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Timoma e malattie autoimmuni

Ultimo Aggiornamento: 28/09/2007 18:14
28/09/2007 18:14
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Ghiandole endocrine
Il timoma e il carcinoma timico maligno


INFORMAZIONI GENERALI

IMPORTANTE

Il timoma e il carcinoma timico originano sulle superfici esterne del timo.
La presenza di una patologia definita miastenia grave può aumentare il rischio di insorgenza di un timoma.
Potenziali segni di tumore del timo sono la tosse e il dolore toracico.
La diagnosi si formula sulla base di esami che consentono di verificare lo stato del timo.
Generalmente la diagnosi, la stadiazione e il trattamento si effettuano con la chirurgia.
Alcuni fattori influiscono sulla scelta del trattamento e sulla prognosi, ossia sulle probabilità di guarigione.
Il timoma e il carcinoma timico originano sulle superfici esterne del timo.

Il timo è un piccolo organo situato nella parte superiore del torace dietro lo sterno. Il timo fa parte del sistema linfatico e produce i linfociti, un tipo di globuli bianchi, che aiutano l’organismo a combattere le infezioni. Sia il timoma - benigno e maligno – sia il carcinoma timico sono rari. Nel timoma, le cellule neoplastiche appaiono simili alle cellule timiche normali, crescono lentamente e raramente si diffondono in altre sedi. Al contrario, nel carcinoma timico le cellule neoplastiche appaiono molto diverse dalle cellule timiche normali, crescono rapidamente e generalmente si diffondono in altre sedi. Il trattamento del carcinoma timico è più complesso del trattamento del timoma.

La presenza di una patologia definita miastenia grave può aumentare il rischio di insorgenza di un timoma.

I pazienti affetti da timoma sono spesso portatori anche di altre malattie a carico del sistema immunitario, la più frequente delle quali è la miastenia grave, una patologia caratterizzata da forte astenia, ossia debolezza, muscolare. Altre malattie che si riscontrano frequentemente comprendono polimiosite, lupus eritematoso, artrite reumatoide, tiroidite, sindrome di SJögren e ipogammaglobulinemia.

Potenziali segni di tumore del timo sono la tosse e il dolore toracico.

A volte, il timoma maligno e il carcinoma timico non provocano sintomi e spesso il tumore è diagnosticato durante una radiografia toracica di routine. Se accusate una tosse che non regredisce, dolore toracico, difficoltà respiratoria recatevi dal medico di base. Tenete, tuttavia, presente che questi sintomi possono essere causati anche da altre patologie.

La diagnosi si formula sulla base di esami che consentono di verificare lo stato del timo

Questi includono:

esame fisico e storia clinica: il medico vi visiterà per verificare le vostre condizioni generali e accertare la presenza di eventuali segni di malattia, quali gonfiori, o qualunque altra manifestazione che possa sembrare anomala. Egli compilerà la vostra storia clinica con riferimento alle malattie di cui avete sofferto e relativi trattamenti e alle indicazioni sulle abitudini di vita;
radiografia del torace:è una radiografia degli organi e delle ossa che si trovano nel torace. I raggi X consistono in un fascio di energia in grado di attraversare il corpo e fissarsi su una pellicola, rendendo in questo modo l’immagine delle strutture interne dell’organismo;
TAC (tomografia assiale computerizzata): è una particolare tecnica radiografica che consente di ottenere radiografie dettagliate delle strutture interne dell’organismo da angolazioni diverse. Le immagini si ottengono per mezzo di un computer collegato a un’apparecchiatura a raggi X. In alcuni casi, si usa un mezzo di contrasto (che sarà iniettato in vena oppure dato da assumere oralmente) per migliorare la visualizzazione degli organi e dei tessuti;
RMN (risonanza magnetica nucleare): tecnica radiografica che utilizza i campi magnetici e le onde radio per trasmettere a un computer i dati, che poi questo rielabora per dare immagini dettagliate delle strutture interne dell’organismo
Generalmente la diagnosi, la stadiazione e il trattamento si effettuano con la chirurgia

La diagnosi della malattia è formulata in base alla biopsia. La biopsia può essere eseguita prima o durante la chirurgia utilizzando un ago sottile per prelevare un campione di cellule (agobiopsia o agoaspirato). L’anatomo-patologo analizzerà, quindi, il campione al microscopio per accertare la presenza di cellule neoplastiche. Se viene diagnosticato un timoma o un carcinoma timico, l’anatomo-patologo accerterà il tipo di cellule neoplastiche presenti nel tumore. In un timoma può essere presente più di un tipo di cellule neoplastiche. Il chirurgo deciderà se asportare totalmente o parzialmente il tumore con la chirurgia. In alcuni casi, potrebbero essere asportati anche i linfonodi o altri tessuti.

Alcuni fattori influiscono sulla scelta del trattamento e sulla prognosi, ossia sulle probabilità di guarigione.

Le probabilità di guarigione (prognosi) e la scelta del trattamento dipendono da alcuni fattori, tra cui lo stadio del tumore, il tipo delle cellule neoplastiche, la possibilità di asportare completamente il tumore con la chirurgia, le vostre condizioni generali di salute, se si tratta di un tumore primitivo o di una recidiva.


INFORMAZIONI SULLO STADIO DELLA MALATTIA

Gli stadi del timoma

IMPORTANTE

Una volta dimostrata la presenza del tumore, sarete sottoposti ad ulteriori accertamenti per verificare se le cellule neoplastiche si sono diffuse all’interno del timo o ad altri organi.
Il timoma si classifica secondo i seguenti stadi:
- timoma non invasivo (stadio I)
- timoma invasivo (stadio II, stadio III e stadio IV)
Generalmente , al momento della diagnosi, il carcinoma timico si è già diffuso ad altri organi.

Una volta dimostrata la presenza del tumore, sarete sottoposti ad ulteriori accertamenti per verificare se le cellule neoplastiche si sono diffuse all’interno del timo o ad altri organi.

Questo processo, che si definisce stadiazione, è importante per la scelta del trattamento più indicato nel vostro caso. Le informazioni raccolte nel processo di stadiazione consentono di definire lo stadio del tumore. Per i tumori del timo, i test eseguiti per la diagnosi sono utilizzati anche per la stadiazione della malattia

Il timoma si classifica secondo i seguenti stadi:

• Timoma non invasivo (stadio I):

il tumore è circoscritto al timo e alla capsula che lo riveste; tutte le cellule neoplastiche si trovano all’interno della capsula;
• timoma invasivo: può essere di stadio II, stadio III e stadio IV:

stadio II: il tumore ha superato la capsula di rivestimento e ha invaso il tessuto adiposo circostante o il rivestimento della cavità toracica;
stadio III: il tumore ha invaso gli organi adiacenti al timo nella cavità toracica, inclusi il polmone e il pericardio (l’involucro che riveste il cuore), o i grandi vasi che portano il sangue al cuore;
stadio IV: si distinguono due situazioni:
stadio IVA: il tumore si è diffuso al pericardio o al polmone;

stadio IVB: il tumore si è diffuso ai vasi sanguigni o linfatici;

Recidiva: il tumore si ripresenta dopo il trattamento. La recidiva può svilupparsi nel timo oppure in un altro organo. Il timoma può recidivare anche dopo molto tempo. La recidiva del carcinoma timico è frequente. I soggetti affetti da timoma hanno un rischio più elevato di sviluppare un altro tipo di tumore e devono sottoporsi a controlli per tutta la vita.

Con riferimento al carcinoma timico, a volte la stadiazione si basa sullo stesso sistema applicato al timoma.Generalmente, al momento della diagnosi, il carcinoma timico si è già diffuso ad altri organi.

OPZIONI TERAPEUTICHE

IMPORTANTE

Esistono trattamenti diversi per i pazienti portatori di timoma o di carcinoma timico.
Esistono quattro opzioni terapeutiche standard:
- chirurgia
- radioterapia
- ormonoterapia
Sono attualmente in corso alcuni studi clinici miranti a valutare l’efficacia di altre modalità terapeutiche, tra le quali:
- chemioterapia
Esistono trattamenti diversi per i pazienti portatori di timoma o di carcinoma timico

Alcuni trattamenti sono standard (il trattamento attualmente praticato), altri sono in fase di sperimentazione nell’ambito di studi clinici. Lo studio clinico è una ricerca che ha come scopo quello di migliorare i trattamenti attualmente applicati o di ottenere informazioni su modi più efficaci di trattamento dei pazienti oncologici Se gli studi clinici dimostrano che un nuovo trattamento è migliore dei trattamenti attualmente impiegati come ‘standard’, il nuovo trattamento potrà diventare il trattamento ‘standard’.
Idealmente, la scelta del trattamento più adatto al singolo caso è una decisione che dovrebbe coinvolgere il paziente, i familiari e il personale medico.

Esistono quattro opzioni trapeutiche standard

Chirurgia
La chirurgia per rimuovere il tumore è il trattamento più comune del timoma. Il chirurgo può decidere di asportare i linfonodi o il tessuto circostante la neoplasia.

Radioterapia
La radioterapia consiste nell’applicazione di radiazioni ad alta frequenza per distruggere le cellule neoplastiche e ridurre le dimensioni del tumore. Esistono due tipi di radioterapia: radioterapia esterna, in cui le radiazioni sono erogate da una macchina esterna all’organismo e orientate sulla zona interessata dal tumore; e la radioterapia interna o intracavitaria, in cui la sostanza radioattiva (radioisotopo) può essere immessa direttamente, tramite tubicini o cateteri, nella lesione o vicino a essa. La modalità di attuazione della radioterapia dipende dal tipo e dallo stadio del tumore trattato.
Se il chirurgo ha rimosso tutto il tumore visibile ad occhio nudo durante l’intervento, in alcuni casi, l’oncologo potrà ritenere opportuno attuare una radioterapia postoperatoria al fine di distruggere eventuali cellule neoplastiche, aumentando, così, le probabilità di guarigione. In questo caso si parla di radioterapia adiuvante.

Ormonoterapia
Consiste nella somministrazione di ormoni, sostanze prodotte dalle ghiandole dell’organismo e immesse nella circolazione sanguigna. Il nostro corpo produce diversi ormoni, ognuno preposto al controllo della funzione di alcune cellule o organi specifici. Lo scopo dell’ormonoterapia è sopprimere la produzione di ormoni o inibirne l’azione, bloccando in tal modo la crescita delle cellule neoplastiche. Per la terapia ormonale del timoma o del carcinoma timico, è possibile somministrare gli steroidi.

Sono attualmente in corso alcuni studi clinici miranti a valutare l’efficacia di altre modalità terapeutiche, tra le quali:

Chemioterapia
La chemioterapia distrugge le cellule neoplastiche, attraverso la somministrazione di farmaci che possono essere assunti per bocca sotto forma di compresse, oppure iniettati per via endovenosa o intramuscolare. , la chemioterapia si definisce trattamento sistemico perché il farmaco entra nella circolazione sanguigna, si diffonde nell’organismo e in questo modo può raggiungere e distruggere le cellule .
La chemioterapia è la modalità terapeutica che distrugge le cellule tumorali, o blocca la loro divisione, attraverso la somministrazione di farmaci, che possono essere assunti per bocca in forma di compresse, oppure iniettati per via endovenosa o intramuscolare. In questi casi la chemioterapia si definisce trattamento sistemico, perché il farmaco entra nella circolazione sanguigna, si diffonde nell’organismo e in questo modo può raggiungere e distruggere le cellule neoplastiche che si sono diffuse a distanza. Quando il farmaco chemioterapico è somministrato direttamente nella colonna spinale, in una cavità organica quale l’addome o in un organo, esso agisce principalmente sulle cellule neoplastiche presenti in quella regione (chemioterapia loco-regionale). La modalità di attuazione della chemioterapia dipende dal tipo e dallo stadio del tumore trattato.

TRATTAMENTO IN BASE ALLO STADIO

La scelta della terapia dipende dallo stadio del tumore, nonché dall’età e dalle condizioni generali del paziente.

Timoma e carcinoma timico non invasivi

Il trattamento consisterà in:

chirurgia per rimuovere il tumore; o
radioterapia.
Timoma e carcinoma timico invasivi

Se il timoma e il carcinoma timico invasivi sono completamente asportabili con la chirurgia, si procederà chirurgia per rimuovere il tumore seguita da radioterapia adiuvante.

Se il timoma invasivo e il carcinoma tipico non possono essere asportati completamente con la chirurgia, si procederà a chirurgia per l’asportazione di parte del tumore seguita da radioterapia adiuvante, con o senza chemioterapia.

Timoma e carcinoma timico recidivanti

Il trattamento sarà scelto tra i seguenti:

chirurgia per rimuovere il tumore con o senza radioterapia;
radioterapia;
ormonoterapia con steroidi.


N.B.: È consigliabile seguire le indicazioni dell’oncologo curante nel caso in cui proponga la partecipazione a studi clinici miranti a valutare l’efficacia di nuove combinazioni di prodotti antitumorali e/o di nuovi protocolli terapeutici.


Ultima revisione: dicembre 2005


LETTURE CONSIGLIATE
- Collana del Girasole: La chemioterapia, La radioterapia


Da: www.aimac.it
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