è legale? E se lo è mi spiegate perché?

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Eleonora
00venerdì 12 agosto 2011 06:25
Sono una docente non abilitata della classe di concorso A033. Questo anno daranno i ruoli a due diversi contingenti (2010/2011 e 2011/2012), la graduatoria ad esaurimento si esaurirà, ma "avanzeranno" almeno 4 cattedre da assegnare al ruolo. Da quanto comunicato con CM questi posti verranno comunque assegnati, ma convocheranno persone di altre graduatorie. Queste ultime però sono proprio come me, ossia NON abilitate sulla A033, ma abilitate su altre cdc... è legale tutto ciò? Dove sta la meritocrazia? Queste persone negli anni hanno lavorato su altre discipline e magari nel secondo grado, perché loro verranno immessi in ruolo su una disciplina che neanche conoscono? E la conoscono sicuramente molto meno di coloro che come me in questi anni vi hanno lavorato... Non lo trovo giusto! Capisco che sono abilitati e io no, ma sulla A033 siamo uguali, ossia non abilitati. Solo che loro verranno assunti e i paria come me verranno ancora una volta umiliati!
civis
00giovedì 18 agosto 2011 12:47
Sulla "legalità" si potrebbe discutere su moltissime decisioni del nostro Ministero, al punto che, come puoi leggere, vi sono condanne della corte di giustizia europea.
La disparità di trattamento, che si effettua anche nel considerare diversamente situazioni uguali, o, come in questo caso, nel non tenere conto di specifiche qualifiche per la materia oggetto di immissione in ruolo, è di per se un atto illecito.
Il problema che si pone è come ricorrere, anche considerando il fatto che le situazioni "tipo" sono sparpagliate nel territorio nazionale.
Si può sempre comunque ricorrere, adducendo tutte le motivazioni, sia per opposizione al provvedimento, sia al TAR, sia, come oggi sempre più conviene, presso il Giudice Ordinario che valuta tenendo conto di principi di ordinamento giuridico generale che gli organi preposti ai contenziosi delle amministrazioni ignorano o vogliono ignorare.
La verità è che bisognerebbe intervenire per legge, riordinare le procedure e dare regole veramente rispondenti sia ai principi di merito ( quelli veri, non quelli che ci stanno facendo bere in questi anni) che ai principi di giustizia del lavoro, che sono quelli maggiormente mortificati un po' da sempre, ma senz'altro in misura più imponente in questi ultimi anni.
Il problema è che, nell'attuale normativa, l'essere abilitati è condizione "sine qua non" passare in ruolo per cui tu manchi di questo requisito. Gli organi decisionali potrebbero quindi, eventualmente, contestare l'immissione in ruolo di chi non è abilitato per quella specifica materia ma non ammettere nemmeno la tua immissione in quanto non hai il requisito dell'abilitazione.
In sostanza, secondo il mio punto di vista, non avresti alcun vantaggio a ricorrere.
Ciò non significa che non puoi, come tutti noi, prendere una posizione politica e sindacale che spinga il sistema a cambiare in senso più equo ed effettivamente rispettoso dei principi di eguaglianza, merito e giustizia .
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