[AVALON]- La Torre delle Razze

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byronstone
00domenica 2 dicembre 2007 10:52
Descrizione Torre Razze

ESTERNO
Alla Torre delle Razze si accede attraversando l’aia che mette in comunicazione la locanda, la sede degli artisti e la sala armi, la torre del Pendragon e il palazzo reale.
Il portone principale, che da sull’interno della cittadina, è di pesante faggio non decorato, e generalmente non viene chiuso, per permettere anche alle razze dalle dimensioni piu ridotte di accedere alla torre quando vogliono.
Altri due accessi si trovano sul lato esterno che guarda verso Barrington e il Tempio. La Torre, meno imponente rispetto alla vicina torre del Pendragon, raggiunge comunque un’altezza sufficiente per permettere a chi sale tutti i suoi numerosi scalini illuminati da candelabri, di vedere l’intera isola e ammirare, quando le nebbie sono meno fitte, le terre di Barrington . Affianco del portone principale è possibile raggiungere tramite una scala in parte all’aria aperta, e in parte interna come già detto, la seconda più piccola e meno importante sala. Qui abbonda invece la luce del sole o della luna che filtra senza tende attraverso il vetro delle finestre. Il pavimento è ricoperto di un semplice tappeto rosso che copre l’intera superficie, mentre le pareti raffigurano memorabili gesta di avalonesi di ogni razza nel corso dei secoli.

INTERNO
La sala più importante e più bella si trova a livello del terreno, e occupa tutta l’estensione sulla superficie della torre. Questa è la sala comune dove tutti i capirazza possono in caso di necessità riunirsi. Le barriere architettoniche che potrebbero limitare alcune razze sono state per quanto possibile evitate. Per questo motivo la sala non richiede l’uso di scale che metterebbero in difficoltà i centauri, e sempre per questo motivo le finestre dell’ampia sala sono sempre coperte con pesanti tende che impediscono alla luce solare di entrare. Al centro della sala sta un tavolo in faggio di forma rotonda, circondato da sedie in numero inferiore al numero delle razze. Altre sedie identiche si trovano lungo il perimetro della sala, e possono essere utilizzate per sedere al tavolo quando necessario. Eleganti candelabri illuminano la sala, in particolare il lato dedicato alla raccolta di documenti legati alla storia dell’arrivo delle varie razze su Avalon, dei membri delle razze il cui nome è entrato nella leggenda, e la registrazione scritta delle riunioni avvenute nel passato.

PIANI SUPERIORI – Sale dei Clan-
Dal grande atrio al piano terra , sul quale si apre la grande sala delle razze vi sono, a destra delle scale in pietra bianca, mentre a sinistra una rampa con un lungo tappeto rosso.
Esse conducono in una saletta con un grande camino al centro, sopra vi si trova un dipinto raffigurante il mondo conosciuto, mentre davanti al camino trovano posto poltroncine in velluto rosso; qui si potranno notare due porte identiche, l’una a destra e l’altra a sinistra, che conducono alle Sale dei Clan, ed una rampa di scale che immette all’ ultimo piano.
Le stanze dei Clan sono atte ad accogliere i membri dei Clan e a consentire le riunioni degli stessi.
Ciascuna stanza ha grandi dimensioni ed è di forma rettangolare; all’interno di ciascuna è presente un camino attorno al quale sono poste delle poltroncine.
Le stanze sono arredate con mobilia d’alto pregio composta da arazzi posti lungo le pareti raffiguranti le gesta dei massimi esponenti delle Razze e dei Clan succedutisi nel tempo, di un lungo tavolo in legno pregiato e di scranni, utilizzati nelle pubbliche udienze, sui quali solitamente prendono posto i rappresentanti di Clan .
Il lato esterno di ogni sala presenta grandi finestre, al terminare delle quali sono poste due porticine; l’una conduce ad una cucina interna e comune alle due sale, l’altra alla rampa di scale che conduce all’ultimo piano.


ULTIMO PIANO
Si presenta come un lungo corridoio che termina con una porta, dietro alla quale si trova una soggetta dove le colonnine in marmo bianco contrastano con la pietra grigia della torre.
Ai lati del corridoio si trovano le porte delle 14 cellette, dall’arredo semplice composto da un letto con testata in legno e degli arazzi alle pareti.
In fondo al corridoio vi sono 4 stanze più grandi; vi è un grande letto a baldacchino, con arazzi alle pareti, un camino, uno scrittoio con 3 poltroncine, un tavolino, una specchiera con tavolo da toletta e un grande armadio.
Esse possono essere utilizzate per numerose esigenze, quali ospitare rappresentanti di razza o semplici cittadini in cerca di alloggio o di protezione.


Sale dei Clan:

Utilizzo delle Sale di Clan: Razza Umana

La porta che da accesso alla stanza posta al lato destro conduce alla sala del Valalla [La Sala del Clan Nordico] al cui lato si trova una statua in marmo bianco che sorregge una spada, mentre con l’altra sostiene una fiaccola perennemente accesa.
Sulla sinistra una porta identica conduce alla sala Dell’Olimpo [La Sala del Clan Mediterraneo], contrassegnata da una statua anch’essa bianca con l’abito alla greca con grandi ali (tipo nike) ed anch’essa sostiene una fiaccola.

LA SALA DEL VALHALLA è una grande sala rettangolare con un grande camino sulla sinistra sopra al quale si trova un arazzo con descritte tutte le terre del nord. Davanti al camino si trovano un divanetto e due poltroncine , mentre la base del camino è rialzata e sporgente, con cuscini di velluto, dove i più freddolosi possono sedersi. Poco oltre metà sala si trova un Grande scranno in velluto verde dall’alta spalliera che termina con grandi corna di cervo, essa è la sedia del signore della guerra, ai suoi lati si trovano altri due scranni più piccoli rispettivamente per lo skald e per il cerimoniere, infine delle poltroncine si snodano ai due lati e qui trovano posto coloro che son in possesso di una carica di clan. Dietro alle sedie, usate per le pubbliche udienze, si trova un tavolo rettangolare finemente intarsiato nel quale si ritrovano gli appartenenti del clan per discutere.
In fondo alla sala, dietro al tavolo si trova una porticina che conduce all’ultimo piano, dove ci sono le stanze da letto.
Al lato destro si trovano le grandi finestre, mentre attaccati alle pareti si trovano dei candelieri in ferro battuto con figure umani che sorreggono le candele che illuminano la grande sala.
In fondo dalla parete di sinistra si trova una piccola porticina che conduce alla piccola cucina di servizio, dalla quale una piccola rampa conduce a metà del corridoi dell’ultimo piano.

LA SALA DELL'OLIMPO è una grande sala rettangolare, della stessa grandezza della sua stanza gemella. Sulla destra, appena entrati, si trova un grande camino , dove la cappa è sostenuta da colonnette di scuro marmo, davanti trovano posto alcune poltroncine rivestite di azzurro e due piccoli e bassi tavolini tondi. Al lato sinistro della sala sia aprono grandi finestre divise da esili colonnette tortili mentre dal soffitto pendono grandi candelieri che servono ad illuminare il salone.
In fondo alla sala si trova un grande tavolo con intarsi in avorio che rappresenta tutte le terre del bacino del mediterraneo.
Dietro al tavolo si trova una piccola porticina che conduce alle stanze al piano superiore. Dalla porta d’ingresso , sulla sinistra si trova un grande mobile in ebano, finemente lavorato che raccoglie grandi volumi contenenti la storia, e le tradizioni del clan. Oltre alla piccola porta che porta ai piani superiori sulla parte destra si trova una piccola porta che conduce a una piccola cucina in comunione con la sala del valalla

ala dei figli di moradin

sale dei clan:

SALA DEI FIGLI DI MORADIN:

Essendo da tempo i nani di avalon riuniti in un unico clan vi è una sola porta d'accesso alla sala dei figli di moradin,ovviamente costruita su misure naniche.Essa è stata ricavata dal legno di una quercia secolare ed è decisamente massiccia,al centro di essa,sapientemente intagliate nel legno, campeggiano le asce gemelle di clangeddin protettore dell'attuale signore dei nani.Ai fianchi della porta invece sono state collocate due statue d'onice raffiguranti una(quella a destra)il signore degli dei nanici,moradin,rigorosamente bardato delle proprie armi divine,reggente nella mano destra sollevata il proprio terribile martello;L'altra(quella a sinistra)clangeddin anch'egli vestito con le armi della leggenda e reggendo con ambo le mani,incrociate sul petto,le due asce gemelle del mito. Entrando nella sala si può subito scorgere di fronte alla porta d'ingresso sulla parete ovest a circa 15 mt di distanza l'accogliente camino con intorno diverse poltrone dotate di soffici cuscini di velluto blu,anch'esse robuste considerando gli standard pesistici di un nano.In un angolo a destra del camino,ovviamente ben distanti da esso,sono stipati alcuni barili di birra nanica direttamente provenienti dalla cantina di Filippa ognuno contenente 20 lt dell'amata bevanda tanto disiata dai figli della pietra. In un mobiletto sito sulla parete sud della sala sono quindi conservati alcune decine di boccali pronti all'occorenza ad essere usati dopo la fine delle riunioni. Sopra di esso è affissa al muro la mappa della cittadina di barrington leggermente ampliata in modo da comprendere anche il luogo dove è stata costruita la rocca nanica. Sulla parete nord si trova invece il trono del re dei nani ricavato da un pregiato blocco di marmo ed intarsiato con diverse rune naniche il cui significato è conosciuto solo dagli appartenenti al clan,esse recitano:"qui siede colui che gli dei hanno posto al comando del popolo eletto,i figli della pietra la cui tenacia e potenza è da molti temuta,siano maledetti i fratelli che oseranno puntare in modo subdolo le loro lame contro il cuore del signore del clan o contro il cuore di qualsiasi nano,per essi leste le porte dell'ade si spalancheranno senza nessuna clemenza condannandoli all'eterna dannazione".Ai lati del trono centrale vi sono inoltre altri due scranni,in legno però,essi sono riservati al capoguerra ed al capo della chiesa nanica. Sopra i tre troni campeggiano i ritratti dei grandi re del presente e del passato,Mars il vecchio intento a motivare il suo popolo con una veemente orazione,Il_corinzio raffigurato mentre cala la sua pesante ascia sul capo di un infido orchetto in un campo di battaglia,Flint fireforge che lavora sapientemente il ferro madido di sudore in un angusta fucina e alabard mandimartello seduto alla sua scrivania occupato a redarre diversi documenti.Sotto i ritratti dei re vi sono invece altre raffigurazioni che rappresentano altri nani il cui valore e la cui dedizione furono utilissime al clan:wulfgar,fror,kirim,dado,thorin SQ.....
Al centro del salone,sopra un grande tappeto anch'esso blu recante le effigi della casata nanica,due martelli incrociati davanti ad un incudine,sta un grande tavolo ovale dove siedono abitualmente gli altri membri del clan durante le riunioni. Infine sempre sulla parete nord,a destra del trono si trova la porta che conduce alle camere da letto di arredamento alquanto spartano cosi come vuole la tradizione nanica.


La sala del consiglio dei mezzelfi




Premessa:
Basandomi su quanto è stato tracciato, a grosse linee, per ogni sala, ho tentato questo accomodamento. Non avendo i mezzelfi dei tratti tipici, propri della razza, ho avuto ben pochi spunti. Perdonate se il risultato è di scarsa efficia evocativa.



Descrizione:
Una sala dal sobrio arredamento, dalle dimensioni di 16 x 10 mq, accoglie i figli d’una razza ibrida, che non par avere una vera e propria identità culturale capace di accomunarne i membri.
Una grande tavola, dalla forma ellittica, sosta proprio al centro della stanza, e, circa 7 comode sedie di legno d’acero sono disposte attorno a quello che è il cuore del consiglio di razza.
Ogni seggiola, ricavata in blocco unico da robusti e pregiati tronchi, ha uno schienale rigido, ma impreziosito da disegni d’abili artigiani, che, incidendo il legno, han dato vita a quelli che paiono rami d’edera attorcigliati attorno alla spalliera lucidata.
Persino la superficie levigata della grande tavola presenta una bordatura d’intarsi che richiama strettamente il disegno degli schienali delle seggiole, ma, ciò su cui l’occhio non può far a meno di cadere, è la mirabile rappresentazione d’una sorgente, nascente in bassorilievo qual fiore di legno, in quel punto che rappresenta il fulcro dell’ellisse. Tal sorgente da vita a 7 fiumi, dalla portata diversa, ma dalle molteplici ramificazioni, le cui foci s’aprono esattamente ove prende posizione ognuno degli scranni.
Incastonato sulla parete più lunga, frontalmente all’ingresso, un ben largo camino, dal focolare ampio, è caratterizzato da un architrave sorretta da due piedritti, sui quali si posa una cappa poco sporgente, dalla classica forma a piramide tronca, decorata forse in modo inusuale, poiché non v’è emblema araldico d’una qualche casata che troneggia, ma l’opera mirabile d’un artista sconosciuto, che par abbia colto l’essenza stessa della luna nel rappresentarne le fasi e le progressive trasformazioni. Non distante dal camino, disposte in semicerchio attorno al focolare, vi son diverse poltrone dall’imbottitura piena, e dalla tinta d’un cupo verde. Diversi gli arazzi presenti lungo le pareti, ma per la maggior parte son rappresentate scene silvestri di caccia e di pesca, oppure spaccati di vita comune. Molto particolare quello che, sulla parete più lunga, dominata dal camino, raffigura un panettiere che inforna due bei pani, l’uno composto da farine bianchissime, l’altro che sembra un poco più scuro, meno puro del primo, ma dall’aspetto senz’altro appetitoso. La fiamma del forno è alta, tanto che se ne distingue nettamente la forza della tinta oro mescolata all’arancio. Alle spalle del panettiere vi son diversi garzoni, di cui il sembiante rimane sfumato, che, sebbene abbian d’apprender l’arte, osservano la situazione con aria scettica, quasi non condividessero l’accomunar nella cottura di pani così dissimili.
Alte finestre s’aprono sulle pareti esterne, e da esse si possono rimirare i merli delle mura cittadine, nonché le tettoie degli edifici più bassi. Quando i raggi del sole filtrano attraverso esse, tuttavia, par che l’arcobaleno nasca a scaldar il pavimento di legno antico, poiché, attraverso le schegge del vetro soffiato, tinte a cagion del disegno che i tasselli amano comporre, la polverosa luce si proietta, a crear un’atmosfera surreale. A circa quattro passi dal fianco delle finestre, prive di tendaggio, scostandosi verso l’angolo interno della sala, sono visibili due porte in radica scura. La prima, sulla parete di destra, rispetto all’ingresso, introduce ad una cucina, in comune con altri, nella quale non v’è molto che appartenga strettamente ad un mezz’elfo, poiché ogni oggetto in essa presente verrà pur condiviso con il proprio vicino. La seconda, che s’apre sulla parete di sinistra, da accesso ad un’ampia scalinata, che par salire sin all’ultimo piano della grande torre.

Sala del consiglio dei centauri

La sala adibita al consiglio della razza dei centauri appare di modeste dimensioni, nonostante le caratteristiche di queste creature, e decisamente morigerata per quanto riguarda le suppellettili. Il salone, è di grande impatto: perfettamente definito da una superficie quadrata di dodici metri per dieci, racchiuso da quattro pareti perimetrali rivestite in legno, su tre delle quali spiccano bassorilievi raffiguranti suggestive scene di leggendarie battaglie. La parete posta di fronte alla porta d'ingresso comprende due finestroni provvisti di tendaggi a due colori: verde pastello e ocra. L’ampia copertura vive di una struttura fortemente leggibile nella propria gerarchia: quattro colonne in pietra, identica alla pavimentazione, sostengono a partire dalle diagonali gli elementi di struttura caratterizzati da un gioco tecnico di travi e puntoni, di legno; agli elementi portanti anche il compito di esaltare drammaticamente un antico braciere in bronzo, collocato al centro del locale, enorme reperto di un passato di lavoro e fatiche e di storia che impregnano l'ambiente. A destra della porta sul muro, in una rientranza rettangolare, suddivisa in due nicchie, sono conservate due statue di media grandezza, la prima rappresenta il saggio centauro Chirone, la successiva il piu' agguerrito Folo. Nella loro grandiosita' alludono ai rispettivi clan di foresta e prateria nella quale e' suddivisa la razza.


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