| | | Post: 54 Post: 30 | Registrato il: 29/04/2005 Registrato il: 29/04/2005 | Città: VIAREGGIO | Età: 60 | Sesso: Maschile | | Utente Junior | | OFFLINE |
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Nel Cantico dei Cantici, al capitolo quarto, versi 12;16, si legge:" O Sposa,sorella mia,tu sei un orto serrato, una fonte chiusa, una fontana suggellata. Le tue piante novelle sono un giardino di melagrani, e d'altri alberi di frutti deliziosi; di piante di cipro e di nardo, di nardo e di gruogo, di canna odorosa e di cinnamomo, e d'ogni albero d'incenso, di mirra e di aloe, e d'ogni più eccellente aromato. O fonte degli orti, o pozzo d'acque vive, o ruscelli correnti giù dal Libano! Levati Aquilone, e vieni Austro; spira per l'orto mio,e fà che i suoi aromati stillino; venga l'amico mio nel suo orto, e mangi il frutto delle sue delizie".
Chi legge attento e senza pregiudizi, la Scrittura, in special modo il "Cantico dei Cantici", non tarda a vedere che tra i vari personaggi che conoscono il Signore, e che pure sono Suo popolo, c'è, distinto da tutti, un gruppo che prende vari nomi, e che è il solito gruppo.
Tutti quei nomi, sono per parlare della Chiesa, la Superna vocazione di Dio in Cristo Gesù.
Il fatto che in altra parte delle Scritture si parli di "un unica vocazione, un unica speranza", non esclude la varietà.
DIO è UNO, ma sappiamo che c'è anche un Figlio , ed un altro Consolatore.
La Chiesa è un popolo, messo a parte, unico, anche se non è il solo che partecipa della Grazia Divina.
Nessuno può far parte di Quel Corpo, se mosso da fini personali.
Il fatto di scampare l'anima, ricevere benedizioni, pur essendo buono, non è il fine ultimo della Chiesa.
La Chiesa, la Sua, vive di amore per altri, e per UNO, che per lei è tutto, ed anche se non ci fosse speranza di aldilà, Lo amerebbe allo stesso modo.
Speranza di felicità, ed assenza di tormenti non sono calcolati da Essa.
Non è che lei fà qualcosa per essere di gesù, ma è gesù che la chiama Sua Sposa, e chiama Sua Sposa chi risponde a determinate condizioni spirituali, alle quali DIO Padre li ha chiamati.
Non c'è cenno di attività come è inteso dalle chiese. ma di una vita nascosta , raccolta nel signore. "orto serrato,fonte chiusa".
Il paragone, nel Cantico, è a piante novelle, chiuse in un orto, protette da un muro di cinta. E' un giardino non esposto agli occhi dei passanti, perchè è serbato per un Sovrano.
"Tu sei una fonte chiusa, una fontana suggellata", tutto è racchiuso.
" Le tue piante novelle sono un giardino di melagrani".
Melagrano, un frutto raccolto in piccoli semi tutti tenuti bene insieme.
"Fonte chiusa". La Chiesa è stata chiamata fonte chiusa, ma sà bene chi altri è la Fonte, perciò rivolgendosi allo Sposo , dice: "O fonte degli orti, o pozzo di acque vive,o ruscelli correnti giù dal Libano!".
Fonte, ruscelli, pozzo; sono tutte maniere per dare acqua, procedente da UNO solo.
E' chiamata anche con altri nomi: "Colomba che stai nelle fessure delle rocce, nel nascondiglio delle balze".
Vita nascosta, ritirata , all'ombra di Lui e per Lui.
colomba dà l'idea della semplicità e della vita nello Spirito. Lo Spirito Santo stesso, scese su Gesù in forma di colomba.
Da l'idea di un popolo ritirato, che vive nella spaccatura delle rocce.
La Colomba è un uccello in cui, il suo corpo emette una specie d'olio (figura dello Spirito) che mantiene pulito il suo piumaggio,senza che essa faccia niente.
Giovanni vide la Colomba, posarsi sull'Agnello. "Ecco l'Agnello di Dio, e la Colombà vi si posò sopra."
La ragione per cui dimorò sull'Agnello è perchè le loro nature sono uguali, chi vuol essere chiamato "Colomba Mia", deve farsi agnello, come Lui si fece agnello.
E' chiamata anche "Amica".
L'amicizia è una delle più dolci relazioni. " Io non vi chiamo più servi, perchè il servo non sà cosa fà il suo Signore; ma vi ho chiamati amici, perchè vi ho fatto sapere tutte le cose che ho udite dal Padre mio. Voi non avete eletto me, ma io ho eletto voi" (giovanni 15:15,16).
I Proverbi 17:17-18:24, recitano: " L'amico ama in ogni tempo. Vi è un tale amico che è più congiunto che un fratello".
"Compiuta". un popolo che ama camminare verso la perfezione.
"Sorella" . Cristo è il primogenito tra molti fartelli, e sorella riporta al Suo sacrificio, per cui siamo riconciliati con Dio.
"Sposa". Intima comunione fatta di dolcezza, di cui, quella terrestre è solo pallido esempio.
La Chiesa è anche serva , nel senso di "prontezza" al lavoro per Lui, ma non per paura o beneficio.(si veda Proverbi 31:10,31; altra splendida figura della Chiesa)
Vediamo però, che assieme al gruppo chiamato con tali nomi, nel Cantico, vi sono anche le "figlie di Gerusalemme" ( figura delle chiese), che vedono la Sullamita, "strana" ,"scura", e queste figlie di Gerusalemme sono "figlie di mia madre", dice lei, quindi sorelle, ma non di Padre.
Si sono adirate contro di lei (verso 6)., e l'hanno fatta (loro, non Lui), guardiana delle vigne, ma lei , indaffarata a cercare SOLO lo Sposo, la vigna sua non l'ha guardata.
La Sullamita chiede allo Sposo: " O tu che il mio cuore ama, dimmi dove conduci a pascolare il tuo gregge ( a Pietro disse: pasci il mio gregge), e dove lo fai riposare sul mezzogiorno. Infatti, perchè sarei io come una
donnasperduta, presso le greggi dei tuoi compagni?
Risponde Lui: " se non lo sai, o la più bella fra le donne (più bella, mentre per gli altri era strana), escie segui le tracce delle pecore,( segui, ma da lontano), e fà pascolare i tuoi capretti (capretti, piccoli, il Regno è dei "piccoli"). presso le tende dei pastori(presso, nelle vicinanze, non dentro).
Più tardi si vedrà che le guardie che vanno attorno per la Città l'hanno incontrata e l'hanno "battuta" e "ferita". Vi sono battiture e ferite anche in spirito. In un Salmo si legge: "riempi le loro facce di vituperio".
La Sua Chiesa,in ogni menbro di essa, come lui è "riempita di vituperio" e come lui, lo è a volte, anche dal popolo religioso. "così come hanno fatto a me, faranno a voi", disse un giorno Gesù.
Dopo varie "peripezie", passate dalla Sullamita, sempre in cerca solo del Suo Amico, mentre altri avevano da fare a domandarsi chi ella fosse, come mai fosse "scura", la vedono , non senza stupore "arrivare dal deserto (deserto di prove ,dolori,afflizioni) appoggiata all'amico suo".
Lo chiedono , loro allo Sposo: "chi è colei che sale dal
deserto, appoggiata all'amico suo?", ma lo sposo, innamorato della sua bellezza,("dimentica, o figliola ,la casa di tuo padre e di tua madre e il RE si innamorerà della tua bellezza") non risponde loro, ma dice a lei, di lei: "io ti ho svegliata sotto un melo,dove tua madre ti ha partorito, dove quella che ti ha partorito si è sgravata di te".
Il Cantico continua, volgendo alla fine. " NOI abbiamo una piccola sorella ( riconosciuta , ora , sorella ma "piccola"), che non ha ancora mammelle; che Faremo della nostra sorella quando si tratterà di lei? ( che faremo NOI, non Lui, noi)
Se è un muro, costruiremo (lavoro, lavoro di uomo) su di lei una torretta d'argento; se è un uscio (una porta, ma Lui solo è la Porta, sebbene tanti vedano altre "porte", anche se secondarie), la chiuderemo con una tavola di cedro".
" Io sono un muro, risponde lei, ...io sono stata trovata ai Suoi occhi come chi ha trovato PACE".
Gesù disse a Marta: "perchè ti affatichi intorno a tante cose, di UNA sola c'e bisogno". E la sola cosa utile, Maria , sorella di Marta, l'aveva trovata, la contemplazione di Lui, e di Lui solo.Pace,nella contemplazione.
" la mia vigna, che è MIA, la guardo da me (non ho bisogno di nessuno), voi tenete per voi i vostri mille sicli e ne abbiano duecento quelli che "guardano il frutto della tua".( chi cerca "paga", trova paga, ma quello è il premio che ne avrà)
Lavoro di uomo, confrontato a contemplazione.
Ricerca di "cose", confrontata alla sola di cui fà bisogno.
Questa è una delle più belle "figure" della Chiesa, la Sua Chiesa, quella che è chiamata ,dall'Apostolo delle genti: "la Superna Vocazione di DIO, in Cristo Gesu [Modificato da claudio.41 15/05/2007 21.02]
"tutte le cose dunque, che volete che gli uomini vi facciano, fatele anche voi a loro, perché questa é la legge e i profeti" Matteo 7:12 |