[1] Scenario: La colonia

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Badrel
00sabato 30 marzo 2002 13:18
Aracus
E sia, partiremo per Cartagine...
Linketto
00sabato 30 marzo 2002 17:35
Marco Bellero
<< Come l'imperatore comanda >> e' la risposta di Marco sempre piu' impassibile alle vicende che si svolgono attorno a lui

Sarsha Link di Turlam
Gabryk
00martedì 2 aprile 2002 14:46
Falco
Faccio un perfetto saluto militare e rispondo "Come desidera l'imperatore! Onore alla guida di Roma!" poi torno a riposo e chiedo dettagli ad Albertus sulla missione, tipo se dobbiamo prendere equipaggiamento particolare, quanto ci vuole da Roma a Cartagine, ecc.
Gornova
00martedì 2 aprile 2002 18:23
(25 a.c. - 2° Anno Augusteo - Sera - 18.00)

Il senatore si siede e in circa un paio di ore avete steso assieme i dettagli del viaggio: la centuria marcerà fino ad Ostia, e di qui, via nave, passando per il porto di Pompei, fino a Cartagine. Raggiunta Cartagine, in tre giorni in mare (se il tempo é buono), non sarà difficile raggiungere il villaggio di Iniax, meta del viaggio.
Il senatore si alza, e visto che i preparativi per la partenza si protarranno per circa cinque giorni, vi saluta dicendo:
"Ci vedremo tra cinque giorni ad Ostia, Centurio Falco e anche lei, pretoriano Marco.."
Il senatore, accompagnato dai suoi servitori se ne va, e vi lascia soli (anche i servitori vi lasciano da soli, pensando che dobbiate parlare tra di voi), in questa grande stanza: fuori intanto, continua a piovere..
Linketto
00martedì 2 aprile 2002 20:16
Marco Bellero
Anche dopo usciti i servitori, Marco era rimasto sempre immobbile nella sua classica posizione, aspetto pochi secondi che la porta si chiudesse dietro l'ultimo servitore e parlo' << Signori e' stato un piacere conoscervi.. ci rivedremo fra 5 giorni spero >>, Marco si dirige fuori dalla porta.. verso la pioggia che incombe su Roma

Sarsha Link di Turlam
Gabryk
00martedì 2 aprile 2002 21:12
Falco
"Bene Aracus... siamo rimasti soli. E' tempo di andarcene anche noi, dobbiamo equipaggiarci per la partenza..." lo squadro "sono stato rude con te, ragazzo... è vero, ma era necessario. Comunque, andiamo! Abbiamo solo 5 giorni per preparare un'intera centuria!" e mi dirigo verso la porta, una volta fuori osservo il cielo cercando con lo sguardo il mio fedele falco che avevo lasciato in libertà prima di entrare. Urlo al cielo "Kron! SPALLA! (intendendo che deve posarsi sulla mia spalla)" e aspetto che si sia appollaiato, dopodichè mi allontano sotto la pioggia insieme ad Aracus.
Badrel
00giovedì 4 aprile 2002 15:53
Aracus
"Non preoccuparti" rispondo a Falco con voce sicura. Lo seguo fuori dal senato e sorrido di fronte al ritorno del suo fedele amico pennuto, è incredibile come risponda ad ogni suo comando. Poi mi metto in cammino con il mio centurione.
Gornova
00venerdì 5 aprile 2002 13:45

Marco Bellero

La pioggia non smette di cadere sui tetti della città di Augusto e, il tempo, almeno per un paio di giorni, non promette nulla di buono: senti il vento freddo che spira dal mare e ti rinchiudi nel tuo vestito, quasi tremante.
Non si é mai visto un tempo del genere a Roma.
La città é comunque tranquilla, almeno vicino ai palazzi del potere: le varie attività si stanno fermando e sono pochi coloro che si vedono per strada, e anche le guardie (a pochi metri da te) a difesa del Senato sembrano perse in questa atmosfera surreale e si guardano attorno quasi sognanti.
La lunga scalinata che porta alla strada, e quindi alla città Eterna, é davanti a te.
(dimmi cosa vuoi fare ndG)

Falco e Aracus

Uscite dalla stanza, e con passo sicuro, vi dirigete verso l'ingresso del senato (Kron arriva, tranquillo ndG), quando sentite una voce dietro di voi che con un colpo di tosse vi chiama.
Vi voltate e notate, sorpresi che é il Centurione Caesar Caio, che vi guarda con il suo solito portamento fiero, spada sempre dentro il fodero, e che vi fa cenno di avvicinarvi.
Nel corridoio non si vede nessuno, e l'atmosfera surreale che crea la pioggia é presente anche nel Senato, attutita dal rumore dell'acqua che cade: poi di colpo un fulmine, e d'improvviso, la spada di Caesar, lo VEDETE si illumina di azzurro e rimane tale.
Il Centurione vi fa cenno di stare zitti, estrae la spada, e si guarda attorno, come se stesse cercando, qui, nel Senato di Roma, un nemico nascosto.

Linketto
00venerdì 5 aprile 2002 17:49
Marco Bellero
Li' sotto la pioggia.. camminando senza un motivo preciso, arma al fianco sguardo vacuo.. decide di non tornare subito nella sua dimora, ma di passare prima da Madama Idra, la sibilla di Roma...
Cammina per la citta, fino ai sobborghi.. li si avvicina ad una vecchia casa tenuta in buono stato, che spicca in mezzo al degrado della zona.. si avvicina alla porta e bussa due volte, come e' sua consuetudine.. una signora gli apre.. e' abbastanza grande.. 40 anni circa portati male.. vestita con una tonica azzurra, che ha visto tempi migliori << Salute pretoriano Bellero >> dice vedendolo e mostrando il suo sorriso storto e nero.. il pretoriano accenna un saluto con la testa, la donna non risponde si limita a chiudere la porta dietro a Marco e a farlo accomodare in un ampia stanza.. puzza di muffa e umido dentro.. un vecchio tavolo e due sedie, un mazzo di carte dipinte a mano fa' bella mostra sul tavolo, Marco si avvicina, come suo solito posa l'arma e l'appoggia al muro e si siede.. la donna nel frattempo scompare in una stanza adiacente, per uscirne dopo poco accompagnando a braccio un anziana signora.. gli occhi bianchi indicano una cecita perenne, la veste pulita... l'aiuta a sedersi e lascia la stanza.. i due stanno di fronte l'uno con l'altra poi la donna parla << Pretoriano Bellero... era parecchio tempo che non venivi a farmi una visita.. so' gia cosa vuoi >> Marco non risponde si limita a scanciare un sacchetto di monete dalla cintura e a posarlo sul tavolo, la vecchia sorride prima ancora di sentire tintinnare le monete, prende il mazzo di carte ed inizia a mischiarle << Fammi vedere... >>

Ndg- Master spero di non aver esagerato...

Sarsha Link di Turlam
Gabryk
00venerdì 5 aprile 2002 18:27
Falco
"Caio... la vostra spada... un nemico? Qui vicino? Demoni dell'Ade! Sono già giunti a Roma? Spiegate le doti della vostra arma, vi sarei grato se mi metteste in condizioni di vederci chiaro in questa faccenda..." osservo caio e aracus, notando le espressioni, realmente preoccupato della sitazione. aspetto una risposta, sono impaziente ma non lo do a vedere, da perfetto soldato maschero le mie sensazioni.
Badrel
00domenica 7 aprile 2002 12:56
Aracus
Istintivamente metto una mano sull'elsa della mia spada, e osservo allibito la spada di Caio. Mi sembra che tutto intorno si sia fatto ostile. Attendo la risposta alla domanda di Falco.
Gornova
00domenica 7 aprile 2002 15:37

Marco Bellero

Madama Idra mischia le carte per un momento, ma non sembra molto decisa in quello che fa: ai tuoi occhi i suoi movimenti sono come al solito lenti, come se avesse tutto il tempo del mondo per se, come se la piogga non le mettesse fretta, anzi.
D'un tratto, la donna cieca davanti a te afferra un lungo coltello, e da sotto il tavolo prende un pollo, e lo uccide davanti ai tuoi occhi, come ha fatto molte volte in passato.
I minuti passano, e la sensazione di essere in un sogno, questa sera, diventa sempre più reale, mentre la donna davanti a te esplora con fare sicuro le interiora del pollo.
blic..blic..blic..
Il sangue che gocciola dal tavolo sembra non smettere mai e, d'improvviso il ricordo ti assale.
blic..blic..blic..
Il pugnale, il ragazzo che muore, il sangue che si muove come se fosse vivo, tu che la trascini lontano, lei che piange, lei che non riesce più a guardarti negli occhi.
blic..blic..blic..
Il sangue aumenta e senza preavviso, come un'onda gigantesca che viaggia nascosta tra quelle più piccole della tua vita, il ricordo ti assale: il ricordo di tutte quelle persone che sono morte per opera tua..
blic..blic..blic..
GLi occhi di Madama Idra, il suo coltello insanguinato a lato, il pollo morto, il sangue che gocciola, i morti, le 3 pugnalate, le 3 pugnalate..
Tutto ti assale e ti senti improvvisamente un piccolo uomo nascosto dentro una gigantesca armatura, che non riesce a proteggerti dai tuoi ricordi.

Falco e Aracus

Vi guardate stupiti, mentre l'uomo davanti a voi vi fa cenno di stare zitti, e indica con la spada un corridoio, mentre sussurra
"Non c'è tempo: fidatevi di me.. da quella parte, in fretta"
Caesar Caio, con la sua spada, EX-LVCE (che brilla leggermente di più mentre lui si muove), si guarda attorno, e comincia a muoversi, silenziosamente in quella direzione.
Non si volta per guardare quello che fate, e questo piccolo particolare vi rende ancora più preoccupati.
Gabryk
00domenica 7 aprile 2002 21:09
Falco
Seguo l'uomo con un po' di diffidenza, appoggio una mano sul pomo dell'elsa della mia spada con un gesto casuale, quasi inconscio. Posso vedere come anche Kron sia turbato dalle circostanze, muove la testa a scatti, con mosse rapide e non emette alcun verso... sento la presa degli artigli aumentare attraverso la protezione di cuoio. Accarezzo il pennuto sul fianco per rassicurarlo un po', ma anche un po' per farmi coraggio da solo, cercando di convincermi che in fondo non c'è nulla di strano in quella situazione... in fondo ho affrontato migliaia di nemici... ma ora c'è qualcosa che mi turba e mi lascia quasi senza fiato, odore di guai... lo sento nell'aria...
Badrel
00lunedì 8 aprile 2002 14:46
Aracus
Seguo Caio con passo deciso, e osservo Falco "E' preoccupato" penso. Perchè Caio parla proprio con noi? E non ha voluto che anche Marco Bellero lo seguisse? Scontro leggermente con il gomito il braccio di Falco e dico: "Dove pensi ci stia portando?".
Gabryk
00lunedì 8 aprile 2002 17:44
Falco
Mi volto lentamente verso Aracus, lo sguardo severo, ma nn per qualcosa che ha fatto lui, semplicemente non mi piace sentirmi agitato... in più quella che sto provando ora è una sensazione mai provata prima... "Non ne sono certo, Aracus, ma credo ci stia guidando verso un nemico... anzi, è la sua spada che ci sta guidando... stiamo in guardia amico... questa faccenda puzza di marcio... che la sacra Lupa ci protegga..." continuo a seguire Caio mentre parlo.
Linketto
00lunedì 8 aprile 2002 17:46
Marco Bellero
I ricordi riaffiorano nella sua mente, Marco diventa scuro in volto, abbasa la testa e copre la faccia con entrambe le mani, non provava piu' una sensazione simile da anni.. da quando lasciava il suo paese natale...
Soffriva incredibilmente, trattenendo a stento le lacrime, che non si addicono piu' alla sua nuova vita, si sente scrutare dentro da madama Idra e non riesce a difendersi.. alza leggermente la testa verso madama Idra e incrocia i suoi occhi.. o megli il posto dove un tempo vi erano gli occhi, due bulbi cristallini ora anno preso il loro posto.. sente che li sta guardando, la voce gli esce lenta quasi a stento << Aiu..tami.. voglio dimenticare >> degluttisce a vuoto e attende abbassando di nuovo la testa fra le mani

Sarsha Link di Turlam
Gornova
00martedì 9 aprile 2002 08:12

Marco Bellero

blic..blic..blic..
Il sangue continua a gocciolare, mentre guardi gli occhi di Madama Idra, che sembrano ricambiare il tuo sguardo: vedi, al limite del tuo campo visivo, che si pulisce la mani dal sangue, sposta le interiora del pollo, e dice:
"Il grande guerriero vuole dimenticare? E' possibile ragazzo, é possibile.."
Idra si alza e aiutata dal suo bastone e dalla sua conoscenza di questa stanza, apre una credenza, e prende una boccetta con dentro un liquido scuro.
Mentre la vecchia cieca, con passo malfermo si riavvicina alla tavola, noti con stupore che in realtà le goccie cadute (che sembravano un fiume in piena) non sono altro che tre.
Tre semplici goccie in un mare di sangue.
Mandama Idra si siede e ti mette davanti la boccetta, dicendoti:
"Con questo dimenticherai ogni cosa guerriero, ma ricorda: i ricordi tornano sempre nel momento peggiore"

Falco e Aracus

Avanzate per alcuni metri nel corridoio e alle parole di Aracus, il centurione si ferma per un attimo, quasi indeciso se voltarsi e dire qualcosa.
Vedete che la sua presa sulla EX-LVCE aumenta, per poi tornare normale: riprende a camminare, e infine arrivate in fondo al corridoio, davanti a tre porte.
Caesar alza la spada, all'altezza di un uomo, rivolta verso gli usci, e notate con sempre maggiore stupore, la sua spada brilla indicando la porta a destra: il centurione fa un paio di passi indietro, e apre di colpo la porta con una spallata, davanti ai vostri sguardi increduli.
Improvvisamente un tuono illumina la stanza, e vedete che il centurione sta brandendo la spada contro una figura nera, che si difende con un piccolo pugnale.

Badrel
00martedì 9 aprile 2002 17:23
Aracus
Sguaino in un attimo la spada e balzo dentro alla stanza. Il buio mi avvolge e decido di rimanere semplicemente in guardia temendo di colpire Caio. Aspetto la mossa di Falco, penso di potermi fidare più dei suoi occhi che dei miei in questa oscurità...
Gabryk
00martedì 9 aprile 2002 18:12
Falco
[Giusta osservazione Badrel! Go, cosa vedo più degli altri?]

Cmq: sguaino la spada e come una furia irrompo nella stanza, cercando di distinguere meglio la losca figura.
Linketto
00mercoledì 10 aprile 2002 18:24
Marco Bellero
Prende in mano la boccetta, tremolante, le lacrime vengono oramai trattenute a stento e la vista gli si annebbia, porta la boccetta alla bocca, la tocca con le labra.. poi fulmineamente la posa di nuovo sul tavolo e inizia a tenersi le mani sulla faccia emettendo un piccolo grido.. in quel momento il grande pretoriano Marco Bellero non e' altro che un insignificante uomo pieno di paure...
Passano alcuni momenti.. forse interi minuti e Marco e' sempre li' la boccetta sul tavolo e il volto fra le mani.. si riprende.. passa il suo avanbraccio destro sugli occhi per asciugarli e sul naso... poi prende la boccetta guarda per un attimo il liquido all'interno ed inizia ad ingoiarne il contenuto

Sarsha Link di Turlam
Gornova
00mercoledì 10 aprile 2002 22:37

Marco Bellero

Quella cosa scende dentro di te come se non esistesse.
Ingoi il contenuto della boccetta, ma non riesci nemmeno più a tenere la presa sulla stessa: Madama Idra, la stanza, Roma, e il pretoriano Marco Bellero scompaiono.
Un grigiore avvolge tutto: é come se il mondo smettesse di esistere.
Blic..Blic..Blic..
Senti ancora il gocciolare del sangue, ma é qualcosa di lontano: senti un freddo, qualcosa che ha poco di naturale, che ti cresce dentro, e congela la nebbia attorno a te.
Poi la nebbia si muove, e il gocciolare del sangue scompare.
Scompare il piccolo uomo geloso.
Scompare la giovane.
Scompare il padre.
Scompare il villaggio.
Scompare il cadavere.
Hai caldo: ma il mondo attorno a te é freddo , come se ci fosse qualcuno che guardasse (nascosto ma in realtà ben visibile a tutti) indifferente, tutte le sofferenze del mondo, e non facesse nemmeno una piega.
Un dolore atroce, sulla testa, poi un colpo alla spalla, e il mondo gira, gira, gira mentre corri.
Apri un occhio, e ti ritrovi in un vicolo, non molto lontano dal Senato.
La tua spada, la tua armatura, e il pretoriano Marco Bellero.
La paura é scomparsa...a dire il vero ti chiedi perché hai accettato di bere da quella boccetta, cosa ci fosse di così brutto da dimenticare.
Continua a piovere, attorno a te, quando vedi tre figure che si avvicinano e che parlano tra di loro...

[perdi 1 punto sanità e ti senti parecchio stordito, e la tua percezione della realtà é distorta e di parecchio non sai per quanto..]

Falco

Guardi il centurione che combatte senza paura contro la figura, e vedi qualcosa che non avresti mai voluto vedere: vedi che dentro quel mantello nero c'è qualcosa .. qualcosa .. qualcosa che si muove, di continuo, qualcosa
che striscia..
Un lampo illumina il suo volto e vedi ... li vedi.
E' composto da una moltitudine di vermi blasfemi, intrecciati tra di loro a formare una figura umana: quella "cosa" sembra avere due occhi, due occhi che incrociano il tuo sguardo, che oramai é vuoto.
Lasci andare la tua spada, e ti fermi, immobile, in mezzo alla stanza, mentre Kron inizia a gracchiare, perché anche lui li sente.
Il mondo attorno a te scompare, e senti che non hai più il controllo del tuo corpo: la tua mente non é riuscita ad accettare l'abominio, e ti ha difeso come ha potuto.
Un grido sordo sale dalla tua gola, ma sei sordo, oramai e non lo puoi più sentire...

[perdi 5 punti sanità e metà dei tuoi capelli diventano bianchi (segnalo sulla scheda): in episodi di pazzia segnati "pazzia temporanea": blocco]


Aracus

Vedi Falco come l'hai sempre visto: fiero, con lo sguardo vigile.
Ma basta un attimo, e la spada gli cade di mano, e lui resta immobile in piedi: il suo sguardo é perso nel vuoto, ed é sbiancato completamente... anche parte dei suoi capelli sono bianchi!
Hai paura.
E il gracchiare orrendo di Kron non migliora la situazione.
Senti la paura che é in questa stanza: é qualcosa di reale, e sembra diventare più forte con l'oscurità attorno a te.
Un brivido ti assale, mentre guardi il centurione Caesar Caio che combatte contro l'intruso, che risponde sorprendente capacità, nonostante le ampie vesti.
Non riesci a vedere nulla, a parte le due figure che combattono nella poca luce che l'EX-LVCE proietta.
La sua lama é illuminata, mentre si avventa contro l'intruso.


Gaio Valerio Massimo

Tito che ti precede in questa strada, si guarda attorno, e dice:
"Aspettate"
Aristide lo guarda, e subito si mette in allarme: anche tu ti senti un attimo in agitazione.
La tua grande idea di andare da quel commerciante a quest'ora, sotto la pioggia si sta rivelando una pessima idea: non sei riuscito a sapere nulla, infine, di quella questione.
Tito va alcuni metri in avanti, si avventura per un piccolo vicolo, e poi vi fa cenno di avvicinarvi:
"Capo.. guarda qui!"
Arrivi con Aristide fino al vicolo dove é Tito, e con tua grande sorpresa, ti trovi davanti a qualcosa di veramente strano: un pretoriano romano, ridotto piuttosto male, con una ferita alla testa che sanguina, ma comunque armato, che si guarda attorno, senza vedere in realtà nulla.
"Questa é bella.. il primo pretoriano che vedo ubriaco..."
"Tito! Che dici? Capo, che facciamo?"
Vedi che Tito é divertito dalla scena, mentre Aristide, come sempre il più pratico, si guarda attorno.

[ovviamente il pretoriano é Marco]

SteeJans
00giovedì 11 aprile 2002 08:31
Valerio Massimo
"Tutto bene? Possiamo offrirle il nostro aiuto?". dico rivolgendomi al pretoriano. "Possiamo scortarla presso un buon medico? La sua ferita sanguina..."

[Modificato da SteeJans 11/04/2002 09:42]

Gabryk
00giovedì 11 aprile 2002 17:56
Falco
Ancora la bocca semi aperta, gli occhi sbarrati, mi riprendo per qualche secondo e provo ad urlare con tutto me stesso "Aracus! Per dio! Attacca! Uccidi quel... quel..." un turbine mi sconvolge la mente, tutto ruota intorno a me, divento rosso in volto, è come se mi avessero scaraventato in orbita drogato...
Ma neppure una parola esce dalla mia bocca.. non un singolo gemito, non un singolo movimento riesco a fare, e resto li', fermo nell'oscurità immobile

[Modificato da Gornova 12/04/2002 07:39]

Linketto
00giovedì 11 aprile 2002 19:28
Marco Bellero
Li seduto, con le spalle appogiate al muro, cieco quasi come Madama Idra, a cercare di capire cio' che lo circonda ma le sue percezioni sono distorte e il mondo continua a girare vorticosamente senza mai fermarsi, trattiene a stento rapidi conati di vomito che partendo dallo stomaco gli arrivano quasi fino in gola.. senti dei passi.. forse e' solo la tua immaginazione.. ma delle voci sembrano darti torto.
<< Tutto bene? Possiamo offrirle il nostro aiuto? >>
Marco muove rapidamente la testa verso quella direzione che gli procura una fitta alla ferita.. subito si porta una mano in volto trattenendo un urlo di dolore, cerca di riprendersi e' pur sempre un Pretoriano << No... tutto bene >> La mano affera la spada, la sfodera e per un attimo sente gli uomini parlare fra loro, appoggia la punta della spada a terra e si fa' leva con quella per alzarsi.. appena e' in piedi le gambe sembrano cedergli e lui ricade dritto a terra, rimanendo in quella posizione a sospirare e a riposarsi per qualche minuto

Sarsha Link di Turlam
SteeJans
00venerdì 12 aprile 2002 12:22
Valerio Massimo
"Il vostro orgoglio non vi portera' da nessuna parte...pretoriano. Quello che vi serve e' un buon medico. Siete stato forse assalito da qualche malvivente?" dico con fare paterno verso il pretoriano. Poi allungo la mano verso di lui e incoraggiandolo: "Su alzatevi...vi porgo la mia mano".
"Aristide, porgi dell'acqua fresca al signore". Aristide prende la sua borraccia e dopo averla aperta si china verso il ferito porgendogliela, mentre Tito ad un mio cenno della testa va a chiamare un medico.
Linketto
00venerdì 12 aprile 2002 18:02
Marco Bellero
Marco rimane indeciso, gli uomini sembrano essere brave persone, ma non si fida molto delle persone << Grazie.. non c'e' bisogno di un medico.. devo solo riposare.. se siete cosi gentili di darmi solo dell'acuq ve ne saro' grati >> rimane atterra, anche se distingue l'ombra della mano dell'uomo che vuole sollevarlo non l'afferra, si limita a prendere la borraccia che un altro gli porge, e a berne rapidi sorsi, come per togliersi un amaro sapore che non ricorda come si e' procurato.. una volta aver bevuto, lascia correre un po' di acqua sulla mano e si bagna gli occhi, poi porge nuovamente la borraccia e sente che qualcuno al tira... poco dopo sembra aver riaquistato la vista e vede distintamente tre persone << Grazie, gentil'uomini, non so che mi e' successo, ma nulla di grave, ho solo bisogno di rimanere qui a terra a respirare un po' d'aria nulla piu' >>

Sarsha Link di Turlam
Badrel
00venerdì 12 aprile 2002 18:35
Aracus
All'urlo del mio centurione stacco gli occhi da lui e guardo i due che combattano. Stringo l'elsa della spada e sferro un attacco alle spalle del losco figuro grazie alla luce prodotta dalla spada di Caio. Chi è costui e cosa ha visto Falco?
Gornova
00sabato 13 aprile 2002 09:18
Gaio Valerio Massimo e Marco Bellero

Aristide, grande grosso e muscoloso, porge al pretoriano la sua borraccia piena d'acqua, mentre Tito si allontana dal vicolo in cui siete, in cerca di un medico, o di qualcuno che gli possa dare una mano.
[Nel frattempo la vostra discussione può continuare.]

Falco

Il mondo é fermo, il mondo é in completo movimento: ora hai capito...
Non vedi più nulla, ne puoi più compiere nemmeno un gesto con il tuo corpo..
Preghi gli dei perché ti hanno risparmiato di continuare a vedere quella "cosa", mentre continui ad urlare senza voce, senza nessuno che ti ascolti, senza nessuna speranza dentro di te.

Aracus

La battaglia infuria, e mentre alzi la spada per colpire l'intruso, vedi che si gira e..
lo vedi...
Ora comprendi perché il tuo centurione ha fermato la sua spada: questo essere non é un umano, ma un mostro, un abominio che non dovrebbe esistere.
Il suo volto, e pensi anche il suo corpo, é formato da migliaia di vermi che si agitano, si muovono, ma gli danno una parvenza umana.
Per un attimo senti il panico che ti prende il cuore, ma é solo un attimo..
Mentre abbassi la spada su quella cosa per distruggerla, la spada passa attraverso la sua veste, lacerandola solamente.
Non gli hai fatto nulla.. solo un graffio a quanto pare: tu.. la spada... dovevi ucciderlo con un colpo solo.. da dietro.. ne eri sicuro.
No.. no.. no... la cosa non ha bocca, ma la senti lo stesso la sua voce mostrusa ed inumana, come un sibili che si insinua sotto la tua pelle:
"Non penserai, soldato, che la tua spada serva a qualcosa, vero?"
Tu.. stai per perdere la presa sulla spada, quando il gracchiare di Kron ti sveglia: non sei da solo in questa stanza!
Il centurione Caio con la sua spada colpisce la creatura, che si piega a metà dal dolore e viene sbalzata contro il muro: vedi del liquido verde scuro che esce da sotto la veste di quella cosa, mentre la EX-LVCE aumenta di luminosità.
Il centurione dice:
"La sua spada non servirà, Strisciante, ma la mia si!"
Il centurione non aspetta altro che saltare addosso a quello che chiama Strisciante, ma .. é troppo tardi non lo puoi fermare.
Lo Strisciante tira fuori da sotto la veste un sacchetto, ne estrae una resina appiccicosa e la lancia verso il centurione, colpendolo in pieno volto, mentre lui cala la spada su quella cosa...
La spada taglia a metà il suo corpo, e i vermi che lo formano evaporano in modo mostruoso uno ad uno, mentre la EX-LVCE si pianta in terra, oramai spenta.
Quello che vedi alla luce di un tuono, é che Caesar Caio, a terra, fissa il soffitto con la faccia ridotta ad uno scheletro, consumata da quella resina mortale...
Kron smette di gracchiare, e ti ricordi, che il centurio Falco é ancora li, bloccato in piedi in mezzo alla stanza.

[guadagni 8 punti San per aver partecipato alla sconfitta dello Strisciante]

SteeJans
00sabato 13 aprile 2002 12:37
Valerio Massimo
"Perdonate il mio eccesso di zelo, ma uno dei miei uomini e' andato a cercare un medico...la vostra ferita potrebbe infettarsi. Comunque non comprendo ancora il motivo per cui siete qui, ferito e sconvolto...sembra che abbiate visto un fantasma!"
Badrel
00sabato 13 aprile 2002 15:37
Aracus
Guardo per un attimo il "volto" di Caio, poi mi volto verso Falco e mi avvicino. Lo scuoto leggermente e gli tiro qualche schiaffo per farlo riprendere. Intanto getto uno sguardo su ex-luce per vedere se è ancora illuminata.
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