

I: Che mi dici della tua casa?Ho sentito che hai demolito la tua vecchia casa e ricostruita un altra a forma di castello. E' vero?

Michael: Qualcosa si. Ho sempre amato lo stile Tudor (del periodo Tudor da Enrico VII ad Elisabetta, 1485-1603 ndr) E ho fantasticato molto nella mia vita sai, tutte quelle cose in stile principesco.

I: Bene, ci farebbe tantissimo piacere vederlo quando è completo.

Michael: La Disney sta facendo una stanza dei Pirati dei Caraibi. Quando entri, c'è come uno scontro tra pirati. E questi robot sembrano veri, parlano, cantano e ballano e lottano. Cammini nel bel mezzo di questa grande guerra. E c'è fumo e cannoni e tutto il resto. E' meraviglioso!

I: E hai tutto questo nella tua casa?

Michael: Si

I: Ho letto l'articolo del giornale riguardo a come trascorri le tue domeniche. Penso lo chiamassero il "sunday ritual".

Michael: Si.


I: Dimmi qualcosa di più su questo.

Michael: Beh, ogni domenica è veloce. Non mangio niente. E una cosa che ho deciso per il mio corpo. E ballo ogni domenica. E mi sento meglio facendo così.

I: Balli solamente?

Michael: Non mangio niente.

I: Che musica ascolti quando balli?

Michael: La mia. O qualunque cosa che abbia del ritmo.

I: E cosa ascolti per ora?

Michael: Che mi piace? La musica classica.

I(interruzione): classica...!


Michael: La gente che mi circonda è sorpresa perchè è quello che ascolto tutto il giorno.

I: Bene, hey, so che devi andare. Mi stanno facendo i segnali, devi andare fuori di qui e finire il prossimo shoot. Grazie comunque.

(Parte in sottofondo "Beat It".)



Fonte: MJFC / Ebony
Trad: jacksoniana88

kingofgames
00mercoledì 28 novembre 2007 11:39
EBONY CONTEST by mjdatabank
MJ data bank mette in palio 2 copie di Ebony!!

Come partecipare?... Semplice: controllate questa pagina Sabato prossimo (1 Dicembre):
ci saranno 3 comande sulla carriera di Michael Jackson.
Dovrete solo inviare le risposte corrette via e-mail.

in bocca al lupo a tutti [SM=g27822]
kingofgames
00mercoledì 28 novembre 2007 22:11


CHIEDI AGLI EDITORI:

Dietro le scene della
cover di Michael Jackson per Ebony Magazine


Dopo circa un anno di lavoro, Ebony magazine debutta questa settimana in un'edizione speciale che vede la presenza di Michael Jackson, e celebrare il 25esimo anniversario di Thriller. Sia in America che in tutto il mondo è stato un successo pazzesco,
copie del magazine esaurite dai magazzini e richieste di copie extra principalmente da Italia, Finlandia, Australia e Giappone.

Come bonus per i lettori online, gli editori di Ebony hanno deciso di ripondere ad alcune domande che gli erano state poste dai fans, dandoci qualche informazione extra sul dietro le quinnte e il making of di questo servizio fotografico:

Ebony magazine ha lavorato con Michael e il suo staff negli ultimi otto mesi sui dettagli del servizio fotografico e sull'intervista.
All'inizio, avevamo cercato di incontrarci nei primi di Agosto, ma poi saltò l'incontro. L'appuntamento alla fine fu fissato per lunedì 24 Settembre 2007.

La notte prima, domenica appunto, Michael e suo figlio Prince Michael
II, meglio noto come "Blanket," arrivarono nella suite dell'hotel,
adibita per l'occasione come luogo per esporre i vestiti selezionati
dal rinomato stilista Phillip Bloch. Lo stilista italiano Roberto
Cavalli ha fornito i vestiti, insieme a  Valentino, Yohji
Yamamoto, Hugo Boss, Cesare Paciotti, e molti altri. Inoltre avevamo
gioielli e diamanti per un valore di più di  2 milioni di dollari gentilmente offerti da Jacob the Jeweler, H. Stern e Lorraine Schwartz.

La mattina dopo, arrivammo intorno alle 9  al Brooklyn Museum.
Normalmente, il museo è chiuso al pubblico il lunedì, ma
lo staff ci ha concesso l'autorizzazione per il servizio fotografico.
Il fotografo delle celebrità Matthew Rolston, il direttore
creativo di Ebony Harriette Cole e i ldirettore fotografico di Ebony
Dudley Brooks avevano già preso in considerazione 
Beaux-Arts Court, la galleria egizia e i lgiardino delle sculture.

Finalmente, verso le 15.00, cominciò il servizio.


Durante gl iscatti, un rilassato Michael ballava sulle sue canzoni -
PYT, Billie Jean, Human Nature - mostrandoci qualcuno dei suoi famosi
passi.Dopo 5 cambi d'abito e sei ore di foto, Michael ha ringraziato lo staff ed è ritornato in hotel, giusto in tempo per metter i figli al letto.

Il giorno successivo, arrivammo la mattina per la prima vera intervista a Michael Jackson dopo anni di silenzio. Per circa un'ora e mezza, Jackson ha condiviso con noi pensieri e passioni sul making of di Thriller , MTV e i video musicali, Dio, l'essere padre e la situazione odierna dell'industria della musica. [...]

Intanto più di 200 lettori da tutto il mondo ci hanno scritto
domande nei giorni scorsi sul servizio fotografico, l'intervista e la
popstar. Ecco alcune di queste domande, insieme ai commenti del team di Ebony -- il vice presidente e direttore editoriale Bryan Monroe, il
direttore creativo Cole e l'editore storico Joy Bennett -- che sono
stati con lui (Michael) in quei giorni...




D: Come siete riusciti ad
ottenere un'intervista con Michael? E' stato facile?


-- Marni dall' Australia



R. (Bryan Monroe) | Grazie alla quarantennale relazione tra la Johnson
Publishing Company -- proprietaria di Ebony e Jet magazine, con sede a
Chicago -- e la famiglia Jackson, uan relazione cominciata da quando
Michael era nei Jackson Five, lo sappiamo questo, quando e se Michael
era pronto a  riemergere nello scenario mondiale, quale idea
migliore se non farlo con Ebony. Abbiamo parlato con il suo staff a
Washington, D.C. per gli scorsi otto mesi e Michael stesso a
chiesto che dovevano essere  Ebony e Jet magazines ha
pubblicare
la sua prima cover e intervista negli  U.S.A. dopo anni.



D: 
 Michael Jackson farà un altro tour mondiale?




-- Dusty da Dublino,
Irland
a



R. (Bryan Monroe) | Michael non ha detto specificatamente quando e se
lo farà, ma era abbastanza dubbioso sull'intraprendere
un'altra
serie di tappie mondiali. " Non mi interessano lunghi tours," ha detto
nell'intervista. Non voglio invecchiare sul palco concerto dopo
concerto, in volo da un mega stadio all'altro. "Non nella maniera in
cui James Brown o Jackie Wilson hanno fatto," ha detto nell'articolo.
[...]


D:  
Qual è stato uno dei migliori momenti dell'intervista?




-- Carl dalla Florida



R. (Bryan Monroe) | E' stato curioso vedere la sua (di Michael)
reazione quando abbiamo proiettato un video della famosa esibizione al
Motown 25 sul mio MacBook Pro, e quando gli abbiamo fatto ascoltare la
demo di Billie Jean sul mio iPhone. Era eccitato dall'idea di ricordare
quei momenti ma allo sttesso modo un po' a disagio nel parlare delle
sue scorse performances (ma comunque affascinato dalle nuove
tecnologie.)



D:  
Riesce ancora a ballare alla grande come un tempo?




-- Gabriella
dall'Inghilterra




R. (Bryan Monroe) | Per un uomo di quasi 50 anni, è
incredibilmente sciolto. Ci ha mostrato qualche passo durante il
servizio - in particolare il suo famoso calcio. Si ce la fa ancora alla
grande.



D:  
Quando uscirà il nuovo album?




-- K. Hall dall' Alabama



R. (Joy Bennett) | Non si sa. Michael ci ha detto più volte si star scrivendo pezzi e registrando in studio ogni giorno.  Pensa
di avere nuivamente un grande successo commerciale.   Ma
nè lui nè il suo staff hanno confermato una data ma probabilmente sarà nei primi mesi del 2008.



D:   E'
una persona molto timida?




-- Stacie da New York



R. (Joy Bennett) | No, sorprendentemente non è stato molto
timido. Non aveva veli, maschere o guanti e rispondeva alle domande
direttamente, dilungandosi molto.



D:   Si
è parlato del colore della pelle. E' la persona
più bianca apparsa su una cover di  Ebony?




-- Mae dal Sud-est
asiatico




R. (Joy Bennett) | No non proprio, l'attore Carroll O'Connor apparse
sulla cover di Ebony con il suo personaggio, Archie Bunker nel giugno
del 1972. Ma non dobbiamo fraintendere, nonostante l'inusuale colore
chiaro della pelle, che da quello che ci ha detto è dovuto
alla vitiligine, Michael è ancora al 100% afroamericano.



D: Penso che l' America non si renda
conto della posizione e dell'influenza internazionale di Michael. Chiedi ad uan donna di un piccolo villagio in Norvegia, e a una donna cresciuta in Africa, entrambe conosceranno il suo nome e la sua musica. Avrei delle domande: Chi ha deciso i vestiti? SOno stati scelti dallo stilista e poi approvati da Michael Jackson? Perchè proprio quel museo avete scelto? Ha scelto Michael Jackson la location?




-- Annette dalla Norvegia



R: (Harriette Cole) | Michael voleva un set artistico e il Brooklyn
Museum faceva al caso nostro.   Lo fotografammo tra storia antica e contemporanea, in un luogo quasi mistico. Per il guardaroba, abbiamo lavorato con il famoso stilista Phillip Bloch e poi MJ e il suo staff hanno fatto gli acqusiti.   Volevamo sulla cover un Michael elegante e senza età. Abbiamo fatto una cernita di abiti e poi li abbiamo sottoposti a Michael. Alla fine ha deciso di indossare quello che gli piaceva-- cioè molti e molti abiti in
più di quelli che avevamo il tempo di fotografare!  
Michael Jackson ha un fisico perfetto, gl icalza tutto a meraviglia. E' molto divertemente lavorare con una persona che sa indossare gli abiti, muovere il proprio corpo e mettersi davanti ad una macchina fotografica. E' stato magico!



D: Potete dirci con quale
criterio Michael ha scelto gli accessori per gli abiti?




-- Michelle



R: (Harriette Cole) Prima del servizio già sapevamo della
passione di Michael per i gioielli, specialmente diamanti, in
particolare quelli incastonati sulle spille. Per questo
Phillip e il suo team hanno fatto spesa di diamanti, dai migliori
gioiellieri del mondo.   Abbiamo speso
circa 2 milioni di dollari in gioielli solo per
Michael.



D: Tutti quelli
che hanno lavorato con Michael, durante l'intervista o il
servizio fotografico, non erano in soggezione?  Come si
è comportato Michael con loro?




-- Samantha e Michele



R: (Harriette Cole) Quello che amo di più del lavorare con
Michael
Jackson è la sua gentilezza con tutti.  
E' stato cortese con l'addetto all'ascensore la guardia e lo staff
del museo. Si è assicurato di aver ringraziato ogni
singola persona alla fine del servizio fotografico. E' stato generoso e gentile.   Se qualcuno si è sentito in
soggezione? Non credo sia la parola giusta. In realtà, penso
che alcuni fossero proprio ipnotizzati. Certi si davano dei pizzicotti
per vedere se davvero erano davanti al King of Pop.



D: Abbiamo visto il
Michael più in forma e più felice degli
ultimi anni (almeno nelle foto dei paparazzi che girano negli ultimi
tempi).   Nel tempo che avete trascorso con Michael,
avete sentito nell'aria la sua voglia di ritornare e reinventare
l'industria della musica di nuovo?   Il mondo intero
aspetta la sua ultima mossa, ma mi sembra che ancora non abbia capito
di quanto manchi nella scena musicale di oggi.




-- Robert



R: (Harriette Cole) Michael certamente era felice e in forma--ma
sopratutto, contento.   C'era una pace intorno a lui,
che quasi si poteva "toccare" con mano.   Sembrava
proprio a suo agio con se stesso. Da non crederci, ha un corpo che
chiunque desiderebbe avere! A 49 anni, ha ancora il corpo di un
ballerino, consistente e allenato. Ci chiedi se possa tornare? Si
sembra prorpio potercela fare, è forte
abbastanza.   Sappiamo inoltre che è molto
attivo in studio ultimamente.   Ci ha raccontato che
viaggia con un registratore, che gli serve per "appuntare" i pezzi e le ispirazioni che gli vengono in mente, per poi lavorarci in
studio.   Ci ha detto inoltre che il problema degli
artisti odierni è che non cercano all'interno di loro stessi
per crare la propria e unica musica. Michael pensa che è
tempo di dare una svolta alla situazione. Questo significa un passo in
avanti di Michael Jackson--o meglio dovremmo dire un ALTRO passo in avanti!





D: Diteci di BLANKET! Il
piccolo bambino misterioso! Come lo avete trovato? E' educato? Come si
comportano padre e figlio? Vi siete fatti un'idea di come Michael si
comporti da padre?




-- Melissa da Manila,
Filippine




R: (Harriette Cole) | Non abbiamo incontrato Michaelcon gli altri due
figli. Sua figlia, Paris, ha 9 anni e l'altro figlio, Michael Joseph,
10 anni.
Blanket è stato incredibilmente educato in nostra presenza,
che vuol dire molto per un bambino di 5 anni.   E'
ovviamente molto simile a suo padre. Camminavano tenendosi la mano
seprandosi solo per necessità.   Michael
è un ottimo genitore.   Senza tanti giri
di parole, con pochi gesti offriva disciplina, guida e
supporto (ai figli).   Michael vuole che Blanket
impari le buone maniere, quando infatti il team di Ebony è
entrato nella camera per l'intervista,
Michael ha istruito Blanket sullo stringerci la mano e
salutarci.   Piccole cose, ma non è dalle
piccole cose che si misura come è in realtà una
persona?



D: Michael
Jackson collaborerà ancora con Ebony/Jet?




-- Jamison



R. (Bryan Monroe) | Come si dice in gergo, "stay tuned." Abbiamo in
programma un altra cover, sull'altro nostro magazine, Jet,
 previsto per metà Dicembre. E' un settimanale,
quindi tenete gli occhi aperti nelle edicole. Ci saranno tante belle
altre news molto presto!


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