[Anime & Manga, One Piece] "Sogno di una notte di mezzo inverno" di Wolf
Titolo:
Sogno di una notte di mezzo inverno
Autore:
Wolf
Genere: malinconico, romantico
Rating: R
Pairing: SanjiXNami
Riassunto dato dall'autore: "Ho sempre odiato gli addii. Ho deciso di scrivertelo così, per questi dodici anni, per le notti passate insieme, per i baci e per le regole che abbiamo stracciato assieme. Non potrei odiarti più di quanto tu non faccia. Ma ti amo da impazzire. Grazie di tutto."
Commento: nonostante io sia un'accanita sostenitrice della coppia Rufy/Nami, ma proprio accanita eh :P, questa fanfic è diventata da subito la mia preferita dell'intera sezione "One Piece". Perché?
Innanzitutto perché regala ai personaggi di OP una profondità che nel manga in qualche modo c'è, manon va a toccare l'ambito sentimentale; il che non sarebbe una novità nel fandom, ma qui i sentimenti vengono espressi con un'energia e una potenza che spiccano rispetto a tutti gli altri lavori.
Troviamo un Sanji che si rispecchia perfettamente nel ritratto fornitoci da Oda, coerente con l'originale sebbene in un contesto del tutto nuovo; avendo Wolf scavato in un aspetto che nel manga non viene approfondito, ha trovato una strada libera davanti a sé e devo dire che ha sfruttato in modo brillante questa "libertà".
Questo Sanji soffre di disturbi alimentari ed è tormentato, oltre che dal suo passato che qui non è riuscito a superare, da un amore che, sì, viene corrisposto, ma a scatti e a morsi.
La Nami che ci viene presentata è sofferente, rabbiosa, lunatica, energica ma estremamente fragile; il suo nervosismo, alla base delle sue azioni poco delicate, la porta a risentirne sul piano psicologico, il che presenterà risvolti molto pesanti quali l'autolesionismo.
Il dolore dei due s'incontra e si scontra in continuazione, a volte producendo effetti benefici e placando le reciproche esplosioni, altre volte producendo effetti catastrofici, i quali si ripercuotono su un Sanji ancora perdutamente innamorato, che ora si ritrova a scrivere una lettera alla ragazza che odia (ricambiato).
Di questa storia mi ha colpito innanzitutto, come ho già detto, la maggior profondità regalata ai personaggi, che sono resi quasi vivi davanti a noi (soprattutto la voce narrante), che, nonostante provengano da uno shonen, qui provano sentimenti degni di ciascuno di noi e non di un mondo fantastico.
E poi la forza delle emozioni provate da Sanji, che arriva dritta al lettore tramite un linguaggio parlato, a volte volgare, ma sempre assolutamente verosimile, tale da rendere ogni frase perfettamente plausibile sulla bocca di chiunque di noi (tratto tipico di questo autore :P).
Il conflitto amore-odio non viene presentato in modo banale; anzi viene unito in un unico sentimento che li comprende entrambi, rendendoli un sentimento omogeneo ma raddoppiato in potenza, cosa che sconvolge l'animo di Sanji dalle fondamenta: anche questo ottimamente reso.
E solo per il fatto che non abbia MAI, MAI, MAI scritto una recensione così lunga in vita mia, è davvero meritevole di essere letta mi raccomando è__é!
[Modificato da Referenti del Comitato 25/06/2006 13.45]