Ceppi di legno delle Campane di Grotti, aiutatemi a salvarli!!!

Ragazzi sabato mattina presso la casa parrocchiale attaccata alla Chiesa di San Pietro di Grotti, ho ritrovato i vecchi ceppi in legno delle campane quando ancora erano suonabili manualmente.
I ceppi non sono in buono stato ma neanche messi malissimo diciamo,erano per terra col ceppo del campanone sopra ai ceppi della mezzana e della piccola.Sono pieni di buchini....
Ho un disperato bisogno di Voi, voglio lottare per non farli diventare legna da ardere come i banchetti vecchi della chiesa.Ieri mattina sono stato in comune e ho chiesto a chi se ne occupa di questi ceppi e mi ha risposto che con sapeva che fine faranno i ceppi.A Grotti (fraz.del comune di Sant'Anatolia di Narco) cè la comunanza agraria e mi ha detto di parlare col presidente dicendogli che sono stato in comune e che erano disposti a farli rimettere apposto.Parlerò anche col prete ma lo vedo sempre molto vago...
L'associazione può fare qualcosa per aiutarmi a salvaguardarli?
Ragazzi aiutatemi voi, datemi consigli su chi sentire (magari all'interno della diocesi di Spoleto) e come operare.
Se le immagini non dovessero vedersi,ritentate in un secondo momento.

Ceppo del Campanone


Ceppi della Mezzana e della Piccola


Iscrizioni sui ceppi






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Riccardo tocca un tasto dolente della campanologia italiana cioè il disprezzo riservato da committenza e ditte del settore a tutto ciò che compone l'armamento storico delle campane.
Quanti castelli lignei, testimonianza dell'ingegno degli artigiani del passato sono stati affidati al fuoco o lasciati in stato di misero abbandono come quelli di Grotti. Certe volte ci troviamo di fronte a vere e proprie opere d'arte di falegnami e fabbri dei secoli scorsi.
Ho visto il video dei restauri delle campane della Cattedrale di Losanna e là ogni "scheggia" dell'armamento è stata trattata con devozione.
Porca miseria, ma è possibile che l'Italia sia piena di Ecomusei e Musei della civiltà contadina dove vengono custoditi i più umili attrezzi del passato e non si pensi di conservare in modo decoroso i ceppi dismessi di una campana?
Riccardo il buon senso sta dalla tua parte.

Vittorio

Mi auguro proprio che Riccardo riesca a fare qualcosa, in fondo ci sono molti musei diocesani o etnografici che ospitano oltre a cose pregevoli anche oggetti insignificanti, mai una volta che abbia trovato castelli, ceppi o loro parti conservate. In genere viene gettato tutto, ceppi e tastiere (solo nel museo etnografico di Romagnano Sesia (No) ho trovato esposta la vecchia tastiera del campanile -8 campane, da molto tempo elettrificate- accompagnata da una foto risalente al tempo in cui era ancora in cella, probablmente scattata apposta poco prima della rimozione). Ora che mi viene in mente c'era un ceppo in legno e una ruota anche presso il sagrato della chiesina di Pisnengo (Casalvolone -No-): le attuali due campane hanno ceppi normali (ghisa, ferro? boh...scusate l'ignoranza ), ma non credo vengano mai suonate e la stessa chiesa, a servizio di una frazione minuscola, è pressochè in disuso: la canonica antistante è abitata (o lo era...), il parroco nuovo di Casalvolone -e di Villata (Vc)- non credo vi abbia mai celebrato. Dalle mie parti se parli di campane ti trattano come un alieno...Altro esempio: un anno e mezzo fa, notando i lavori sul campanile del mio paese, ho fatto un salto in cima (c'erano i tecnici della ditta di competenza che facevano manutenzione, han sostituito le ruote) dopo anni dall'ultima volta: e ho notato a terra sul primo pianerottolo i vecchi pesi di pietra dell'orologio, abbandonati. Parlandone col diacono, una volta sceso, ho suggerito che magari si potevano portare al Museo etnografico (nuovo, aperto 3 anni fa) di Casalbeltrame, dedicato in gran parte agli attrezzi agricoli: mi ha risposto chiedendomi a che pro sarebbe servito (probabilmente ignorava che, un tempo, i contadini si regolavano anche con campane e orologi, a mio parere la sistemazione eventuale avrebbe avuto senso)...Per la cronaca il diacono era convinto che in cella fosse ancora tutto in legno, mentre una targhetta posta presso i comandi elettrici delle campane spiega che la prima elettrificazione risale al 1969 (le corde sono state tolte nel 1995, purtroppo, poi sono stati rifatti i pianerottoli senza ovviamente i fori).

Campanologicamente parlando non cè cultura.Posso cercare di sforzarmi di capire l'elettrificazione delle campane per mancanza di gente che le suoni (vedi Grotti), ma abbandonare oggetti antichi al loro destino per anni per poi farci chissà che.Parli di campane e parli di chi sa che, chiedi di andare su un campanile pare che chiedi la luna, nessuno considera il fatto che il campanile e le campane fanno parte della chiesa stessa.Fateci caso,quando prendete una guida e leggete di una chiesa o di una cattedrale, poche righe vengono dedicate al campanile, nessuna alle campane.Dopo è logico trovarsi di fronte a realtà di abbandono e per reperire notizie su campane o fonditori come stò facendo io è un impresa.Parlando di Grotti per esempio cè una cosa che mi fa arrabbiare:parli delle campane (anche con gente giovane che le ha suonate)e tutti ti dicono:ah era uno spettacolo quando le suonavano a mano e te lo raccontano col sorriso sulla bocca.Visto che me lo dicono tutti,giovani e anziani allora io mi domando:visto che vi piaceva perché non avete fatto in modo di continuare a suonarle manualmente??? Comunque la mia era una parentesi, per quanto riguarda questi ceppi io cercherò in ogni modo di evitare che facciano una minaccia,anche a costo (e ci sto pensando) di andare alla diocesi di Spoleto.Se ci sn novità vi terrò informati,se qualcuno può darmi qualche consiglio o se l'asociazione può fare qualcosa, ogni tipo di aiuto è gradito

Tu hai il mio appoggio. Non è giusto che queste opere d'arte vengano lasciate divorare dai tarli e cose simili. Come dice Vittorio, sono dei lavori fatti da artigiani del secolo scorso, e anche i più rozzi e logorati vanno conservati. Oggi abbiamo abbiamo i ceppi in ferro e in ghisa? Perfetto! Non è detto che gli antichi ceppi in legno debbano essere buttati al vento. é come trovare un antico giocattolo di terracotta di 3000 anni fa e buttarlo perchè oggi ci sono quelli di plastica. No! Va conservato! Lo stesso per i ceppi delle campane. Per quanto possano apparire insignificanti e ingombranti, devono essere trattati con molta cura. A volte, come dicono Riccardo e Luca, il campanile è come se non ci fosse, e non viene curato. Vi basta guardare le campane della parrocchia Madonna di Trapani. Beh, che dire, questa è una discussione a cui tutti gli utenti devono partecipare eli prego vivamente di lasciare qui le loro opininioni. La mia l' ho detta

Buon Natale da Davide

semplicemente mancanza di cultura.
Davide ti consiglio di stampare queste pagine del forum e consegnarne copia alle autorità della tua città (Parroco, Sindaco) ai Presidenti di enti e associazioni cittadine.
Spero che tu riesca ad ottenere qualcosa.

Tutte le opere d'arte con oltre 50 anni sono tutelate da parte del Ministero per i Beni Culturali. In caso d'abuso o d'intervento non autorizzato, occorre prontamente segnalare il fatto alla Sovrintendenza competente per territorio, che prenderà i provvedimanti del caso.
Per quanto riguarda l'esecuzione o la direzione di lavori di restauro, sono competenti i dipendenti oppure i diplomati presso l'Istiuto Centrale per il Restauro, presso l'Opificio delle Pietre Dure e, per il loro ufficio, gli Architetti. Tutti gli altri dovranno sostenere un esame presso il Ministero per i Beni Culturali, al fine di certificare le loro competenze e, in caso positivo, ricevere abilitazione ed accredito ad eseguire lavori di restauro, lavori che dovranno essere, sempre e comunque, autorizzati.
Gli Organi storici hanno subito una valanga di elettrificazioni selvagge, con sottrazioni e sostituzioni indebite di somieri e di corpi sonori:ora la cosa è tenuta sotto controllo, ancorché non purgata definitivamente, auspichiamo che lo stesso cammino avvenga per le Campane, di cui si conservano corpi sonori molto antichi: la sostituzione di un componente di uno Strumento è lecita solo quando il corrispondente originale è irreparabilmente danneggiato, tanto da impedire il normale funzionamento.

Come ha scritto Marix c'è mancanza di cultura ma aggiungerei una grande dose di furbizia da parte degli installatori, da noi nel Veneto sono già stati sostituiti ceppi in acciaio molto belli con altri di oscena estetica, tutto ciò è dovuto all'ignoranza della committenza e alla spudorata sete di soldi di chi esegue i lavori, parlo di ceppi sanissimi! Voglio ricordare che buona parte delle ditte installatrici non ha cultura campanaria, ne ha solo intravisto il business causato dall'ignoranza dei committenti i quali con una buona parlantina si lasciano incantare. Se io vado a dire che un ceppo in legno deve essere assolutamente sostituito per motivi di sicurezza con uno in metallo che è più sicuro, il povero prete che se la fa sotto dalla paura che capiti qualche disastro accetta senza esitare. Sappiamo invece benissimo che il legno andava perfettamente, magari dopo qualche trattamento di manutenzione. Consiglio di guardare le foto e i video della cella campanaria dell'abbazia di Wilten ad Innsbruck, se ancora qualcuno non le ha viste. Quelle sicuramente invogliano a mettere tutto in legno. Vittorio ha scritto "disprezzo", io direi ignoranza da una parte e disonestà dall'altra.

E purtroppo su queste campane non è l'unica cosa da segnalare,andate a vedere questo video su youtube (di cui ho aperto un post sulla sezione video) e ditemi:
www.youtube.com/watch?v=FsrLwAYFmOY
insieme ai ceppi abbandonati questa suonata a "bicchiere" è.....

concordo