Il governatore di Cartagine, fino a questo punto in disparte, sente su di se lo sguardo pensate di Falco, e non reggendolo più, distoglie lo sguardo, e le sue parole, prima stentate e poi via via più precise, come un fiume in piena, vi travolgono, e vi spiegano, infine che cosa é successo qui:
"Giusto, centurio Falco, pretoriano Marco, soldato Aracus, é il momento che io dica... qu..quello che é successo qui.. nell..nelle ultime settimane...
La provincia che governa Cartagine é molto ricca, nonostante sia completamente desertica ai vostri occhi: molti villaggi la rendono viva, e molte carovane, sia verso il mare, sia verso oriente che occidente, la attraversano.
Due settimane fa, però, una di queste carovane é scomparsa, nelle vicinanze di un villaggio il cui nome lo voglio dimenticare e non riesco a pronunciarlo. Ho quindi ordinato alla centuria qui a Cartagine di mandare alcuni soldati per trovare delle risposte: dovete sapere che questi fatti non sono frequenti anche se non impossibili.. infatti molti predoni uccidono i carovanieri e rubano le loro merci.
Questi soldati, una dozzina in tutto, non sono più tornati: preoccupato, mi sono recato personalmente, assieme al centurione Massimo e la sua centuria verso quel villaggio.
Dopo due giorni di viaggio prima sulla riva del Mediterraneo, e poi spingendoci verso le alte montagne che si vedono da qui, abbiamo raggiunto la nostra meta, e abbiamo perso anche noi stessi"
Il governatore si ferma, si guarda attorno, e improvvisamente, si rannicchia in posizione fetale, e mentre vi parla, inizia a singhiozzare:
"Noi.. non eravamo preparati ad una simile disgrazia: il villaggio, bruciato, distrutto, era solo un'ombra di una piccola e ridente cittadina. I corpi dei morti, erano la chiara traccia che nessun essere umano poteva fare quello che era stato fatto...
Poi, qualcosa di nero, alto nel cielo precipitò su di noi, e in breve, riuscì a distruggere l'intera centuria...
Massimo... il centurione Massimo, cercò di difendermi, ma invano.. non ricordo altro, se non che sono stato trovato da alcuni carovanieri nel deserto, e dopo essere stato condotto a Cartagine, una settimana dopo, loro.. ho iniziato a sentire la loro presenza...qui, adesso, a Cartagine..
Voi dovete aiutarci.. é per questo che ho chiesto aiuto all'imperatore Augusto.. ma lui, ritenendomi pazzo, ha mandato solamente una centuria, invece dell'intero esercito romano, come se potesse servire a qualcosa.."
Le ultime parole del governatore sono un debole sibilio, e vi accorgete che siete rimasti completamente rapiti dal suo racconto, quasi ipnotico, tanto che, quando nella stanza cala il silenzio, sentite solamente il battito del vostro cuore.
[Modificato da Gornova 25/09/2002 17:58]