io ho qualche mp3 ma poca roba.... + che altro è che l'hip hop come genere non mi piace molto
... anche se i loro testi sono molto belli
invece vorrei leggere il libro "storie di assalti frontali".. un giorno di questi me lo ordino perchè dev'essere bello....
La narrazione in prima persona di quindici anni di vita nelle acque turbolente dei movimenti antagonisti. Con una prosa da "strada" questo libro ne ripercorre gli universi relazionali nei primi anni Ottanta infestati da repressione, eroina, mancanza di identità, conformismo. Scorre il no future del "sentimento" punk, l'orgogliosa separatezza dalla normalità, l'occupazione e l'autogestione dei primi Centri sociali, la tenace resistenza in piccoli gruppi contro una cappa sociale di indifferenza e di ostilità. Un'esistenza che si concentra negli affetti e negli amori dell'unica solidarietà possibile, quella di "banda". La lenta autocostruzione di una cultura alternativa favorita dalla scoperta della musica rap dei neri dei quartieri ghetto delle metropoli americane. Le prime sperimentazioni musicali, l'incontro con il movimento studentesco della Pantera e la conquista di una visibilità sociale. L'esperienza di Onda Rossa Posse prima e di Assalti Frontali poi. I concerti con migliaia di giovani nei Centri sociali sparsi in tutta Italia. L'autoproduzione come critica pratica della dilagante mercificazione culturale. L'impegno artistico come militanza, testimonianza di pulizia morale e coerenza prolungata fino allo spasimo dell'ultima scelta: affrontare la battaglia nel "ventre della bestia", cioè dentro il mercato, ma non per arrendersi bensì per rilanciare la posta in gioco, per moltiplicare conflitti capaci di produrre "banditi", soggetti coscienti dell'importanza della battaglia comunicativa in corso tra dominanti e dominati. Una storia raccontata senza concessioni alla retorica ideologica, che si affida solo all'umanità ricca di sentimenti dei personaggi che popolano la parte del mondo giovanile più sensibile e solidale.