{ Arabeggiamenti, rincretinimenti e ferrea organizzazione }ok

§Ashlar§
00martedì 25 novembre 2014 11:03
Riassunto: Di umore ancora altalenante la Faina esce dalla cameretta e si piazza fuori la porta di Narsia e bussa alla sua porta. Intanto Rigald se ne sta barricato in camera per paura di essere contagiato e solo quando si sarà assicurato che gli altri due compari sono sani si deciderà a unirsi a loro. Entrano allora in camera del Capitano e iniziano a discutere sul da farsi, ma metterli tutti e tre d'accordo si rivelerà una vera e propria impresa.

Commento: Ditelo che Ashlar in versione imbecille è irresistibile!
Cocchi non perdiamoci di vista eh!

Motivo asterischi: Seconda role post guarigione!
Trovandovi potreste togliermi dalla scheda la nota 'Pg contaminato' ?
Grazie!






ASHLAR {Corridoio}{Fu} Non ha capito se è di buon umore oppure no. Nell'indecisione ha deciso di andare a rompere le scatole a qualcuno. Si è vestito di malavoglia e poi, con grande soddisfazione, si è guardato allo specchio e si è sistemato. Con la stessa malavoglia sopra citata ha aperto la porta ed ha attraversato il corridoio fino a raggiungere una porta in particolare, ora la fisserebbe >
ASHLAR con aria decisamente assente e una svogliatezza che non gli appartiene. Si sta domandando perché sia andato proprio fuori la sua porta, di certo vederla non migliorerà le cose, non cambierà la sciagura di vivere in una squallida cittadina in cui il massimo del divertimento, per lui, è diventato leggere le carte per guadagnare qualche spicciolo. Guarda in alto adesso e alza i pugni al cielo>>
ASHLAR {Perché mi hai confinato qui?} Già, perché? Il lamento non è molto contenuto e la voce lagnosa potrebbe essere tranquillamente udita da chi gli sta intorno. Odia tutto questo. Scuote il capo con rassegnazione e lascia cadere il pugno destro sulla porta con un tonfo secco. {Alza il sedere principessa.}

RIGALD [Stanza] L'orecchio destro del bastardo è poggiato sulla porta della propria camera, teso ad ascoltare ciò che accade all'esterno di essa. Il mantello è piegato sul braccio sinistro, la casacca pulita gli cade addosso come se fosse diventata un po' grande per lui nell'ultimo periodo, e i pantaloni neri, sebbene stretti, sembrano ballare un po'. La barba lunga e i capelli sciolti danno l'idea >>
RIGALD che si sia rintanato per lungo tempo. E' vero: è un povero pavido bastardo, ma potete forse biasimarlo? Colpi di tosse e risate isteriche hanno accompagnato i suoi incubi da un mese a questa parte; appena saputo del morbo si è chiuso in camera e da allora non ha voluto quasi uscire da lì, se non per le necessità più impellenti. Non si è rapportato con nessuno, alcuna donna ha scaldato le sue >>
RIGALD fredde notti, nessun'anima ha condiviso con lui qualche parola in più del necessario. E' un cupo periodo di sospetti per il bastardo; sospetti e solitudine. Ora forse ha finalmente deciso di rimettere la testa fuori dalla stanza; forse la voglia di correre dietro a qualche sottana è impellente, ma la paura di incappare nel morbo è comunque molto forte. Sentirebbe qualcuno camminare lungo il >>
RIGALD corridoio, non capisce se allontanandosi o avvicinandosi alla sua camera, e poi un secco colpo e del vociare. Si sforzerebbe il possibile di riconoscere la voce, e forse gli verrebbe in mente quell'uomo con cui ha passato del tempo (''Come si chiamava?'')... e con cui aveva dei conti in sospeso. Attraverso il legno tenterebbe di capire se fosse o meno il caso di uscire; tenterebbe di cogliere >>
RIGALD eventuali segnali di malattia nelle voci che sente, risate o colpi di tosse o starnuti. Solo in assenza di questi eventualmente deciderà di mettere finalmente il naso fuori dalla stanza, aprendo l'uscio con cautela e sbirciando oltre lo stipite solo con mezza faccia.

NARSIA [ Stanza privata ] Noia. Noia. E ancora, noia. Città del cacchio. E fortuna che la Faina aveva promesso grandi avventure e altrettante ricchezze. Puah. ''Ma fammi il favore'' Mugugna tra i denti, fissando il proprio riflesso nel bacile. E' quasi pronta per uscire, pronta a darsi all'ennesima notte in cui i suoi sensi verranno ottenebrati dall'alcol, >>
NARSIA in modo da soffocare i dolorosi di passata grandezza. Non solo il mutaforma ha perso, sapete? Pure in lei, dietro la faccia spavalda, si nasconde una piccola pulce che vorrebbe solo farsi strada nel mondo. Chi ha orecchie per intendere, intenda. Indossa ampie gonne nere, sovrapposte in balze all'apparenza ricche e variopinte. Infilata dentro di esse sta una camicia bianca di seta, >>
NARSIA con le maniche a sbuffo. Sopra la camicia un corpetto di pelle nera le stringe la vita, dello stesso materiale sono gli stivaletti che calza. Questi sono in effetti gli unici vestiti buoni che le restano, gli unici che non siano stati rovinati dalla salsedine. Al collo porta una decina di laccetti - cuoio, cotone, pelle - e ad ognuno di ssi penzola un ciondolo differente: >>
NARSIA figure di legno intagliato e ormai consunto, un dente di chissà quale bestia, una piuma colorata, e roba di siffatto genere. Mastica il bocchino della pipa tra i denti, avvicinandosi alla porta, quando... Toc. Toc. E una voce soave. Cominciamo. '' Cosa porta le tue chiappe mosce davanti la mia porta, di grazia?'' così lo saluta, non appena schiude la porta. Della >>
NARSIA malattia lei non sa un tubo: nell'ultimo mese ha vissuto tappata lì dentro.

ASHLAR {Corridoio}{Fu} Chissà che oggi non sia sobria, potrebbe farci qualche scommessa a riguardo ogni tanto. Si ficca le mani nelle tasche dei pantaloni e comincia a fantasticare sui favolosi guadagni che una cosa del genere potrebbe portare. Nessuno scommetterebbe mai che una semplice donna tanto piccina possa essere tutti i giorni, ad ogni ora, ubriaca o brilla. Il sorriso torna a illuminare il>>
ASHLAR bel viso della Faina. La ragazza si fa aspettare e quando infine apre la magica porta si ritroverà davanti un'uomo -al di là di ogni sospetto- di buon umore. Trattiene a stento l'entusiasmo e mette in mostra pure i denti in un sorriso che pare non volersene andare e che, decisamente, apparirà inusuale sulla faccia di chi, per scelta di vita, ha deciso di non farsi mai notare troppo. >>
ASHLAR Sembra un imbecille. {Capitano, mi è venuta una grande idea!} Lo dice a bassa voce, ma l'euforia gli lascerebbe sfuggire, fra una parola e l'altra, dei picchi di volume. Si piega appena in avanti per rendere più intima e confidenziale la rivelazione. {Allibratori!} E fa un altro sorriso tutto denti accompagnando il tutto da un lieve battito di mani. {Te l'immagini? Potremmo scommettere su >>
ASHLAR quanti bicchieri riesci a farti in una serata!} Non fa finta, gli sembra davvero una grande idea in questo momento, è strafatto di ridancina e la cosa durerà ancora per un po'. Però non è per questo che è arrivato ad attraversare il corridoio. Si rimette dritto. {Le mie chiappe sono perfette.} Farebbe, un pochino risentito, o almeno fingendosi tale. Da una preventiva occhiata in giro per >>
ASHLAR assicurarsi che nessuno stia ascoltando e poi... Aggrotta la fronte. {E' meglio se ne parliamo dentro.}

RIGALD [Stanza --> corridoio] Praticamente fuori dalla porta della sua stanza c'è solo la faccia del bastardo. Il resto del corpo stenta a seguirla, preoccupandosi più di un morbo sconosciuto che, ad esempio, della sifilide. Volgerebbe lo sguardo verso Clow, come lo conosce lui. Non sentirebbe versi o risate sospette dalla sua voce, né da quella della donna con cui sta parlando, Regan o Clara o >>
RIGALD vattelapesca cosa... Beh, lui poi aveva detto loro di chiamarsi Ryszard. Forse, come aveva detto la pirata, è un nome troppo complicato da ricordare. Con la massima cautela, come camminasse sulle uova, il bastardo esce dalla propria camera e chiuderebbe la porta rumorosamente alle proprie spalle, per farsi udire, pronto però a schizzare di nuovo dentro al minimo cenno di malessere di Ashlar. >>
RIGALD Lo guarderebbe con sospetto, ascoltando le poche parole che lui dice ad alta voce, e attenderebbe che sia il mutaforma ad accorgersi della sua presenza nel corridoio. Ma forse se n'è già accorto. ''Sid'' direbbe solo, con aria truce. La sua faccia ha un aspetto alquanto trasandato e incolto, ma è riconoscibilissimo.

NARSIA [ Stanza privata > Corridoio ] Sembra un imbecille. Interessante scelta di parola. Lei cancellerebbe il ''sembrare'' per lasciare solo l'epiteto, ma questi non sono che punti di vista. Che abbia una faccia da cu... cciolo(?), è però oggettivo, e non possono certo nascondersi dietro un dito. Ad ogni modo sembra davvero di buon umore, e lei quasi non ci crede. In effetti non >>
NARSIA l'ha mai visto così allegro. Questo si che è strano. Che abbia deciso finalmente di darsi anche lui alle gioie delle miscele d'erbe? Magari. Sarebbe una svolta. C'è da dire però che lui la chiama - Capitano - e questo le fa atteggiare le labbra in un sorriso compiaciuto. arle complimenti sulla sua bellezza non servirà a nulla; se volete conquistarla basta darle il rilievo che, >>
NARSIA secondo lei, merita. Alla sua propososta, i grandi occhi grigi sembrano luccicare ''Lo sai che non è del tutto una fesseria?'' Il tono è più che stupito. Ma non ha tempo di approfondire e di mostrargli tutta la sua incredulità, poichè Rigald decide di farle venire un colpo sbattendo la porta ''Mannaggia ai maiali parafernali, ma che è?'' Esibisce il suo lessico di >>
NARSIA lupa di mare, cercandone la fonte e non faticando, probabilmente, ad incrociare la figura dell'uomo ''OHOH!'' esclama ''Rysz... Rasz... Ruys... COMPARE!'' No, niente, proprio non riesce ad imparare quel nome. Con lo sguardo cerca quindi la Faina, ed è uno sguardo davvero eloquente; fa un passo indietro, tornando nella stanza. Se desidera che pure l'altro ascolti >>
NARSIA che lo inviti lui stesso.

ASHLAR {Corridoio}{Fu} Quanto durerà ancora la fase entusiasta? Sarà meglio che chi gli sta intorno ne approfitti subito. Si volta, osservando chi gli viene incontro. Lo riconosce subito e sorride raggiante in sua direzione, ecco ora ha tutto ciò che gli serve. {Hai un aspetto veramente orribile!} Glielo dice con una certa cordialità. {Io invece sto benissimo!} Non gliel'ha chiesto nessuno ma, come >>
ASHLAR la sua natura egocentrica gli impone, crede che tutti muoiano dalla voglia di saperlo. Piega la testa da un lato per cambiare prospettiva dalla quale guardare entrambi, sta cercando le loro orecchie. {Ahhh bene ottimo... Se avete le orecchie di colore normale, vuol dire che state bene!} Senza attendere l'invito del Capitano, si farebbe strada nella sua stanza sfilandole accanto e, se >>
ASHLAR necessario, spingendo la porta in modo che si apra del tutto. Riceve la replica in merito alla sua proposta circa le scommesse e sorride di nuovo. {Sarebbe proprio divertente.} Compie un mezzo giro, tornando a guardare i due. {Ho contratto l'unicornite, ma ora sono guarito è stato veramente terribile, credevo non sarei più riuscito a uscire da quel posto infernale in cui mi hanno rinchiuso...}>>
ASHLAR Sospira, guardandosi un po' intorno. {...e quelle donne poi...} Fa una smorfia di disprezzo. {Erano una più strana dell'altra.} Allarga le braccia. {Ma sono vivo, questo è l'importante! Ricordate che se beccate qualcuno con le orecchie blu, copritevi bocca e naso e scappate più veloce che potete!} Si prende una breve pausa passando lo sguardo azzurro da un volto all'altro. {Sapete, questo >>
ASHLAR potrebbe essere il momento buono per organizzare qualcosina lontano da questa città.} Una ventata si serietà s'insinua fra le sue labbra e nella sua voce, finalmente si può cominciare a parlare di cose interessanti.

RIGALD [Corridoio] La mano destra esita a lasciare la maniglia della stanza; persino in gioventù quando una cittadina veniva colta dalla peste o da altre malattie, il bastardo faceva fagotto e scappava, interrompendo a metà qualsiasi attività delinquenziale che era riuscito a mettere su. Ora però in questa dannata città persino uscire dalla stanza pareva pericoloso! Per settimane s'è fatto lasciare >>
RIGALD il cibo fuori dalla camera, per non vedere nessuno, pagando a parte il servizio e facendo a gara di velocità con i ratti a chi arrivava alla cena per primo. Ma stasera basta: s'è stufato dell'isolamento e tutto ciò che vorrebbe è trovarsi una bella donna... o forse l'unico motivo valido per la sua capatina fuori dalla tana è che sta per terminare i soldi e dovrebbe andare a vedere cosa è >>
RIGALD rimasto del suo deposito. Buffo come un truffaldino come lui si serva tranquillamente dei servizi offerti dalla società. La donna lo riconosce e a prima vista non pare esibire i sintomi del morbo... anzi, pare abbastanza vivace e, a colpo d'occhio, pure graziosa. L'uomo poi gli si rivolge direttamente e dice di stare benissimo. Beh, meglio così... Il bastardo inizierebbe lentamente ad >>
RIGALD avvicinarsi alla stanza di Narsia, dove Ashlar nel frattempo sarebbe entrato, cercando di ignorare il moto d'orgoglio che il commento dell'uomo gli ha provocato, o quantomeno cercando di mostrarsi impassibile ad esso (//Sotterfugio +1); invece risponderebbe: ''Sì, le mie sono normali'' ma si interrompe quando Ashlar rivela di essere stato malato. I passi si interrompono, le mani si alzano come >
RIGALD a voler parare un colpo e il viso si maschera di terrore: ''Uoah, un attimo. Siete stato malato? E ora siete certo di stare bene?'' domanda veloce, cercando di spiargli le orecchie. Dopo un attimo si ricorda di quanto detto dal mutaforma e andrebbe a coprirsi naso e bocca con il mantello che porta piegato al braccio. ''Ebbene?'' domanda impaziente, sospettoso, arretrando cautamente per mettere u
RIGALD un po' di distanza tra lui e il mutaforma, curandosi comunque di restare fuori dell'uscio della donna.

ASHLAR {Stanza}{Fu} Senza fare troppi complimenti il mezzo animale si accomoderebbe sul letto del Capitano. Poggia le mani sulla superficie morbida e all'improvviso sentirebbe il desiderio di distendersi lì e lasciare che siano gli altri a rispondersi, a trovare da qualche parte le parole che gli servono. C'è un gatto che ha voglia di poltrire. {Le orecchie...} Sembra di nuovo triste, si guarda le ginocchia con>>
ASHLAR aria rassegnata. {Ah... Se per lei ci fosse stata una cura...} Sospira e scuote lievemente il capo con aria corrucciata. Non ci voleva proprio. Alza lo sguardo verso Rigald e fa cenno di sì con la testa, lo fa però con lentezza, ormai del tutto liberato dall'entusiasmo che ha dominato fino a quel momento. {Sì, pare che sia addirittura diventato immune alla malattia, ma voi due...} Il tono >>
ASHLAR di voce scadrebbe tingendosi di malinconia. {Voi due siete ancora in pericolo, dobbiamo andare!} Guarda fuori dalla finestra con aria afflitta e preoccupata. Si morde il labbro inferiore, oppresso dal desiderio di fare qualcosa che lo renda meno inutile di quanto ora si senta. {Evitate la torre degli arcani, è lì che ficcano tutti i malati.} Che crudeltà! Inoltre hanno mischiato uomini e donne,>
ASHLAR un vero affronto per il pudico ladro. {Quanta miseria ci circonda!} Affonderebbe la testa fra le mani scuotendola più e più volte. Solo quando sentirà la porta chiudersi alzerà di nuovo lo sguardo sugli interlocutori. {Ci sono dei mercati da qualche parte non troppo lontano da qui, ma abbastanza per stare sicuri che lì non ci siano contagiati.} O almeno così immagina. {Potremmo andar lì a >>
ASHLAR fare un po' di... Pratica! Possiamo offrirci di fare da tramite per qualche mercante di questo buco di... Città e ci facciamo prestare un carro per arrivare fin lì in cambio dei nostri servigi e una volta arrivatilì... Potremmo procurarci qualche extra da rivendere ai mercanti della guarnigione o da intascarci.} Stringe le spalle con indifferenza. {Fate come volete insomma, ma devo sapere per certo >>
ASHLAR che ci sarete e che sarete bravi.}

RIGALD [Corridoio --> stanza Narsia] La fobia del bastardo per le malattie è ben radicata in lui, eppure le parole della donna sono convincenti, toccano argomenti che Rigald conosce bene e condivide. Con fare sospettoso ascolterebbe le parole di Ashlar, studiandone con perplessità l'improvviso cambio di umore. Non che al bastardo interessi qualcosa della sua salute o del suo umore, sia ben chiaro; >>
RIGALD la realtà è che si preoccupa solo per se stesso, e se entra in combutta con quei due è solo per ricavarne un tornaconto personale più consistente di quello che otterrebbe lavorando da solo. Pensando ai soldi che gli servono per farsi forza, i piedi avanzerebbero verso la stanza, eppure il mantello resterebbe appoggiato sulla metà inferiore del viso, conferendogli un'aria vagamente >>
RIGALD arabeggiante. Vi entrerebbe, ma come uno sciocco cercherebbe di girare alla larga dall'uomo seduto sul letto, poggiando la schiena al muro dall'altra parte della stanza, nonostante ciò che dice lui. Ascolta quei discorsi in silenzio, anche se l'idea di uscire da quel buco sicuro per affrontare le strade che, immagina, pullulano di ammalati non lo sfiora nemmeno. Certo però... l'idea di poter >>
RIGALD truffare un mercante lo riporta indietro, ai cari vecchi tempi della sua infanzia in cui riuscì a truffare sia il suo padrone che il signorotto. Che ingegno, che audacia, che sagacia, che ardimento! Se escludiamo la figlia del ricco, ottenne davvero poco in realtà rispetto a quanto avrebbe potuto, ma non ebbe più in seguito una tale soddisfazione come quella che ricavò dalla sua primissima >>
RIGALD truffa. Che opera sopraffina che fu. Mentre ripensa alla sua prima avventura (e gli occhi guardano in alto con aria vagamente sognante), il suo istinto gli direbbe di tuffarsi di nuovo in una cosa simile, e stavolta progettando tutto al meglio, in compagnia di altri come lui. ''Sì...'' dice da sotto il mantello. ''Sarebbe ottimo... rubare altrove e nasconderci qui in città. Ma siete certo che no


NARSIA figuriamoci. ''La tua è una buona idea'' Dice, rivolgendosi alla Faina. Al fatto che si appoggi sul suo letto, lei non da importanza. Ha condiviso l'alloggio con esseri ben più luridi, sotto il pontile di una nave. La sua. Ma che sia ubriaco? Si avvicina un pocom annusando l'aria che lo circonda. Non sente puzza d'alcol. ''Allontanarci da qui sembra una buona idea. >>
NARSIA Almeno per il momento. Ma vedete... Io non mi accontenterò delle briciole.'' Andrebbe ad artigliare Rigald con sguardo fiero, allungandosi verso di lui e facendo per passargli la bottiglia ''Io ero il Capitano di una nave il cui nome instillava la paura nei cuori di tutti quelli che solcavano i sette mari. Non è quella paura che voglio oggi. Voglio potere, denaro, >>
NARSIA gioielli, ricchezze!'' prende fiato, oscillando tra l'uno e l'altro ''E per farlo ci vuole un'organizzazione FERREA!'' grida quell'ultimaparola, battendo il pugno destro nella mano sinistra ''Non ho intenzione di continuare ad accogliere queste... Riunioni?'' Non è sicura che sia la parola esatta ''In camera mia. Questa bettola è pi
NARSIA >>
NARSIA più affollata di un porto. Ci serve un covo. Un posto in cui riporre il bottino e i materiali che utilizzeremo per il lavoro. La tua copertura, caro'' quasi stucchevole nel rivolgersi ad Ashlar ''E' fantastica. Ci servono tutti gli attrezzi di scena.'' Afferma, prendendo a misurare la stanza avanti e indietro, a grandi passi che fanno frusciare le gonne ''E tu... >>
NARSIA Per la Dea, cambia nome. Proprio non mi riesce. Insomma, tu, di che parlavi l'altra volta? Maestri dei Mestieri?'' Ha un ricordo vago. Era fin troppo ubriaca.

ASHLAR {Stanza}{Fu} Attende la risposta degli altri e intanto passa a guardarsi le punte dei piedi. Sospira, scuote il capo, si rassegna. Ascolta le domande ma non risponde, è in contemplazione della miseria umana. Alla fine, quando si sarà stancato ed avrà capito che prima risponde e prima potrà mettersi al calduccio delle sue coperte, alzerà lo sguardo su Rigald. Stringe le spalle. {Sai, credo>>
ASHLAR che la priorità sulle medicine ce l'abbiano gli appestati.} Lo dice con una punta di biasimo, lui è stato malato e non gli sarebbe piaciuto che qualcuno gli rubasse le medicine. Logico però che se si trovasse nella situazione dell'umano allora avrebbe fatto di tutto per procurarsi la cura, ma questo ora non ha alcuna importanza. {Poi non so se funzionerebbe, chissà se ingerire la medicina >>
ASHLAR senza che tu sia malato non ti esponga ancora di più a beccartela, sai... Bisogna trovare l'equilibrio degli umori...} Non sa di che parla, ma la storia degli umori l'ha sentita da qualche parte e gli pare pertinente. Stringe di nuovo le spalle. {Pensaci tu a un posto migliore!} Sbotta, incrociando le braccia al petto. {Qui non ci sente nessuno e non dobbiamo pagare alcun extra, a me tanto>>
ASHLAR basta. Per la copertura abbiamo la sfera di cristallo, le carte e un libro sull'astrologia, poi ti ricordo che gli strumenti più importanti risiedono nelle vostre abilità nel mentire e nello sfilare sacche di denaro da borse e bauli, t'assicuro che tanto ti basta, è questa la FERREA organizzazione che ti serve.} Si butta all'indietro, poggiandosi sugli avambracci. {Per questa missione pensavo>>
ASHLAR di presentarci come semplici mercanti... O magari come degli indovini se ti piace di più l'idea, ma perché degli indovini dovrebbero cercare un passaggio per i mercati oltre le montagne? Amuleti in offerta?} Stringe le spalle. {Accetto suggerimenti.}

RIGALD [Stanza Narsia] La donna pare stare bene ma l'uomo... no, non lo convince del tutto. Perciò Rigald continua a stargli lontano per prudenza; il mantello è poggiato sull'avambraccio destro, ma un lembo di questo viene tenuto alzato e sempre premuto su naso e bocca dalla mano destra, continuando ad arabeggiare in quel modo sciocco. Come Narsia inizia a parlare, gli occhi del bastardo si >>
RIGALD fisserebbero su di lei; meccanicamente alza la mano sinistra a prendere la bottiglia di alcol che lei gli passa, ma quasi non si accorge di ciò che fa: è rapito, completamente preso dalle parole di lei. Lei che vuole potere, denaro, ricchezze e una ferrea organizzazione per ottenere tutto ciò; senza pensare affatto a ciò che fa, poggerebbe la bottiglia su un mobile qualsiasi (se non trovasse >>
RIGALD alcun posto su cui poggiarla la lancerebbe anche ad Ashlar, incurante del fatto che lui sia pronto o meno a riceverla), distrattamente perché rapito da Narsia che ora gli pare fantastica, e questo pensiero forse si legge bene sul suo viso, che ora il bastardo va a scoprire, perché per fare ciò che deve gli servono entrambe le mani. Cercherebbe di prendere quelle della donna, nonostante lei >>
RIGALD gli abbia già fatto capire che questo atteggiamento non le aggrada, ma figuriamoci se lui se lo ricorda, o se pensa a non togliere una medicina a chi ne ha bisogno. Ma anche se se lo ricordasse, questo per lui è un momento memorabile: è la prima volta in vita sua che incontra una donna così... così... pragmatica. ''Fantastica...'' mormorerebbe cercando gli occhi di lei e tentando di tenerle le >
RIGALD mani tra le sue. ''Semplicemente fantastica... è proprio come dice lei!'' direbbe poi volgendosi verso Ashlar e cercando ancora di tenere almeno una mano femminile tra le sue. ''Sì, dobbiamo fare così!'' dice all'uomo, con uno sguardo fervente come se avesse avuto una rivelazione. ''E' vero che la bettola non è sicura; dalle pareti si ode ciò che fanno gli altri, non mi stupirei se qualcuno ora
RIGALD >>
RIGALD ci stesse spiando'' eccolo, il paranoico, che abbassa un po' la voce mentre parla. Poi torna su Narsia: ''Voi poco fa mi avete chiamato... Ruys? O un nome simile. Per voi sarò Ruys, vi aggrada? Ruys Monier?'' le domanda con un sorriso visibile, ora che si è tolto il mantello dalla faccia. ''Parlavo dei Maestri dei Mestieri sì. E vi dirò tutto, ma ora pensiamo a questo viaggio. - Poi si volta ver
RIGALD verso Ashlar - credo ci servano più strumenti di quelli che abbiamo. Almeno un oggetto per ciascuno. E un carro con cui andarcene tutti. E' vero che serve mentire, ma con la menzogna, anche ad essere i più bravi, non si può convincere la gente di veder cose che non esistono'' gli direbbe con aria pensierosa. ''Perché non diciamo di essere mercanti in cerca di medicine per questa città?'' domanda
RIGALD pronto a sfruttare qualsiasi occasione gli si presenti, anche la più abietta.

NARSIA [ Stanza privata ] Era entusiasta fino a un momento prima. Poi è colato a picco come una nave nell'oceano. Ma non si può, che miseria. Stargli dietro è veramente impossibile ''La Triade m'aiuti. Che mi dia la pazienza, altrimenti rischio di strangolarti!'' mugugna, facendo per folgorarlo con lo sguardo ''Sei cocciuto e disfattista,e t'ostini a non vedere che ho >>
NARSIA effettivamente ragione'' Fa per raggiungere Rigald,in modo da arraffare la bottiglia che lui, evidentemente non sa dove posare. '' Che spreco; per tutti gli dei!'' borbotta, tentando di riacciuffare il liquore e di portarselo quindi alle labbra. Alle parole dell'uomo inarca appena le sopracciglia rossicce, indecisa; scagliarglisi contro per la sua impudenza o sfruttare >>
NARSIA la manforte che le accorda? Buona la seconda. Bisogna cogliere le occasioni al volo ''Vedi? Anche lui mi da ragione. E si, Ruys va più che bene. Questo si che è pronunciabile. '' approva con un cenno del capo ''Non ho intenzione di ospitarvi più nella mia camera. Fino a quando non troveremo un covo, verremo nella tua, visto che ci tieni tanto. Queste pareti, dannazione, >>
NARSIA sono sottili come fuscelli. Possibile che non ci sia un buco disabitato in questa città schifosa? Una casa, una vecchia tenuta? Non lo so, tu la conosci meglio di me. Aiutami.'' Torna a guardare Rigald ''Bene, poi mi spiegherai. Mi interessava quella proposta:'' fissa prima uno, poi l'altro ''Come semplici mercanti andrà bene, suppongo. Ma avremo bisogno di >>
NARSIA altre identità. Il divino Clow che si da al commercio è poco credibile, sul serio!'' afferma. A questo ci penseranno poi ''Bene, io non ho il denaro necessario ad acquistare un carro'' Figurarsi, spende tutto in vino e in quella maledetta stanza ''Quindi dovremo trovare qualcuno che ci accompagni. Hai dei contatti?'' chiede alla Faina

ASHLAR {Camera}{Fu} {Le pareti saranno sottili tanto in camera tua quanto in camera mia! Non capisco proprio cosa pretendi, io contro il governatore non mi ci metto, se scopre che occupiamo un locale non nostro cosa pensi che farà?} Scuote il capo e alza gli occhi al cielo. {Trova un modo per far arrivare qui la tua nave e ne riparliamo, sarebbe perfetto starsene in mezzo al lago senza dover>>
ASHLAR dar conto a nessuno.} Fa una mezza risata sarcastica guardando i tentativi dell'uomo di plagiare il Capitano. {Assecondare le sue sciocchezze non ti farà più affascinante, fidati.} Si tira su poggiando i gomiti sulle ginocchia. {Che ti serve per fingerti un chiromante? E per metterti in contatto con l'aldilà? Che strumenti servono a voi due?} Piega il capo da un lato, lievemente spazientito>>
ASHLAR {Scegliete cosa volete essere e fatemelo sapere, ma non pretendete che sia io a dirvelo, diamine! Scegliete un personaggio che vi sia facile da calzare e vestite i suoi panni, non è la prima volta che ve ne parlo eppure state ancora qui a lamentarvi di non avere gli strumenti.} Indirizza la testa di nuovo a Rigald. {Buona idea Ruys! Con un po' di fortuna ci prenderanno per dei buoni samaritani>
ASHLAR e saranno più incentivati a darci un aiuto.} Si mette finalmente in piedi {Ah nemmeno io... Metto un messaggio in bacheca e vedo che ne esce fuori. Noi andiamo a prendere la merce che serve in terre lontane e loro ci prestano un carro, niente di più semplice!} Tutto sembra lineare nella sua mente contorta, poi l'osservazione di Narsia lo fa vacillare. {Va bene, niente mercanti, semplicemente>>
ASHLAR un gruppo di sventurati che hanno perso una persona importante per via del morbo e ora cercano la cura? Che ne dite?}

RIGALD [Stanza Narsia] Il fatto che la donna non gli lanci la bottiglia addosso per la sua irriverenza, di fatto contribuisce ad accrescere l'ego del bastardo, che si ritiene il miglior ammaliatore del mondo; e ora, chissà, starà anche fantasticando sull'appassionata storia d'amore che intesserà con la pirata. Ma per il momento si accontenta di tenerle le mani e guardarla con fare lascivo, che però >>
RIGALD sul suo viso allungato e un po' ferino appare affascinante, in una qualche maniera. Ma poi alle parole di Ashlar si infastidisce, come disturbato nel mezzo del suo corteggiamento; finalmente smetterà di guardare la donna per andare a voltarsi all'indirizzo dell'uomo, restandone però sempre lontano: ''Allora rubiamolo un carro, per la miseria. Quanto può essere difficile? Siamo in tre dopotutto''
RIGALD >>
RIGALD dirà guardando prima l'uno e poi l'altra. Ragiona come un nomade, il bastardo: se qualcosa non va o se si mette troppo nei guai molla tutto e cambia città. Ma questa non sembra essere la mentalità dei due, se pensano al governatore e a cose del genere. ''E se non volete rubarlo allora facciamo come dici tu, Clow: ce lo facciamo prestare e in cambio riporteremo delle merci come fossimo mercanti.>
RIGALD Intanto all'esterno della città cambieremo identità e diventeremo... quello che vuoi tu, brave persone in cerca di una cura per i propri cari, oppure inviati da chi sta curando gli appestati in cerca di nuove medicine miracolose'' dice guardando a terra mentre parla, fantasticando su cosa fare, su cosa dire, cosa inventare per ingannare il prossimo. ''E mentre fingiamo di cercare medicine, >>
RIGALD vediamo cosa possiamo rubare, oppure troviamo qualcuno da spennare del tutto. E al ritorno porteremo quelle merci che ci hanno chiesto in cambio del carro'' dice, raccontando un piano generico, messo su in fretta, ma in attesa che anche gli altri lo arricchiscano dei propri dettagli. Poi guardando Clow finirà: ''Io posso essere chi vuoi: se saremo un carro di mercanti sarò un serio >>
RIGALD contrattatore; se vuoi fare l'indovino allora farò l'incantatore, il lettore di sfera di cristallo o ciò che diamine vuoi che faccia. Potrei anche ottenere un carro seducendo la figlia di qualche bancarolo del mercato. - dice vantandosi e assumendo una postura dritta, guardando Ashlar da sopra in sotto, non preoccupandosi della presenza della donna - Ma se voi vi preoccupate del governatore >>
RIGALD sarà meglio chiederlo per vie... oneste'' termina provocatorio, aspettando il parere degli altri.

NARSIA [ Stanza privata ] E no. L'uomo ha deciso di prendersi il dito con tutta la mano. Narsia si ritrae, arretrando, guardandolo con occhi che perdono la consistenza del ghiaccio fuso e diventano fiamma ''Non allargarti troppo'' poi, verso la Faina '' E tu smettila di fare l'idiota'' Sissignore, gli dice proprio così. Ma adesso, meglio tirare le somme ''Insomma, io la vedo così: >>
NARSIA tentiamo questo colpo col carro. Cerchiamo di trarne quanto più guadagno possibile, quei soldi li investiremo nella nostra organizzazione. Oltre, ovviamente, ad un piccolo compenso per ognuno di noi. Credo che dovremmo spacciarci ugualmente per mercanti: nessuno vuole avere a che fare con chi ha degli appestati tra i parenti. Avrebbero paura di essere contagiati. >>
NARSIA Avremo altri nomi, altri modi, altri abiti. Se necessario ci camufferemo. Possiamo tingerci i capelli, e voi indossare delle barbe finte. Saremo un gruppo di onesti mercanti che si reca a recuperare materiali. Penso sia la copertura migliore'' afferma, con fare pratico. ''Al covo penseremo al nostro ritorno. E mi parlerete pure dei Maestri dei Mestieri, Ruys. >>
NARSIA Adesso però...'' si avvia verso la porta ''E' davvero ora che andiate'' Basta, non ne può più. Vuole restare sola. ''A me del governatore passa per i cosiddetti, caro mio.'' ci tiene a sottolineare dopo qualche istante. Attenderà la loro risposta, e alla fine spalancherà l'uscio, pronta a vederli sparire dalla sua camera. .
ALIAS.ALIAS
00martedì 25 novembre 2014 11:17
OK PG GUARITO - GDR APPROVATO

PREGO UN UFFICIALE DI MODIFICARE IL TITOLO INSERENDO OK E DI SPOSTARLO NELLA CORRETTA SEZIONE

AGGIORNARE SCHEDA PG IN GIOCO TOGLIENDO DALLE NOTE MASTER LA DICITURA PG CONTAMINATO
Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 17:44.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com