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Offerte antiche: Offerta di capelli

Ultimo Aggiornamento: 07/09/2012 21:30
15/05/2006 23:15
 
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Questo tipo di offerta cela un vero e proprio significato rituale, dedicato alla fanciulla Ifigenia (o Ifinoe), morta ancora fanciulla, prima dell'età da marito, e rappresentante, per questo, del sacrificio delle fanciulle che passano dal loro stato di bambine allo stato di adulte in età da marito; che passano dalla natura alla civiltà.

"...si narra che essa sia morta ancora fanciulla. E' costume che le ragazze rechino libagioni alla tomba di Ifinoe prima delle nozze, e che facciano un'offerta di capelli -- proprio come le figlie degli abitanti di Delo solevano radersi i capelli per Ecaerga e Opi."
(Pausania)

Quello che segue è riportato nel libro "L'iniziazione femminile nella mitologia greca", di Ken Dowden.

"(...) a Trezene, vigeva l'usanza che le ragazze, prima di sposarsi, si tagliassero i capelli in onore di Ippolito -- un giovinetto che non riesce a raggiungere l'età adulta -- e sappiamo che i giovani ateniesi, all'inizio dell'ephebeia (l'ultimo residuo dell'iniziazione guerriera della civile polis), si tagliavano i capelli. Questo è un rito di passaggio, un rito per mezzo del quale un individuo o un gruppo inscena la transizione da una condizione sociale all'altra.
(...)Tagliare i capelli significa trasformare la persona, rinunciando alla sua vecchia identità."

"La tomba di Ifinoe è una vera e propria matrice mitologica. Essa rivela, nella sua forma elementare, l'origine di un rituale di passaggio.
(...) Poichè il rito si svolge su una tomba, è possibile che ci sia stato un mito relativo alla morte di una fanciulla. Sarà per questo che le giovani, nella mitologia greca, fanno spesso una brutta fine --uccise, sacrificate, suicide, o trasformate in orse, vacche o alberi? Tutti questi motivi sono necessari per porre fine alla fanciullezza."

La morte di Ifigenia, infatti, non è una disgrazia o un fatto senza significato.
Ifigenia viene sacrificata da suo padre Agamennone, in seguito ad una sua offesa ad Artemide. Ifigenia però, pronta a morire, viene sostituita con un cervo (o un'orsa) e Artemide la accoglie al suo fianco. Questo sarebbe quindi il mito della fanciulla che rimane vergine, nonostante il tentativo di sacrificio (inteso come morte della fanciulla a favore della donna adulta e pronta ad essere sposata ad un uomo).
Il fatto che sia proprio il padre a sacrificarla non è un caso. La fanciulla infatti, divenendo donna, smette di essere sotto la tutela paterna e si sposta, divenendo proprietà del marito, e quindi sotto la sua tutela. Il padre, sacrificandola, accetta questa condizione.

Questo raspare sempre nei miti greci, ma è particolare e interessante l'usanza del taglio dei capelli e della loro offerta sulla tomba della fanciulla che mai si dovette sposare (e quindi che mai ebbe la necessità di tagliare i capelli, stando all'usanza greca).
Che ne pensate?
Come sentite questo atto?


26/10/2007 13:22
 
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Vorrei aggiungere una piccola nota:
anche in India si usa il taglio completo dei capelli come rito di passaggio di un particolare culto(perdonatemi ma non ricordo quale), più precisamente però si tratta di strappare alla radice i capelli, un rituale che compiono le donne, la iniziata viene aiutata dalle altre, che senza mostrare nessun segno di sofferenza si affida alle mani delle consorelle.

buona giornata e un caro saluto a tutte.

[Modificato da stregaviolet )O( 20/07/2008 00:25]



"...la donna-strega che scoppia di energia, alla ricerca spasmodica del significat della vita. Sente che deve vivere pienamente prima di morire, che in qualche modo deve entrare in contatto con il fuoco della verità o morire nel tentativo".
30/10/2007 03:47
 
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Oh no! Avevo scritto un papiro e non lo ha preso!! [SM=g27813]
Vabbè, riprovo.

Dicevo Violet che hai ragione sul concetto che sarebbe più facile ad Avalon, magari in un contesto di rito inziatico (lo farei certamente) che non nel mondo dove viviamo, dato che dobbiamo fare i conti con molte persone, compreso datori di lavoro che magari non assumerebbero o non terrebbero una che si è rasata a zero o fatta una strana tonsura [SM=g27822] , ..concordo pienamente.
Inoltre ripeto che i capelli sono una parte di noi, nostre cellule, e donarli alla Dea è come donare qualcosa di noi e sancire un legame ma senza creare sofferenze a noi stesse, dato che i capelli sono anche l'unica cosa che possiamo tagliare e dare di noi senza farci del male [SM=g27828] .

Però, riflettendo su quanto dici, io mi chiedo se veramente le sacerdotesse di Avalon si tagliassero i capelli. Le leggende parlano sempre di donne bellissime dai capelli lunghi (un esempio fra i tanti: Niamh dai capelli d'oro), oppure anche la storia cita donne con capelli al vento:
"Tacito, Annales XIV, 30
Stava sulla spiaggia la variegata schiera di nemici, densa di armi e di uomini, percorsa da donne vestite di scuro alla maniera delle Furie, con i capelli sciolti al vento, che agitavano fiaccole. Intorno stavano i druidi, che levavano le mani al cielo, lanciando contro di noi maledizioni. ..."
Questo a me fa pensare che invece i capelli più o meno lunghi avessero un senso, e dato che di Morgana si diceva che si trasformava in corvo, mi viene da pensare che i celti vedessero i capelli come "ali" sulla testa, ovvero dove per loro era racchiuso lo spirito: per raccogliere il vento e tramite essi far volare pensieri, intuizioni, percezioni, voci, energie, e raccogliere le stesse cose.

Ma al di là delle mie supposizioni, magari sbagliatissime, so che i druidi per esempio si facevano la "tonsura", ma non nel senso che si rasavano tutti i capelli ma bensì che si rasavano quelli sulla fronte fino a scoprirne un pezzo,(insomma, era la loro pettinatura) in modo da ricevere meglio le energie, scoprire la mente all'universo ed essere in un maggior contatto con esso. Non sappiamo se anche alle druidesse veniva riservato lo stesso trattamento, (anche se penso di sì), dato che non sappiamo per certo nemmeno se esistevano le druidesse, tutte le tracce parlano di profetesse. Riguardo le sacerdotesse invece, storicamente erano citate come sappiamo anche le gallicenae di Sena ma, limite della mia memoria, non ricordo cosa scriveva Pomponio Mela e se citava qualcosa sul loro aspetto riguardo i capelli [SM=g27819]

Per dare invece un parere personale sul tagliare i capelli per la Dea fuori da un contesto come Avalon, io penso che lo deve fare chi sente di voler fare "quel" dono. Non penso che chi dona altre cose, magari ugualmente importanti, è solo perchè pensa di più al proprio aspetto che non alla Dea. Forse pensa che i capelli come altre parti del suo corpo sono un dono ricevuto che quindi non può essere reso, ridonato... o forse pensa che la Dea ci vuole libere di essere come desideriamo e sentiamo di essere non solo internamente ma anche esternamente, e qui sono compresi anche i capelli, lunghi o corti che siano..... Ognuna, si sa, ha il suo modo di sentire.
Inoltre non c'è nulla di male a curare anche l'aspetto, ovviamente in modo semplice e sano ed accettandone i cambiamenti nel tempo, senza fissazioni quindi sul voler essere belle a tutti i costi[SM=g27822] : il corpo della donna è anche il luogo attraverso il quale la Dea esprime se stessa e la sua bellezza, fatta di molte facce e di molte forme, e curare l'aspetto è un modo per renderle onore e grazie
Da parte mia (ma è una sensazione personale)il fatto di dover rinunciare ai capelli rasandoli mi fa pensare troppo alla rinuncia metaforica e simbolica della persona fisica,anch'essa sacra, per una sorta di passaggio ad una vita volta solo all'interiorità, un concetto che trovo troppo vicino ad un sentire delle religioni più diffuse nel mondo ma più lontano da un concetto di equilibrio tra corpo e anima, interiore ed esteriore, pensieri e azioni...

Con questo non voglio certo dire che una persona che come dono sacro "sceglie" di radersi i capelli stia sbagliando, anzi....è la sua scelta, e fino che è una scelta e non una imposizione è giusta,
e certe ragazze con i capelli cortissimi son pure bellissime ed esprimono grande personalità tra l'altro (tanto per continuare a non dividere l'interiore dall'esteriore [SM=g27823] )
30/10/2007 10:59
 
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Ma infatti io non so se esistevano le sacerdotesse "di avalon" descritte come sopra e non so nemmeno se si tagliassero i capelli, le mie erano supposizioni e idee. Certamente quel pezzo di Tacito sulla distruzione di Mona rende bene l'idea, e le donne celte (Boudicca stessa) erano descritte con una massa immensa di capelli, quindi certamente lunghi e sciolti.
Mi riferivo più che altro al pezzo citato all'inizio della discussione, ovvero quello da cui è nata la discussione. In Grecia le fanciulle in un rito di passaggio tagliavano i capelli e anche i fanciulli, e questo atto ha molti significati simbolici.
Per quanto riguarda il sacrificio, beh... in effetti esistono sacrifici molto dolorosi ed altri meno dolorosi ma pur sempre "forti", e non è che la Dea non chieda questo, anzi... se si desidera sciogliere la personalità (da "persona", ovvero "maschera") e uccidere simbolicamente il nostro Io, la mente, il controllo, l'ego, occorre "annichilirlo" momentaneamente, e un simile atto immenso non si può certo fare con gestualità rituali moderate e leggere... anzi!
Solo in questo modo si può entrare in contatto con la parte più vera di noi stesse... e oserei dire che è proprio la Madre che lo chiede, ovviamente non a tutti ma solo a coloro che hanno raggiunto un certo livello nel loro cammino e che non desiderano altro che questo, il sacrificio finale e completo.
Ma è ovvio che ogni sacrificio DEVE essere desiderato, bramato come nulla al mondo! Se questo desiderio non c'è vuol dire che non è ancora giunto il Tempo... e che dobbiamo vivere altre cose prima, cosa certamente altrettanto bella e intensa! [SM=g27823]
I capelli potevano forse essere un gesto di purificazione e nuovo stato d'essere, ma è una mia supposizione e non ho alcuna prova a riguardo.
Inoltre hai certamente ragione sull'aspetto esteriore. Le antiche sacerdotesse (e questo è sicuramente vero e provato) curavano moltissimo l'aspetto esteriore perchè era il riflesso di quello interiore e, anche se era già splendido di suo, esse amavano intrecciare i loro lunghi capelli con fiori e ghirlande, amavano essere ancora più belle, acconciandosi graziosamente... ma non era altro che un gesto esterno che ricalcava la loro infinita armonia interiore... [SM=g27822]



[Modificato da stregaviolet )O( 05/07/2010 14:49]


"Oltre ogni tempo e tuttavia nel cuore del tempo."
Haria

"Incappucciate e velate, con le trecce color notte, le Fate porteranno ciò che nessun profeta intuì."
Lord Dunsany

Il Tempio della Ninfa

30/10/2007 14:10
 
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Riguardo il brano in testa al topic, io non ho detto nulla perchè avevo un dubbio, mi spiego: non riuscivo a comprendere perchè delle giovani promesse spose dovevano tagliare i loro capelli in onore di un giovane fanciullo,maschio quindi, che, diciamo, non può tagliare i suoi perchè non ha raggiunto la maturità...non so dove sia Trezene,(io non sono molto ferrata in cultura greca [SM=g27819] , mi sono sempre dedicata di più a quella celtica) ma la scrittrice cita "giovani ateniesi" e si sa che la società ateniese era maschilista, quasi misogina, ... mi sono chiesta quale significato avesse questo gesto di donne per Ippolito in questo contesto così maschile [SM=g27820] . Non riesco a pensarlo come un gesto di utilità per la fanciulla che sacrifica la sua chioma, altrimenti sarebbe avvenuto in onore di una entità femminile, simile a lei, e non riesco a comprenderlo... forse è un gesto utile a permettere a Ippolito di ottenere indirettamente la sua iniziazione a guerriero, dato che in molte società più arcaiche l'iniziazione di un guerriero passava attraverso la donna. Ma forse è una ipotesi un pò semplicistica o azzardata. Ecco perchè ho preferito non commentarlo [SM=g27816] [SM=g27822] [SM=g27823] .

Parlando in generico, riguardo il sacrificio dei capelli fatto per scopi "sacrificali, iniziatici" e quindi non per estetica ne per utilità magica come i druidi, credo che questa tua frase, che trovo molto bella [SM=g27836], riassuma benissimo il concetto:
se si desidera sciogliere la personalità (da "persona", ovvero "maschera") e uccidere simbolicamente il nostro Io, la mente, il controllo, l'ego, occorre annichilirlo completamente, e un simile atto immenso non si può certo fare con gestualità rituali moderate e leggere... anzi!
Quindi gesto per tagliare con il vecchio, per chiudere una porta, buttare via l'Io ingannevole insieme ai capelli, passare ad una verità di se più profonda e consapevole.
Anche le suore in fondo lo fanno per questo, tagliano per rinuncia alla vanità e quindi all'ego, anche se poi il passaggio è l'abbandono estremo del materiale per sublimare se stessi verso regni celesti e consacrarsi solo a dio occupandosi solo dell'anima (cosa per me sbagliata, disarmonica)
A conti fatti però è sempre per rinuncia all'Io.

Il fatto è che secondo me (ma è una opinione del tutto personale [SM=g27822] ) questo gesto non sempre ha veramente valore, dipende da chi lo compie: se colei che si taglia i capelli sente di separarsi da qualcosa che la legava profondamente alla sua percezione di se passata, allora va bene, ma se quella persona è abituata a tagliarsi i capelli ogni volta che si diverte a volersi vedere un pò diversa in senso estetico, la cosa non la toccherà più di tanto. Ecco perchè a mio avviso l'oggetto del sacrificio personale deve essere scelto dalla persona che lo compie, poichè deve scegliere qualcosa che a gesto compiuto la fa sentire come se quella porta del passato fosse davvero chiusa, qualcosa a cui era legata e a cui faticava a rinunciare perchè legata alla sua storia passata, un gesto quindi che la spinga fortemente oltre la porta della nuova consapevolezza. Io penso che tutte noi ne abbiamo già fatti di gesti assimilabili a dei sacrifici, poichè i cambiamenti e i passaggi nella vita sono tanti, tanti ne abbiamo fatti con le rispettive rinuncie e tanti ne faremo (almeno per me è stato così.. una volta è stato molto difficile e doloroso bruciare delle foto per esempio, ma l'ho fatto) Le iniziazioni che ci avvicinano sempre di più alla dea dentro e fuori di noi e al nostro se luminoso sono tante ed ogni volta sentiremo la necessità di tagliare una cosa diversa, non necessariamente i capelli, ma indubbiamente per alcune che vivono fortemente i propri capelli come qualcosa che le lega al proprio Io ormai superato possono essere anche quelli [SM=g27823] .

Anche riguardo la pubblicità sono d'accordo e ci avevo fatto caso pure io, è terribile, è un messaggio orribile [SM=g27826] !!: qualche sera fa ne parlavo con mio marito e gli dicevo "compra Pantene, che altrimenti i tuoi capelli non sono fighissimi e quindi sembrerai avere un'anima fumosa e grigia. Invece se comprerai Pantene avrai dei capelli così lucenti che tutti si illuderanno che sei altrettanto splendida anche dentro. Compra Pantene e avrai capelli così luccicosi che potrai buttare fumo negli occhi impedendo agli altri di vedere lo schifo che sei veramente."
In fondo chi coglie un messaggio del genere, gli permette di insediarsi nella sua mente senza ribellarsi e va pure a comprarsi Pantene per essere bella dentro non è che abbia gran che di brillante in quella sua interiorità, o se c'era qualcosa ha preferito dare forfait.
[SM=g27826]
[Modificato da Niviene Deromorwen 30/10/2007 14:38]
10/01/2008 20:47
 
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leggendo questi bellissimi post, specie quando si parla dei capelli delle donne celte lunghi e sciolti sulle spalle come mantelli, mi è tornata in mente una cosa... I capelli delle donne sono stati da sempre il loro ornamento, privarsene volontariamente era ed è ancora un segno di cambiamento, magari per alcuni di un'offerta sacra, di un voto, di qualcosa quindi che coinvolge la propria vita cambiandola dal di dentro...
Dicevo che avevo ricordato una cosa... in "Rinascimento privato" di Maria Bellonci, un libro che amo molto, la scrittrice fa dire a Isabella Gonzaga che i capelli sciolti sono simbolo di regalità e quindi sono le donne nobili potevano usare, almeno parlando del rinascimento, portarli sciolti sulle spalle, cosa che per noi forse oggi appare banale.
La sola cosa davvero mia parlando di capelli è che a 23 anni avevo dei capelli fin sotto i reni, folti e fluenti e li tagliai per ricominciare una nuova vita, perché c'era stato un cambiamento importante nella mia esistenza e il motivo per cui li avevo tenuti lunghi era venuto meno...
[SM=g27821]



24/02/2009 00:46
 
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Questo argomento è davvero interessante e "illuminante" perché il problema del taglio dei capelli me lo sono posta anch'io. Essendo Kemetista, in teoria dovrei seguire i riti che si celebravano in Terra d'Egitto. Ai tempi, durante il regno dei Faraoni, la sacerdotessa o chiunque veniva chiamata in qualche modo dalla Dea Iside per celebrare il suo distacco dal mondo materiale doveva rasarsi i capelli. Questo avveniva per gli uomini e per le donne, ma era importantissimo soprattutto perché in Egitto in generale la gente portava capelli corti o cortissimi a causa del caldo e della sabbia, nonché per le malattie e i parassiti. In sostanza gli Egizi facevano un grande uso di parrucche: barba e baffi venivano rasati e solo le sopracciglia non venivano toccate, tranne che in occasione dei lutti. Arrivavano al punto di radersi i peli delle ascelle e quelli pubici, cosa davvero strana. Ora, da seguace moderna della mia Dea Iside, il problema mi coinvolge profondamente, in virtù del valore di purezza che tale scelta implicava. In pratica malattie, sporco e parassiti rappresentano il Dio del Male Seth, associato al deserto, al Caos e al disordine, al malessere. Invece la Dea era associata al Dio Osiride, suo fratello e consorte, simbolo della Vita, dell'Ordine, della Fertilità. Seth poi ucciderà Osiride e sarà suo figlio Horus a riportare Vita e Benessere in Egitto. Ma oggi questa concezione dei capelli associati allo sporco e alla malattia ha senso? A mio parere no, già ai tempi dei Faraoni più antichi per la famiglia reale i capelli erano simbolo di forza e divinità: le cure di corte e la pulizia dei palazzi reali era tale che il Faraone, baluardo del Bene sulla Terra, non si supponeva potesse essere "infettato" dal caos di Seth e quindi, come la regina, poteva tenersi i suoi capelli e la sua barba. Cleopatra aveva una capigliatura bellissima e così via.
Credo quindi che il senso della rasatura sia da interdersi in un'ottica etica, di bene-pulito-sano contrapposto alla malattia malefica. Quindi non ho ritenuto di tagliarmi i capelli e anche adesso tengo molto a loro, anche se per motivi personali (da piccola i miei mi hanno imposto i capelli corti e sono in pratica "traumatizzata").
Per me il senso del taglio dei capelli nelle tradizioni indoeuropee è quello della rinuncia alla propria materialità intesa nel senso di "animalezza": il pelo, il capello sono simboli legati alla nostra origine animale e dunque terrena, contrapposta all'elevazione spirituale di sacerdoti, druidi... Ifigenia può essere in tal senso considerata un tramite tra il mondo divino e quello umano: il suo sacrificio in un certo senso la rende "purificata" e il dono dei capelli, cioé della parte più animale a livello simbolico del nostro corpo, rende omaggio a questo ideale di purezza raggiunta. La tonsura dei monaci medievali so che fu ispirata da tradizioni orientali a loro volta derivate dalla concezione induista dei Chakra: l'ultimo Chakra, il settimo, è giusto situato sulla sommità del cranio e la tonsura migliorava la comunicazione tra questi vortici energetici. Il Cristianesimo ha voluto prendere il prestito il senso della comunicazione con il mondo superiore e credo che sia questo il significato ultimo di questo simbolismo...
Scusate per la logorrea! [SM=g27828]
Un saluto
Rhiannhon
03/06/2009 14:41
 
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Ho visto un bellissimo documentario riguardante gli Shamani della foresta amazzonica e prima di un rituale, una donna anziana, una saggia, taglia i capelli di una donna più giovane mentre una terza canta melodie propiziatorie affinchè la giovane entri in contatto con gli spiriti della natura. Il rito del taglio dei capelli si ritrova in moltissime parti del mondo. Credo rappresenti il passaggio metaforico in questo caso specifico, da essere umano "animale" ad essere umano consapevole e pronto a ricevere gli spiriti della natura.
Dalle mie parti si usa ancora che le giovani spose si taglino anche di poco i capelli.
Una rosa, sia essa bianca o rossa, non potrà mai essere un lillà. Una rosa resta sempre una rosa!"
08/06/2009 01:38
 
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per contro
mi viene da pensare che durante la seconda guerra mondiale alle donne che andavano coi tedeschi i partigiani tagliavano i capelli in segno di onta, e mia nonna mi diceva che il taglio dei capelli equivaleva ad uuna emarginazione, anche se fossero ricresciuti chi aveva visto le compaesane coi capelli corti le avrebbe per sempre ricordate così... [SM=x728025]
09/07/2009 21:46
 
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Se non sbaglio anche le donne ebree e le cristiane del primo secolo portavano i capelli lunghi come segno di femminilità e di rispetto verso l'uomo. Mi sembra che ci sia un passo della Bibbia che dice che "i capelli lunghi sono stati dati alle donne com e copricapo".
Anche una speciale classe di uomini, i Nazirei, come simbolo di dedicazione portava i capelli lunghi. Venivano scelti ancora in fasce e non tagliavano mai i capelli sin dalla nascita e per il resto della vita.
Comunque sono d'accordo sul fatto che il "taglio dei capelli rituale" sia un gesto di tale importanza che solo chi ha maturato grande esperienza e spiritualità può pensare di compiere.
11/03/2010 15:58
 
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E' la prima volta che scrivo su forum a parte la presentazione, perchè già voi avete scritto abbastanza XD
Però il tema dei capelli mi affascina troppo. Anche senza saperlo le persone si tagliano i capelli quando sentono un gran bisogno di cambiamento, o quando magari (almeno io) cambia la stagione.
Dicono che il momento migliore per tagliarli sia la fine dell'inverno..e chi non lo fa? XD io sono sempre restia a farlo, ma difatti odio i cambiamenti..non mi danno sicurezza. Me ne danno i capelli lunghi, che esprimono forza e sensualità.
Maria Maddalena viene sempre rappresentata nell'iconografia cristiana con i capelli lunghi e sciolti, segno di abbandono a Dio :)
Ecco una citazione che ho trovato in giro, se si può, ma non ho ben capito di chi sia :/

"Ho imparato che bisogna lasciare che la vita ci spettini...
tutte le cose veramente belle di questa vita, spettinano...

Fare l'amore, spettina.
Ridere a crepapelle, spettina.
Viaggiare, volare, correre, tuffarti in mare, spettina.
Toglierti i vestiti, spettina.
Baciare la persona che ami, spettina.
Giocare, spettina.
Cantare fino a restare senza fiato, spettina.
Ballare fino a farti venire il dubbio se sia stata una buona idea
metterti i tacchi alti stanotte, ti lascia i capelli irriconoscibili ...


Quindi, ogni volta che ci vedremo, avrò sempre i capelli spettinati... Tuttavia, non dubitare che io stia vivendo il momento più felice della mia vita. E' la legge della vita: sarà sempre più spettinata la donna che scelga il primo vagoncino sulle montagne russe di quella che scelga di non salire...
Può essere che mi senta tentata di essere una donna impeccabile, pettinata ed elegante dentro e fuori. Questo mondo esige bella presenza: pettinati, mettiti, togliti, compra, corri, dimagrisci, mangia bene, cammina diritta, sii seria... Forse dovrei seguire le istruzioni però... quando mi ordineranno di essere felice? Forse non si rendono conto che per risplendere di bellezza, mi devo sentire bella... La persona più bella che possa essere!
L'unica cosa che veramente importa è che quando mi guardi allo specchio, veda la donna che devo essere.
Perciò, ecco la mia raccomandazione a tutte le donne:

Abbandonati, Mangia le cose più buone che non ti facciano del male, Bacia, Abbraccia, Balla, Innamorati, Rilassati, Viaggia, Salta,
Vai a dormire tardi, Alzati presto, Corri, Vola, Canta, Fatti bella, Mettiti comoda, Ammira il paesaggio, Goditela e, soprattutto,
lascia che la vita ti spettini!!!!

Il peggio che può succederti è che, sorridendo di fronte allo specchio, tu ... debba pettinarti di nuovo!"

11/03/2010 20:20
 
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bellissima discussione...
Volevo rispondere ad Imandra, in India uno dei motivi per cui una donna deve tagliarsi i capelli è perchè è divenuta vedova.
Viene rinchiusa in una specie di "convento" dove si vetirà solo di stracci, si ciberà malissimo, tutto perchè il marito morto la costringerà a rimanere in lutto per tutta la vita.
Le vedove sono bisfrattate, derise, evitate perfino dagli Intoccabili, sono la feccia delle caste indiane.
Per il tantra shivaita l'energia sessuale si trova proprio nei capelli (pensiamo a sansone e dalila), tagliarli,a forza è un chiaro rituale di privazione.
La loro energia non sarà mai di nessun altro, perchè quando il marito muore, la donna muore con lui, non ha più nessun diritto o eredità, semplicemente sparisce...

c'è un film bellissimo se siete interessati, si chiama Water - Il coraggio di amare .
it.wikipedia.org/wiki/Water_-_Il_coraggio_di_amare

parla proprio di un ashram di vedove e di ciò che vi stò raccontando.

---
per il resto anche io ero solito nei momenti più brutti o di grande cambiamento, prendere dei forbicioni e tagliare via tutti i frammenti che non desideravo più dalla mia vita. Ci si sente rinascere...
Ora per fortuna riesco a risolvere più ostacoli sul mio cammino (ed infatti ho i capelli molto lunghi XD, speriamo continui così).
Credo sia un rito antichissimo il taglio della parte di noi che è intrisa di sesso e potere...

Mi sovviene che guardacaso cosa tagliavano per primi alle "presunte streghe"?

Slainte

Nathair Mac Brighit






"Non dovete aver paura dei Romani: non sono più numerosi di noi, né più forti. Guardateli bene: si coprono di elmi, di corazze, di gambiere, si riparano dietro valli, mura, fosse, per non esser minimamente feriti da ostili incursioni. I Romani amano far uso di tutti questi presidi per paura, anziché intraprendere azioni contro il nemico speditamente, alla nostra maniera. D'altronde noi abbondiamo di tanta forza, che le nostre tende sono più sicure delle loro mura, i nostri scudi migliori di qualunque loro armatura. [...] Non ci sono pari nel sopportare la fame, la sete, il freddo, il caldo; sempre abbisognano di ombra, di coperture, di frumento macinato, di vino, di olio in tal misura che, se una sola di queste cose viene a mancare, subito periscono. Per noi, invece, qualunque erba o radice è cibo; qualunque succo è olio; qualunque acqua è vino; qualunque albero è casa"
Boudicca



12/03/2010 21:11
 
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Nathair Mac Bright ciò che hai scritto è molto vero. Se si pensa alle lettere paoline la prima cosa che disse delle donne oltre che devono apprendere nel pieno silenzio è quello di tosarsi il capo, perchè esso è simbolo di estrema sensualità, e di porvi velo. :) Il simbolo per eccellenza della seduzione femminile sono i capelli :)

Farsi tagliare i capelli dagli anziani è assolutamente una cosa stupenda, oltre che una dolcezza comunitaria, è un simbolo di continuità di potere molto forte. Il potere che viene reciso per rinascere più forte sotta la guida delle Donne anziane è un gesto bellissimo. [SM=g27836]








Ascolta, Dea regina,
portatrice di luce,
Luna divina,
Mene dalle corna di toro,
che corri di notte,
ti aggiri nell'aria,
notturna, portatrice di fiaccole, fanciulla,
Mene dai begli astri,
crescente e calante, femmina e maschio,
splendente, ami i cavalli, madre del tempo, portatrice di frutti,

Inno Orfico- Luna




30/03/2010 21:15
 
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Fare l'amore, spettina.
Ridere a crepapelle, spettina.
Viaggiare, volare, correre, tuffarti in mare, spettina.
Toglierti i vestiti, spettina.
Baciare la persona che ami, spettina.
Giocare, spettina.
Cantare fino a restare senza fiato, spettina.
Ballare fino a farti venire il dubbio se sia stata una buona idea
metterti i tacchi alti stanotte, ti lascia i capelli irriconoscibili


Molto carino e significativo! riesci a scoprire chi l'ha scritto? [SM=g27822]

A proposito, vorrei citare un pezzo dalle Fenicie di Euripide, nel momento in cui Giocasta scongiura il figlio Polinice di non muovere guerra al fratello Eteocle (immagino tutte conosciate il mito di Edipo!):

"Come potrò ritrovare la gioia di un tempo, con quali gesti, con quali espressioni, con quali danze? Figlio mio, con la tua partenza la casa paterna è diventata un deserto. Sei stato cacciato dalla perfidia che deriva dal tuo stesso sangue, ma sei motivo di rimpianto per gli amici e per Tebe. Per questo ho tagliato i miei capelli bianchi e con il pianto li ho dedicati al dolore. Figlio mio, non ho più le mie vesti bianche, al loro posto mi sono rivestita con cenci tetri come le tenebre [...] Vorrei scomparisse il colpevole di tale rovina, sia la guerra o la Discordia, o tuo padre, o il demone che imperversa nella casa di Edipo. Su di me è ricaduto il dolore di queste disgrazie".

Su Giocasta si è abbattuto un destino infelice, e il simbolo del suo fallimento ella lo riversa nel taglio dei capelli. In questo caso è da intendere come un sacrificio.

Vi è anche un'altro spunto interessante, che si trova nella tragedia Tieste di Agatone. Qui i pretendenti di Amfitea, figlia di Pronace, dopo aver fallito la loro richiesta matrimoniale dicono:

"Noi abbiamo tagliato le nostre chiome, testimonianza di una vita passata nel lusso; certamente un modo di vivere piacevole per un animo incline al divertimento. Subito il diffondersi della notizia ci dette il nome: Cureti, perchè ci eravamo rasti i capelli".

Anche in questo caso il fallimento porta a un bisogno di cambiamento.

Se non vado errato, durante i secoli medievali e oltre, la chioma femminile era considerata veramente un qualcosa di "sacro". Le nobildonne in particolare avevano "l'obbligo" di portare i capelli lunghi; tagliarli era un atto sconsiderato, una ribellione verso il padre o il marito. Da questo dato sembra che in quel periodo gli uomini riconoscessero il sacro nella chioma, ma lo intesero nel modo più sbagliato.

Argomento molto interessante, senza dubbio! Io stessa riconosco di essermi tagliata i capelli in particolari occasioni, appunto di cambiamento [SM=g27823]
[Modificato da Danae_88 31/03/2010 14:05]




"L'aria mossa dal battito d'ali di una farfalla può provocare una tempesta all'estremità opposta del mondo..."


31/03/2010 12:40
 
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in un articolo intitolato Luna, Capelli, Femminile, sul sito il cerchio della luna, è riportato il brano che ti piace Danae, lo attribuiscono a Mafalda che non so chi sia.

Ginger

31/03/2010 14:06
 
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Fanciulla dell'Isola

Grazie, vi darò un'occhiata, Ginger ^^




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07/09/2012 21:30
 
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I capelli sono una delle fonti di maggior energia dell'uomo.
Su essi ne sono state dette molte; i capelli usati nella magia: se ti trovi dei nodi inspiegabili e inscioglibili tra i capelli, tagliare con la luna calante e bruciare.

[Modificato da stregaviolet )O( 24/09/2012 01:45]
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