|
La proposta lanciata all’inaugurazione della manifestazione di Ripe San Ginesio
Cantine aperte per il vino cotto
E si scopre che la bevanda può aiutare a prevenire infarti e tumori
RIPE SAN GINESIO - Dar vita a una serie di "Cantine aperte" anche per il vino cotto, che consenta ai buongustai di assaggiare questo prodotto della tradizione nei più bei borghi delle province di Macerata e Ascoli. La proposta è stata lanciata dal professor Leonardo Seghetti, nel corso del convegno svoltosi a Ripe San Ginesio, come momento inaugurale della manifestazione "Fumi cotti". Un appuntamento organizzato da Pro Loco, con la sua presidente Elena Pasquali, e Coldiretti Macerata per fare il punto della situazione sulle strategie di rilancio di un prodotto, il vino cotto, oggi a rischio scomparsa, se non si arriverà a ottenere una denominazione di origine che ne faciliti la commercializzazione. "Ciò che caratterizza un territorio sono le sue tradizioni - ha fatto notare Luciano Fuselli, presidente di Coldiretti Macerata -, e questo costituisce un patrimonio non solo culturale, ma anche economico, poiché il legame con la propria terra è un valore aggiunto importante per confrontarsi col mercato". Uguale attenzione al discorso di valorizzazione del territorio è stata dichiarata dall'assessore provinciale all'Agricoltura, Luigi Carlocchia, e dal professor Silvio Craia, ideatore di una manifestazione originale come "Fumi cotti", mentre il sindaco di Ripe, Alessandro Luciani, ha ricordato il pericolo che il prodotto possa finire snaturato, se non si riuscirà a svolgere un'efficace azione di controllo. "E' questo il problema principale che ci troviamo ad affrontare oggi - ha ricordato ancora Seghetti, dell'Agraria di Ascoli -, e l'unica soluzione possibile è restare uniti se non si vuole che il vino cotto diventi un prodotto industriale". Non a caso al convegno era presente Alma Rossini, presidente dell'Associazione produttori Vino cotto, che conta una trentina di soci e che sta collaborando alla stesura del disciplinare di produzione assieme all'Assam. In attesa di conquistare la Dop, aumentano intanto i riconoscimenti per le qualità salutistiche di questo prodotto. Diverse riviste di medicina hanno, infatti, ospitato lo studio del professor Mastrocola dell'Università di Teramo, secondo il quale il vino cotto ha un effetto antiossidante che previene l'insorgere di malattie cardiovascolari e tumorali. |