'BIANCO e NERO'

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gioiaedolore
00domenica 6 gennaio 2008 04:21
USCITA '11 GENNAIO'08


AMBRA ANGIOLINI








Il film

SINOSSI
Dopo "La bestia nel cuore" Cristina Comencini torna con una commedia contemporanea. Elena (Ambra Angiolini) ha fatto dell'integrazione razziale un lavoro e una ragione di vita. La sua professione di mediatrice culturale non si esaurisce con l'orario d'ufficio ma si insinua ogni giorno dentro le mura domestiche. Ne sanno qualcosa la figlia Giovanna e il marito Carlo (Fabio Volo), tecnico informatico, costretto a presenziare a serate di beneficenza, in cui si sente fuori posto.
Durante una di queste serate, Carlo incontra Nadine (Aissa Maiga), una bellissima donna nera con cui si scopre complice fin dal primo sguardo; mentre suo marito Bertrand (Eriq Ebouaney), un raffinato intellettuale nero, relatore della conferenza, infiamma gli animi di tutti con la sua dialettica appassionata. Carlo convince la moglie, in realtà molto titubante, ad invitare Nadine e i figli alla festa di compleanno di Giovanna, d'altronde - afferma - "è solo una festa per bambini, che vuoi che succeda?".
Una gaffe tira l'altra in un crescendo di esilaranti equivoci da cui nessuno riesce a districarsi.
Nel bailamme generale Carlo e Nadine si dicono a malapena una parola, ma l'intesa è tangibile. Basterà un computer da riparare per far cadere anche le ultime barriere e scatenare, in loro, la passione. E negli altri, amici e parenti, le stupore, il rifiuto e anche una curiosita' morbosa: com'è l'amore fra una donna nera e un uomo bianco?
Che succede alla passione d'amore quando tutto cospira per renderla impossibile?
REGISTA
Cristina Comencini

ATTORI
Ambra Angiolini, Fabio Volo, Aïssa Mäiga

SCENEGGIATURA
Cristina Comencini, Giulia Calenda

'sommario'

Note della regista
Appena rientrata dal viaggio di lavoro in Africa, dove ho girato il documentario Il nostro Rwanda, sono andata a intervistare Jean Leonard Touadi, storico e giornalista. Jean Leonard è sposato con una donna italiana e hanno tre bambini. Mentre l'intervistavo sul Rwanda, vedevo i bambini e la moglie passare nel corridoio, la casa non aveva niente di etnico o del nostro modo di intenderlo. Ridendo mi hanno raccontato i luoghi comuni che gli italiani dicono sulle coppie miste.
La stessa cosa mi è capitata a cena della mia amica Jeanne, rwandese e anche lei nel gruppo del viaggio.
Ho pensato che era la prima volta che avevo degli amici neri e che sarebbe stato bello raccontarli in una storia d'amore, fuori dal pietismo umanitario, dall'idea di una nostra silenziosa superiorità, di una loro dipendenza.
Il rapporto con miei due nuovi amici era molto più interessante, misterioso, ambiguo e caldo delle idee astratte su di loro.
Così è nato Bianco e Nero, una storia d'amore tra un giovane uomo italiano piuttosto normale senza grandi idee sul tema dell'Africa e una donna senegalese che vive in Italia da dieci anni. È una passione d'amore che però fa soffrire altre persone, dato che i due sono sposati, e scuote i nuclei familiari, sia quello senegalese che quello italiano, facendo emergere molte idee preconcette sulle differenze. Alla base del film c'è la domanda che ho messo in bocca al personaggio interpretato da Fabio Volo: "Perché non abbiamo nessun amico nero?". Volo lo chiede alla moglie dopo aver letto di nascosto il diario della donna africana di cui si sta innamorando. Nel diario Nadine si chiede la stessa cosa: "Perché non abbiamo nessun amico bianco?". Da queste due domande incrociate nasce l'idea del soggetto che ho scritto con Giulia Calenda e Maddalena Ravagli.

fin.
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