CHIEDI AGLI EDITORI:
Dietro le scene della
cover di Michael Jackson per Ebony Magazine
Dopo circa un anno di lavoro, Ebony magazine debutta questa settimana in un'edizione speciale che vede la presenza di Michael Jackson, e celebrare il 25esimo anniversario di Thriller. Sia in America che in tutto il mondo è stato un successo pazzesco,
copie del magazine esaurite dai magazzini e richieste di copie extra principalmente da Italia, Finlandia, Australia e Giappone.
Come bonus per i lettori online, gli editori di Ebony hanno deciso di ripondere ad alcune domande che gli erano state poste dai fans, dandoci qualche informazione extra sul dietro le quinnte e il making of di questo servizio fotografico:
Ebony magazine ha lavorato con Michael e il suo staff negli ultimi otto mesi sui dettagli del servizio fotografico e sull'intervista.
All'inizio, avevamo cercato di incontrarci nei primi di Agosto, ma poi saltò l'incontro. L'appuntamento alla fine fu fissato per lunedì 24 Settembre 2007.
La notte prima, domenica appunto, Michael e suo figlio Prince Michael
II, meglio noto come "Blanket," arrivarono nella suite dell'hotel,
adibita per l'occasione come luogo per esporre i vestiti selezionati
dal rinomato stilista Phillip Bloch. Lo stilista italiano Roberto
Cavalli ha fornito i vestiti, insieme a Valentino, Yohji
Yamamoto, Hugo Boss, Cesare Paciotti, e molti altri. Inoltre avevamo
gioielli e diamanti per un valore di più di 2 milioni di dollari gentilmente offerti da Jacob the Jeweler, H. Stern e Lorraine Schwartz.
La mattina dopo, arrivammo intorno alle 9 al Brooklyn Museum.
Normalmente, il museo è chiuso al pubblico il lunedì, ma
lo staff ci ha concesso l'autorizzazione per il servizio fotografico.
Il fotografo delle celebrità Matthew Rolston, il direttore
creativo di Ebony Harriette Cole e i ldirettore fotografico di Ebony
Dudley Brooks avevano già preso in considerazione
Beaux-Arts Court, la galleria egizia e i lgiardino delle sculture.
Finalmente, verso le 15.00, cominciò il servizio.
Durante gl iscatti, un rilassato Michael ballava sulle sue canzoni -
PYT, Billie Jean, Human Nature - mostrandoci qualcuno dei suoi famosi
passi.Dopo 5 cambi d'abito e sei ore di foto, Michael ha ringraziato lo staff ed è ritornato in hotel, giusto in tempo per metter i figli al letto.
Il giorno successivo, arrivammo la mattina per la prima vera intervista a Michael Jackson dopo anni di silenzio. Per circa un'ora e mezza, Jackson ha condiviso con noi pensieri e passioni sul making of di Thriller , MTV e i video musicali, Dio, l'essere padre e la situazione odierna dell'industria della musica. [...]
Intanto più di 200 lettori da tutto il mondo ci hanno scritto
domande nei giorni scorsi sul servizio fotografico, l'intervista e la
popstar. Ecco alcune di queste domande, insieme ai commenti del team di Ebony -- il vice presidente e direttore editoriale Bryan Monroe, il
direttore creativo Cole e l'editore storico Joy Bennett -- che sono
stati con lui (Michael) in quei giorni...
D: Come siete riusciti ad
ottenere un'intervista con Michael? E' stato facile?
-- Marni dall' Australia
R. (Bryan Monroe) | Grazie alla quarantennale relazione tra la Johnson
Publishing Company -- proprietaria di Ebony e Jet magazine, con sede a
Chicago -- e la famiglia Jackson, uan relazione cominciata da quando
Michael era nei Jackson Five, lo sappiamo questo, quando e se Michael
era pronto a riemergere nello scenario mondiale, quale idea
migliore se non farlo con Ebony. Abbiamo parlato con il suo staff a
Washington, D.C. per gli scorsi otto mesi e Michael stesso a
chiesto che dovevano essere Ebony e Jet magazines ha
pubblicare
la sua prima cover e intervista negli U.S.A. dopo anni.
D:
Michael Jackson farà un altro tour mondiale?
-- Dusty da Dublino,
Irlanda
R. (Bryan Monroe) | Michael non ha detto specificatamente quando e se
lo farà, ma era abbastanza dubbioso sull'intraprendere
un'altra
serie di tappie mondiali. " Non mi interessano lunghi tours," ha detto
nell'intervista. Non voglio invecchiare sul palco concerto dopo
concerto, in volo da un mega stadio all'altro. "Non nella maniera in
cui James Brown o Jackie Wilson hanno fatto," ha detto nell'articolo.
[...]
D:
Qual è stato uno dei migliori momenti dell'intervista?
-- Carl dalla Florida
R. (Bryan Monroe) | E' stato curioso vedere la sua (di Michael)
reazione quando abbiamo proiettato un video della famosa esibizione al
Motown 25 sul mio MacBook Pro, e quando gli abbiamo fatto ascoltare la
demo di Billie Jean sul mio iPhone. Era eccitato dall'idea di ricordare
quei momenti ma allo sttesso modo un po' a disagio nel parlare delle
sue scorse performances (ma comunque affascinato dalle nuove
tecnologie.)
D:
Riesce ancora a ballare alla grande come un tempo?
--
Gabriella
dall'Inghilterra
R. (Bryan Monroe) | Per un uomo di quasi 50 anni, è
incredibilmente sciolto. Ci ha mostrato qualche passo durante il
servizio - in particolare il suo famoso calcio. Si ce la fa ancora alla
grande.
D:
Quando uscirà il nuovo album?
-- K. Hall dall' Alabama
R. (Joy Bennett) | Non si sa. Michael ci ha detto più volte si star scrivendo pezzi e registrando in studio ogni giorno. Pensa
di avere nuivamente un grande successo commerciale. Ma
nè lui nè il suo staff hanno confermato una data ma probabilmente sarà nei primi mesi del 2008.
D: E'
una persona molto timida?
-- Stacie da New York
R. (Joy Bennett) | No, sorprendentemente non è stato molto
timido. Non aveva veli, maschere o guanti e rispondeva alle domande
direttamente, dilungandosi molto.
D: Si
è parlato del colore della pelle. E' la persona
più bianca apparsa su una cover di Ebony?
-- Mae dal Sud-est
asiatico
R. (Joy Bennett) | No non proprio, l'attore Carroll O'Connor apparse
sulla cover di Ebony con il suo personaggio, Archie Bunker nel giugno
del 1972. Ma non dobbiamo fraintendere, nonostante l'inusuale colore
chiaro della pelle, che da quello che ci ha detto è dovuto
alla vitiligine, Michael è ancora al 100% afroamericano.
D: Penso che l' America non si renda
conto della posizione e dell'influenza internazionale di Michael. Chiedi ad uan donna di un piccolo villagio in Norvegia, e a una donna cresciuta in Africa, entrambe conosceranno il suo nome e la sua musica. Avrei delle domande: Chi ha deciso i vestiti? SOno stati scelti dallo stilista e poi approvati da Michael Jackson? Perchè proprio quel museo avete scelto? Ha scelto Michael Jackson la location?
-- Annette dalla Norvegia
R: (Harriette Cole) | Michael voleva un set artistico e il Brooklyn
Museum faceva al caso nostro. Lo fotografammo tra storia antica e contemporanea, in un luogo quasi mistico. Per il guardaroba, abbiamo lavorato con il famoso stilista Phillip Bloch e poi MJ e il suo staff hanno fatto gli acqusiti. Volevamo sulla cover un Michael elegante e senza età. Abbiamo fatto una cernita di abiti e poi li abbiamo sottoposti a Michael. Alla fine ha deciso di indossare quello che gli piaceva-- cioè molti e molti abiti in
più di quelli che avevamo il tempo di fotografare!
Michael Jackson ha un fisico perfetto, gl icalza tutto a meraviglia. E' molto divertemente lavorare con una persona che sa indossare gli abiti, muovere il proprio corpo e mettersi davanti ad una macchina fotografica. E' stato magico!
D: Potete dirci con quale
criterio Michael ha scelto gli accessori per gli abiti?
-- Michelle
R: (Harriette Cole) Prima del servizio già sapevamo della
passione di Michael per i gioielli, specialmente diamanti, in
particolare quelli incastonati sulle spille. Per questo
Phillip e il suo team hanno fatto spesa di diamanti, dai migliori
gioiellieri del mondo. Abbiamo speso
circa 2 milioni di dollari in gioielli solo per
Michael.
D: Tutti quelli
che hanno lavorato con Michael, durante l'intervista o il
servizio fotografico, non erano in soggezione? Come si
è comportato Michael con loro?
-- Samantha e Michele
R: (Harriette Cole) Quello che amo di più del lavorare con
Michael
Jackson è la sua gentilezza con tutti.
E' stato cortese con l'addetto all'ascensore la guardia e lo staff
del museo. Si è assicurato di aver ringraziato ogni
singola persona alla fine del servizio fotografico. E' stato generoso e gentile. Se qualcuno si è sentito in
soggezione? Non credo sia la parola giusta. In realtà, penso
che alcuni fossero proprio ipnotizzati. Certi si davano dei pizzicotti
per vedere se davvero erano davanti al King of Pop.
D: Abbiamo visto il
Michael più in forma e più felice degli
ultimi anni (almeno nelle foto dei paparazzi che girano negli ultimi
tempi). Nel tempo che avete trascorso con Michael,
avete sentito nell'aria la sua voglia di ritornare e reinventare
l'industria della musica di nuovo? Il mondo intero
aspetta la sua ultima mossa, ma mi sembra che ancora non abbia capito
di quanto manchi nella scena musicale di oggi.
-- Robert
R: (Harriette Cole) Michael certamente era felice e in forma--ma
sopratutto, contento. C'era una pace intorno a lui,
che quasi si poteva "toccare" con mano. Sembrava
proprio a suo agio con se stesso. Da non crederci, ha un corpo che
chiunque desiderebbe avere! A 49 anni, ha ancora il corpo di un
ballerino, consistente e allenato. Ci chiedi se possa tornare? Si
sembra prorpio potercela fare, è forte
abbastanza. Sappiamo inoltre che è molto
attivo in studio ultimamente. Ci ha raccontato che
viaggia con un registratore, che gli serve per "appuntare" i pezzi e le ispirazioni che gli vengono in mente, per poi lavorarci in
studio. Ci ha detto inoltre che il problema degli
artisti odierni è che non cercano all'interno di loro stessi
per crare la propria e unica musica. Michael pensa che è
tempo di dare una svolta alla situazione. Questo significa un passo in
avanti di Michael Jackson--o meglio dovremmo dire un ALTRO passo in avanti!
D: Diteci di BLANKET! Il
piccolo bambino misterioso! Come lo avete trovato? E' educato? Come si
comportano padre e figlio? Vi siete fatti un'idea di come Michael si
comporti da padre?
-- Melissa da Manila,
Filippine
R: (Harriette Cole) | Non abbiamo incontrato Michaelcon gli altri due
figli. Sua figlia, Paris, ha 9 anni e l'altro figlio, Michael Joseph,
10 anni.
Blanket è stato incredibilmente educato in nostra presenza,
che vuol dire molto per un bambino di 5 anni. E'
ovviamente molto simile a suo padre. Camminavano tenendosi la mano
seprandosi solo per necessità. Michael
è un ottimo genitore. Senza tanti giri
di parole, con pochi gesti offriva disciplina, guida e
supporto (ai figli). Michael vuole che Blanket
impari le buone maniere, quando infatti il team di Ebony è
entrato nella camera per l'intervista,
Michael ha istruito Blanket sullo stringerci la mano e
salutarci. Piccole cose, ma non è dalle
piccole cose che si misura come è in realtà una
persona?
D: Michael
Jackson collaborerà ancora con Ebony/Jet?
-- Jamison
R. (Bryan Monroe) | Come si dice in gergo, "stay tuned." Abbiamo in
programma un altra cover, sull'altro nostro magazine, Jet,
previsto per metà Dicembre. E' un settimanale,
quindi tenete gli occhi aperti nelle edicole. Ci saranno tante belle
altre news molto presto!
Traduzione MJFS - © Tutti i diritti riservati