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La Verità sull’uomo

Ultimo Aggiornamento: 14/03/2007 21:22
Autore
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10/03/2007 11:47
 
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Schilzer Michele
[Non Registrato]
Dato che a quanto si dice non è stata ancora scoperta la Verità sull’uomo, significa che il 99% della popolazione mondiale non sa chi o cosa è lei stessa. Fatto questo che è molto grave perché riguarda anche i nostri parlamentari, i quali pur essendo esseri profondamente ignoranti, tanto da non sapere neppure chi o cosa sono loro, sono al comando di una nazione. Con l’ignoranza come sapete anche voi non si può guidare una nazione alla rinascita ma bensì alla rovina, cosa questa che gli sta riuscendo benissimo infatti andiamo di male in peggio.

Inoltre, dato che il 99% di loro non sa la risposta alle domande: chi o cosa è l’essere umano, chi o cosa sono io? Da dove arriva l’uomo, da dove arrivo io? siamo in presenza di una amnesia perché quella gente non ricorda neppure chi o cosa è lei stessa. Per logica, tu non puoi non sapere chi o cosa sei tu. Quindi, dato che l’onorevole X o Y non sanno neanche chi o cosa sono loro ed ignorano anche da dove arrivano, sono in amnesia. Sostanzialmente siamo guidati da dei folli, perché l’essere umano che non sa neanche chi o cosa è lui, dalle mie parti lo chiamano pazzo, e dalle tue?

Se quel che ti dico ti sembra falso, prendi una telecamera e va a Montecitorio poi chiedi a qualche parlamentare se conosce la risposta a queste tre domande:

- Chi è l’essere umano e chi sei tu?

- Cosa è l’uomo e cosa sei tu?

- Da dove arriva l’essere umano e da dove arrivi tu?

Nel farla ti renderai conto che ho ragione, qualcuno ti dirà che è figlio di un incesto, uno che nasce dai batteri, uno dai funghi e uno dal big bag. Quindi, sostanzialmente, quella gente non sa neanche chi o cosa è lei e non sa da dove arriva. Ed il colmo dei colmi sta nel fatto che nonostante siano in amnesia e profondamente ignoranti, stanno guidando una nazione, e sono pure pagati per farla andare di male in peggio. Perciò a questo punto ti chiedo: come possiamo sperare che l’Italia rinasca e migliori, quando al comando ci sono persone ignoranti ed in amnesia?

Esseri umani profondamente ignoranti, come nel caso dei nostri parlamentari non potranno mai portare la nazione alla rinascita ma caso mai alla rovina perché l’ignoranza è la causa di ogni male. Quindi è inutile lamentarsi tanto se andiamo di male in peggio perché non è con l’ignoranza che si guida una nazione, ma è con il Sapere e la Conoscenza che si guida una nazione. Se poi teniamo conto che usano forse il 5% delle loro facoltà mentali, che sono in amnesia, e che non sanno neanche chi o cosa sono loro, è semplicemente logico che andremo di male in peggio e che il nostro futuro sarà peggiore.
11/03/2007 17:53
 
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disillusa
[Non Registrato]
Caro Michele,
benchè io condivida quello che scrivi, mi pare che tu ti ponga domande un po' troppo "alte". Poni quesiti filosofici a cui probabilmente nessuno di noi è in grado di rispondere (eccetto chi risponde con motivazioni religiose, legate alla fede e quindi non empiriche).
Basterebbe anche solo che questi politici sapessero rispondere a domande molto più semplici, quali:
-di cosa hanno bisogno i normali cittadini?
-cosa serve veramente al paese? (e non in senso astratto, ma all'Italia -vedi TAV, MOSE e opere scellerate in corso)
Se questa gente agisse secondo criteri di onestà intellettuale, democrazia e interesse comune, non ci troveremmo in questa situazione da politica isterica e sempre meno istituzionale, che non ha più nemmeno la dignità di "salvare la faccia".
Le maschere sono cadute un po' a tutti, l'arroganza la fa da padrona e noi cittadini siamo rispettati meno di quando in altri tempi e in altri paesi, regnava la schiavitù.
Almeno gli schiavi, i padroni, se li tenevano a cura.
Non mi importa sapere che pensano e chi sono questi pagliaccetti che tirano le fila dell'Italia, per fortuna esiste altro e non solo la politica.
12/03/2007 21:39
 
Quota
fontanella et
[Non Registrato]
a shiltzer
se interessati a conoscere informazioni di DE-CONFUSIONE, scrivete a equilibry@yahoo.it chiedendo di inserirvi in mailing list .
grazie a tutti
12/03/2007 21:41
 
Quota
fontanella ET
[Non Registrato]
sentite questo!!!!
Sentite questo!!!!! Sto ancora applaudendo!!! (^_^)
Articolo del 7 febbraio 2007
Una corsia di buona volontà
di Pablo Ayo  (pubblicato su  www.nexusitalia.com )

Stamani, mentre mi recavo al lavoro in auto, ho visto l'ennesima ambulanza correre a sirene spiegate verso qualcuno che necessitava aiuto. E, per l'ennesima volta, l'ambulanza stentava a passare per la corsia d'emergenza, dato che, in piena ora di punta, la stessa era assolutamente intasata da macchine che la bloccavano. Più avanti ebbi modo di osservare l'incidente stesso, e mi domandai se l'ambulanza fosse giunta in tempo.
Questo strano miscuglio di contraddizioni, piccoli egoismi, momenti di straordinaria generosità e la più completa disorganizzazione generale che é la vita nelle città, fa pensare a quanto potrebbe essere grande la nostra civiltà, se ognuno facesse quel poco che deve. Nel lavoro, nella vita politica, negli affetti, nella manutenzione di ciò che ci circonda, nei rapporti con gli altri e nel rispetto dei ruoli e delle istituzioni. E' ovvio che non é facile, in una società improntata all'usa-e-getta anche nel privato, consumistica persino nei sentimenti e nei rapporti umani, trovare il proprio equilibrio. In un mondo sempre più governato a piene mani dall'establishment dell'acquisto a tutti i costi, del "migliore, più
nuovo, più veloce", tutto ciò che é vecchio diventa simbolo di obsoleto, inutile, fuori moda, poco cool. Dio, cosa diranno i vicini di casa se ci vedono con la macchina dell'anno scorso? O a una cena quando noteranno che abbiamo lo stesso vestito di ieri? E se il tuo cellulare non ha la videoconferenza o se il tuo Ipod non legge i podcast, se le notizie non le senti dal TGcom e non le commenti sul blog, e se non hai comprato l'ultimo lettore DVD con Blue-Ray e HD interno da 80 Giga, se bastano... Nel frattempo, i nonni d'Italia si fanno compagnia al bocciofilo, parlando tra loro di un paese che non c'é più, di una penisola fatta di Rischiatutto, di Susanna tutta Panna, di Caroselli e Biancosarti vigorosi, di gente onesta che si spaccava la schiena tutto il giorno nei campi o in fabbrica, sereni di sapere che al loro ritorno a casa i figli avrebbero gioito dei loro piccoli regali, come un fumetto di Diabolik o un gelato Algida, mentre la moglie sarebbe stata là, in casa, e non fuggita con qualcuno di Rovigo conosciuto in una Chat. Ovviamente, c'era più tempo per tutto, i nonni erano amati, le scarpe e i maglioni vecchi erano tenuti con affetto, e a volte persino se ormai talmente lisi da essere inutilizzabili, si era restii a gettarli, quasi che a forza di indossarli, avessero finito per assorbire, oltre a tanti ricordi, anche alcune delle nostre qualità.
In un mondo in cui é sempre festa senza motivo apparente, in cui il Martini di George Clooney ha preso il posto del Biancosarti del tenente Sheridan, e in cui non c'é più nessun territorio inesplorato da cercare, perché il mondo é a portata d'orecchio, anzi "Tutto intorno a te", in cui persino parlare l'italiano sembra una vergogna se non ci metti qualche storpiatura anglofona alla Dan Peterson, dove Canzonissima é stata carbonizzata in favore di MTV, viene da chiedersi se alla fine, a forza di dar fuoco alle cose vecchie, non
sia stato dato alle fiamme, assieme ai motorini di Tor della Monaca, anche il caro e vecchio buon senso. Parlare con i cellulari va bene, ma perché il 35% degli italiani lo fa in macchina, senza cavetto? Gli incidenti così aumentano del 45%, secondo un recente sondaggio. Perché ostinarsi - unico paese civilizzato al mondo - a non voler mettere le cinture, cos'è ci fa orrore vivere di più o più sicuri? E perché poi ostruire le corsie d'emergenza, o rallentare morbosamente davanti a un incidente per il gusto di poter dire, una volta giunti a casa, che abbiamo visto morti e feriti gravi? Perché nessuno si fa più il segno della croce davanti alle Chiese, mentre il 90% dei ragazzi d'oggi bestemmia in modo spontaneo e gratuito? Erano così brutte le cose di una volta, ed é così meglio il mondo in cui viviamo adesso?
Il mio non vuole essere un nostalgico amarcord, ma uno sprone, singolare, forse microscopico, a fare di più, a dare un buon esempio in un oceano di cattiva volontà. Fosse non altro per distinguerci, iniziamo a far girare la ruota anche dall'altra parte: diamo la precedenza quando non andiamo di corsa, fermiamoci a far passare le persone sulle strisce, rivolgiamo un saluto ai vicini di casa e, se ci capita, aiutiamo chi ha bisogno di una mano. Non c'é niente di più triste di vedere una persona piangere per strada e sapere che, in una città di sei milioni di abitanti, é completamente sola. Come é possibile questo? Se siamo soli, se la difficoltà di ognuno appartiene a lui soltanto, non esiste più fiducia, non c'è tessuto sociale, e chi ha le leve di potere può fare quel che vuole. Divide et impera. Ma se iniziamo a creare una catena di buona volontà, a guardarci negli occhi tra di noi, a riconoscerci e a capire che chi ci sta di fronte non é un nemico, non é quello che ci sta per soffiare il parcheggio o che forse ci ha rigato la macchina, ma é una persona che oggi ha bisogno di aiuto, e che domani potrebbe darne a noi.
Quello che rende una società migliore, non é la tecnologia, la medicina, gli ipermercati aperti 24 su 24 o la Tv satellitare. Siamo noi, é il volersi bene, lo starsi vicino, lo stimarsi, l'aiutarsi e, generalmente, passare la giornata a pensare cose positive di noi stessi e delle persone che ci circondano. La caccia alle streghe maccartista, che vede in chiunque non é uguale a noi (ma chi lo é?) un nemico, ci allontana da noi stessi, e ci rende diffidenti persino dei nostri familiari, o da ci vuole bene. Quello che rende una società perfetta é la fiducia, e la fiducia é un gettone che dobbiamo mettere noi per primi. Saremo delusi una volta, due, tre, ma alla fine verremo ripagati, perché questa é la natura dell'Universo. E se
dobbiamo credere ai cinici e ai malfidati, allora la vita non sarebbe così bella come invece sappiamo che può essere. 
Dio, sosteneva Einstein, non gioca a dadi.
"Come arrivano lontano i raggi di quella piccola candela:
così splende una buona azione in un mondo malvagio".
William Shakespeare
Per gentile concessione di Pablo Ayo 
www.strangedays.it/pabloayo.html
14/03/2007 21:22
 
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Registrato il: 14/03/2007
risposta al messaggio di disillusa
ciao, la domanda: chi o cosa è l'essere umano, chi o cosa sono IO? E' la domanda base, non è alta, é la più bassa che esiste nella filosofia, ma solo in pochi abbiamo trovato la risposta, che ti preciso é possibile da DIMOSTRARE con la scienza della logica e con quella della pratica.
Pretendere che i nostri politici capiscano le esigenze della gente, è una illusione perchè essendo ignoranti al 95% ed oltre, é ovvio che non possono comprendere le nostre esigenze. Un essere profondamente ignorante non può comprendere.

Inoltre, ricorda che hai a che fare con esseri profondamente ignoranti, quindi la causa ritorna sul punto di partenza, ossia è inutile sperare in un futuro migliore quando al comando della nazione hai persone che non sanno neanche chi sono loro.
Le domande alle quali tu pensi che possano trovare riscontro in loro, per loro sono troppo alte. Prima devi trovare la risposta alla domanda chi o cosa sono io? E solo dopo, cosa posso fare per gli altri?

Il discorso vale ad ogni modo per il 99% dei politici, perché ho visto che un partito è molto sveglio, ossia ci sono persone realmente belle.

Ciao Michele.





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