Il 19 settembre 1983, la frizzante
P.Y.T. (Pretty Young Thing) di Michael Jackson veniva pubblicata come sesto e penultimo singolo del leggendario album
Thriller.
Inizialmente scritta dal Re del Pop e Greg Phillinganes in una versione molto più lenta e melodica (poi pubblicata nel cofanetto
The Ultimate Collection del 2004), la demo non convinse del tutto il produttore
Quincy Jones, che decise di manipolarla insieme a
James Ingram in una chiave marcatamente Funk.
- La demo di 'P.Y.T.' pubblicata in 'The Ultimate Collection' (2004) -
E i risultati gli diedero ragione: poco dopo la sua uscita nei negozi,
P.Y.T. raggiunse il decimo posto della Billboard Hot 100, contribuendo così al record di
Thriller in qualità di primo album nella storia a piazzare sette singoli nella top ten della prestigiosa classifica statunitense.
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DA RIEMPITIVO A HIT MONDIALE 🎵
Considerata inizialmente un riempitivo da buona parte della critica, fu il pubblico a decretarne un successo - per molti - inaspettato.
Come spiega il critico musicale
Joseph Vogel nel suo libro
Man in the Music - La vita creativa di Michael Jackson (
Arcana, 2012), a giocare un ruolo determinante rispetto al suo fascino così duraturo furono
gli elementi più giocosi del brano:
«
Grazie alle voci al vocoder programmato da MJ e James Ingram, alla frivolezza del testo e a quel 'na na na na' cantato dalle sorelle Janet e LaToya, l'energia e l'allegria di "P.Y.T." diventano davvero irresistibili. Mentre la voce di Jackson scivola fluida sulla dinamicità del basso (registrato con un minimoog), affascinando e seducendo con fare civettuolo».
Non c'è più da sorprendersi, dunque, se nel 2018 la
The Recording Industry Association of America (RIAA) abbia
certificato P.Y.T. doppio Disco di Platino, grazie alle sue oltre due milioni di copie vendute nel solo territorio statunitense.
E voi, che ne pensate di
Pretty Young Thing?
- L'audio di 'P.Y.T.' nella sua versione in studio -
Post di Vincenzo Compierchio e foto di Eric Di Scenza per il Michael Jackson FanSquare.