Losanna, 16 mag. – Il Tas ammette Pistorius alle Olimpiadi, ora al corridore sudafricano spetta il compito, non meno arduo, di conquistare l’accesso sul campo ai giochi di Pechino, per il quale deve ottenere il tempo minimo necessario sui 400m, ossia 45”65 oppure battere il miglior tempo del suo paese, ossia 45”95.
La motivazione del rovesciamento della sentenza della Iaaf è dovuta alla mancanza di una documentazione che realmente dimostrasse il vantaggio che le protesi danno al corridore sudafricano, la cui documentazione ha, invece, convinto i giudici.
Queste le parole dell’atleta appena ricevuta la lieta notizia: “Ora posso rincorrere il mio sogno di partecipare alle Olimpiadi. E se non saranno quelle di Pechino saranno quelle di Londra 2012”.
Dopo la sentenza anche il presidente del comitato paraolimpico italiano Luca Pancalli (ex commissario della Figc) si è mostrato soddisfatto della sentenza di Losanna: “Questa e' una sua vittoria personale ma non solo. E' un successo per lo sport e un segnale di grande civiltà”.
Di tutt’altro parere l’opinione del professore Antonio Dal Monte: “Non si tratta di protesi normali ma di aggeggi bionici mutuati dalle zampe degli uccelli corridori, come struzzi o emù”, e aggiunge: "Gli atleti normodotati dovrebbero rifiutarsi di correre contro di lui"
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