Inverno: Idee per gite scialpinistiche in zona

Con le ciastre sui sentieri dei bottai il 3 febbraio

Domenica 3 febbraio ,la Compagnia del Buon Cammino, inaugura la nuova pista dedicata alle racchette da neve che da Macra permette di raggiungere Aramola e Palent,dove il Rifugio del Palent,accoglierà gli escursionisti che si inoltreranno in questo splendido angolo della Valle Maira.
Un gruppo di volontari della CBC,accompagnati da Paolo Testa,gestore del Rifugio,hanno,nei giorni scorsi, battuto il tracciato che è uno dei pochi riservati ai racchettisti.
Si può partire da Chiampo,agglomerato di poche case,sulla strada principale della Valle verso Acceglio, a circa 1,5 Km.da Macra ed inoltrarsi passando sul ponticello sul Maira,verso la splendida abetaia sulla strada forestale che sale verso Aramola,in mezzo a paesaggi incantati dove si possono incontrare timidi caprioli e anche camosci.
Dopo circa un ora e mezzo di cammino e 250 m. di dislivello ,si continua sulla strada comunale che porta ad Aramola,d'inverno chiusa al traffico e completamente innevata.

Si raggiunge quindi la piccola borgata d'inverno disabitata,dove una fontana permette una sosta ristoratrice.
Si continua su di un ampio sentiero ,avvicinandosi alla metà che si raggiunge senza fretta, dopo tre ore e mezzo e 630 m.di dislivello ,da Chiampo.
Una soluzione alternativa meno impegnativa,parte dal dalla strada Macra Palent,parcheggiando le auto in prossimità del bivio verso Aramola,in questo caso il dislivello da affrontare è di 380 m.per una durata di due ore.Al rifugio del Palent,tel.3408237898,aperto tutto l'anno, si potranno gustare piatti della tradizione occitana e gustare ottimi liquori a base di erbe.

Fabio ed io abbiamo percorso con le ciaspe, 2 we fa, la strada che dal bosco dietro casa si inerpica sino al Colmè; scendere poi alla croce dei Cardini e proseguire nel silenzio piu' totale è stato magico.
Sembrava quasi di essere estrapolati dal mondo; si percepivano solo il rumore lievissimo, quasi un sussurro, dei nostri passi sulla panoramica e il soffio appena accennato di un venticello da ovest.
Le betulle si curvavano lievemente con gli esili tronchi bianchi e rugosi, piegate in fila, con le ultime foglie screziate sparse qua e la' sui rami.
Piu' avanti i faggi si presentavano con un tappeto soffice di foglie marroncine, tutte attorno al tronco che sembrava farsi strada tra la neve soffice e spumosa.
La sensazione piu' immediata era di appartenere a quei luoghi, come dire, di far parte di quella natura, dei suoi colori, dei suoi odori.
Si stava alzando una nebbiolina fine fine dalla valle: Vernagli non si vedeva quasi piu'.
Le emozioni, ad ogni passo guadagnato sul sentiero, erano coinvolgenti: senso di pace, serenita', armonia, grazie ad una natura silenziosa e al tempo stesso viva che ci si apriva davanti.
Tutto era tanto bello da non saper dove guardare: il bianco faceva da sfondo alle nostre ciaspe e sembrava inglobarci: eravamo parte del tutto, di quel mondo, della collina, del cielo grigio...
Ogni tanto ci arrivava l'odore inconfondibilmente familiare di qualche stufa a legna, che stava laggiu', nella vallata, e che il vento spingeva sino a noi, cosi' vicini ormai alle prime case dei Cardini, ma cosi' lontani con la mente dalla civilta' e dal mondo intero.
Un senso di gratitudine a questa natura che ci ospitava e ci integrava completamente: un'esperienza di appartenenza, di entusiasmo, di appagamento...
E poi il bosco, fitto e cupo, quasi a preteggere questi due solitari, che continuavano a camminare, avvolti da un paesaggio fatato: non c'era nulla da dire.
Guardare intorno era come guardarsi reciprocamente, guardarsi dentro e stare bene, sentirsi a posto, sentirsi riconciliati con se stessi, col mondo e persino con Dio.

Le ciaspole (racchette da neve) consentono di camminare sulla neve fresca perché aumentano la superficie calpestata e di conseguenza il “galleggiamento; per facilitare la camminata si utilizzano bastoncini simili a quelli da trekking. Il nome “ciaspole” è un termine dialettale della val di Non (noneso) che è entrato nel linguaggio comune grazie al successo riscosso dalle “ciaspolade”.


Le ciaspole si indossano facilmente su scarponi da trekking o comuni scarponcini che è sempre consigliabile siano alti sopra la caviglia. Destra e sinistra sostanzialmente identiche, si differenziano dalla fibbia di chiusura che deve sempre essere all’esterno. Sono dotate nella parte inferiore di ramponcini metallici, che permettono una presa migliore sulla neve, un maggior controllo della camminata e una frenata più controllata in discesa.

Sono molte le ciaspolade organizzate, a livello agonistico o turistico ormai in tutte le località che godano di innevamento naturale, una tra le più note e più importanti a livello internazionale è La Ciaspolada che si svolge a Fondo, in Provincia di Trento, ogni giorno dell’Epifania da 33 anni.

Esistono vari tipi di racchetta, differenziate per grandezza, materiali e quindi costo. Andrebbero scelte in base alle attività e al percorso, alla frequenza di utilizzo e al peso dell’utilizzatore, ma le racchette moderne in plastica o alluminio, sono ormai quelle più diffuse, un giusto compromesso per la maggior parte degli utilizzi e percorsi. Si trovano presso i rivenditori di articoli sportivi ben forniti e i punti di noleggio nelle località turistiche.

Sulla neve con le ciaspole, abbigliamento consigliato:

E’ consigliabile una giacca impermeabile magari antivento, non il classico piumino, dentro il quale, durante la camminata, si rischia di fare una sauna

La regola del vestirsi a cipolla, cioè a strati sovrapposti, è sempre validissima, ideale un pile pesante d uno di medio spessore.

Intimo: due magliette sottili, di cui una a maniche lunghe a contatto con la pelle, in materiale sintetico traspirante.

Pantaloni lunghi: per chi soffre il freddo sono adatti quelli da sci. In alternativa, per chi è agli inizi e non vuole investire un capitale, vanno bene anche pantaloni estivi, con sotto una calzamaglia e sopra gli antivento. Poco adatti jeans e pantaloni in velluto, che sono pesanti, e se si bagnano si inzuppano, impedendo i movimenti.

Molto utili le ghette la cui funzione è quella di evitare che entri la neve nello scarpone quando si affonda. Si aggancia alla punta dello scarpone ed è trattenuta da un laccio che passa sotto alla suola, protegge la gamba sotto il ginocchio impermeabilizzando la zona tra pantalone e scarpone.

La sicurezza prima di tutto anche con le ciaspole

E’ importante sottolineare che andare in montagna d’inverno senza l’aiuto di una guida può essere un’attività sportiva rischiosa se non si hanno le conoscenze sufficienti. Ci si muove in montagna, talvolta in alta quota, il clima può cambiare rapidamente. Chi ha intenzione di fare escursioni serie e senza l’aiuto di una guida deve avere una serie di conoscenze non banale: saper leggere una cartina topografica, informarsi sulle condizioni meteo e saper pianificare la gita in base alle proprie capacità. L’itinerario va sempre preparato in anticipo.

Ciaspolare è la versione invernale dell’escursionismo estivo. Su percorsi facili e sicuri è alla portata di tutti, anche dei bambini di 8-10 anni. Si dice che “se sai camminare, sai andare con le racchette”. Non è necessario salire a grandi quote per godere di emozioni indimenticabili. Basta una coltre nevosa su una strada forestale a mezza montagna per vivere la straordinaria esperienza della natura ammantata di bianco.

Giugno 2007: Finalmente è uscito!
Il libro racconta la storia della Scuola di Sci-Alpinismo della
Sezione Ligure del CAI dal 1975 ad oggi attraverso le avventure
alpinistiche dell’Autore e di tanti altri amici sulle montagne
delle Alpi, dell’Appennino, dell’Himalaya, della Groenlandia,
del Sahara Algerino, del Marocco, della Norvegia, dell’Islanda.

Il ricavato della vendita del libro sarà devoluto alla
Comunità di S. Egidio che si occupa degli amici di strada.


Il libro potrà essere acquistato:

a Genova presso il negozio ”Tele della Casana” in via dei
Macelli di Soziglia 60 rosso.
Il negozio è aperto tutti i giorni tranne lunedì mattina e
mercoledì pomeriggio - telefono: 0102469768

a Genova in via S. Luca dalla libreria “Assolibro”

a Genova in Galleria Mazzini alla sede del CAI

a Genova in via Sestri presso il negozio di abbigliamento
“Stefanel”

ad Arenzano in via Capitan Romeo libreria “Sabina”

ad Arenzano in via di Francia presso il distributore AGIP

ad Arenzano via C.Battisti 3 alla sede del CAI

ad Arenzano zona industriale via Pian Masino 61,
ex Buzzone sport

a Cogoleto in lungomare Bianchi cartolibreria “Giglio”

a Cogoleto da “Longoni Sport”

a Cogoleto sul lungomare presso il negozio di frutta-verdura
”di cotte e di crude”

a S.Giacomo di Roburent, Cuneo, presso l’ufficio turistico


oppure contattando l’autore Giangi Fasciolo tel: 3385034765

Dopo la paura innescatasi a seguito della iniziali catastrofiche news per la valanga ad Artesina e dopo i timori per la sorte di chi fu travolto dalla neve, in occasione della prova dei Mondiali di sci-alpinismo, lo scorso 3 marzo, ora, a bocce ferme, lo scenario di quell’evento deve necessariamente fare i conti con l’indagine giudiziaria che va avanti e che prevede i primi avvisi di garanzia. Nell’inchiesta sembrano finiti alcuni componenti del Comitato organizzatore. Il pm dott. Baudinelli ha dichiarato da subito che si sarebbe cercato di capire se, per l’accaduto, vi fossero responsabilità. Anche rispetto ad una previsione dell’evento calamitoso e quindi alle condizioni di sicurezza per dare il via alla prova. A tal proposito sulle nevi di Artesina lunedì si sono recati tecnici incaricati dalla Procura per verifiche e accertamenti. Intanto si è a poco meno di una decina di giorni dalla classica gara di scialpinismo a cui i monregalesi sono affezionatissimi, ovvero la “Tre Rifugi”, giunta alla 54ª edizione. E’ possibile che – in un momento così particolare, dopo quanto successo ad Artesina – gli organizzatori possano tirarsi indietro, per cautela. Sia sotto il profilo strettamente giudiziario sia per quanto attiene all’organizzazione della gara prossima ventura, gli interessati mantengono uno stretto riserbo. Ma trapelano comprensibili incertezze e titubanze. Se ne saprà di più a breve.

tratto da http://www.unionemonregalese.it/

mi associo a Fabio nel darti il benvenuto e
progondo altre 2 percorsi.

Uno semplice: il giro della rocca dell'aquila, approfittando
della tanta neve.

ed uno piu' lungo: l'Alpet ma passando abbastanza fuori
dalle piste: dalla croce dei Cardini si risale
la strada a destra (al bordo occhio agli sciatori!)
fino alla curva a sinistra qui si prende una stradina
che si inoltra in falsopiano nel bosco.
Si segue questa bella stradina fino a sbucare al
pilone di San Bernardo.
Qui si sale, possibilmente seguendo qualche traccia,
fino a sbucare in prossimita' della partenza dello skilift
Cronista. Raggiunto il suddetto si continua per la strada
che va verso la Navonera e, non appena il bosco superiore si
fa piu' vicino, lo si attraversa per sbucare proprio al rifugio.

Ciao Paola e welcome sul forum!
Io Domenica ho visto una decina di persone "ciaspolare" fin su all'Alpet,...per cominciare forse è troppo ma i percorsi verso il Bosco delle Fate o i Vernagli (ora che c'e ancora tanta neve) sono l'approccio ideale per impratichirsi con la disciplina1

facci sapere gli esiti...

[Modificato da fabioic 06/03/2006 18.38]

vorrei provare a usare le ciaspole perchè mi incuriosisce.. una volta recuperate, dove è che si può andare senza rompere le scatole agli sciatori? esiste una mappa dei "sentieri" ? Grazie

Monviso-Mondolè
Si svolgerá dal 27 febbraio al 4 marzo 2006
in concomitanza con le Olimpiadi Invernali.

Le gare si svolgeranno, in varie fasi, a Crissolo
ed Artesina.
Per maggiori dettagli:
http://www.skimountcuneo2006.it

Le ciaspole sono ormai un'affermata moda.

Suggerirei ai tanti "ciaspolai" di bloccare,
per la discesa, la ciaspola al tallone cosi'
da camminare piu' comodamente ed evitare di inciampare.

Segnalo che la piccola strada che da Bossea risale verso
le borgate (Costacalda?) non e' stata ripulita dalla
neve (per ordinanza comunale a seguito di uno smottamento
che rende pericolosa la strada).

Quindi la salita alla Bausetti va affrontata direttamente
da Bossea con un bel dislivello di 1200 m.
Ovviamente chi non se la sentisse puo' affrontare la
gita partendo da Pra.

P.S.: il 4 Gennaio la neve era ancora farinosa.

Mi informa un amico che e' su ad Artesina che
la neve permette gia' di fare delle belle gite
con le pelli!

Confermo quanto scritto da alberto: in zona non ho notizie circa l'eventualità di noleggio. occorre confidare in qualche appassionato il quale non si sia disfatto della vecchia attrezzatura (sempre che sia affidabile perchè mediamente è vecchiotta assai ed in condizioni un po' precarie).
informo eventuali appassionati che a tutt'oggi è ancora possibile effettuare "passeggiate" scialpinistiche da s.giacomo all'alpet (anche con le ciaspe). analogamente è anche possibile fare gite scialpinistiche, queste più impegnative (o più masochistiche) e maggiormente remunerative, in val casotto verso l'antorotto, la ciuaiera, bausetti, etc; oppure in val corsaglia (Ferrarine, ferlette, zucco etc). spostandosi verso cuneo le possibilità aumentano dove, penso, si potrà arrivare a metà maggio.
al momento i versanti a sud sono in discrete condizioni, con neve trasformata (mantenendo sempre una vigile attenzione) , cercando di effettuare la discesa ancora al mattino.

Non credo che sia facile trovare in affitto l'attrezzatura
(forse puoi provare a Genova da Repetto) pero' tramite amici
si riesce spesso a mettere insieme il minimo necessario, cioe':
- sci con attacchi
- pelli di foca
- scarponi
questi ultimi, per una prova, possono essere quelli da
pista purche' permettano di camminare comodamente (posizione walk)
Dal punto di vista tecnico (per una prova) ci vuole tanta
forza di volonta' in salita ed un po' di prudenza in discesa
(dato che si scia in pista ma con sci non propri).
Tutto qui.

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Scritto da: fabioic 09/03/2004 18.55
Due domande:secondo voi trovo a SGIAC in affitto l'attrezzatura per provare una volta?Poi,dal punto di vista tecnico,per un normale sciatore,che tipo di difficoltà si Possono incontrare?
Non potendo praticare in loco un po' di FONDO,,mi piacerebbe cimentarmi con Ines in questa attività
fabio

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[Modificato da AlbertoSG 09/03/2004 19.54]

Due domande:secondo voi trovo a SGIAC in affitto l'attrezzatura per provare una volta?Poi,dal punto di vista tecnico,per un normale sciatore,che tipo di difficoltà si Possono incontrare?
Non potendo praticare in loco un po' di FONDO,,mi piacerebbe cimentarmi con Ines in questa attività
fabio

Benvenuto nel club dei masochisti
Ammettilo: arrivare in vetta con le proprie gambe
ripaga di qualunque fatica.
P.S.: e complimenti

[Modificato da AlbertoSG 08/03/2004 15.34]

Ebbene si, l'ho provato anch'io! Grazie a Roberto che mi ha prestato l'attrezzatura, siamo saliti all'Alpet attraversando boschi e prati ed arrivando dietro il Cronista. La discesa in pista, dopo una bella mangiata rigenerante al Rifugio Alpet.
Che non si abbia a dire che noi di Parpaiun non proviamo prima di consigliare! Un'esperienza molto bella!

la gara si è svolta su di un tracciato alternativo (per motivi di sicurezza): colle, bric Mindino, Valcasotto (paese), rifugio Manolino, Monte grosso, rifugio Savona, monte berlino, colle.
Da quanto so i primi due sono stati i f.lli Fazio (di Val d'inferno - Garessio): sono, probabilmente, tra i più forti a livello regionale.
Ho fatto la gita da Valcasotto al Manolino al Mussiglione, con discesa al colle: il tempo era un po' freddo(circa -2°/0°), con il cielo velato. decisamente più fredda la discesa in pista sul colle. Il vallone del Manolino è sempre molto bello e la neve invita a fare con gli sci la cima della Ciuaiera, la bausetti (con rientro a valcasotto passando per cima robert), l'antorotto.
PS: se qualcuno ama il ripido con gli sci ci sono i canalini dell'antorotto, un pendio sulle rocce di petrabruna.
Per informazioni su gite scialpinistiche in provincia di Cuneo suggerisco di dare un'occhiata al sito www.lalpinistavirtuale.it

C'e' stata ?
Come e' andata ?
(come si sara' capito io non sono andato)
Ciao,

anche io avevo in programma di andare a fare lo spettatore al Mussiglione!

Si raccomanda prudenza il rischio valanghe (come detto nelle
ultimissime) e' salito a 4- FORTE

[Modificato da AlbertoSG 26/02/2004 9.30]

Ricordo che domenica prossima alla colla di Valcasotto (Garessio 2000) ci sarà la gara di scialpinismo "Trofeo Alta Val Tanaro": pur ricordandosi che ci sono dei rischi oggettivi per le valanghe è possibile organizzare una breve gita con le pelli salendo verso il Mussiglione e vedere la gara.
Informandosi localmente sulle condizioni della neve è da valutare possibili prosecuzioni della gita oltre il Mussiglione. Si raccomanda sempre prudenza.

Ovviamente data l'abbondante caduta di neve
(per giunta umida) l'attuale livello di
pericolo e' Marcato (livello 3).

E' superfluo ricordare che e' meglio aspettare che
la neve si assesti prima di avventurarsi...

[Modificato da AlbertoSG 23/02/2004 17.02]

Una semplice gita in totale sicurezza (stando a bordo
pista naturalmente).
Si parte dal campo scuola di Frabosa (partenza seggiovia)
e si va in su', a piacere
Un consiglio: arrivati al punto piu' alto del
pistone (inizio bosco) conviene prendere la
strada in piano sulla destra (invece che lo stradino
a sinistra).
Difficolta' equivalente ma panorama molto piu'
bello!
Last but not least questo percorso e' meno frequentato
in discesa per cui piu' tranquillo e sicuro.
L'ultimo tratto offre un ottimo panorama sulle Marittime.