Non è ancora finita. I Lakers riescono ad allungare la serie, restando in vita con la vittoria di gara-5 e rispedendo le finali a Boston per gara-6, domani notte. Lo fanno con una partita che a lungo era sembrata la fotocopia di gara-5. Los Angeles che vola sul +19 (41-22), poi crolla e si fa superare, questa volta addirittura in avvio di terzo periodo (57-58). Ma trova la forza per non cedere e con i tanto (giustamente) bistrattati Pau Gasol (19 punti, 13 rimbalzi e 6 assist) e Lamar Odom (20 e 11 rimbalzi), riesce a imporsi 103-98 in un finale punto a punto, deciso da una palla rubata da Kobe Bryant (25 ma solo 8/21) a Paul Pierce, il migliore dei Celtics con 38 punti (10/22 e 16/19 ai liberi). Ora le cose si fanno interessanti, perché Boston, priva di Kendrick Perkins (spalla), continua ad avere anche un Rajon Rondo molto sottotono. Anche se i due match point casalinghi, dopo una gara-5 comunque persa solo in volata, lasciano ancora spazio all’ottimismo in casa Celtics. Che però a Boston dovranno avere qualcosa di più da Garnett (13 con 6/11 e 14 rimbalzi) e Ray Allen (16 con 4/13), ieri fuggito in fretta e furia a fine gara per "problemi famigliari" la cui natura non è stata specificata.
PRIMO QUARTO - E’ la notte della verità, quella del dentro o fuori, senza domani, "win or go home", vinci o vai a casa. I Celtics partono senza il loro centro titolare. Perkins, nonostante la pretattica herreriana di coach Doc Rivers della vigilia, non gioca. La lussazione alla spalla non gli permette di scendere in campo. Al suo posto in quintetto c’è Leon Powe. L’avvio sembra quello di gara-1: i Celtics litigano col ferro (2/9 in avvio, entrambi di Garnett), Kobe segna 8 dei primi 18 punti dei Lakers (5 sono di Gasol) e i californiani volano sul 18-5 dopo 5’24". Boston prova a reagire con House al posto di Rondo, trova un paio di triple dello stesso Eddie e di Ray Allen (24-15), Bryant è già a quota 15 a 3’ dalla fine del primo quarto. Odom mette il +16 (31-15 a -2’06"), un film già visto tre giorni prima. L.A. ha messo 12 tiri su 19, gli ospiti 6 su 18. Gasol sigla il +17 (39-22) con cui si chiude il primo periodo. I Lakers volano anche grazie al 5/8 da tre.
SECONDO QUARTO - Phil Jackson dà una mano ai Celtics: inizia il secondo quarto con un improbabile quintetto: Farmar (che segna il primo canestro per il 41-22), Vujacic, Walton, Odom e Mihm, rispolverato per la prima volta dal 15 aprile. Pierce si mangia Vujacic e poi Ariza, entrato per Walton, tocca quota 13 e, dopo un canestro di Tony Allen, Boston è a -11 (43-32 a -9’15"). Torna Kobe, ma la musica non cambia: Pierce (marcato da Kobe) e Tony Allen (che a sua volta si prende cura del 24 gialloviola) sono scatenati. Nemmeno il terzo fallo di KG, commesso 20" dopo essere tornato in campo, rallenta Boston, che arriva a -4 (43-39 a 6’40" dall’intervallo con un parziale di 17-2). Sembra pazzesco, ma i Lakers rischiano un altro clamoroso crollo. L’inerzia non cambia, i Celtics ora difendono, asfissiano i gialloviola con Tony Allen play (la caviglia di Rondo è al 20%, a voler essere ottimisti...), Ray guardia, Pierce, Posey e PJ Brown. L’assenza di un uomo di peso in area però si fa sentire. Senza Garnett e Perkins i Lakers capiscono che la strada da prendere è quella dell’area colorata. Danno palla ad Odom che li riporta a +8 (50-42 a -3’10"). Ma Ray Allen e Pierce, con due triple, mandano Boston al riposo sotto solo di 3, 55-52. Bryant è ancora fermo ai 15 dei primi 9’ (con 5/12), Pierce è a 21 con 7/12. Il secondo quarto finisce 30-16 per i biancoverdi, che sono felicissimi di essere a -3 dopo l’avvio terribile e con Garnett (8 punti) che ha giocato solo 11’.
RIPRESA - Boston pareggia con una tripla di Ray Allen (dopo 2 rimbalzi offensivi) e sorpassa per la prima volta con un libero di Pierce (57-58 a -9’59"). Kobe torna a segnare (canestro e fallo per il 60-58 a -9’26"), ma poco dopo commette il quarto fallo (-6’04"). I Lakers, per una volta, reagiscono all’avversità: Fisher (canestro e fallo) e Radmanovic (tripla) li riportano a +7 (71-64 a -5’). Dopo una fase francamente brutta, con errori da una parte e dall’altra, arriva il quarto fallo anche per Garnett (-2’31"). Odom (15 e 9) e Gasol (17 e 9) dalla lunetta regalano il +9 Lakers a fine terzo quarto (79-70). La tripla di Odom fa +12 (84-72) dopo 56" dell’ultima frazione. Walton fa 88-74, House non tiene Farmar e Rivers è costretto a rimettere Cassell visto che Rondo non ce la fa proprio. Sembra finita, ma i Celtics non mollano proprio mai. Sam "I am" mette 7 punti in final per i biancoverdi, e una tripla di Posey completa il 7-0 e li riporta a -4 (90-86 a -5’43"). Pierce e KG pareggiano (90-90 a -4’35"). Il quinto fallo di entrambi nello spazio di 5" complica le cose agli ospiti in difesa. Odom e Fisher dalla lunetta siglano il +4 (95-91 a -3’07"). Nell’arrivo in volata pesano tantissimo i tre liberi sbagliati da Garnett, prima del "furto" di Kobe a 37" dalla sirena, che vola a schiacciare dall’altra parte e lascia avvolto nel panno bianco il trofeo che sarebbe dovuto finire nelle mani dei Celtics. Calma, non è ancora finita...
sembrava già fatta per boston ed invece i lakers hanno portato la serie sul 3-2 ma la vittoria per i celtics sembra 1 formalità o poco più