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Il parto è avvenuto nella notte in Italia: il piccolo pesa due chili
e mezzo. Entro una settimana il nome. Un evento atteso 40 anni
La principessa Kiko partorisce un maschio
Il Giappone in festa per l'erede imperiale
L'evento seguito in diretta dalle tv. Gente in strada e celebrazioni
Il principe Akishino, insieme a un medico, sorride per la nascita del figlio
TOKYO - La dinastia imperiale giapponese, il più antico casato regnante del mondo, è salva. Alle 8:27 (le 01:27 in Italia), la principessa Kiko, consorte del principe cadetto Akishino, ha dato alla luce il tanto atteso figlio maschio, che garantirà la successione al trono. Il parto è stato seguito con grande apprensione dalla popolazione in diretta televisiva, mentre i giornali sono tornati in edicola con edizioni straordinarie.
Secondo i medici, il bimbo, che è nato con parto cesareo, pesa 2.558 grammi ed è lungo 48,8 centimetri. Sia lui che la madre, 39enne, sono in ottima salute. L'intervento è durato poco più di un'ora e si è svolto nella clinica ostetrica Aiiku, nel quartiere sudoccidentale di Roppongi.
Kiko ha altre due figlie, Mako di 14 anni e Kako di 11. La sua terza gravidanza è stata complicata da una placenta previa, che ha imposto un cesareo per la prima volta nella storia della dinastia, le cui origini sono fatte risalire a 15 secoli fa.
Il principino, il primo erede maschio dopo 40 anni, non ha ancora un nome. In accordo con la tradizione, gli sarà dato entro una settimana dal padre. E' comunque probabile che, come vuole il costume prevalso negli ultimi secoli, la seconda parte del nome contenga l'appellativo "hito", che indica l'apice della virtù. Quel che è certo è che il discendente della casa reale non avrà un cognome, come accade alle divinità.
Il neonato è il terzo nella linea di successione dinastica all'imperatore Akihito, dopo il principe ereditario Naruhito e il padre Akishino. Akihito, che ha 72 anni, si trova nell'isola settentrionale di Hokkaido per una visita programmata da tempo ed è stato subito avvertito per telefono del lieto evento. Tra un paio di giorni rientrerà a Tokio con la consorte Michiko per conoscere il nipote e dare il via a una lunga serie di cerimonie. Come vuole la tradizione, il suo primo regalo per il bambino sarà una spada, che sarà posta accanto alla culla da un messo imperiale come simbolo di difesa da tutte le avversità.
Il parto è stato seguito in diretta da tutti i media giapponesi. Le tv hanno interrotto le normali trasmissioni per comunicare la notizia alla popolazione e i giornali hanno stampato delle edizioni straordinarie. Molte persone sono scese in strada per festeggiare l'evento.
La nascita dell'erede al trono ha fatto svanire ogni progetto governativo di riforma per consentire anche una discendenza femminile sul trono imperiale, aspramente osteggiata dai conservatori. Sebbene nella storia del Sol levante vi siano state ben otto imperatrici, esse si limitarono a gestire temporaneamente il potere, mentre una riforma della legge salica avrebbe consentito una vera e propria discendenza matrilineare aborrita dai tradizionalisti.
Si dissolve pertanto qualsiasi sogno su una "favola imperiale in rosa", che avrebbe avuto come protagonista la principessina Aiko, che ha quattro anni ed è l'unica figlia di Naruhito e della "principessa triste" Masako.
Quest'ultima ha 42 anni e ha attraversato una serie di crisi depressive, attribuite da molti alle imposizioni dei ciambellani di Corte, ma connesse da altri anche alla frustrazione di non poter dare un discendente maschio alla corona. Laureata a Harvard e avviatasi verso una brillante carriera diplomatica fino alla vigilia del matrimonio, Masako è apparsa spesso insofferente alla vita di palazzo, mentre Kiko si è mostrata sempre entusiasta dei suoi "doveri imperiali".
A quanto pare, tra le due principesse non sarebbe mai corso buon sangue e anche fra i rispettivi mariti vi è stato un battibecco quando, un paio di anni fa, Akishino criticò Naruhito per avere apertamente giustificato le insofferenze della moglie.
L'esistenza di un solo discendente maschio ha comunque lasciato aperta l'ipotesi di una modifica delle leggi che regolano l'ascesa al trono. Autorevoli fonti governative hanno perciò indicato che una revisione della legge salica, pur non risultando più impellente, non può essere totalmente accantonata.
"E' una possibilità che va attentamente studiata", ha dichiarato il segreterio generale del governo Shinzo Abe, consapevole che, secondo i sondaggi, la riforma godrebbe di ampia popolarità. Da parte sua, come vuole la consuetudine, l'imperatore ha ufficialmente mantenuto un totale silenzio sulla controversia.
(6 settembre 2006
Chissà perchè sono venuti in Italia per partorire...Vabbeh, forse il prossimo imperatore del Giappone sarà anche un pò italiano... |