Nuova Discussione
Rispondi
 
Stampa | Notifica email    
Autore

PER GIANLUCA.......

Ultimo Aggiornamento: 16/01/2008 16:23
13/01/2008 13:47
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Post: 620
Registrato il: 18/12/2006
Utente Senior
OFFLINE
Utilissimo
Cose che accadono quando si cambia un pannolino:

1. Il pannolino può essere cambiato per tre ragioni: a) perché lo dice la mamma; b) perché lo dice la suocera; c) perché il bimbo ha cagato.
Di solito accade cosi. La mamma prende in braccio il bambino, lo annusa un po’ e dice, con voce gaia
E qui cosa abbiamo fatto, eh? Sento un certo odorino? Cosa ha fatto l’angioletto?’. Poi la mamma va di là e vomita. A questo punto riconosce il padre di destra e il padre di sinistra.
Il padre di destra dice: “Che schifo!” e chiama la tata. Il padre di sinistra prende il bambino e lo va a cambiare.

2. Il pannolino si cambia, rigorosamente, sul fasciatoio. Il fasciatoio è un mobile che quando lo vedi a casa tua, capisci che un sacco di cose sono finite per sempre, tra le quali la giovinezza.
Far star fermo il bambino su quel piano e come far stare una trota in bilico sul bordo del lavandino. E’ fondamentale non distrarsi mai. Il neonato medio non e in grado quasi di girarsi sul fianco, ma è perfettamente in grado, appena ti volti, di buttarsi giù dal fasciatoio facendoti il gesto dell’ombrello: pare che si allenino nella placenta, in quei nove mesi che passano sott’acqua. Dunque: tenere ben ferma la trota e sperare in bene.

3. Una volta spogliato il bambino, appare il pannolino contenente quello che Gadda chiamava “l’estruso”.
E’ il momento della verità. Si staccano due pezzi di scotch ai lati e il pannolino si apre. La zaffata è impressionante. E’ singolare cosa riesca a produrre un intestino tutto sommato vergine: cose del genere te le aspetteresti dall’intestino di Bukowski, non di tuo figlio. Ma tant’è: non c’e niente da fare. O meglio: si inventano tecniche di sopravvivenza.

4. Impugnare con la mano sinistra le caviglie del bambino e tirarlo su come una gallina. Con la destra aprire la confezione di salviettine profumate e prenderne una. Neanche il mago Silvan ci riuscirebbe: le salviettine vengono via solo a gruppi di ottanta. Scuotete allora il blocchetto fino a rimanere con tra le dita un numero inferiore a cinque salviette. A quel punto, di solito, la gallina-trota, stufa si stare appesa come un idiota, da uno strattone: se non vi cade, riuscirà comunque a spargere un po’ di cacca in giro. Tamponate ovunque con le salviettine profumate. Ritirate su il pollo e con gesto rapinoso pulite il sedere del bambino. Posate le salviettine usate nel pannolino e richiudetelo. A quel punto la vostra situazione e: nella mano sinistra un pollo-trota coi lineamenti di vostro figlio. Nella mano destra, una bomba chimica.

5. NON andate a buttare la bomba chimica: la trota scivolerebbe per terra. Quindi, posatela nei paraggi (la bomba, non la trota) registrando il curioso profumo che si spande per l’aria. Senza mollare la presa con la mano sinistra, usate la destra per detergere a fondo e poi passate all’olio. Ve ne versate alcune gocce sulla mano. Esse scivoleranno immediatamente giù verso il polso, valicheranno il confine dei polsini, e da li spariranno nell’underground dei vostri vestiti. La sera ne troverete traccia nei calzini. Completamente lubrificati, passate alla Pasta di Fissan, un singolare prodotto nato da un amplesso tra la maionese Calve e del gesso liquido, ne riempite il sedere del pollo e naturalmente ve ne distribuite variamente in giro per giacche, pantaloni, ecc. A quel punto avete praticamente finito. A quel punto il bambino fa pipi.

6. Il bambino non fa pipi a caso. La fa sul vostro maglione. Voi fate un istintivo salto indietro. Errore. La trota, finalmente libera, si butta giù dal fasciatoio. Ritirate su la trota e non raccontate mai alla mamma l’accaduto.

7. Prendere il pannolino nuovo. Capire qual e il lato davanti (di solito c’è una greca colorata che aiuta, facendovi sentire imbecilli. Inserire il pannolino tra le gambe del bambino e chiudere. Il sistema e stato studiato bene: due specie di pezzi di scotch e il pannolino si chiude.

Si, ma quanto si chiude? Così e troppo stretto, così e troppo largo, così e troppo stretto, così e troppo largo. Si può arrivare anche ad una ventina di tentativi. E’ in quel momento che il bambino comincia ad intuire di avere un padre scemo: giustamente manifesta una certa delusione, cioè inizia a gridare come un martire. Da qui in poi si fa tutto in apnea e in un bagno di sudore.

8. Nonostante i decibel espressi dal bambino, mantenere la calma e provare a rivestire il bambino. E’ questo il momento dei poussoir.

Quando Dio cacciò gli uomini dal paradiso terrestre disse: partorirete con dolore e dovrete chiudere le tutine dei vostri figli con i poussoir. Per chiudere un poussoir bisogna avere: grandissimo sangue freddo, mira eccezionale, culo della madonna. Il numero di poussoir presente in una tutina è sorprendente e, perfidamente, dispari.

9. Se nonostante tutto riuscite a rivestire il bambino, avete praticamente finito. Vi ricordate che avete dimenticato il borotalco: il culetto si arrossirà. Pensate ai bambini in Africa e concludete: si arrossirà, e che sarà mai. Quindi prendete il bambino e lo riconsegnate alla mamma. Lei chiederà: ‘L’hai messo il borotalco?’ Voi direte: ‘Si’. Con convinzione.
10. Ripercussioni fisiche e psichiche.

Fisicamente, cambiare un pannolino, brucia le stesse calorie di una gara di 10 km.
Psichicamente il padre post-pannolino tende a sentirsi spaventosamente buono e in pace con se stesso. Per almeno tre ore e convinto di avere la nobiltà d’animo di Madre Teresa di Calcutta. Quando l’effetto svanisce, subentra un irresistibile desiderio di essere single, giovane, cretino e un po’ di destra.

Alcuni si spingono fino a consultare il settore ‘Decappottabili’ su Gente & Motori. Altri telefonano ad una ex-fidanzata e quando lei risponde mettono giù. Pochi dicono che devono andare a comprare le sigarette, escono e poi, tragicamente, ritornano. In casa li avvolge la sicurezza del focolare, il tepore dei sentimenti sicuri, e un singolare, acutissimo profumo di merda..!!

IN BOCCA AL LUPO.....VAMPIRO....... [SM=g27828] [SM=g27828]









14/01/2008 09:14
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Post: 485
Registrato il: 05/04/2005
Utente Senior
OFFLINE
Re: Utilissimo
Caro Gianluca, mi dispiace dirtelo, se pensavi che fosse uno scherzo beh.... è tutto vero [SM=g27828]

clacla61, 13/01/2008 13.47:

Cose che accadono quando si cambia un pannolino:

1. Il pannolino può essere cambiato per tre ragioni: a) perché lo dice la mamma; b) perché lo dice la suocera; c) perché il bimbo ha cagato.
Di solito accade cosi. La mamma prende in braccio il bambino, lo annusa un po’ e dice, con voce gaia
E qui cosa abbiamo fatto, eh? Sento un certo odorino? Cosa ha fatto l’angioletto?’. Poi la mamma va di là e vomita. A questo punto riconosce il padre di destra e il padre di sinistra.
Il padre di destra dice: “Che schifo!” e chiama la tata. Il padre di sinistra prende il bambino e lo va a cambiare.

2. Il pannolino si cambia, rigorosamente, sul fasciatoio. Il fasciatoio è un mobile che quando lo vedi a casa tua, capisci che un sacco di cose sono finite per sempre, tra le quali la giovinezza.
Far star fermo il bambino su quel piano e come far stare una trota in bilico sul bordo del lavandino. E’ fondamentale non distrarsi mai. Il neonato medio non e in grado quasi di girarsi sul fianco, ma è perfettamente in grado, appena ti volti, di buttarsi giù dal fasciatoio facendoti il gesto dell’ombrello: pare che si allenino nella placenta, in quei nove mesi che passano sott’acqua. Dunque: tenere ben ferma la trota e sperare in bene.

3. Una volta spogliato il bambino, appare il pannolino contenente quello che Gadda chiamava “l’estruso”.
E’ il momento della verità. Si staccano due pezzi di scotch ai lati e il pannolino si apre. La zaffata è impressionante. E’ singolare cosa riesca a produrre un intestino tutto sommato vergine: cose del genere te le aspetteresti dall’intestino di Bukowski, non di tuo figlio. Ma tant’è: non c’e niente da fare. O meglio: si inventano tecniche di sopravvivenza.

4. Impugnare con la mano sinistra le caviglie del bambino e tirarlo su come una gallina. Con la destra aprire la confezione di salviettine profumate e prenderne una. Neanche il mago Silvan ci riuscirebbe: le salviettine vengono via solo a gruppi di ottanta. Scuotete allora il blocchetto fino a rimanere con tra le dita un numero inferiore a cinque salviette. A quel punto, di solito, la gallina-trota, stufa si stare appesa come un idiota, da uno strattone: se non vi cade, riuscirà comunque a spargere un po’ di cacca in giro. Tamponate ovunque con le salviettine profumate. Ritirate su il pollo e con gesto rapinoso pulite il sedere del bambino. Posate le salviettine usate nel pannolino e richiudetelo. A quel punto la vostra situazione e: nella mano sinistra un pollo-trota coi lineamenti di vostro figlio. Nella mano destra, una bomba chimica.

5. NON andate a buttare la bomba chimica: la trota scivolerebbe per terra. Quindi, posatela nei paraggi (la bomba, non la trota) registrando il curioso profumo che si spande per l’aria. Senza mollare la presa con la mano sinistra, usate la destra per detergere a fondo e poi passate all’olio. Ve ne versate alcune gocce sulla mano. Esse scivoleranno immediatamente giù verso il polso, valicheranno il confine dei polsini, e da li spariranno nell’underground dei vostri vestiti. La sera ne troverete traccia nei calzini. Completamente lubrificati, passate alla Pasta di Fissan, un singolare prodotto nato da un amplesso tra la maionese Calve e del gesso liquido, ne riempite il sedere del pollo e naturalmente ve ne distribuite variamente in giro per giacche, pantaloni, ecc. A quel punto avete praticamente finito. A quel punto il bambino fa pipi.

6. Il bambino non fa pipi a caso. La fa sul vostro maglione. Voi fate un istintivo salto indietro. Errore. La trota, finalmente libera, si butta giù dal fasciatoio. Ritirate su la trota e non raccontate mai alla mamma l’accaduto.

7. Prendere il pannolino nuovo. Capire qual e il lato davanti (di solito c’è una greca colorata che aiuta, facendovi sentire imbecilli. Inserire il pannolino tra le gambe del bambino e chiudere. Il sistema e stato studiato bene: due specie di pezzi di scotch e il pannolino si chiude.

Si, ma quanto si chiude? Così e troppo stretto, così e troppo largo, così e troppo stretto, così e troppo largo. Si può arrivare anche ad una ventina di tentativi. E’ in quel momento che il bambino comincia ad intuire di avere un padre scemo: giustamente manifesta una certa delusione, cioè inizia a gridare come un martire. Da qui in poi si fa tutto in apnea e in un bagno di sudore.

8. Nonostante i decibel espressi dal bambino, mantenere la calma e provare a rivestire il bambino. E’ questo il momento dei poussoir.

Quando Dio cacciò gli uomini dal paradiso terrestre disse: partorirete con dolore e dovrete chiudere le tutine dei vostri figli con i poussoir. Per chiudere un poussoir bisogna avere: grandissimo sangue freddo, mira eccezionale, culo della madonna. Il numero di poussoir presente in una tutina è sorprendente e, perfidamente, dispari.

9. Se nonostante tutto riuscite a rivestire il bambino, avete praticamente finito. Vi ricordate che avete dimenticato il borotalco: il culetto si arrossirà. Pensate ai bambini in Africa e concludete: si arrossirà, e che sarà mai. Quindi prendete il bambino e lo riconsegnate alla mamma. Lei chiederà: ‘L’hai messo il borotalco?’ Voi direte: ‘Si’. Con convinzione.
10. Ripercussioni fisiche e psichiche.

Fisicamente, cambiare un pannolino, brucia le stesse calorie di una gara di 10 km.
Psichicamente il padre post-pannolino tende a sentirsi spaventosamente buono e in pace con se stesso. Per almeno tre ore e convinto di avere la nobiltà d’animo di Madre Teresa di Calcutta. Quando l’effetto svanisce, subentra un irresistibile desiderio di essere single, giovane, cretino e un po’ di destra.

Alcuni si spingono fino a consultare il settore ‘Decappottabili’ su Gente & Motori. Altri telefonano ad una ex-fidanzata e quando lei risponde mettono giù. Pochi dicono che devono andare a comprare le sigarette, escono e poi, tragicamente, ritornano. In casa li avvolge la sicurezza del focolare, il tepore dei sentimenti sicuri, e un singolare, acutissimo profumo di merda..!!

IN BOCCA AL LUPO.....VAMPIRO....... [SM=g27828] [SM=g27828]














"Sono l'unico giocatore di scacchi che si è infortunato durante la preparazione atletica" (Woody Allen)
15/01/2008 23:29
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Post: 73
Registrato il: 21/03/2005
Utente Junior
OFFLINE
per Gianluca
Grande Luciano!!!
Il pezzo che hai scritto è un vero capolavoro!!!
mi hai riportato indietro di circa 15 anni.....
comunque la paternità è una delle cose più belle (forse la cosa più bella), tutto ha una sua ragione ed i limiti della resistenza umana si ampliano a dismisura.
E' un pò come la Maratona, in alcuni momenti pensi che non ce la farai mai, poi stringi i denti, tiri fuori l'orgoglio, la passione, l'amor proprio e qundi vedi il traguardo le lacrime escono copiose...
Caro Gianluca, dopo questa esperienza sarai decisamente molto più forte.
un abbraccio a tutti ed in particolare a Gianluca "El Guerrougi" ed al saggio Mr. Luky
Muflon63
16/01/2008 08:43
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Post: 486
Registrato il: 05/04/2005
Utente Senior
OFFLINE
Re: per Gianluca
Ignazio, non voglio prendermi meriti che non ho: il pezzo lo ha scritto il nostro ClaCla, io l'ho soltanto postato limitandomi a confermarlo. [SM=g27811]

Muflon63, 15/01/2008 23.29:

Grande Luciano!!!
Il pezzo che hai scritto è un vero capolavoro!!!
mi hai riportato indietro di circa 15 anni.....
comunque la paternità è una delle cose più belle (forse la cosa più bella), tutto ha una sua ragione ed i limiti della resistenza umana si ampliano a dismisura.
E' un pò come la Maratona, in alcuni momenti pensi che non ce la farai mai, poi stringi i denti, tiri fuori l'orgoglio, la passione, l'amor proprio e qundi vedi il traguardo le lacrime escono copiose...
Caro Gianluca, dopo questa esperienza sarai decisamente molto più forte.
un abbraccio a tutti ed in particolare a Gianluca "El Guerrougi" ed al saggio Mr. Luky





"Sono l'unico giocatore di scacchi che si è infortunato durante la preparazione atletica" (Woody Allen)
16/01/2008 15:31
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Post: 117
Registrato il: 16/06/2007
Utente Junior
OFFLINE
Carissimi Amici,scusate il ritardo nel ringraziare voi tutti per la manifestazioni di affetto e gli SMS che mi sono arrivati di felicitazioni.Mi scuso sè non ho risposto a nussuno mà senz'altro avrete capito in che stato d'animo stavo.Li ho letti tutti e li terrò conservati nel mio telefono gelosamente insieme alle prime foto che ho fatto a Flavio.Grazie a tutti anche a nome di Nadia e vi voglio un bene da morire.Ci vediamo domenica. [SM=g27811] [SM=g27811] [SM=g27811]
16/01/2008 16:23
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Post: 966
Registrato il: 10/08/2004
Utente Senior
OFFLINE
QUANDO IL GIOCO SI FA' DURO...
...I DURI INIZIANO A GIOCARE...


[SM=g27828] [SM=g27828] [SM=g27828]




"Vivere è la cosa più rara del mondo: i più, esistono solamente"
(Oscar Wilde)
"Il troppo benessere fa perdere la voglia di soffrire ai limiti delle proprie forze"
(Paul Tergat)
Amministra Discussione: | Chiudi | Sposta | Cancella | Modifica | Notifica email Pagina precedente | 1 | Pagina successiva
Nuova Discussione
Rispondi
Cerca nel forum

Feed | Forum | Bacheca | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 19:41. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com