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alla ricerca della giusta diagnosi

Ultimo Aggiornamento: 03/05/2013 12:49
03/05/2013 12:49
Post: 1
Registrato il: 03/05/2013
Utente Junior
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malattie autoimmuni
Mi chiamo Laura e sono una ragazza di 20 anni. Fin dall'infanzia accuso diversi sintomi e da alcuni anni giro tra un ospedale e l'altro in attesa di una giusta diagnosi. La mia storia inizia nel 2008 all'età di 15 anni quando in una giornata estiva sulla spiaggia, in un momento di assoluto riposo comincio a sentire il battito del mio cuore diventare improvvisamente velocissimo. Quando mia madre mi misura i battiti constata che ne ho effettivamente più di 100 al minuto. Cerco così di rilassarmi ma la bruttissima sensazione dura per parecchi minuti. Decidiamo così di andare al pronto soccorso, ma nella lunga attesa prima di fare la visita il mio cuore sembra tornare alle normali condizioni e l'elettrocardiogramma risulta infatti nella norma. Tranquillizzati torniamo a casa, convinti che fosse stato solo un episodio senza ripercussioni. Purtroppo però negli anni successivi ho continuato ad avere queste improvvise tachicardie e regolarmente facevo controlli, soprattutto perché ormai per me fare attività fisica diventava sempre più difficile e faticoso nonostante la mia giovane età. Dall'eco-cardiogramma che feci secondo la cardiologa non c'era nulla di rilevante, mentre lo stesso test mostrato ad un altro dottore sembrava evidenziare un prolasso della valvola mitrale. Negli anni però oltre a questi problemi al cuore ad accompagnarmi c'erano anche dolori reumatici. La prima volta che percepii questi dolori alle articolazioni (ginocchia, caviglie, polsi e gomiti) fu molto intensa e presi un voltaren per cercare di attenuare il dolore ma fu del tutto inutile. Da quel momento questi dolori non mi hanno mai lasciato ma mentre i primi tempi erano saltuari e assolutamente sopportabili con l'andare del tempo sono diventati sempre più frequenti, intensi e hanno interessato anche le articolazioni delle mani e dei piedi. Il culmine è avvenuto nel settembre 2012 quando questi soliti dolori che avevo, una sera sono diventati intensissimi tanto da non permettermi di dormire. Anche questa volta presi un antidolorifico che di nuovo non mi fece alcun effetto, dopo ore insonni mi addormentai esausta m dopo poche ore mi svegliai e i dolori erano ancora più forti. Era un dolore lancinante, terribile che però non dipendeva dai movimenti che facevo. Io solitamente titubante non ci pensai più di tanto e chiesi a mia madre di portarmi al pronto soccorso, i dolori erano insopportabili. Arrivati al pronto soccorso rimanemmo li per ore perché i medici persero la mia cartella e si scordarono della mia esistenza in quella sala d'attesa. Dopo le interminabili ore di attesa in cui pian piano il dolore si era attenuato, il dottore finalmente mi visita e come potevo già immaginare mi spiega che una visita cosi superficiale in caso di dolori reumatici non è per nulla indicativa. Constata però un'iperemia faringea e venuto a conoscenza del fatto che soffro periodicamente di faringiti da quando sono piccola, che ho ormai da 10 anni dolori a deglutire e le ghiandole del collo perennemente ingrossate avanza l'ipotesi di aver contratto uno streptococco durante l'infanzia. Da quel giorno non ho mai più avuto dolori tanto forti ma questi sono diventati sempre più frequenti tanto da non permettermi più di avere una vita completamente normale. Da quel momento rivoltami anche al reparto di reumatologia del S. Andrea di Roma cominciai a fare mille analisi che davano sempre valori non proprio normali. Innanzi tutto gli anticorpi antinucleo (ANA) indicativi nelle patologie autoimmuni sono sempre risultati positivi. Sempre nel corso degli anni per quanto riguarda l'emocromo il Contenuto medio Hb (MCH), l'Ampiezza dirstr. G.R. (R.D.W), i Leucociti, l'Ampiezza distr. Piastr, la ferritina, i monociti, i globuli bianchi, MHCH conc. Emoglobina media sono sempre stati valori non proprio nella norma.
Inoltre sembrava avessi anche problemi alla tiroide poiché la tireotropina era troppo alta (3.30) e gli ab. Anti-tireoglobulini normalmente inferiori a 4.10 erano 7.99 così feci anche un'ecografia alla tiroide che risultò essere disomogenea ma nessun altro problema troppo rilevante. Alla luce di queste analisi e dei miei continui disturbi uscii dal S. Andrea con la diagnosi di fibromialgia ma senza effettivamente una cura o qualche spiegazione più precisa. Andai così al Policlinico dove vi è un reparto specializzato, anche in questo caso venni visitata e la fibromialgia confermata seppure in forma lieve. La dottoressa consapevole dei dolori che provavo e dello stile di vita che ero costretta a condurre mi prescrisse 3 gocce di laroxil per i miei continui mal di testa e per attenuare i dolori articolari. Queste gocce inizialmente sono sembrate d'aiuto, soprattutto per il mal di testa, ma i miei dolori purtroppo non sono passati. In quest ultimo anno ho visto le mie condizioni peggiorare notevolmente. Sono sempre più stanca, soprattutto la mattina appena sveglia e qualunque tipo di attività anche quella apparentemente più semplice è per me molto faticosa. Ho iniziato inoltre a soffrire di attacchi di panico e di ansia che hanno contribuito a rendermi sempre più fragile e insicura. Un altro importante sintomo che ho da diversi anni ormai è il senso di nausea e la voglia di vomitare che avverto ogni volta che mangio qualcosa, non vi è un pasto in cui ciò non mi accade. Tempo fa sembrava che soffrissi anche di reflusso e hanno ipotizzato una celiachia anche perché l'anticorpo anti gliadina (IgA) era risultato positivo alle analisi. Su questo problema però non abbiamo più indagato e ho intenzione di andare più a fondo. Molte volte ho chiuso un occhio su questi sintomi ma ora credo di non poter far più finta di nulla o arrendermi senza sapere quale sia esattamente il mio problema. Anche perché ultimamente mi sono davvero preoccupata a causa di un insolito dolore al cuore, come se avessi avuto un peso enorme, una forte tachicardia e battito irregolare e soprattutto estrema difficoltà a respirare. Credo sia importante dire che vengo anche da una famiglia in cui sono presenti altre malattie autoimmuni, a partire da mia madre che soffre di artrite psoriasica.


Vorrei confrontarmi con voi, per sapere se magari qualcuno ha i miei stessi sintomi, se ha passato o sta passando quello che sto passando io.

Grazie mille
Laura :)
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