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Abductions: Mack versus McNally e Clancy

Ultimo Aggiornamento: 11/02/2007 10:59
18/01/2007 21:48
 
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Ciao e ben ritrovati,

Da un po'non scrivo qui ma Giulia mi ha spinto a scrivere e allora lo faccio con questa riflessione sulle abductions.

Mi rifaccio, per chi non sapesse, ad un articolo un po' datato comparso on-line (ora non ricordo il lik, perdonatemi), dove si
confrontavano gli studi di Mack con quelli di due studiosi più ortodossi, diciamo, in merito alle abductions come fenomeno.
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Nell'articolo si hanno due scuole di pensiero diverse: da una parte John
Mack, con le sue ricerche sulle abductions viste come fatti oggettivi e
recanti stress, paura e perdite di memoria agli abdotti.
Dall'altra McNally e Clancy, che vedono le abductions come espressioni di
immagini inconsce dei testimoni e di cause legate alla mente umana.

Entrambe le teorie hanno punti validi e punti deboli.

La teoria di Mack sembrerebbe la più consistente con la realtà del fenomeno descritto, dati anche i fatti correlati ( segni sul corpo degli abdotti,strani oggetti trovati nel loro corpo, comportamenti e disagi fisici e psicologici, spesso anche notevoli, sparizione della persona abdotta per ore o giorni, etc... ) ma anch'essa ha punti deboli.

1) Spesso questi avvenimenti non sono passibili di altre testimonianze oggettive indipendenti. Cioè non si hanno testimoni dell'abduction descritta tranne eccezioni ( caso Linda Cortile o caso Walton ).

2) La testimonianza degli abdotti circa quello che gli ET. direbbero loro sulla Terra, sulla loro provenienza e sul perché sono qui e fanno questo è spesso contradditoria e confusa. Si hanno molte cose che non quadrano nella logica del fenomeno.

3) Spesso nel corso dell'abduction si hanno fenomeni che fanno pensare a
stati mentali alterati ( false memorie ), a processi psicologici indotti o subconsci e hanno caratteristiche che li accomunano ai sogni ( o a gli incubi se vogliamo vedere il lato negativo ), con realtà distorta, alterata e molte volte assurda nella logica umana.

La teoria di Mcnally e Clancy sembrerebbe la più consona a questi ultimi fatti descritti. Infatti, come nei sogni, le cose possono svolgersi in maniera assurda e quasi magica. Molte descrizioni degli abdotti circa il loro prelievo dal letto, o da auto o edifici, descrivono una sorta di teletrasporto con smaterializzazione che spesso sembra più una sorta di
OOBE, cioè una scorporazione della coscienza, che un vero e proprio trasferimento oggettivo da un luogo ad un altro, passando attraverso muri e ostacoli varii.

Questo presupporrebbe che la mente umana sia in grado di far vivere a questi soggetti una realtà alternativa che per loro sarebbe, in buona fede, una realtà oggettiva, con tutte le conseguenze fisiche e psichiche del caso.
Gli stessi ricercatori indicano che le persone "abdotte" non sono malati o maniaci ma persone normali che vivono esperienze non comuni e costruite dal loro inconscio.
Gli abdotti, insomma, potrebbero essere confrontati a certi "viaggiatori astrali", solo involontari. Nel loro involontario viaggio, scatenato da cause esterne o interne non conosciute, si imbatterebbero in entità a volte benevole ma più spesso malevole o non interessate alla nostra salute, che poi si approfitterebbero dell'ignoranza e dell' inesperienza del viaggiatore per operare una sorta di brain wash o di possessione a livello quasi vampirico, col fine di succhiare energia agli sfortunati viaggiatori.

Poiché sembra che la nostra realtà sia ben più strutturata e profonda di quanto noi conosciamo, e vediamo, ecco che queste persone sarebbero degli involontari esploratori di una zona della realtà multi-strutturata che ci sta intorno e di cui noi non ci rendiamo conto.

Se è così, questo schiude prospettive incredibili per l'uomo ma anche pericoli da non sottovalutare.
Anche questa teoria ha punti deboli e sono gli opposti dell'altra.

Per semplificare diciamo che esistono prove oggettive che non possono farsi ricondurre a semplice suggestione o a esperienze di tipo metafisico o astrale.
Se ci rifacciamo al fenomeno UFO in toto vediamo che esistono dati di fatto oggettivi ( tracce, registrazioni radar, avvistamenti visuali ed effetti elettromagnetici ) che non si possono buttare via, semplicemente; proprio perché appartengono al regno della realtà oggettiva e percepibile dai nostri sensi e dagli strumenti che abbiamo.

Allora? La dicotomia del fenomeno UFO è sempre in agguato.
Da una parte avremmo stati mentali alterati, sogni e allucinazioni scaturite
dalle profondità della mente, oppure anche indotte da mezzi tecnologici ( non ci scordiamo della tecnologia a Microonde e degli esperimenti di controllo mentale di questi decenni ). Dall'altra avremmo una realtà oggettiva ( viti e bulloni, per dire ) che produce tracce e si fa registrare
dai nostri strumenti.

Tornando alle abductions, c'è da dire che il fenomeno potrebbe avere più di una spiegazione e le spiegazioni potrebbero essere complementari, senza essere in contrasto.
Per finire vorrei dire che c'è una cosa ed una sola che ho capito, da quando mi interesso agli UFO e ai fenomeni correlati.
Una cosa che è innegabile a prescindere da tutto il resto. Forse l'unica certezza che posso avere in tutto questo marasma incredibile.

*Il fenomeno UFO è associato all'Uomo*. Lo segue nel tempo e nello spazio ovunque l'Uomo vada e operi.
E quindi ne risulta che per scoprire la verità dobbiamo scoprire noi stessi e la realtà in cui viviamo.
Ma questo è un altro capitolo della storia.

Cari saluti.
Claudio

(Claudio51)
18/01/2007 22:14
 
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Abductions: Mack versus McNally e Clancy
Eccovi il link dell'articolo in questione che avevo tradotto. E' in Inglese sulla pagina di Psichology Today.

http://www.psychologytoday.com/articles/pto-20030527-000002.html

Tanto per correttezza.

Saluti
(Claudio51)
20/01/2007 12:43
 
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Re:

Scritto da: (Claudio51) 18/01/2007 21.48
Ciao e ben ritrovati,

CUT

Per finire vorrei dire che c'è una cosa ed una sola che ho capito, da quando mi interesso agli UFO e ai fenomeni correlati.
Una cosa che è innegabile a prescindere da tutto il resto. Forse l'unica certezza che posso avere in tutto questo marasma incredibile.

*Il fenomeno UFO è associato all'Uomo*. Lo segue nel tempo e nello spazio ovunque l'Uomo vada e operi.
E quindi ne risulta che per scoprire la verità dobbiamo scoprire noi stessi e la realtà in cui viviamo.
Ma questo è un altro capitolo della storia.

Cari saluti.
Claudio




Ciao Claudio, ciao a tutti,
considerazione ampiamente condivisibile che ricorda molto il primo Vallèè...
Ciao Carlo

"Non tutti capiscono che l'esistenza stessa del Cun ci tutela un po' dal Sabadin".
ANONIMO webbatore lomellino.... appartenente ad associazioni NON riconosciute ma.... dotato di multiple personalità" ;-)))))))

BARCAMP:
http://fabri58.altervista.org/Manifestazioni/2007/gen25_milanoBCC.html

TuttoRIMINI:
http://fabri58.altervista.org/Manifestazioni/2006/apr0809.html

Camelot Chronicast... Il PRIMO podcast ufologico italiano:
http://www.camelotchronicles.com/Altro/chronicast.htm

Sentinel ITALIA (www.sentinelitalia.org) - Gruppo Camelot (www.gruppocamelot.too.it)
06/02/2007 15:43
 
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Re:


Allora? La dicotomia del fenomeno UFO è sempre in agguato.
Da una parte avremmo stati mentali alterati, sogni e allucinazioni scaturite
dalle profondità della mente, oppure anche indotte da mezzi tecnologici ( non ci scordiamo della tecnologia a Microonde e degli esperimenti di controllo mentale di questi decenni ). Dall'altra avremmo una realtà oggettiva ( viti e bulloni, per dire ) che produce tracce e si fa registrare
dai nostri strumenti.

Personalmente ritengo che vi sia un' utilizzo della "visione ibrida" dove elementi interni (generati dal soggetto) vengano amalgamati con elementi esterni , non necessariamente al momento percepibili nel campo ottico del visibile, in differente quantità in riferimento all'evento e alla capacità di "separare" degli individui.In effetti si può supporre che un' onda di tipo elettromagnetico vada ad interferire con le molecole proteiche neruomediatrici, interrompendo e/o alterando il normale meccanismo di affinità ligando/recettore.

09/02/2007 20:41
 
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Appoggio la “visione ibrida” di Duccio e tenderei a vedere le due cose come un’insieme. Del resto se sono qui a scrivere è per l’interesse che mi hanno suscitato questi particolari “stati alterati” ove, oltre alla mia testa, ho avvertito “l’elemento esterno”.
Ricordo che se l’elemento esterno è causa di forte disagio in caso di persone predisposte che poi si rivolgono a specialisti o iniziano una ricerca personale spesso tortuosa, non si può escludere che vi siano altre migliaia di persone che non prestano lo stesso grado di attenzione all’esperienza.

In questo caso l’argomento passa i confini del paziente, appassionato o addetto al lavoro e si potrebbe scoprire che “l’altro capitolo della storia” non è altro che lo stesso capitolo scritto in modi molto diversi, ma che in tanti stanno leggendo.

Se il territorio di indagine diventa il sogno benissimo, ma con quali modalità?

Sarei anche curioso di sapere se Giulia ha in progetto di sviluppare altri lavori simili a quello svolto sull'onda.


11/02/2007 10:59
 
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Re:

Scritto da: w4ller 09/02/2007 20.41
Appoggio la “visione ibrida” di Duccio e tenderei a vedere le due cose come un’insieme. Del resto se sono qui a scrivere è per l’interesse che mi hanno suscitato questi particolari “stati alterati” ove, oltre alla mia testa, ho avvertito “l’elemento esterno”.



Buongiorno w4ller, in riferimento a questo credo che perlomeno il recettore per la serotonina 5-HT2A sia coinvolto nel processo, un latro soggetto interessante sarebbe il recettore 5-HT3 legato a canali sodio-potassio risultante in una eccitazione dei neuroni. Il gene che codifica per una tale molecole complessa (5-HT2A) ha un elevato polimorfismo, cosa che,personalmente, ritengo interessante.L' attivazione del recettore ha un'azione anche sulla corteccia visiva con un effetto inibitorio.E' grazie a questo meccanismo che possono essere indotti stati mentali alterati.E questa potrebbe essere la base biologica di un inganno, attenzione: e' solo una mia "percezione".La stimolazione elettrica di parti profonde dell'encefalo puo' creare la sensazione di entita' presenti nella stanza, entita' che spesso vengono definite negative.
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