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10/5/2005

Ultimo Aggiornamento: 10/05/2005 12:21
10/05/2005 12:21
 
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Grande amarezza per la sconfitta di Gubbio
Il miracolo non c’è stato, Tolentino in ansia

TOLENTINO - E’ andata male, il miracolo che mister Giulietti aveva preventivato sabato scorso non c’è stato, il Tolentino è stato battuto dal Gubbio ed in novanta minuti ha quasi perso le possibilità di evitare i play-out. Solo la matematica, infatti, tiene in gioco la squadra cremisi che salvo una serie di risultati favorevoli portano il Tolentino a giocare gli spareggi salvezza. La sconfitta di Gubbio per il modo in cui è arrivata, ha prodotto risultati pesantissimi per la squadra cremisi che a soli novanta minuti dal termine del campionato è scivolata in terz’ultima posizione di classifica, e risalire la china adesso diventa molto difficile perché battere domenica prossima il Bellaria potrebbe anche non bastare per migliorare la situazione ed al quel punto la salvezza diventerebbe ancora più difficile da raggiungere.

Tornando alla partita di Gubbio, si è rivisto ancora una volta il Tolentino delle ultime giornate di campionato. La squadra allenata da Giulietti ha pagato a caro prezzo la scarsa vena in fase offensiva, ed anche una condizione atletica approssimativa, perché troppi giocatori in mezzo al campo sono apparsi l’ombra di se stessi. Eppure, la partita per il Tolentino si era messa nel migliore dei modi, perchè ha potuto giocare con un uomo in più per settantasei minuti. L’espulsione di Sandreani al quattordicesimo del primo tempo aveva messo la squadra cremisi nelle migliori condizioni per gestire la partita, ma il Tolentino ancora una volta non è stato capace di capitalizzare una situazione favorevole. E’ vero che di fronte ha trovato una formazione che si giocava l’ingresso nei play-out, ma se voleva fare risultato la squadra allenata da mister Giulietti doveva giocare diversamente, con più determinazione e soprattutto con una carica agonistica ben diversa da quella che ha messo in campo. Qualcuno potrebbe parlare di sfortuna per la clamorosa traversa colpita da Favi sullo zero a zero, ma non ha senso anche perché la dea bendata bisogna cercarla ed il Tolentino in questo senso nelle ultime partite ha fatto ben poco per averla dalla sua parte. La squadra cremisi invece non sì è smentita nelle disavventure difensive perché anche la rete del Gubbio è arrivata a seguito di un’amnesia totale del pacchetto difensivo cremisi che ha lasciato completamente solo Montemurro libero di battere l’incolpevole Recchi (nella foto). A livello individuale pochi giocatori hanno meritato la sufficienza e questo è sicuramente grave perché in una gara che per il Tolentino valeva una stagione da parte della squadra ci si aspettava molto di più.

La delusione per la sconfitta subita a Gubbio è stata grande, forse il Tolentino non Meritava la sconfitta, ma a soli novanta minuti dalla fine del campionato piangere non serve. Serve invece ripartire subito con il piede giusto e cercare di battere domenica prossima il Bellaria per aspettare di conoscere quale sarà il destino che deciderà il futuro del Tolentino.
dal corriere



Tolentino non frena la caduta libera: solo undici punti nel girone di ritorno

TOLENTINO La tremarella è finita. Il Tolentino è nei play-out. Una vittoria sul Bellaria domenica (qualora si riesca a conquistarla) non crediamo sia sufficiente a tenere in vita una speranza legata al filo dell’imponderabile che dovrebbe accadere sui campi delle altre concorrenti. I “se” e i “ma” non salvano la squadra cremisi dagli spareggi verso i quali ci siamo avvicinati con una marcia (pardon, discesa) inarrestabile. Ed ora? Dopo tante illusioni e speranze di evitarla, la “roulette russa” eccola che ci aspetta. Un’altra tremarella sta per cominciare. Quella per evitare la retrocessione! Un “mea culpa” forte da parte di tutti, dai dirigenti, al tecnico, ai giocatori. Non ci sono alibi. Basta dare uno sguardo alla seconda parte del campionato dove si è assistito ad un susseguirsi di risultati deprimenti che hanno avvelenato gli animi in uno stillicidio di punti persi che ha avuto dell’incredibile. Solo undici nel girone di ritorno frutto di due vittorie esterne (Viterbo e Aglianese) e cinque pareggi. In casa non si è vinto mai. Bilancio quindi decisamente in rosso che fotografa perfettamente la situazione di classifica di oggi conseguenza di una discesa lenta ed inesorabile che si è concretizzata di domenica in domenica, inarrestabile ed inconvertibile senza che la dirigenza avesse preso in proposito alcun provvedimento. Battere il Bellaria, dicevamo. Si può sperare di riuscire nell’impresa ammettendo che l’imponderabile in altri campi avvenga. Dopo avere assistito in tutti questi mesi a film dell’orrore, sconfitte indescrivibili maturate da imprevedibili errori difensivi ma soprattutto per un attacco che ancora suscita dubbi tanto da chiedersi se esista o meno, non crediamo domenica in una chiusura col botto. Gubbio già in archivio, inutile parlarne. La partita ovvero i novanta minuti delle ultime speranze andate in fumo sono scarsi di commento. Sabato mattina il tecnico tolentinate aveva sperato di vedere in campo un Tolentino al massimo sotto l’aspetto tattico, tecnico e mentale, niente di tutto questo è avvenuto. Il Gubbio in dieci ha rifilato il solito golletto e per il Tolentino la porta avversaria è stata ancora una volta out. «Dispiace purtroppo per come sia andata ha commentato amaro il tecnico tolentinate visto che non abbiamo sfruttato nemmeno la superiorità numerica in campo, dopo l’espulsione di Sandreani appena dopo 14 minuti di gioco». Eppure le occasioni sono state create.


LE IPOTESI SALVEZZA
I cremisi devono sperare in un arrivo in gruppo a 41

Fano salvo in tutti i casi battendo la Carrarese. Si lascerebbe infatti dietro Viterbo e Tolentino, ma anche Gualdo e almeno una fra Sansovino e Imolese, che domenica saranno impegnate nello scontro diretto. La squadra granata sarebbe infatti al sicuro anche nell'ipotesi di arrivo ex aequo per via del saldo favorevole negli scontri diretti con Imolese, Castel San Pietro e Gualdo, le uniche a poter concludere la stagione a quota 43. La sconfitta significherebbe invece playout, mentre un pareggio permetterebbe di evitarli solo se Sansovino e Gualdo perdessero e il Tolentino non vincesse. Per dribblare i playout i cremisi dovranno naturalmente battere il Bellaria e augurarsi che la Sansovino perda e Fano e Gualdo non vincano. Solo infatti un arrivo a due o in gruppo a quota 41 regalerebbe loro la permanenza in C2, grazie al miglior saldo negli scontri diretti con la Sansovino o alla classifica avulsa favorevole.
dal messaggero

[Modificato da -dirtyfrank- 10/05/2005 15.01]

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